IN TAVOLA - ON THE TABLE

28 settembre 2011

Black & White Wednesday - Week # 12

Everything is ready for 82nd Grape and Wine Festival in Bardolino,
the little town on Garda Lake where I live.

festa uva

Five days of celebration , starting tomorrow Sept. 29th to Oct. 3rd,
the most important event of the year.
Five days of entertainment with shows, music, art and good food:
more than 20 food stalls will offer typical dishes of local cuisine
and the best red and rosé wine from the wine producers in the neighbouroughs.

chiaretto in fresca

I will be happily (and very busily) enjoying the event,
helping some friends in their gastronomic kiosk,
sharing a refreshing glass of Sparkling Chiaretto,
toasting to the beauty of our wonderful lake!

Weather forecasts are announcing warm and sunny days,
grapes harvest has been great and will give a rich production,
this Festival sounds to be born under a lucky star!



This picture goes to Susan from The Well-Seasoned Cook for BWW,
the weekly culinary photo event she recently launched.


See you next week!

25 settembre 2011

Confettura di pesche sbergie e fragole al Prosecco - WHB # 302

Durante la mia ultima vacanza a Filicudi (una piccola magica bellezza delle Eolie) ho avuto la piacevole sorpresa di scoprire una varietà di pesca a me finora sconosciuta, la Sbergia.
E' una pesca della varietà nettarina (pesca noce) diffusa dapprima soltanto nella valle del Niceto, ora ci sono coltivazioni anche nella provincia di Catania e nella parte più meridionale della Calabria. Si raccoglie tra fine luglio e agosto, ha una bella pelle liscia, la polpa bianca, profumo intenso e gusto dolce. Dal momento che il prodotto si deteriora rapidamente e la zona di produzione è circoscritta, la sua commercializzazione è limitata alle provincie di Messina, Palermo, Catania e Reggio Calabria. Proprio qui in Calabria viene anche chiamata merendella
Sono riuscita a portarmene a casa un paio di chili nascoste nel bagaglio a mano (beh, a dire la verità ho portato a casa anche una bella pianta di gelsomino, che prontamente i finanzieri hanno voluto controllare, metti mai che ci scappasse una trafficante di sostanze illecite ... ma profumo e foglia inconfondibile hanno prontamente svelato e salvato la mia innocente evasione!). Ne sono riuscita a salvare un po' per preparare questa confettura (da un'idea  di Paola nel suo ultimo corso sulle conserve estive) dove l'abbinamento è deliziosamente riuscito, i tre ingredienti si  sposano bene insieme, esaltando profumi e sapori l'uno con l'altro.

pesca sbergia

Ingredienti:

700 g di pesche sbergie
400 g di fragole
500 g di zucchero
il succo di un limone
un bicchiere scarso di Prosecco

sbergie fragole prosecco-whb 302

- Tagliare le fragole a pezzetti, affettare le  pesche (eliminando il nocciolo  ma senza sbucciarle), mettere tutto in una bacinella a macerare con lo zucchero per 12 ore.
- trasferire in una padella larga (o in una  bassine à confiture), aggiungere il succo di limone e cuocere a fiamma vivace per circa 20 minuti, schiumando se necessario. A fine cottura aggiungere il Prosecco lasciando evaporare la componente alcolica per un paio di minuti a fiamma vivace.
- Invasare e sterilizzare (oppure invasare nei vasetti sterilizzati in forno a 120° per 15 minuti, chiudere con i coperchi bolliti in acqua per 10 minuti e poi asciugati bene, capovolgere i vasetti fino a completo raffreddamento).
- Ottima per accompagnare dolci freschi come semifreddi e cheese-cakes o gelati.


Questa ricetta partecipa all'Abbecedario Culinario, organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA, per la regione Calabria ospitata da Luca e Sabrina,


sbergie fragole prosecco



This recipe is my personal entry to WHB # 302 hosted by
  Astrid from Paulchen's Foodblog for English edition,
Terry di Crumpets & Co. for Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,

and to Brii for the Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!


Sbergia Peach & Strawberry Jam with Prosecco


During my last vacation in Filicudi, a very little magical island in the Aeolian  archipelago, 
I discovered a new surprising and unknown to me peach variety, Sbergia. It belongs to the nectarine family, and is cultivated in a very restricted area, Niceto Valley in Sicily (although some plantations can be found around Catania and in the southern part of Calabria). It has smooth skin and white flesh, and you will be delighted by its intense fragrance and sweet taste. It is harvested at the end of July and August. Due to the very small production areas and the rapid deterioration of the fruit, this peach is comercialized only in a few provinces, Messina, Palermo, Catania and Reggio Calabria.
I was able to fly back from Sicily with a couple of kilos in my hand luggage (well, to tell you the truth I also had a jasmine plant in my luggage, obviously checked out by the policemen in search of a possible drug dealer ... but fragrance and leaves were unmistakable at once, proving my smiling innocence!).
The combination with strawberries and Prosecco has been a revelation, they perfectly matched all together!

pesca sbergia

You need:

700 g sbergie peaches (or nectarines)
400 g strawberries
500 g sugar
juice of a lemon
about a glass of Prosecco
(or any sparkling white wine)  

sbergie fragole prosecco

- Cut strawberries into small pieces, slice peaches (eliminate the core but do not peel), place in a bowl with sugar and let soak for 12 hours (covered with a lid or a kitchen towel). If it is too hot it can be stored in the refrigerator.
- Pour into a large pan (or into a bassine à confiture), add lemon juice and cook at medium heat for about 20 minutes, skimming if necessary. Then add Prosecco and let evaporate the alcohol component for a couple of minutes over high heat.
- Pour the jam into jars and then sterilize (or use hot sterilized jars - in the oven at 120° for 15 minutes - close with lids boiled in water for 10 minutes and then dried thoroughly with kitchen paper and turn the jars upside down to cool).
- Excellent with fresh pastries and desserts like cheesecake, semifreddi or ice creams.

Il Ventennale con le Tamerici - Le Tamerici

Quasi una prova debutto per Paola e Gianfranco l'altra sera alle Tamerici per festeggiare il Ventennale della Scuola di Cucina, a cui è dedicata la grande giornata di celebrazioni didattiche e dimostrative di oggi dove si alterneranno ai fornelli (e ai microfoni!) gli amici, gli insegnanti e gli chefs che in questi anni hanno portato la loro esperienza all’interno della scuola. Il programma in dettaglio qui. Per chi volesse passare, anche solo per un saluto, i festeggiamenti inizieranno alle 10 per concludersi poi in serata con una frizzante ed alcolica (!) Happy Hour verso le 19.

paola e gianfranco

Un piccolo festeggiamento in casa per ricordare i prodotti Tamerici che più caratterizzano l'azienda, le scelte dei vari abbinamenti e quelli che hanno riscontrato maggior successo.
Paola e Gianfranco hanno deliziato i presenti con tre preparazioni dove i prodotti Tamerici possono trovare un eccellente abbinamento. Non c'è che l'imbarazzo della scelta tra mostarde mantovane, confetture extra di frutta e di verdura, gelatine, composte all’aceto balsamico o golosità, da cui prendere ispirazione e creare una perfetta armonia nel piatto!
Il prodotto immagine da sempre delle Tamerici è la mostarda, che molti ancora (e non solo stranieri) confondono con altre cose, tra cui la salsa senapata (moutarde de Dijon), forse anche per un fraintendimento di appellativi.
La mostarda è in pratica frutta candita (la cui lavorazione richiede giornate intere con la frutta a macerare in sciroppi di zucchero a intensità sempre maggiore) a cui viene aggiunta, alla fine della canditura, l'essenza di senape per conferirle il sapore piccante. Gli abbinamenti classici sono con le carni bollite o l'inimitabile Parmigiano, ma è bello e salutare ricercare anche la propria mostarda preferita fra le tante proposte e l'abbinamento più sorprendente che ci piace. Si mormora anche che i veri intenditori amino gustarla così, a crudo, anzi a cucchiaiate! 
La produzione Tamerici offre una vasta scelta: albicocche, anguria biancaarancefichi, limonemandarini, mele campaninemele cotogne, melone Viadanesepereprugne ed anche peperoni, pomodori verdi e zucca.
Paola consiglia anche di tenerne sempre un vaso a portata di mano in cucina, così come si tiene l'oliera o il duetto sale/pepe e provare ad aggiungerne un cucchiaio alle nostre preparazioni, può rafforzare un sapore o dare una nota vivace ad un sapore delicato o troppo neutro, diventando così un ingrediente aggiunto quasi irrinunciabile!
Da ricordare che, una volta aperto il vaso, è sempre meglio rigirare il prodotto prima di degustarlo per meglio amalgamare i sapori; inoltre, nel tempo l'effetto piccante della senape tende a svanire leggermente, una mostarda aperta da qualche mese sarà meno forte di una nuova, come le diverse mostarde di frutta non hanno lo stesso tenore di piccantezza, perchè ogni frutto , in base alle proprie caratteristiche e proprietà, assorbe in diversa misura l'effetto senapato.

al lavoro

Ed ecco il menu proposto:

Insalata di petto d'anatra all'arancia con Confettura extra di cipolle rosse

insalata petto anatra all'arancia con confettura cipolle rosse
un piatto eclettico, può essere antipasto o secondo leggero,
dove la confettura di cipolle rosse, arricchita con uvetta e scorza di arancia, 
richiama ed esalta la sfumatura all'arancio usata nella cottura della carne



risotto zucca con composta fragoile all'aceto balsamico
non poteva mancare il richiamo al territorio mantovano,
con un omaggio a sua maestà la zucca,
regina protagonista della stagione entrante,
la composta di fragole aromatizzata 
concede un contrasto cromatico agli occhi 
senza offuscare la delicata dolcezza della zucca

fino all'ultimo chicco!
fino all'ultimo chicco!

Semifreddo alla Mostarda di mandarino


semifreddo alla mostarda mandarini
un classico semifreddo a base di crema pasticcera, meringa italiana, mascarpone e panna montata, 
rinvigorito e ringiovanito  dalla vivacità dei mandarini,  
sarà sicuramente un must vincente per le prossime cene festose!
 
Quest'ultima per me la combinazione più sorprendente, avvallata anche dal fatto che personalmente non amo (purtroppo!) le mostarde, mi duole dirlo ma ho come l'impressione di un retrogusto di gasolio in bocca, forse magari mi sono avvelenata in un'altra vita! ... e per ora non ho ancora trovato il rimedio giusto per contraddirmi ... ma questo semifreddo era favoloso, probabilmente il freddo nasconde abbastanza questo sapore stranamente insolito per me, facendomi apprezzare, invece, la particolare nota fruttata.

maestro e allieve

maestro e allieve

confettura cipolle rosse


Buon Anniversario, Tamerici!
XX anni portati e gustati al meglio!

23 settembre 2011

VENT’ANNI DI SCUOLA DI CUCINA - Domenica, 25 Settembre 2011






Grande attesa ed euforia nei preparativi 
per la grande giornata di festeggiamenti
che si celebrerà domenica 25 settembre 2011
alla Scuola di Cucina delle Tamerici di Mantova.
 
La festa inizierà alle ore 10:00.

Per i corsi e gli incontri l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Saranno presenti gli amici, gli insegnanti e gli chefs 
che in questi anni hanno portato la loro esperienza all’interno della scuola.


Nello spazio Scuola di Cucina si alterneranno ai fornelli:

ore 10,00 - Paola Calciolari e Gianfranco Allari

ore 11,00 - Margherita e Valeria Simili
Insegnanti di cucina dagli anni 90,
specializzate nella panificazione e nella sfoglia, 
hanno iniziato la collaborazione con Le Tamerici nel 2002.
Durante il 25 settembre presenteranno un dolce con la ricotta
e parleranno del "Lievito madre" o meglio del loro "bambino".

ore 12,00 - Paul De Bondt
Considerato tra i migliori sette cioccolatieri del mondo.
A Pisa, nel suo negozio, trasforma il cioccolato in tavolette, creme, barrette. 
In questa occasione delizierà gli ospiti con un dolce al cioccolato o un cioccolatino.

ore 14,00 - Ilio Berselli
Pasticcere e panettiere, è una delle figure degli inizi della Scuola di Cucina.
Realizzerà un dolce con la Confettura da Meditazione Fragole e Cannella Ceylon.

ore 15,00 - Palmiro Bruschi
Riconosciuto in tutto il mondo grande maestro del gelato. 
Durante il suo spazio al Ventennale dedicherà la sua ricetta all'Unità d'Italia.

ore 17,00 - Lino Turrini
Chef della Locanda Il Leone di Pomponesco (MN), 
collabora con la Scuola fin dall'inizio.
Domenica stupirà il pubblico con la sua cucina fatta di contrasti 
realizzando in diretta un risotto al Bellini.


Nello Spazio Portico incontri con:

ore 15,30 - Paola Calciolari e la confettura di fichi

ore 16,30 - Silvia Maccari e i racconti di cibo
Silvia è una grande conoscitrice della cucina italiana e di quella ebraica. 
Domenica racconterà la sua esperienza in giro per l'Europa 
dove insegna a chef stellati la nostra cucina.

ore 17,30 - Matia Barciulli e il Sangiovese
Chef stellato dell'Osteria di Passignano (ristorante stella Michelin Firenze),
collabora con la Scuola da alcuni anni,
insegnando in corsi e studiando l'utilizzo di confetture e mostarde in cucina.
Tratterà quest'ultimo tema durante l'appuntamento dedicato ai blogger alle ore 15,00.


Happy Hour con musica alle ore 19,00:

  Spazio Aperitivi 
con Thomas Colombo dal Finesse Hotels di Londra,
dove lavora come Mixologist

Spazio Birra 
con il Circolo del Luppolo


Le Tamerici srl - Via Romana Zuccona, 208 - 46031 S. Biagio di Bagnolo S. Vito  MN
Tel. +39 0376 253371 – Fax. +39 0376 253358 - Skype: letamericisrl   info@letamericisrl.com www.letamericisrl.com
 

21 settembre 2011

Black & White Wednesday - Week # 11

Summer is gently waving goodbye
yet with its warm sun still shining
as to ripen up to the very last berry.
Autumn is just around the corner
announcing great harvest to enjoy.

vendemmia-grape harvest

Fields in the neighouroughs are proudly waiting 
for tractors, empty boxes to fill up and scissors:

 uva matura-ripe grapes
grapes are eagerly ready for wine.


This picture goes to Susan for BWW,
the weekly culinary photo event she recently launched.


See you next week!

16 settembre 2011

VENT’ANNI DI SCUOLA DI CUCINA - Domenica, 25 Settembre 2011






Grande attesa ed euforia nei preparativi 
per la grande giornata di festeggiamenti
che si celebrerà domenica 25 settembre 2011
alla Scuola di Cucina delle Tamerici di Mantova.
 
La festa inizierà alle ore 10:00.

Per i corsi e gli incontri l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Saranno presenti gli amici, gli insegnanti e gli chefs 
che in questi anni hanno portato la loro esperienza all’interno della scuola.


Nello spazio Scuola di Cucina si alterneranno ai fornelli:

ore 10,00 - Paola e Gianfranco
ore 11,00 - Margherita e Valeria Simili
ore 12,00 - Paul De Bondt
ore 14,00 - Ilio Berselli
ore 15,00 - Palmiro Bruschi
ore 16,00 - Giacomo Boidi
ore 17,00 - Lino Turrini


Nello Spazio Portico incontri con:

ore 15,30 - Lorenzo Maggioni e i formaggi
ore 16,30 - Silvia Maccari e i racconti di cibo
ore 17,30 - Matia Barciulli e il Sangiovese


Happy Hour con musica alle ore 19,00 :

  Spazio Aperitivi 
con Thomas Colombo dal Finesse Hotels di Londra,
dove lavora come Mixologist

Spazio Birra 
con il Circolo del Luppolo


Alle ore 15:00 ci sarà un incontro dedicato esclusivamente ai bloggers,
maggiori dettagli nei prossimi  giorni, perciò ... stay tuned!

Prenotazioni on line qui.
Per stampare l'invito cliccare qui.


Le Tamerici srl - Via Romana Zuccona, 208 - 46031 S. Biagio di Bagnolo S. Vito  MN
Tel. +39 0376 253371 – Fax. +39 0376 253358 - Skype: letamericisrl   info@letamericisrl.com www.letamericisrl.com
 

14 settembre 2011

Black & White Wednesday - Week # 10



A nice hot day last week in Palermo, Sicily,
walking along Via Maqueda,
up to Piazza Verdi,
to admire and visit Teatro Massimo,
the biggest opera house in Italy,
the third in Europe.

grattatella all'antica 

There, in front of the theatre, a colorful kiosk
offers traditional refreshing grattatelle (granite),
the way they used to make it,
scratching the big block of ice with a small iron paddle,
topping with the favorite syrup.

grattatella all'antica

A quiet and patient job,
the big ice stored under a white cloth,
taking care of it like a baby to lull.


il re della grattatella

A newspaper article shown on the kiosk informs that Vincenzo Tirenna, the old owner named il Re della Grattatella (the Scratching King) passed away last May, when he was 80. But people can still enjoy his famous grattatelle because his son-in-law Piero Caccamo is now carrying on the kiosk, for the happiness of hundreds/thousand of tourists who cannot resist to  it!
Vincenza Tirenna left 11 sons and about 50 nephews.


This picture goes to Susan for BWW,
the weekly culinary photo event she recently launched.


See you next week!

12 settembre 2011

Frollini allo zenzero

Ebbene, anche se le temperature ci invogliano a trascorrere le  giornate ancora all'aria aperta con un vago sentore di vacanza, ahimè, con oggi si rientra nella normalità e in una nuova mentalità di doveri e studio (spero!): la campanella ha puntualmente suonato per la stragrande maggioranza degli studenti italiani, ed ancora per la metà dei miei ragazzi. Quest'anno classi importanti, quindi più impegno e serietà richiesti: Dodo affronterà finalmente gli esami di maturità, Tito si accinge a frequentare la prima classe superiore, un cambiamento ufficiale da "grande", e Mamo dovrà impegnarsi per superare la prima prova di esami di terza media (se fosse per me, ripristinerei la sessione esaminatrice di quinta elementare e pure quella di seconda!).
Un in bocca al lupo a tuttissimi, che sia un anno fruttuoso e soddisfacente non solo dal punto di vista scolastico, ma che aiuti a crescere con serenità e consapevolezza, giorno dopo giorno, per imparare ad affrontare con spavalda ironia e forza tenace le future insidie di un mondo così poco certo.
Oggi è anche la giornata dopo l'11 settembre, di cui ieri ricorreva il 10° anniversario, che ha tenuto (me compresa) incollati ai video di tutte le TV locali del mondo milioni e milioni di persone nel ricordo di quei momenti terribili, che hanno segnato non solo i libri di storia moderna ma l'intera umanità. Ma oggi è anche la giornata dell'attesa e della rinascita, la dimostrazione di come la  vita sia straordinariamente così tanto inflessibile e tragica quanto dolce e meravigliosa nella sua conferma più sublime: la mia cara amica Antonella sta per concludere quei 9 lunghi mesi di necessaria preparazione perchè il miracolo della vita si ripeta, e io sono in trepidante attesa di quel piccolo vagito che ne ufficializzerà l'avvenuta nascita. Forza, Anto, dita incrociatissime, siamo tutti  con te e non vediamo l'ora di intonare all'unisono l'inno alla Gioia più grande e desiderata al mondo!
Ed è anche per cotanto affetto che pubblico volentieri la ricetta dei biscottini allo zenzero, fatti l'inverno scorso, dietro consiglio suo.  E' la ricetta di Csaba Dalla Zorza pubblicata nel suo libro "Merry Christmas" (che ho poi trovato in offerta all'Ikea!).
Molto natalizi davvero (quasi una ridicolaggine postarli ora!), ma adattissimi per la lettera P (Panpepato) che l'Abbecedario Culinario della Trattoria Muvara (che ho sfacciatamente abbandonato per la lunga pausa estiva, ma riprometto di essere più presente per il rush finale!) sta celebrando in questi giorni (c'è tempo fino al 18 settembre per postare ancora qualche ricetta).

frollini di zenzero

Ingredienti:

300 g di farina
2 cucchiaini di cannella in polvere
mezzo cucchiaino di zenzero in polvere
180 g di burro freddo
6 cucchiai di miele liquido, acacia o millefiori

per la glassa:

125 g di zucchero a velo
1 cucchiaio di succo di limone
1 cucchiaio di acqua

- Nel mixer: mettere gli ingredienti secchi nel boccale, aggiungere il burro a pezzetti, amalgamare a velocità bassa fino ad ottenere uno sfarinato sbricioloso, quindi aggiungere il miele ed impastare quel poco necessario per ottenere un composto omogeneo.
- A mano: mettere gli ingredienti secchi in una ciotola, aggiungere il burro e lavorare con la punta della dita fino ad ottenere uno sfarinato sbricioloso, quindi aggiungere il miele ed impastare quel poco necessario per ottenere un composto omogeneo.
-  Fare una palla ed avvolgerla nella  pellicola, metterla a riposare in frigo per almeno 30/40 minuti.
- Sul piano di lavoro infarinato stendere la pasta ad uno spessore di circa 5 mm. e ritagliare i biscotti con le formine desiderate, adagarli sulle teglie ricoperte di carta forno ed infornare a 180° per circa 10 minuti, finchè leggermente dorati (la cottura dipenderà anche dalla grandezza delle formine scelte).
- Raffreddare bene i biscotti, quindi decorarli a piacere con la glassa (preparata mescolando bene gli ingredienti dati), anche colorata aggiungendo un pizzico di colorante alimentare.
- Si mantengono bene chiusi ermeticamente in una scatola di latta.



GingerBread Cookies

Summer seems not to leave us, temperatures are still so pleasant but holidays are a lovely souvenir to remember, we all must go back to our duties and normal activities: today schools reopen in most Italian regions and my eldest 3 sons are back again!
Today is the day after 9/11, celebrating the 10th anniversary, I can't hardly imagine how many millions of people in the world (including me) were following the Tv memorial about those terrible moments, which marked not only the new history books but the whole humanity. But today is also the day of waiting and rebirth, the demonstration of how life can be as incredibly tough and tragic as sweet and wonderful: my dear friend Antonella is about to end up those 9 long months to be prepared to the miracle of life, and I am eagerly waiting for that little whimper that will mark it. Come on, Anto, finger crossed for you!
So don't think I'm driving crazy and or trying to schedule my Christmas gifts in time!  I had to participate to an Italian food blog event and that was the right recipe, Antonella suggested me a couple of years ago. Gingerbread cookies' recipes are so varoius, everybody's got his family one, the one below comes from the book "Merry Christmas" by Csaba Dalla Zorza.

frollini di zenzero

You need:

300 g flour
2 teaspoons ground cinnamon
½ teaspoon ground ginger
180 g cold butter
6 tablespoons liquid honey

for the icing:

125 g icing sugar
1 tablespoon lemon juice
1 tablespoon water

- In the mixer: place dry ingredients in the bowl, add butter, mix at low speed until you get a crumbled compound, then add honey and mix a few minutes to get a homogeneous mixture.
- By hand: place dry ingredients in a bowl, add butter and work with the tip of your fingers until you get a crumbled flour, then add honey and mix a few minutes to get a homogeneous mixture.
- Shape into a ball and wrap in plastic film, put to rest in refrigerator for at least 30/40 minutes.
- Roll out the dough on floured work surface to a thickness of about 5 mm. and cut with cookie cutters, lay the cookies on baking sheets covered with parchment paper and bake at 180 °for about 10 minutes, until lightly browned (baking time will also depend on the size of cookies).
- Let the cookies cool on a rack, then decorate with icing, just mix  all ingredients,  adding food coloring if desired.
- Can be stored in an airtight box.

7 settembre 2011

Black & White Wednesday - Week # 9

So many years ago Otis Redding used to sing (and whistle):

Sittin' in the mornin' sun
I'll be sittin' when the evenin' come
Watching the ships roll in
And then I watch 'em roll away again, yeah


I'm sittin' on the dock of the bay
Watching the tide roll away
Ooo, I'm just sittin' on the dock of the bay
Wastin' time

affettando un grongo

A few days ago
I was sitting in the morning sun,
on the dock of the little bay of Pecorini in Filicudi,
waiting for the hydrofoil to Palermo,
watching this old fisherman
cutting a big European Conger to sell.


This picture goes to Susan for BWW,
the weekly culinary photo event she recently launched.


See you next week!

4 settembre 2011

Confettura di albicocche, vaniglia e Alchermes - WHB # 299

Sono ancora in Sicilia ma una decina di giorni fa, prima di partire, mi erano rimaste delle albicocche che mi guardavano languide e desiderose di essere prese in considerazione. Gironzolavano per casa già da qualche giorno, nessuno le voleva mangiare (alle volte sembra di seguire un calendario "predefinito" per  la  frutta, in agosto le albicocche?!) ed allora una sera le ho messe a macerare con lo zucchero (a dire la verità dovevano starci una notte ma, come sempre (!), le ho dimenticate un giorno intero) per farne poi marmellata, che eventualmente avrei usato per fare il delizioso Coronation Chicken che ha sempre tanto successo in casa mia.
Ma poi mi è venuto l'estro di ravvivarle (e non solo nel colore!) con l'Alchermes, tipico liquore aromatizzato da pasticceria forse un pochino  demodé ora, ma per me un ricordo vivido della mia infanzia, quando la domenica si compravano le paste ed immancabilmente c'erano quelle "liquorate" e dal bel colore rosso cremisi, ma che a noi bambini non piacevano per nulla! Poi ho scoperto che qualcuno l'ha fatto anche in casa, seguendo la ricetta del mitico Petroni, ed allora nasce la voglia di provarci al più presto, appena il libro della vera cucina toscana arriverà sulla mia scrivania (per una mezza toscana diventa quasi un obbligo, o no?)
L'abbinamento è piaciuto molto, un vasetto è volato con me anche a Filicudi ... e presto è volato dal tavolo della colazione per finire sulle fette arrostite di pane!

albicocche vaniglia alchermes

Ingredienti:

1 kg albicocche
600 g di zucchero
un cucchiaino di vaniglia liquida
3 cucchiai di Alchermes

albicocche vaniglia alchermes

- Mettere le albicocche (tagliate a metà e private del nocciolo) in una bacinella a macerare con lo zucchero, almeno per 12 ore e coperte. Se fa troppo caldo si possono conservare in frigo.
- Trasferire le albicocche con il loro succo in una padella (o nella bassine à confiture), aggiungere la vaniglia e cuocere a fiamma vivace per circa 15 minuti. Se non piacciono i pezzi grossi si possono ridurre con qualche colpo di minipimer.
- Aggiungere l'Alchermes e lasciar evaporare super velocemente a fiamma vivace per un minuto o due.
- Invasare e sterilizzare (oppure invasare nei vasetti sterilizzati in forno a 120° per 15 minuti, chiudere con i coperchi bolliti in acqua per 10 minuti e poi asciugati bene, capovolgere i vasetti finchè si raffreddano).




This recipe is my personal entry to WHB # 299 hosted by
  Susan from The Well-Seasoned Cook for English edition,
Aitina, BranKa e Conchita di Fragoliva for Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,

and to Brii for the Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
WHB Rules


Apricot Jam with Vanilla & Alkermes

I'm still in Sicily, but ten days ago, before I left, I had some apricots no one wanted to eat. No problem, I would have turned them into jam, which I could eventually use to make the delicious Coronation Chicken, so successful on my table. So I placed them to soak with sugar (to  tell ypou the truth ... I have forgotten a whole day!) but when it was the time for jamming, I had a sort of inspiration and ... add Alkermes, a typical aromatic liquor used in sweet baking, perhaps a bit old-fashioned, but a sort od reminaissence of my childhood, when we used to buy sweets and pastries on Sundays and inevitably we children were attracted by those liquored beautiful crimson red color ones but so awful then to our taste!
By the way, I found someone on the web who tried to do Alchermes at home, so, if you are interested, stay tuned because it is my intention to give a try as well!
My inusual combination had success, a jar flew with me to Filicudi ... and soon flew onto slices of bread for our breakfast!

albicocche vaniglia alchermes

1 kg apricots
600 g sugar
a teaspoon liquid vanilla
3 tablespoon Alkermes

albicocche vaniglia alchermes

- Cut apricots in half, eliminate the core and place in a bowl with sugar for at least 12 hours (covered with a lid or a kitchen towel). If it is too hot they can be stored in the refrigerator.
- Transfer the apricots and their juice in a pan (or into a bassine à confiture), add vanilla and cook over high heat for about 15 minutes. If you do not like pieces you can reduce to a purée in a blender.
- Add Alkermes and let it evaporate over high heat for a minute or two.
- Pour the jam into jars and then sterilize (or use hot sterilized jars - in the oven at 120° for 15 minutes - close with lids boiled in water for 10 minutes and then dried thoroughly with kitchen paper and turn the jars upside down to cool).
  

3 settembre 2011

Pesche agrodolci


English recipe here

Ho già parlato delle pesche Saturnine o Tabacchiere l'anno scorso, e confesso che da quando le ho conosciute qualche anno fa all'Elba, e sono diventate le mie preferite. Assai particolari, hanno una forma schiacciata e un profumo estremamente intenso. Sono immediatamente riconoscibili appunto per la loro forma, tanto schiacciata da sembrare una tabacchiera, da qui il nomignolo. Sono pesche di taglia medio/piccola, con un piccolo nocciolo all'interno e possono essere sia a pasta gialla o bianca. La polpa è estremamente morbida e dolce, intensamente profumata. 

Oltre ad essere ottimi frutti da tavola, queste pesche sono utilizzate nell'industria dolciaria e per la produzione di gelati e granite. Io le ho aggiunte l'anno scorso anche al Rumtopf, e saranno ideali per uno specialissimo BelliniSono originarie della zona dell'Etna, dove persiste un habitat ideale per questa coltura (terreni ben drenati, abbondanza di acqua e notevole escursione termica garantiscono un prodotto di qualità superiore),  anche se ora la sua coltivazione si sta espandendo in altre regioni. 

Ultimamente ne ho trovate a polpa gialla, di importazione spagnola (ma qua in Sicilia sto gustando le originali!) ed anche con la buccia lucida e liscia come le nettarine.
Questa particolare pesca è diventata anche Presidio Slow Food.
Per la ricetta ho usato le tre varietà, a polpa bianca, gialla e nettarina.
In questi miei ultimi giorni di vacanza a Filicudi (una piccola magica bellezza delle Eolie) ho avuto la piacevole sorpresa di scoprire un'altra varietà di pesca mai vista prima, la Sbergia.

pesca sbergia

E' una pesca della varietà nettarina (pesca noce) diffusa soltanto nella valle del Niceto. Si raccoglie tra luglio e agosto, ha una bella pelle liscia, la polpa bianca, profumo intenso e gusto dolce. Dal momento che il prodotto si deteriora rapidamente e la zona di produzione è circoscritta, la sua commercializzazione è limitata alle provincie di Messina, Catania e Reggio Calabria. Proprio qui in Calabria le chiamano anche merendelle.


Ricetta dal libro "Conserve per 4 stagioni", ed. Gribaudo,
ideali da servire con carni o formaggi


pesche agrodolci


1,5 kg di pesche sode
700 g di aceto di mele
120 g di zucchero di canna
3 foglie di alloro
mezzo cucchiaino di semi di coriandolo
mezzo cucchiaino di semi di  cumino
4 o 5 cm di cannella
un cucchiaino di menta essicata
(ho messo qualche foglia fresca)


pesche agrodolci

- Mettere l'aceto e tutti gli aromi in una pentola, unire le pesche tagliate a spicchi ma con la buccia, portare a bollore e cuocere un paio di minuti (la ricetta diceva 7/8 minuti ma mi sembravano troppi).
- Scolare le pesche e levare la buccia.
- Unire lo zucchero nell'aceto aromatizzato, portare a bollore, unire le pesche e cuocere uno o due minuti.
- Scolare le pesche e invasare nei vasetti sterilizzati in forno a 120° per almeno 15 minuti.
- Ridurre lo sciroppo di aceto a fiamma vivace di almeno un terzo, versarlo caldo sulle pesche (lasciando anche i semi e lsistemando bene le foglie di alloro), battere con delicatezza sul piano di lavoro per eliminare eventuali bolle d'aria, chiudere bene con i coperchi sterilizzati (basta bollirli in acqua per 10 minuti e poi asciugarli bene), capovolgere i vasetti finchè si raffreddano.
- Conservare in un luogo fresco e buio ed aspettare almeno un mese prima di assaggiare.

pesche agrodolci