IN TAVOLA - ON THE TABLE

28 novembre 2009

Bottoni alla zucca - WHB # 211


E' stata una settimana molto biscottosa (le ultime sfornate qui, qui e qui) ma non ho ancora finito! Le giornate sono sempre più corte, fa sempre piacere bere una buona tazza di té nel pomeriggio accompagnata da qualcosa di buono, e poi Natale è sempre più vicino, e a me piace regalare sacchettini di dolcezze ... mi dicono che fa sempre piacere riceverli!
Se non avete mai pensato alla zucca nei biscotti, questa è l'occasione giusta, che vi farà anche fare a meno delle uova!


bottoni alla zucca

Ingredienti:

140 g di farina
140 g di fecola
120 g di polpa di zucca (cotta al forno o a vapore)
120 g di zucchero di canna
120 g di burro morbido
4 g di lievito per dolci

- Mescolare il burro con lo zucchero, quindi aggiungere la zucca e le farine setacciate con il lievito.
- Se il composto fosse troppo morbido metterlo in frigorifero 30/40 minuti a rassodare.
- Formare delle palline di circa 10/12 g. e disporle sulla teglia ricoperta di carta forno.
- Cuocere 12 minuti a 180°.
- Appena usciti dal forno spolverizzare con zucchero a velo.
- Se si fanno delle palline ancora più piccole si possono accoppiare farcendo con del cioccolato fondente fuso.





This recipe is my personal entry to WHB # 211 hosted by Lynne from Cafe Lynnylu
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!


Pumpkin Buttons

It's been a baking week, trying so many new buiscuits recipes (have a look here and here and here) and some more to come. Christmas is just near the corner and homemade gifts are always appreciated. Have you ever thought about pumpkin in buiscuits? ... it matches perfectly and will leave you free from eggs!

bottoni alla zucca

You need:

140 g flour

140 g starch
120 g pumpkin (baked or steamed)
120 g sugar cane
120 g soft butter
4 g baking powder

- Mix butter and sugar, add pumpkin and flours sifted with baking powder.
- If the mixture is too soft, put it in the fridge 30/40 minutes to firm.
- Shape into balls of about 10/12 g each and place on baking tray covered with greaseproof paper.
- Bake 12 minutes at 180°.
- Just out of the oven sprinkle with icing sugar.
- Small balls can be coupled and stuffed with melted dark chocolate .

WHB # 211 Round up

27 novembre 2009

Frolla bretone

Una frolla burrosissima del Cuoco Nero.
Ideale per biscottini, che andranno a ruba, o basi dove appoggiare mousse e creme. Non è adatta per crostate perchè troppo friabile.
Il retrogusto salatino le dà un'impronta unica ed irresistibile!

frolla bretone

Ingredienti:

465 g di burro morbido
150 g di zucchero a velo
2 g fior di sale o sale Maldon
1 tuorlo d'uovo sodo
425 g di farina 00
85 g di fecola



- Amalgamare bene il tuorlo sodo con un parte del burro.
- Nella planetaria inserire la frusta a K (che si dovrebbe chiamare a foglia) e mettere metà farina, lo zucchero, il burro, la mistura con l'uovo ed iniziare ad impastare.
- Quando l'impasto comincia ad essere omogeneo aggiungere anche la restante farina: in questo modo la seconda parte di farina abbasserà leggermente la temperatura della frolla scaldatasi durante l'impastamento (l'attrito della frusta con gli ingredienti produce calore).
- Quando non ci sono più tracce di burro a vista la frolla è pronta.
- Avvolgere nella pellicola e far riposare un giorno in frigo prima di utilizzare.
- Tagliare i biscotti nella forma desiderata e cuocere a 180° pochi minuti, finché dorati. Carinissimi fatti molto piccoli, con un pochino di pazienza!


Questa ricetta partecipa al Contest più mobido del web
di Sandra di Un tocco di zenzero
in collaborazione con Fattorie Fiandino



frolla bretone

Breton Shortbread


A very buttered pastry I learned with Chef Black, (because of his dark jacket) alias Maurizio Santin.
Ideal for cookies, they willgo like hot cakes, or as a base for mousse and creams. But not suitable for pies because too brittle.
The slightly salty aftertaste makes it unique and irresistible!


frolla bretone


You need:


465 g soft butter
150 g icing sugar
2 g fleur de sel or Maldon salt
1 hard boiled egg yolk
425 g plain flour
85 g starch



- Mix well the yolk egg with a part of butter.
- In your stander put half flour, sugar, butter, the mixture with the egg and begin to knead.
- When the mixture begins to be uniform, add the remaining flour: in this way the second half of flour slightly lows temperature of the dough (the friction of the whip with the ingredients produces heat.)
- When there are no traces of butter at the sight the pastry is ready.
- Wrap in plastic wrap and let rest one day in the refrigerator before using.
- Cut the biscuits into the desired shape and bake at 180° a few minutes, until golden. Lovely if made very small, with a little patience!

frolla bretone

26 novembre 2009

... e vinca il migliore ... lui!


... bravo, bello, eclettico al massimo, non si può non ammirarlo e complimentarsi con lui ... merita la vittoria, la partecipazione a Sanremo e il podio massimo anche al Festival!





Vai Marco, vola in alto più che puoi, libero di esprimerti nella tua vera musica!

25 novembre 2009

Sbrisolona al grana padano - BBD # 24

Vado a rilento, ma mi sto impegnando per provare, come promesso, tutte le ricette finaliste del concorso "Grana Padano nella cucina di casa mia".
E' la volta ora di una torta tipica del territorio veronese e mantovano, questa volta rivisitata in una versione salata. L'autrice è Sara.
Io la vedo bene sbocconcellata, anzi sbriciolata come suggerisce il suo nome, al momento dell'aperitivo.

sbrisolona al grana

Ingredienti:

200 g di farina 00
200 g di farina gialla Fioretto
200 g di grana padano grattugiato
200 g di mandorle intere
200 g di burro morbido
2 tuorli
sale q.b.
(io aggiungerei anche un pizzico di noce moscata)

- Tostare le mandorle in forno qualche minuto e tritarne a coltello la metà.
- In una ciotola mescolare le farine, il grana, le mandorle tritate, il sale e i tuorli.
- Aggiungere anche il burro e con la punta delle dita amalgamarlo al composto lasciandolo sbriciolato.
- Versare il tutto in una teglia bassa per dolci eggermente unta di burro, decorare con le mandorle intere e cuocere a 160/170° per circa 40 minuti, finchè ben dorata.

Questa ricetta partecipa all'iniziativa di Albertone "Briciole di Bontà"



sbrisolona al grana



Parmesan Sbrisolona

This month we are all welcome at "El aroma de Idania" who is hosting Bread Baking Day # 24,
a montly event created by Zorra in July 2007. It's a special event for people who love breads and baking, always looking for new recipes and combination.
This month's theme is "Mixed Breads", that is to say: let's bake utilizing two or more different types of flour and ... TLC = Tender Loving Care as Idania says.
I participate with this sort of salty cake (sweet version is very popular in some regions in North Italy) which will be perfect served as appetizer.

sbrisolona al grana

You need:

200 g plain flour
200 g fine cornmeal
200 g grated parmesan
200 g almonds
200 g soft butter
2 egg yolks
a pinch of salt
(I also add a pinch of nutmeg)

- Toast almonds in oven a few minutes and chop half of them with a knife.
- In a bowl mix flours, almonds, salt and egg yolks.
- Then add butter and mix with fingertips leaving
the compound crumbled.
- Pour the mixture in a slightly buttered cake pan, decorate with the remaining almonds and bake at 160/170 ° for about 40 minutes, until golden.


BBD # 24 Round up

24 novembre 2009

Chocolate Crinkles


Ho una suggeritrice di fiducia che ogni tanto mi consiglia di provare questo o quello, a maggior ragione se provengono da altre fonti.
Questi biscottini stanno facendo il giro dei blogs, il passaparola è pericolosissimo, invade la blogsfera e si dirama come una piovra! Ma sono così carini da vedere, facili da fare, buonissimi da mangiare che non ho saputo resistere neppure io! Devo confezionare dei sacchettini di biscotti per una manifestazione a scuola dei piccoli, questi saranno tra i primi ad essere infornati!

choko crinkles


Ingredienti:

56 g di burro
225 g cioccolato fondente 60%
100 g di zucchero
1 cucchiaio di rum
2 uova
210 g di farina
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale

100 g di zucchero a velo


- Sciogliere il burro con il cioccolato a bagnomaria o nel microonde.
- Montare le uova con lo zucchero ben spumose, unire il rum, il cioccolato fuso.
- Aggiungere la farina, il sale e il lievito setacciati insieme, amalgamare bene e mettere il composto in frigo per una notte.
- Far ammorbidire un po' il composto a temperatura ambiente, formare delle palline di circa 2,5 cm di diametro, passarle abbondantemente nello zucchero a velo.
- Mettere i biscotti in teglia su carta forno, ben distanziati tra loro e cuocere a 180° per 10 minuti, non di più perchè l'interno dovrebbe risultare più morbido.
- I biscotti creperanno e assumeranno quel bell'aspetto nevoso.


Chocolate Crinkles

Easy and lovely, surprisingly crunchy but soft inside.
A damn chocolaty goodness!

choko crinkles


You need:

56 g butter
225 g dark chocolate 60%
100 g sugar
1 tablespoon rum
2 eggs
210 g flour
half teaspoon baking powder
1 pinch of salt

100 g icing sugar


- Melt butter with the chocolate in water bath or microwave.
- Beat eggs and sugar until foamy, add rum and melted chocolate.
- Add flour, salt and baking powder sifted together, mix well and put the mixture in refrigerator overnight.
- Get the mixture out of refrigerator and leave at room temperature for a while, shape in small balls of about 2.5 cm. diameter, roll in icing sugar.
- Put the biscuits on a baking tray coverde with baking paper, well-spaced, and bake at 180° for 10 minutes, no more because the interior should be soft.
- Biscuits will crack and assume that snowy good-looking .

choko crinkles

22 novembre 2009

Fettine alle mandorle e pistacchi - WHB # 210


Non ero riuscita ad essere presente fisicamente al corso di Gianfranco sui biscotti, ma qualche uccellino gentile è riuscito a farmi avere le ricette, che mi sono ripromessa di provare tutte, qua sono sempre alla ricerca di biscotti diversi per merende diverse.
Amo i pistacchi e queste fettine mi incuriosivano molto, sono leggere e croccanti, ideali per il té.

Ingredienti:

300 g di farina 00
125 g di mandorle pelate, tritate a coltello
125 g di pistacchi sbucciati, tritati a coltello
150 g di burro morbido
150 g di zucchero
80 g di uova intere*
2 pizzichi di cannella
un pizzico di sale

* dipende dalla misura delle uova, 2 piccole oppure 1 intero e metà di un altro sbattuto

variante al cacao: aggiungere 25 g di cacao amaro

mandorle e pistacchi

- Impastare il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema morbida, aggiungere le uova, amalgamare, quindi la farina, la cannella e la frutta secca.
- Formare un panetto rettangolare alto 3 cm, avvolgerlo nella pellicola e farlo riposare in frigo per alcune ore (si può fare anche il,giorno prima).
- Dividere in panetto in due dalla parte lunga e tagliare delle fettine spesse mezzo centimetro da ogni rotolo.
- Sistemare le fettine su una teglia ricoperta di carta forno e cocere a 170° per circa 15 minuti finchè belle dorate.
- Si mantengono in una scatola ermetica.



This recipe is my personal entry to WHB # 210 hosted byWinnie from Healthy Green Kitchen
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
WHB Rules

Sliced Almond and Pistachios Buiscuits

Everybody in my family loves buiscuits and I am always in search of various cookies'recipes for different snacks.
I love pistachios and as soon as I read this recipe I felt very intrigued about it, they are light and crunchy, perfect at teatime.


300 g flour 00
125 g peeled almonds, chopped with a knife
125 g of shelled pistachios, chopped with a knife
150 g soft butter
150 g sugar
80 g egg *
2 pinches of cinnamon
a pinch of salt

* Depends on eggs' size, 2 small or 1 and half of another beated

cocoa variant : add 25 g unsweetened cocoa

mandorle e pistacchi

- Mix butter and sugar until it turns in a smooth cream, add eggs and amalgamate, add flour, cinnamon and nuts.
- Shape dough in a 3 cm high rectangular loaf, wrap in plastic wrap and let rest in the fridge for some hours (you can also do the day before).
- Divide loaf in two cutting the long part, slice each roll in half a centimeter thick slices.
- Place buiscuits on a baking tray covered with greaseproof paper and bake at 170 ° for about 15 minutes until golden.
- Can be kept for long in a sealed box.


WHB # 210 Round up

Dalle Tamerici idee eleganti, originali ed insolite per i menu di festa

Alle Tamerici è già aria di festa e Paola e Gianfranco si sono sbizzarriti e hanno sorpreso alquanto il loro pubblico negli ultimi due corsi proposti, dedicati interamente ai menu di festa.
Paola ha privilegiato una linea più classica e tradizionale, il pranzo di Natale è una festa di casa, dove ci si riunisce tutti insieme cercando di accontentare palati differenti, dai bimbi ai nonni: non mancano, però, spunti ed idee originali nelle presentazioni.

menu natale

Il suo pranzo natalizio si apre con un vasetto di salmone all'arancio e aneto con cipolla rossa, servito con misticanza, finocchi e crostini: credo proprio sarà protagonista anche nella nostra cena della Vigilia.
Segue una cornucopia di pasta sfoglia (fatta espressa il giorno stesso da Gianfanco!) con radicchio trevigiano, fonduta valdostana e speck.
Il primo si celebra con dei ravioli (e qui ci siamo sbizzarrite se farli a mezzaluna o a cappello!) di patate e carciofi, molto delicati avvolti in una pasta al vino: meritano un pensierino!
Il secondo ha trionfato con una bella tacchina di 7 chili farcita con salsiccia, marroni e mele cotogne: il ripieno è anche un'ottima base per un polpettone al forno, un'alternativa al solito arrosto.
E come sempre non può mancare nella vera tradizione natalizia il panettone, che fa da contenitore e base per una farcia aromatca di ricotta e panna con mandorlato, cioccolato, pistacchi e limone candito (ed io potrò inaugurare i miei cedri), servito con una macedonia fresca e colorata con decorazioni di caramello.


buffet fine anno

Gianfranco si è riservato un'intera giornata (una lunga lezione al galoppo che si è protratta fin quasi a sera!) per presentare le sue elucubrazioni notturne trasformate in chiave culinaria: una carrellata di golosità tra cui scegliere, la possibilità di presentarle in porzioni singole, la certezza di fare bella figura! E non è mancato un applauso scrosciante da tutti gli astanti allo Chef che, nonostante un incidente ematoso ad un dito, è riuscito a portare a termine la sua impresa con gran successo (e con generoso e valido supporto dalle sue assistenti!).

Piccole delizie di apertura:
mini soufflè alla carbonara - patè di pesce spada affumicato in salsa di sedano rapa - budini di mortadella con pistacchio e aceto balsamico (uno più simpatico dell'altro, sarà difficile scegliere cosa ripetere!)

Antipasti caldi e freddi:
Involtini di cotechino con zabaione (quest'ultimo una vera goduria, abbinabile anche ad altre carni)
Crema di topinambur con involtini croccanti
Petto d'anatra marinato all'arancia con salsa ai frutti rossi (il mio preferito!)
Salmone marinato con salse e blinis (con omaggio della simpaticissima padella della Ballarini)

Primi piatti:
Rotolo di zucca con salsa al grana (che meraviglia di pasta e colori!)
Cannelloni di crespelle con broccolo romano e pesce (penso li rifarò a fagottino)

Piatti di mezzo:
Strudel di pesce con carciofi e gamberi
Insalata di radicchio rosso all'olio profumato con frutta

Dolci:
Parfait ai marroni con cioccolato e coulis di cachi
Macedonia di frutta con crema bruciata al mandarino (cosa dire della presentazione nella foglia di frolla? ... ha lasciato a bocca aperta tutti!)
Brinidisi augurale con spumante e cioccolatini al lampone (delle chicche da leccarsi i baffi!)


Complimenti vivissimi agli Chefs e buona cucina festosa!

20 novembre 2009

Il cedro - Liquore e confettura candita

Di ritorno dal quel bellissimo weekend a Positano ho portato a casa una cassettina di cedri che avevamo preso, come ogni buon turista fa, alle bancherelle che si trovano lungo la Costiera. Sì, lo so, si fanno ben pagare (strapagare!) quello che vendono, ma sono così colorate e caratteristiche che sono irresistibili! E per una volta, abbiamo fatto i turisti anche noi!

m'aggio accattato nu peperoncino

Devo dire in tutta onestà che i pomodori cuore di bue erano veramente speciali, i peperoncini sono ancora lì nella loro collana appesi a far bella mostra di sè (non so se avrò il coraggio di usarli) e i cedri, dopo essermi un pochino documentata e chiesto aiuto per il loro utilizzo, li ho destinati a liquore, simile al limoncello, e ad una sortedi confettura/canditura leggera, mi verranno buoni per la preparazione di dolci natalizi.

Il cedro (Citrus medica) è originario dell'Asia, senza ancora una precisa collocazione di partenza.
Era conosciuto sin dagli antichi Greci dove, nel 300 a.c., veniva chiamato melo medico o persico, per significare la provenienza dalla Media e dalla Persia. In Italia Plinio il vecchio lo aveva classificato come mela assira. All'inizio era usato come repellente per gli insetti nocivi.
E' stato il primoagrume ad essere diffuso e coltivato nell'area mediterranea, probabilmente ad opera delle truppe di Alessandro Magno. E' presente in molti affreschi degli scavi di Pompei ed Ercolano.
Oggigiorno in Italia è coltivato e lavorato nelle zone costiere del Sud, e a S. Maria del Cedro, in provincia di Cosenza, cresce addirittura spontaneo.
Fiori a gruppo, molto profumati, i boccioli sono rossastri ma i fiori aperti sono bianchi.
La buccia èmolto ruvida e spessa e costituisce i 2/3 del frutto. Togliendo anche semi e filamenti resta poco più di 1/4 di frutto edibile. Ma è un frutto che si consuma raramente fresco dato che la sua caratteristica principale è di produrre o solo frutti dolci o solo agri.
Per questo motivo è largamente usato per la produzione di frutta candita e bibite, e in ambito farmaceutico per la produzione di olio essenziale.
Moltissime le varietà di cedro esistenti al mondo, di cui il Citrus Medica è solo una.



Tra le più note:
- il Cedro del Libano, che appartiene alla famiglia delle Conifere
- il Cedro degli Ebrei o Cedro Etrog, utilizzato a scopo rituale durante la Festa del Sukkat
- il Cedro digitato o Mano di Buddha, singolare specie di Sarcodactilys (Noot) Swing, diffusa in Estremo Oriente (Cina, India, Indonesia e Giappone) che presenta ilo frutto in spicchi separati, provvisti di buccia e simili a dita (questo ho avuto modo di ammirarlo all'Euroflora di Genova nel 2006).

Per saperne di più: consorzio del cedro di calabria - universocedro




Liquore di cedro
dal libro Liquorini e grappe aromatiche, ed. Mulino Don Chisciotte

600g di scorza di cedro, senza la parte bianca
300g di zucchero
mezzo litro di alcool per liquori 90°
300g di acqua


liquore cedro

- In un vaso ermetico mettere a macerare le scorze di cedro nell'alcool per una settimana/10 giorni, mescolando ogni sera capovolgendo il vaso.
- Preparare lo sciroppo con acqua e zucchero facendolo sobollire pochi minuti e lasciare raffreddare completamente.
- Unire lo sciroppo di zucchero all'alcool con le scorze e lasciare ancora in infusione per una settimana, sempre capovolgendo il vaso una volta al giorno in modoche si mescoli bene.
- Filtrare accuratamente e imbottigliare.
- Conservare in luogo fresco e buio almeno un mese prima di consumare.

Queste ricette partecipano al contest di Al Cibo Commestibile
in collaborazione con la Compagnia del Cavatappi.



Confettura di cedri canditi
da un'idea di Paola

un cedro e lo stesso peso di zucchero

confettura cedro candito

- Lavare bene il cedro, affettarlo sottile e lasciarlo macerare una notte in acqua fredda coperto (tanta acqua fino a ricoprire le fette).
- Scolare velocemente e mettere in una padella antiaderente con lo zucchero, far prendere il bollore e cuocere delicatamenre per 5/10 minuti.
- Lasciare riposare coperto per 12 ore.
- Rimettere sul fuoco e cuocere 10/15 minuti dal bollore, le fette diventeranno candite e trasparenti.
- Invasare nei vasetti sterilizzati in forno a 100° per mezzora, tappare bene e pastorizzare.

Questa ricetta partecipa anche alla raccolta di Martina per GialloZafferano:




17 novembre 2009

The BloggerAid Cook Book


Un'idea regalo per Natale
pensando, aiutando e facendo che sia Natale per tutti i bambini del mondo!

The BloggerAid Cookbook


Autori: foodbloggers internazionali di oltre 60 nazioni

Ricette dei blogger di tutto il mondo per fare la differenza
Da BloggerAid-CFF, Rhonda Renee, Mark Haak, Peter Georgakopoulos, Deeba Rajpal

Il cibo non si limita a nutrire il corpo, ma celebra anche ciò che rende il mondo così diverso e nello stesso tempo, riesce ad unire.Il BloggerAid Cook Book è una raccolta di ricette internazionali che dimostra come si possa lavorare insieme e unirsi per una grande causa. Gli autori di questo libro sono food bloggers provenienti da tutto il mondo che hanno cercato di fare la differenza unendosi per la raccolta di fondi per il Programma Alimentare Mondiale attraverso una loro passione comune per tutto ciò che parla di cibo. E ci sono riusciti attraverso queste ricette che condividono le loro tradizioni e la loro insaziabile curiosità per nuovi sapori e nuovi abbinamenti. Molte di queste ricette sono un omaggio alla cucina casereccia delle nostre nonne, e mentre si celebra l'esotismo e la ricchezza di un mondo avvicinati dai loro spera di fare la differenza. E anche con ricette pompose come Ravioli di pomodori e formaggio con salsa di melanzane, Tonno speziato con arachidi, Paella di Serrano con funghi e ostriche, Bon bons di mascarpone al lampone e Crostata tripla all'arancia e al frutto della passione, i bloggers uniti ce la mettono tutta per dire la loro e cercare di alleviare nel loro piccolo il problema della fame nel mondo.

Abbiamo così scelto di donare i proventi del libro di cucina al "World Food Programme" (WFP) delle Nazioni Unite motivati dal meraviglioso lavoro di questa organizzazione. Il PAM ha toccato le vite dei nostri membri, molti dei quali provengono da paesi dove la povertà è spesso un modo di vita. Più specificamente, il 100% dei proventi di questo libro di cucina vanno a vantaggio del programma PAM School Meals, che aiuta una media di 22 milioni di bambini affamati ogni anno. I pasti scolastici sono importanti a molti livelli. Nei paesi in cui la scolarizzazione è bassa, la promessa di almeno un pasto nutriente ogni giorno aumenta il numero di iscrizioni e stimola la frequenza regolare.
Questo libro è un modo virtuale per tutti noi, ovunque ci possono essere sia ricchi che poveri, di aggiungere un posto allo stesso tavolo e condividere ciò che abbiamo.

E sono felice ed onorata di poter dire che ne faccio parte anche io!

In vendita solo online qui.



A gift idea for Christmas,
thinking, helping and giving a Christmas smile to children all over the world!

Recipes from bloggers around the world making a difference
By BloggerAid-CFF, Rhonda Renee, Mark Haak, Peter Georgakopoulos, Deeba Rajpal

Food does not simply nourish the body; food also celebrates what makes the world diverse, as well as, what unites us. The BloggerAid Cook Book is a collection of international recipes illustrating that we can work together and unite for a greater cause. The authors of this cookbook are food bloggers from around the world who have endeavored to make a difference by raising funds for the "World Food Programme" and encompassing their passion for "all things foodie" at the same time. Through these recipes they share their traditions and insatiable curiosity about new flavours. They pay tribute to the home cooking of our grandmothers, while celebrating the exoticism and richness of a world brought closer together by their hopes to make a difference. With recipes such as Tomato-Cheese Ravioli with Eggplant Sauce, Spicy Serundeng Tuna and Peanuts, Serrano Ham Paella with Oyster Mushrooms, Raspberry Mascarpone Bites and Triple Layer Orange-Passion Fruit Tart we are doing our part to say that bloggers can change the face of famine.

We chose the United Nations' World Food Programme (WFP) to receive the funds generated by the cookbook because of the wonderful work this organization does. The WFP has touched the lives of our members, many of whom are from countries where poverty is often a way of life. More specifically, 100% of BloggerAid's proceeds from the cookbook will benefit the WFP's School Meals Programme, which benefits an average of 22 million hungry children each year. School meals are important on many levels. In countries where school attendance is low, the promise of at least one nutritious meal each day boosts enrollment and promotes regular attendance.
This book is a virtual way for all of us, wherever we may be and however rich or poor we may be, to pull up a chair at the same table and share what we have. (from CreateSpace)

I am happy and honored to say that I am part of it!

On sale here.

16 novembre 2009

Pane con l'uva


Oggi sento nell'aria profumo di ricette Similiane ... vero Jajo? ... la tua Angelica è arrivata fin qui e sempre per Similitudine io ricambio con questo bel pane all'uva fresco fresco di corso.
Può essere servito come dolce a colazione e a merenda, ma che a me fa impazzire a fine pasto con una bella carrellata di formaggi, marmellate, mieli e mostarde.

Ingredienti:

per la biga:
250 g di farina di forza
130 g di acqua
3 g di lievito

Impastare bene e lasciare riposare coperto 16/18 ore.

per l'impasto:
250 g di farina di forza
150 g di acqua
10 g di sale
30 g di strutto
20 g di lievito
500 g di uvetta sultanina, messa a bagno per 8 ore in acqua fredda e poi asciugata

pane con l'uva

- In una ciotola versare quasi tutta l'acqua, scioglierci il lievito e la biga a pezzetti, unire un terzo della farina e iniziare a battere l'impasto, unire il sale e lo strutto, quidi la rimanente farina e il resto dell'acqua.
- Rovesciare l'impasto sul piano di lavoro e lavorarlo battendo per circa 10 minuti.
- Dividere l'impasto in 4 parti, spianarle a disco e mettere l'uvetta su ogni disco.
- Sovrapporre i dischi e amalgamarli bene, quindi mettere l'impasto in una ciotola unta di strutto a riposare coperto per un'ora.
- Tagliare a metà l'impasto lievitato senza sgonfiarlo, fare due rotoli, disporli sulla teglia ricoperta di carta forno , pennellarli con acqua tiepida e lasciare lievitare coperti un'altra ora.
- Pennellare ancora leggermente con acqua prima di infornare e cuocere a 200° per circa 40 minuti.
- Una volta tirati fuori dal forno tagliare i filoni a metà quasi subito per fare uscire l'umidità, riscaldando poi il pane leggermente prima di servirlo.

pane con l'uva


Raisins Bread


It's my first time on Monthly Mingle and hope I did it right.
This month's theme is Brunch, and Meeta would like to invite all to join her for this super delicious event. I'm gonna bring this rich Raisins Bread that I learned in my last Cooking class with Simili Sisters. It's good not only with sweet drinks and food but will suit a combination of cheese too.

biga:
250 g strong flour
130 g water
3 g fresh yeast

Knead well and let rest covered 16/18 hours.

dough:
250 g strong flour
150 g water
10 g salt
30 g lard
20 g fresh yeast
500 g raisins, soaked 8 hours in cold water and then dried

pane con l'uva

- In a bowl, pour almost all the water, dissolve the yeast and biga in pieces, add one third of the flour and start to beat the mixture, add salt and lard, then the remaining flour and the rest of the water .
- Pour the dough on work surface and knead for about 10 minutes while beating.
- Divide the dough into 4 pieces, flatten in a disk and put the raisins on each disk.
- Overlap disks and mix well, then put the dough in a bowl greased with lard to rest covered for one hour.
- Halve the dough and make two rolls, place them on baking tray covered with greaseproof paper, brush with warm water and allow to rise covered another hour.
- Brush again lightly with water before baking at 200 ° for about 40 minutes.
- Once pulled out of the oven cut the breads in two almost immediately to bring out the moisture, then heat it slightly before serving.

15 novembre 2009

Olio novello San Marco - Around the Olive Tree - Olive & Olio



Cosa c'è di più buono e genuino dell'olio extravergine di oliva? ... e di quello proprio personale, anche se in minimissima quantità? Quest'anno i miei grandoni sono stati molto bravi, hanno dedicato una domenica intera alla raccolta delle olive dei nostri 3 alberi. Non ho spazio sufficiente in giardino per coltivarne di più come mi piacerebbe, quindi per il momento ci accontentiamo. Il più giovane di questi olivi ha solo 12 anni ma nel suo piccolo è un gran produttore! Ci è stato regalato da amici carissimi ed è dedicato ad uno dei nostri bambini. Lo coltiviamo con grande cura e passione e il suo olio, Olio San Marco, per noi è qualcosa di unico e speciale. La raccolta totale è stata di 40 kili, portati al frantoio dei nostri amici Viola (meno un kilo che ho già messo sotto alcool per fare ancora della buona grappa alle olive) e ha fruttato una lattina da 5 kili.

fettunta

L'olio novello è molto particolare, di un bel verde brillante ma opaco, sembra quasi torbido, e ha un sapore pungente, quasi pizzicoso. Servirà il lungo riposo invernale al fresco per farlo diventare limpido e dolce. Ma non occorre aspettare così tanto per poterlo gustare: la morte sua è su l pane fresco casalingo. I contadini di una volta dicevano che per sapere se l'olio spremuto fosse buono bisognava adssaggiarlo su una fetta di pane, meglio se strofinata con aglio. Ecco che nasce così la fettunta, che in dialetto toscano significa fetta unta: basta avere del buon pane fatto in casa, affettarlo, tostarlo, strofinarlo con aglio e cospargerlo di abbondante olio.
"Quando a novembre e dicembre le olive vengono portate al frantoio per la spremitura , i contadinii di solito portano con loro un pezzo di pane. Solitamente c'è un caminetto in un angolo del frantoio e quando l'olio esce dalla cannella, il contadino si abbrustolisce un pezzo di pane sul fuoco per poter assaggiare l'olio".
Oggigiorno i frantoi sono quasi tutti industrializzati e i camini scomparsi, ma una volta a casa con la tua bella latta di olio novello è dura resistere al richiamo di una fettunta!

Questa ricetta partecipa per la regione Toscana all'Abbecedario Culinario, organizzato dalla Trattoria Muvara.


Una delle paste più semplici e veloci e di cui non mancano mai gli ingredienti è la famosa Aglio, olio e peperoncino.

spago aglio olio peperoncino


Una delle paste più semplici e veloci e di cui non mancano mai gli ingredienti è la famosa Aglio, olio e peperoncino.
E l'olio novello la fa da padrone anche in questo piatto, col suo sapore pungente gli dà una marcia in più.
Mentre gli spaghetti cuociono nella loro acqua, mettere gli spicchi di aglio e il peperoncino spezzettato a friggere in una padella con l'olio. L'unica accortezza da avere è non far scurire l'aglio. L'olio così si arricchirà dei loro sapori e profumi. Filtrare l'olio da un colino e condire la pasta, spolverando con grana prima di servire. La quantità di aglio e peperoncino è molto personale e dipende anche dalla piccantezza del peperoncin: 2 o 3 spicchi di aglio e un paio di peperoncini dovrebbero essere sufficienti per 4 persone.




Blog-Event LI - Rund um den Olivenbaum - Oliven & Olivenöl (Einsendeschluss 15. November 2009)


I am so glad to participate to this Blog-Event LI hosted at Zorra's because I have the opportunity to share a little thing we are very proud of: our own olive oil, Olio San Marco. It's not a great quantity, we actually have only 3 olive trees in the garden. The youngest (in the picture) is only 12 years old, it's a gift we received from dear friends we are growing with love and special care.

olio san marco

This year's olives production was 40 kilos, my eldest boys collected them last weekend. I kept 1 kilo to make Olive Grape and brought the remaning to the mill (I am lucky I have friends who are oil producers) to be pressed. We got 5 kilos of new oil. The new oil is very peculiar, bright green but cloudy, strong and pungent flavor: it will take a long rest in wintertime at cool temperature to become clear and sweet. But you are not asked to wait such a long time to enjoy it: old farmers used to say that the best way to taste a new oil is to have it on bread, better if rubbed with garlic. And that is what we say fettunta in Tuscan dialect, which means oiled slice of bread.

fettunta

Just serve homemade bread, sliced and toasted, rub it with a clove of garlic and gently pour abundant extravirgin olive oil onto it.
"As olives are taken to the local mill for pressing in November and December, growers typically take some country bread with them. There is usually a small fireplace in the corner of the pressing room, and when the oil emerges from the press, the grower toasts a bit of the bread on the fire to sample the oil with." (from wikipedia).
Nowadays most mills are industrialized and fireplaces have disappeared but still you can not resist tasting the new oil on a slice of bread once back home!

spago aglio olio peperoncino

One of the easiest and faster pasta to make on your own is Aglio, olio e peperoncino, alias Garlic, oil and chili. The new oil would suit pefectly adding a more pungent taste to it.
While spaghetti are boiling fry garlic cloves and dried chili in a pan with abundant oil, but be careful not to brown garlic. Oil will get all flavors from them. Strain oil and season pasta with it, adding grated parmesan before serving. How many garlic cloves and chilis depend on how much strong you like to have pasta and how hot your chili are: usually 2/3 cloves and 2 chili serves 4 adults.

Around the Olive Tree - Olive e Olio - Round up