31 gennaio 2014

La Signora Ribollita - Tuscan Ribollita - MLLA # 67


Una delle mie zuppe preferite, una ricetta che sa di casa e sapori antichi.
Sicuramente ognuno cela la propria ricetta personale, aggiungendo/togliendo questo o quello,  come la mia(nostra) cara amica Grazia, che per tradizione non manca mai di festeggiare il suo soggiorno elbano con tutta la compagnia con la spiaggiata più attesa dell'anno, gioiosamente riuniti intorno al suo pentolone di ribollita fatta con tanta cura e amore.
Si dice ribollita perchè una volta veniva fatta in grandi quantità, e riscaldata nei giorni seguenti, diventando sempre più gustosa ogni volta che la si ribolliva.
Da qui il consiglio di farla sempre almeno un giorno prima di degustarla, tenendola abbastanza morbida per avere poi la consistenza giusta quando si aggiungerà il pane (che comunque non è obbligatorio, si può anche degustare così al naturale). 
Pane che ho imparato ad affettare sottilmente, su consiglio di mia cugina, fiorentina doc: in questo modo si amalgamerà meglio e più velocemente, lasciando la zuppa più morbida.
Si possono usare fagioli borlotti, cannellini o toscanelli, sia freschi che secchi, a seconda della loro reperibilità stagionale.
Ingredienti:

cipolla, sedano e carota per il soffritto
fagioli secchi cannellini o borlotti
olio extravergine di oliva
verza, cavolo cappuccio, cavolo nero
cipolla, carote, sedano, bietole, patate,
zucchine (quando in stagione)
un cucchiaio o due di salsa di pomodoro, facoltativo
sale/pepe o dado homemade
peperoncino, se piace
finocchio selvatico, se piace
pane toscano raffermo


Mettere a bagno i fagioli per una notte se si usano quelli secchi.
L'indomani eliminare quelli risaliti in superficie, risciacquarli e cuocerli in pentola a pressione per circa 15 minuti dal fischio in abbondante acqua, con un rametto di rosmarino e uno di salvia legati insieme (cuocendoli in pentola normale il tempo di cottura si allunga a un'ora, un'ora e mezza).
Non buttare questa acqua che servirà per cuocere la zuppa.
Far rosolare cipolla, sedano e carota tritati finemente per il soffritto.
Aggiungere tutte le verdure mondate e tagliate, iniziando da verze e cavoli, una per volta (la salsa di pomodoro per ultima, se usata), far appassire, allungare quindi con l'acqua di cottura dei fagioli. Tritare 2/3 dei fagioli lessati e aggiungerli alla zuppa, il resto dei fagioli interi andrà aggiunto a cottura quasi ultimata.
Salare e pepare (o insaporire col dado homemade), eventualmente aggiungere il peperoncino/finocchio selvatico a piacere.
Portare a cottura le verdure, in pentola a pressione cuocere 20/30 minuti dal fischio, altrimenti in pentola normale lasciare sobollire per un'ora e mezza circa.
E' meglio se fatta il giorno prima, così le verdure riposano e i sapori si amalgamano bene.
Mezzora prima di servire disporre nella zuppiera uno strato di zuppa ben calda, uno di pane a fette tagliate molto sottili, un altro di zuppa, un altro di pane e finire con la zuppa e lasciare riposare coperta per circa 10/15 minuti.



Tuscan Ribollita

Definetely one of my favorite soups, full of traditional home flavors.
And for that everyone hides his personal recipe, with a little more or less of this and that.
Ribollita means boiled twice as once it was made ​​in large quantities, and re-heated in the following days, becoming more and more delicious every day after.
So get yours the suggestion to make it at least a day in advance, and fluid enough if you plan to add the bread (which however is not mandatory, you can also serve it without).
I've learned from my Florentine cousin to slice thinly the bread: in this way he will fit in better and faster, leaving the soup softer.
You can use borlotti beans, cannellini or toscanelli, both fresh or dried, depending on their seasonal availability .

ribollita-tuscan ribollita


You need:

onion, celery and carrot for soffritto
dried beans or cannellini beans
extra virgin olive oil
cabbage, kale,
carrot, onion, celery, chard, potato,
zucchini (when in season)
1 or 2 tbsp tomato sauce, optional
salt/pepper or homemade stock cubes
chili, if you like
fennel, if you like
leftover Tuscan bread
(or any rustic bread)


Soak the beans overnight if using dried ones .
The next day remove those recovered to the surface, rinse and cook in a pressure cooker for about 15 minutes from the whistle with plenty of water, with a sprig of rosemary and sage tied together (if using a regular pot cooking time will be an hour, an hour and a half).
Do not throw away cooking water, will be used for the soup.
Sauté onion, celery and carrot, finely chopped.
Add all chopped vegetables, one at a time, starting with cabbage and kale, amalgamating the previous with the following (tomato sauce the last, if used), then add the bean cooking water. Blend 2/3 of the cooked beans and add to the soup, the remaining will be added  when the soup is done.
Add salt and pepper (or season with homemade stock cubes), optionally add a little chili/fennel at your pleasure.
Cook the vegetables in a pressure cooker for 20/30 minutes from the whistle , otherwise in a regular pot let simmer for an hour and a half.
As said before, better if made in advance, all vegetables and flavors will nicely amalgamate.
Half an hour before serving, arrange a layer of piping hot soup in a large bowl, place sliced ​​bread, again soup, then again bread and repeat till you come to the top of the bowl: let stand covered for about 10/15 minutes then serve.




entro 31 gennaio

This recipe goes to Brigida for My Legume Love Affair # 67, both for English and Italian edition, the international event created in 2008 by Susan of The Well-Seasoned Cook and now organized by Lisa of Lisa’s Kitchen.



This recipe is my personal entry to WHB #418
hosted by Simona from Briciole
both for English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

29 gennaio 2014

Ricette agrumose per Salutiamoci



Ultimi giorni agrumosi e supervitaminici per la prima raccolta dell'anno nuovo di Salutiamoci.
Pare sia arrivato il vero primo freddo e una buona dose di vitamina C aiuterà a rinforzare le difese.
Le arance ne contengono un'alta percentuale, ne bastano due al giorno per apportare al proprio organismo il fabbisogno necessario. Sono quindi la migliore difesa contro i malanni della stagione fredda. Migliorano l'elasticità della pelle e dei vasi sanguigni. Contengono esperidina e antocianine che svolgono una potente azione antinfiammatoria. Per ottenerne i massimi benefici non bisogna eliminare del tutto la parte bianca e spugnosa sotto la buccia (albedo). Esso infatti contiene fibre, le pectine, che sono in grado di ostacolare l'assorbimento del colesterolo. Inoltre questo tessuto è ricco di vitamina P (rutina) che favorisce l'assimilazione completa della vitamina C.
E l'arancia è anche il mio agrume preferito, seguito poi dal più esotico lime.

E da parecchi mesi seguo le indicazioni di un'amica naturopata e inizio la giornata con una bevanda semplicissima ma molto efficace, che agisce quasi come una doccia interna riequilibrante e tonificante per il nostro organismo, utilizzando uno degli agrumi più usati in cucina, il limone: una bella tazza di acqua calda con il succo di mezzo frutto, tutte le mattine a digiuno appena svegli. Poi si può proseguire con la colazione dopo almeno 15 minuti, in modo da lasciare che la bevanda miracolosa attraversi lo stomaco ed inizi  far il suo cammino purificante.
Per saperne di più sui benefici apportati al nostro organismo leggere qui e qui.





faraona alle spezie e arancia-whb269


una faraona a pezzi
olio extravergine di oliva
sale marino integrale
pepe macinato fresco
(a dire il vero poco poco sale, sono le spezie che insaporiscono)
il succo di un'arancia
qualche fettina di arancia
un rametto di rosmarino
un cucchiaino da tè di spezie varie: 
coriandolo in polvere, curry leggero, fenugreek,
paprika dolce, curcuma
una cocotte

- Mettere mezzo bicchiere scarso di olio nella pentola, adagiare i pezzi della faraona e cospargerli con una bella macinata di pepe fresco e pochissimo sale.
- In una ciotolina amalgamare le spezie e distribuire il composto sulla faraona, aggiungere il rametto di rosmarino spezzato e le fettine di arancia.
- Cuocere a 200° per circa 20 minuti quindi irrorare con il succo di arancia. Proseguire la cottura per altri 15/20 minuti, scoperchiando gli ultimi minuti per asciugare un pochino il sugo se necessario. Il colore giallo intenso del sugo è dato dalla curcuma, se non piace si può eliminare.




Il Ceviche o Seviche è un piatto molto popolare nei paesi del centro/sud America che si affacciano sull'Oceano Pacifico. Principalmente si fa con il pesce e/o crostacei, ed è una cottura a freddo (marinatura) del pesce, solitamente in succo di limone o lime a cui vanno aggiunte spezie e verdure diverse a seconda della regione. D'obbligo un pesce freschissimo e possibilmente non di allevamento.


ceviche o seviche


Per 4 persone:

800 g di corvina o altro pesce bianco
(per me un'ombrina e degli scampi)
2 cipolle piccole tritate
1 tazza di succo di limone
il succo di un lime
1 cucchiaino di sale marino integrale
1 peperoncino piccante (senza semi) a fettine
(l'habanero sarebbe quello più indicato)
un paio di cucchiai di vino bianco secco
2 cucchiai di olio extravergine di oliva


Sfilettare il pesce, togliere la pelle (in pescheria lo fanno per noi!), tagliarlo a pezzetti e metterli in una ciotola di vetro o di porcellana. Aggiungere il resto degli ingredienti, mescolando bene. Mettere in frigo a marinare per almeno 24 ore prima di servire. Aggiustare il sale e servire su un letto di lattuga con crackers salati.





 


un salmone
foglie di alloro
sale marino integrale
pepe macinato fresco
olio extravergine di oliva
succo di arancia
un goccio di vino bianco
fette di limone e di arancia

- Squamare e lavare il salmone (era già ben spanciato in partenza) e togliere le branchie.
- Foderare bene una teglia con l'alluminio, spargere le foglie di alloro lungo la diagonale dove si distenderà il salmone e versare un filo di olio sopra, cospargere di fleur de sel.
- Adagiare il salmone, mettere delle fette di limone e di arancia dentro alla pancia del pesce insieme ad altre foglie di alloro, salare e pepare l'interno e l'esterno. Aggiungere altre fette di agrumi intorno al pesce, facendole anche aderire al corpo.
- Ancora un filo di olio sopra, un goccio di vino bianco e la spremuta di arancia fresca. Coprire il tutto con alluminio e infornare a 200° per circa un'ora e mezza, scoprendo la stagnola nell'ultima mezzora. - Se dovesse asciugare troppo (ma il salmone è abbastanza grasso da emanare lui stesso liquido in cottura) bagnare con altro vino o succo, oppure con un'emulsione di acqua e olio.





 insalata finocchi e arance


2 finocchi
3 o 4 arance, meglio se rosse
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
il succo di 2 limoni bio
sale marino integrale
pepe macinato fresco
scaglie di lievito naturale
(oppure qualche semino a piacere: sesamo, lino, girasole)

* oppure un paio di cucchiai di aceto di mele


- Pulire i finocchi e affettarli finemente.
- Pulire le arance al vivo ed affettarle.
- Emulsionare in una ciotolina l'olio, il succo di limone, sale e pepe nero macinato fresco.
- Condire l'insalata, aggiustare di sale e pepe e guarnire con le scaglie di lievito o i semini.



Per finire, un paio di ricette da riproporre quando la bella stagione porterà i nuovi e freschi ingredienti utilizzati.







Per 6/8 persone:

4 dl. di succo di pesca non zuccherato
4 dl. di spremuta di arance
il succo di 2 lime
4 pesche nettarine
200 g. di ciliegie
200 g. di frutti rossi a piacere
15 foglie di basilico


In una coppa riunire la frutta (le pesche tagliate a fettine) e i succhi, mescolare bene, profumare col basilico spezzettato a mano. Lasciare riposare in frigo per almeno un'ora prima di servire.







Per 4 persone:

4 pomodori, meglio se cuore di bue, più polposi e meno acquosi
400 g di carpaccio di spada
un cucchiaio di capperi sotto sale
menta e nepitella
un limone non trattato
un lime
un peperoncino piccante
olio extravergine di oliva
sale marino integrale

- Lasciare i capperi in ammollo in acqua leggermente tiepida, poi sciacquare e strizzare delicatamente.
- Fare la marinata per lo spada: in una ciotola riunire i capperi tritati grossolanamente, le foglie di menta e nepitella spezzettate, il succo del limone e del lime, il peperoncino sbriciolato e 4/5 cucchiai di olio. Mettere le fettine di spada a marinare, coprire con pellicola e trasferire in frigo per un'oretta. Se le fettine sono state tagliate a mano, eliminare il bordo nero della pelle, e schiacciarle lievemente con le mani o col batticarne tra due fogli di pellicola per assottigliarle.
- Nel frattempo tagliare i pomodori a fette, salarli e metterli a sgocciolare su carta scottex.
- Comporre le torrette alternando le fette di pomodoro con lo spada marinato. Disporle in una teglia rivestita di carta forno, condire con la marinata rimasta e un filo di olio a crudo e passare in forno caldo a 220° per circa 15minuti.
Un consiglio: per maneggiare meglio il trasbordo dalla teglia al piatto e per evitare che le torrette crollino in cottura, infilzare uno spiedino di legno al centro prima di infornare.



Black & White Wednesday - Week # 114



 Simona of Briciole  is hosting BWW this week,
 and I am a little late with my entry 
due to quite absent internet connection in these days.

Simona will be a little late with the gallery
as she's crossing the ocean to Italy for an unexpected familyproblem,
fingers crossed for her hoping everything will positively work out.




Skull Knife Holder
knifeholder skull

trendy or frightening?
seen @Bathroom Graffiti in Cannes - France









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21 gennaio 2014

Black & White Wednesday - Week # 113



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 Fruits & Veggies in Delhi
fruit & vegetables in delhi
 hope to get there one day!


Week # 116 February 12 - Valentine's edition -
is still vacant,
hurry up and book it yours!






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19 gennaio 2014

Hobza ta 'San Martin - Il pane di San Martino - St. Martin's Bread



scroll down for English version


E fra poche ore si concluderà anche la tappa maltese dell''Abbecedario della Comunità Europea, un'isola sorridente a metà strada tra la Sicilia e l'Africa, immersa nelle acque più blu del nostro mare Mediterraneo.
Ci sono stata nel lontano 1974, trascorrendoci tutto il mese di luglio, ufficialmente per un corso organizzato di studio estivo per migliorare la conoscenza della lingua inglese. Un regalo che i miei genitori mi fecero con la speranza che, unendo l'utile al dilettevole, avrei potuto apprendere con diligenza e godermi anche un mese semivacanziero di sole e mare tra i più belli in Europa.
In pratica, un mese intero di vacanza assoluta, di puro divertimento e zero studio, la scuola vista solo il primo giorno e l'ultimo (senza neanche fingere un briciolo di delusione per la mancata ricscossione del diploma di frequenza :-), setacciando ogni angolo, spiaggia, pasticceria, pizzeria, mercato, cittadella raggiungibili coi bus o facendo autostop, insieme a quella manciata di scellerati coetanei liceali che come me avevano deciso di seguire le orme di Pinocchio e Lucignolo.
E con l'inglese ho poi recuperato alla grande un paio di anni seguenti con un più lungo e serio soggiorno londinese.

Anche a Malta si celebra e festeggia San Martino, conosciuto anche come amico dei bambini e patrono dei poveri.
La sua festa (Jum San Martin in maltese) si celebra la domenica più vicina al'11 novembre. Ai bambini viene regalato un sacchetto pieno di frutta e dolci tipici di questa festa, conosciuta dai maltesi come Il-Borza ta 'San Martin, la borsa di San Martino. Non devono mancare noci, nocciole, mandorle, castagne, fichi secchi e frutta di stagione (come arance, mandarini, mele e melograni) e qualche Hobza ta 'San Martin, il caratteristico pane di San Martino.
 C'è una filastrocca tradizionale associata a questa usanza:

Ġewż, Lewż, Qastan, Tin
Kemm inħobbu lil San Martin.

(Noci, mandorle, castagne, fichi,
amo San Martino tanto)


Una festa viene celebrata nel villaggio di Bahrija alla periferia di Rabat, con la popolare processione della statua di San Martino. Si svolge anche una fiera e un mercato degli animali locali. La scuola San Anton, una scuola privata dell'isola, organizza una passeggiata verso una grotta particolarmente associata a Martino in ricordo della giornata.
Svariate località a Malta sono dedicate a questo santo: San Martino alla periferia della baia di St. Paul, e Gebel San Martino appena fuori Żejtun (da wikipedia).
La ricetta originale qui.



pane di san martino-st. martin's bread


Per l'impasto:

450 g di farina
250 ml di latte tiepido
70 g di burro morbido
70 g di zucchero
 8 g di lievito di birra
essenza di vaniglia

Per la glassa:

50 ml di acqua
50 g di zucchero

eventuali confettino/granella di zucchero/semi di sesamo per decorare


Sciogliere il lievito nel latte.
In una ciotola mescolare la farina con lo zucchero, quindi iniziare ad impastare aggiungendo il latte col lievito, il burro e la vaniglia. Lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico.
Lasciare lievitare fino al raddoppio in una ciotola leggermente unta e coperto.
Sgonfiare la pasta e formare dei piccoli panini rotondi (i miei erano 16), disponendoli ben distanziati tra loro su una teglia da forno (ricoperta con carta forno). Lasciare lievitare coperti fino al raddoppio.
Preparare la glassa sciogliendo lo zucchero in acqua fino a quando sciropposo.
Pennellare i panini con lo sciroppo e cuocere in forno preriscaldato a 180°per circa 15/20 minuti o fino a doratura.
Si può cospargere i panini prima di infornarli con semi di sesamo/confettini colorati/granella di zucchero.
La ricetta originale offre anche la possibilità di inserire un bastoncino di liquirizia al centro del panino, ma meglio farlo a cottura ultimata, perchè in forno il pezzettino di liquerizia eccedente si scioglie e tende a bruciacchiare e diventare amaro.





Last day in Malta with the European Culinary ABC, a very beautiful and sunny island in the middle of the gorgeous blue Mediterrenean Sea.

St. Martin was known as friend of the children and patron of the poor.
This holiday originated in France, then spread to Germany, Scandinavia, and Eastern Europe. It celebrates the end of the agrarian year and the beginning of the harvesting.
We do celebrate it as well, as my husband and my fifth son are named Martin. And I suppose that these lovely buns will be part of our tradition from now on.
St. Martin's Day (Jum San Martin in Maltese) is celebrated in Malta on the Sunday nearest to November 11. Children are given a bag full of fruits and sweets associated with the feast, known by the Maltese as Il-Borża ta' San Martin, "St Martin's bag". This bag would include walnuts, hazelnuts, almonds, chestnuts, dried or processed figs, seasonal fruit (like oranges, tangerines, apples and pomegranates) and Saint Martin's bread roll, in Maltese  Ħobża ta' San Martin.
There is a traditional rhyme associated with this custom:


Ġewż, Lewż, Qastan, Tin
Kemm inħobbu lil San Martin. 

(Walnuts, Almonds, Chestnuts, Figs
I love Saint Martin so much.)


 
A feast is celebrated in the village of Baħrija on the outskirts of Rabat, including a procession led by the statue of Saint Martin. There is also a fair, and a show for local animals. San Anton School, a private school on the island, organises a walk to and from a cave especially associated with Martin in remembrance of the day.
A number of places in Malta are named after this saint, including San Martin on the outskirts of St. Paul's Bay, and Ġebel San Martin outside of Żejtun (from wikipedia).
Original recipe here.




pane di san martino-st. martin's bread




Dough:

450 g all purpose flour
250 ml lukewarm milk
70 g soft butter
70 g sugar
8 g fresh yeast
(or a little less than bag instant yeast)
some drops vanilla essence

Glaze:

50 ml of water
50 g of sugar

confetti/granulated sugar/sesame seeds for garnishing


Dissolve the yeast in the milk.
In a bowl, mix the flour with the sugar (and instant yeast if using that).
Add the milk little by little, butter and vanilla and start to knead. Work until the dough is smooth and elastic .
Let rise until doubled in a lightly greased and covered bowl.
Deflate the dough and shape into buns (mine were 16), place onto two baking trays (lined with parchment paper). Let rise covered until doubled.
Prepare the glaze: dissolve sugar in boiling water in a pan until syrupy.
Brush the buns with the syrup and bake in a preheated oven at 180° for about 15/20 minutes or until golden brown.
You can sprinkle the buns before baking with sesame seeds/colored confetti/granulated sugar.
The original recipe also offers the possibility to insert a stick of licorice into the center of each bun, but better to do it  when baked, because the little piece of liquorice exceeding the bun will melt and get scorched (and bitter).



This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting.

14 gennaio 2014

Black & White Wednesday - Week # 112


This week Sanhita of Pocket full of Spices is hosting BWW,
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My favorite fashion kitchen gloves
 
fashion kitchen gloves










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8 gennaio 2014

Figolli maltesi


English recipe here

L'Abbecedario della Comunità Europea non si ferma mai, neanche durante le festività, ed ha già raggiunto una solare e bellissima isola, Malta, dove la cara Lucia ci ospita ancora per una decina di giorni, per poter degustare altre prelibatezze locali.
Ringrazio ancora Nanette di Gourmet Warrior per avermi fatto conoscere questa ricetta.
I Figolli sono una delizia tradizionale pasquale dell'isola di Malta, praticamente biscottoni di pasta frolla con un ripieno di mandorle, dove proprio nel periodo pasquale si possono ammirare e comprare in tutte le panetterie e pasticcerie, e dove vengono venduti anche a scopo benefico. Pare che il loro nome derivi dal latino figura, e la cosa può essere molto probabile dato che l'isola è così vicina all'Italia da esserne stata influenzata in molti aspetti. Questi biscotti vengono realizzati utilizzando tutti i simboli inerenti alla Pasqua: l'agnello, il pesce, il coniglio, le colombe, le farfalle, i cuori e i simboli della fertilità, come i cestini. Sono poi decorati con glassa, cioccolata, confetti e confettini di tutti i colori, ovetti pasquali, scritte e seguendo la propria fantasia. La tradizione vuole che non possano essere mangiati fino alla domenica di Pasqua, quando si celebra la resurrezione di Cristo. Infatti, è molto frequente vedere i bambini che portano con sè i loro figolli durante la funzione pasquale per farli benedire.
Io li avevo preparati qualche giorno prima di Pasqua, decorandoli semplicemente con della glassa bianca e rosa. Ma ci si può organizzare meglio e prepararne di più (sono stati un regalo molto gradito e c'è chi se ne era fatto davvero una scorpacciata, sia a colazione che per la merenda pomeridiana!), ricoprendoli anche di cioccolato e zucchero in granella.
Meglio preferire delle figure grandine, l'interno resta più morbido, i coniglietti e le colombine piccole sono risultati troppo croccanti (e probabilmente vanno cotti leggermente meno abbronzati).
Si conservano bene in un contenitore ermetico anche per 10/15 giorni, quindi perfetti come regali culinari: un sacchettino trasparente, un bel nastrino colorato e un rametto di olivo completeranno l'opera!

Visitando questa bacheca su Pinterest si può trarre idee e suggerimenti su forme e decorazioni varie per i Figolli.


figolli decorati

Per la pasta

800 g di farina 0 setacciata
350 g di zucchero semolato
400 g di burro
4 tuorli, leggermente sbattuti
la buccia grattugiata di un limone, un lime e un' arancia

Per il ripieno *

600 g di zucchero a velo setacciato
600 g di mandorle pelate tritate **
4 albumi
la buccia grattugiata di 2 limoni
un paio di cucchiai di acqua ai fiori di arancio

* secondo me è un pochino troppo, o forse sono stata troppo parca io nel farcire i biscottoni, eventualmente si può ridurre a 3 albumi, 450 di zucchero a velo e 450 di mandorle

** tritare le mandorle sempre con un pochino dello zucchero utilizzato nella ricetta per evitare che diventino un impasto paccoso oleoso

Per guarnire

Glassa reale *
Cioccolato fuso
Ovetti di PasquaInserisci link
Confettini colorati

* io seguo la dose consigliatami da Francesca del Plurimix di Verona, 1 parte di albume e 4 parti di zucchero a velo (per esempio: 50 g di albume e 200 g di zucchero)


 figolli farciti da cuocere

- Preriscaldare il forno a 180°.
- Amalgamare il burro con la farina e lo zucchero con la punta delle dita fino ad avere un impasto sbricioloso. Aggiungere i tuorli, la scorza di limone e qualche cucchiaio di acqua fredda. Impastare delicatamente, formare una palla liscia, avvolgerla in pellicola e raffreddare in frigo per 20/30 minuti (si può anche impastare brevemente nel robot o nel Bimby mettendo tutti gli ingredienti insieme).
- Nel frattempo, amalgamare bene gli ingredienti del ripieno.
- Su una superficie infarinata stendere la pasta ad uno spessore di 2/3mm. Ritagliare le forme desiderate, due per ogni figura, andranno poi accoppiate col ripieno.
- Posare una figolla su una teglia foderata con carta forno e stendere un po' di ripieno sopra. Adagiare la seconda forma corrispondente sopra la parte superiore, inumidire i bordi con un goccio di acqua e premere in modo da sigillare bene. Cuocere in forno per 20 minuti finchè dorati. Lasciar raffreddare prima di decorare con la glassa e i confettini.


figolli da decorare




figolli decorati


7 gennaio 2014

Black & White Wednesday - Week # 111


Welcome back to a new year of Black & White Wednesday!
Hope all of you had lovely holidays and a nice relax time.

This week Lynne of Cafe Lynnylu is our hostess,
please send your entyries to  lynnylu AT gmail DOT com



Homemade Cazzarielli,
a sort of gnocchi made of semolina and water,
typical from Abruzzo, a region of Center Italy.

homemade cazzarelli









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