31 marzo 2014

Black Bean Brownies - MLLA # 69


scroll down for English version


Dall'Araba più felice del web, ora ancor di più perchè in via di guarigione dopo una brutta e dolorosa esperienza bollente in cucina, una furbata dolce di quelle che solo lei può scovare :-)
La ricetta viene da un sito di fitness oltreoceano, uno dei suoi preferiti, dedicato al mondo femminile sportivo, con un occhio di riguardo anche per quanto riguarda l'alimentazione.
Questo dolce è una piacevole sorpresa, un misto tra un cioccolatoso brownie e un morbidoso fudge, gli ingredienti quasi misteriosi e forse difficili da individuare uno per uno, ma saranno l'arma vincente per proporlo e riproporlo su tutte le tavole, considerato che è completamente gluten-free.
Ho usato zucchero di canna grezzo (e son convinta si possa ridurre senza troppa sconvenienza), ho fatto la salsa di mele in casa, sempre seguendo la sua ricetta (a brevissimo anche su questo blog), ho cosparso di cioccolato tritato fondente 70% la superficie prima di infornare: per i fagioli mi sono accontentata dei nostrani borlotti.



black bean brownies



Ingredienti:

240 g di fagioli neri lessati
110 g di salsa di mele
130 g di zucchero (di canna)
2 uova intere
un albume
25 g di cacao amaro
un cucchiaino di caffè solubile
un pizzico di sale
un cucchiaino di estratto di vaniglia
gocce di cioccolato, facoltative

una teglia da forno 20x20 cm.


Si possono usare fagioli in scatola, meglio se bio, o lessare dei fagioli secchi: sciacquarli bene dal loro liquido di conservazione o scolarli da quello di cottura e tamponarli con carta scottex.
Mettere tutti gli ingredienti in un robot e frullare bene fino ad ottenere un composto omogeneo, che si presenterà liquido. Amalgamare le gocce di cioccolato, se usate,  nel composto con un cucchiaio (io ho preferito grattugiare del cioccolato sopra al dolce già versato nella tortiera).
Foderare la teglia con carta forno bagnata e strizzata bene e versarci il composto.
Infornare a 180° per circa 30 minuti, la prova stecchino confermerà la cottura.
Lasciare raffreddare bene almeno un paio di ore (si può anche mettere in frigo) prima di tagliare in quadrotti e cospargere lievemente di zucchero a velo.

Stefania dice che sono più buoni il giorno dopo, a domani per la conferma.



Black Bean Brownies


I've been hosting My Legume Love Affair # 69 this month, the running event about legumes created long ago by Susan and now organized by Lisa, you will find all info and rules on her on going MLLA's page, and can't wait to gather all your recipes in a lovely and delicious round-up tomorrow.
But first, my entry for you: when I saw it a few days ago on a friend of mine's blog I realized that it could have been perfect for this event.
A lovely choco dessert, a well-balanced mix between a soft brownie and a tender fudge: very luscious and hard to resist, and completely gluten-free.
Recipe from fitnessxwomen.



 black bean brownies


 You need:

240 g boiled black beans
110 g applesauce
130 g sugar cane
2 eggs
an egg white
25 g cocoa powder
a tsp instant coffee
a pinch of salt
a tsp vanilla extract
chocolate chips, optional
a 20x20 cm. baking pan



You can use canned beans, preferably organic, or boil dried beans on your own: rinse well from their storage liquid or drain them from cooking water and dry with paper towels.
Put all ingredients into a blender and mix well to a homogeneous mixture, which will be liquid. Add chocolate chips and gently mix with a spoon (I preferred to grate the chocolate over the cake once poured into the pan).
Line the pan with parchment paper (soaked and squeezed) and pour the mixture.
Bake at 180° for about 30 minutes, the toothpick test will confirm when ready.
Allow to cool at least a couple of hours (you can even put it in the fridge) before cutting into squares and lightly sprinkle with powdered sugar.

They are better the following day.


till March 31st

30 marzo 2014

No-Knead Pizza Baguette for BBD # 66


 la ricetta in italiano qui

Karin of Food for Angels and Devils is hosting this month Bread Baking Day # 66 and she's asking to bake our ultimate Baguette for this special occasion, another challenge of my favorite baking event, created by charming Zorra long ago and still so current and exciting.
Have already done baguettes, chocolate Viennoises for BBD # 52, lovely for breakfast, and original Julia Child's recipe for this popular French bread.
And I am very fond of No-Knead Bread, in all its shapes: buns - tasty bites - pizza - focaccia.
As I was given a lovely basket of cherry tomatoes from Sicily, I went for a sort of no-knead pizza-style baguette, enriching the dough with a savory caciocavallo and oregano, and garnishing the top with these nice ripen cherries.
Any hard cheese will work,  choose your favorite, although you could include mozzarella as well, but be aware to use a little less water in the dough.
You could not resist to these baguettes (in fact they were four originally, but then only three have been photographed, as one quickly went while shooting :-): go for a luxury aperitif with a glass of sparkling wine or a more popular with a light beer. Baguettes can always be warmed up to be nicely fragrant as just baked.
If you are not so keen on tomatoes,  try with olives, artichokes or even peppers in oil (in his book Jim Lahey also suggests cloves of garlic, are you so foodaredevil?).



 pizza baguette


Serving 4 baguettes:

200 g all purpose-flour
200 g whole wheat flour
350 g water
80 g grated cheese
2 g fresh yeast
2 tablespoons extra virgin olive oil
1 tsp salt
40 cherry tomatoes
extra virgin olive oil
fleur de sel or maldon salt
oregano

extra flour or semolina flour for dusting



 pizza baguette



- Dissolve the yeast in a little water.
- In a large bowl combine the flour with cheese and salt, add all the water (and yeast), olive oil and stir quickly with a fork.
- Cover with plastic wrap and leave this sticky dough to rest for about 18/20 hours at room temperature (in summer it only takes 12/15 hours) .
- The dough will increasingly rise and fill with bubbles (see photos here).
- Gently turn it on a floured work surface, sprinkle lightly with flour and fold it up, pulling a flap outwards then to the middle, repeating 3 or 4 times. Better to help with a spatula as the dough is quite soft and sticky.
- Place a clean kitchen towel on a tray or onto the working surface, sprinkle with flour or semolina (I prefer semolina, the dough will absorb less ), and helping with a spatula transfer the dough onto the cloth, folded side underneath. Sprinkle generously with semolina and cover with plastic wrap, then gently fold in the corners of the cloth onto the dough. Let it rest at room temperature a couple of hours.


pizza baguette


- Pour the dough onto the working surface (lightly floured) and divide it into four pieces. Stretch each piece into a loaf of 45/50 cm and place it in the baking baguette tray, or on a baking tray lined with parchment paper, keeping the loaves enough spaced (in this case, when three-quarters cooking tome is over, place baguettes directly on the oven rack).
- Halve the tomatoes and place on baguettes: it only took me 10 halved cherries for each baguette.
- Spread a little oil on the baguettes, sprinkle with oregano and a pinch of fleur de sel and bake at 200° for about 15/20 minutes, until golden.



pizza baguette







  Queste baguette partecipano anche alla raccolta Panissimo, creata da Barbara di Bread & Companatico e Sandra di Indovina chi viene a cena?, ospitata questo mese da Patty.


This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting.

29 marzo 2014

Baguette senza impasto, pizza style


English recipe here


Che sia una fanatica del famoso fantasmagorico insuperabile pane senza impasto ormai è un dato di fatto, sin dai tempi ormai lontani del mio soggiorno su Cookaround.
Col tempo mi sono affinata e specializzata, trasformando questo non-impasto in una delizia panosa di sicura riuscita, come gli sfiziosi bocconcini pizzosi - gli intramontabili  cazzotti - l'irresistibile focaccia - la pizza supergolosa. Proverò forse a pensare a qualcosa di più morbido, dolce e briochoso la prossima volta.
Oppure mi leggerò per benino il libro di Jim Lahey appena tradotto anche in italiano, e del quale mi è arrivata una copia proprio qualche giorno fa.
Queste baguette pizzose sono irresistibili (non a caso erano quattro, ma nelle foto finali sono solo tre, una è sparita tra una foto e l'altra :-), con un buon bicchiere di bollicine saranno un aperitivo fantastico, specie se sfornate da poco (ma si possono sempre riscaldare un momentino per averle belle fragranti di forno).
Se non piacciono i pomodori si possono usare olive o carciofini, e perchè no, anche peperoni sott'olio (Jim suggerisce anche spicchi di aglio interi, ci sarà qualche temerario fra noi?).
Anche la scelta del formaggio è personale, si possono utilizzare quei piccoli pezzetti che avanzano sempre nel frigo e ironicamente chiedono pietà, oppure ometterlo del tutto.
Però che ne dite di una baguette gorgonzola/taleggio e noci? Secondo me, in un prossimo brevissimo futuro :-)

Ho finalmente usato le teglie apposite per fare le baguette comprate in Francia (e ad un prezzo ridicolissimo pure!) e i gustosi ciliegini di Pachino IGP ricevuti dal Consorzio Pomodoro di Pachino IGP.



 pizza baguette


Per 4 baguette:

200 g di farina 0
200 g di farina Petra 9
350 g di acqua
80 g di caciocavallo stagionato grattugiato
2 g di lievito di birra
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaino scarso di sale
40 ciliegini di Pachino IGP
 olio  extravergine di oliva
 fior di sale
origano

farina o semola rimacinata per lo spolvero



 pizza baguette


- Sciogliere il lievito in due dita di acqua.
- In una bacinella grande mescolare la farina, il formaggio e il sale, aggiungere tutta l'acqua e quella con il lievito, l'olio e mescolare velocemente con una forchetta.
- Coprire con pellicola e lasciare questo impasto grezzo e appiccicoso a riposare per circa 18/20 ore a temperatura ambiente (in estate ne bastano 12/15).
- Dopo il riposo l'impasto sarà lievitato e riempito di bolle (vedere le foto qui).
- Rovesciarlo su un piano di lavoro infarinato, cospargerlo lievemente con farina e dare qualche piega, tirando un lembo verso l'esterno ripiegandolo poi al centro, ripetendo questa operazione 3 o 4 volte. Meglio aiutarsi con una spatola essendo l'impasto abbastanza molle e appiccicoso.
- Disporre un canovaccio pulito su un vassoio o sul piano di lavoro, spolverare con farina o semola rimacinata (io preferisco quest'ultima, viene meno assorbita dall'impasto) e con l'aiuto della spatola, ribaltare l'impasto al centro del canovaccio, mantenendo così le pieghe nella parte sottostante. Cospargere abbondantemente di semola e coprire con pellicola, quindi delicatamente ripiegare gli angoli del canovaccio sull'impasto. Lasciare lievitare ancora a temperatura ambiente un paio di ore.


 pizza baguette


- Ribaltare l'impasto lievitato sul piano di lavoro leggermente infarinato e dividerlo in quattro pezzi. Allungare ogni pezzo in un filoncino di 45/50 cm e disporlo nell'apposita teglia da baguette, oppure su una teglia da forno ricoperta di carta forno, mantenendo i filoncini abbastanza distanziati tra loro (in questo caso, poi, a tre quarti di cottura le baguette andranno poi messe direttamente sulla griglia del forno).
- Tagliare i pomodorini a metà e disporli con garbo sulle baguette: a me ne sono bastate 10 metà per baguette, mettendole alternate, una col taglio in su e la successiva col taglio in giù. 
- Con un pennello distribuire un filo di olio, cospargere di origano e qualche granello di fior di sale ed infornare a 200° per circa 15/20 minuti, finchè ben dorate e cotte.



pizza baguette











This recipe is my personal entry to WHB #426
hosted by  Lucia from Torta di Rose
both for English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!


27 marzo 2014

Stufato di Quinoa per Salutiamoci


English recipe here


Una ricetta peruviana a base di quinoa, di cui questo paese è il maggior produttore mondiale.
E la quinoa è l'ingrediente di questo mese di Salutiamoci, ospitato da Daria di Gocce d'Aria.

La quinoa (chenopodium quinoa), già venerata dagli Inca come pianta sacra, viene coltivata da oltre 5.000 anni sugli altipiani petrosi delle Ande tra i 3.800 e 4.200 m. Appartiene alla famiglia delle chenopodiacee, la stessa di spinaci e barbabietola. Viene considerata erroneamente un cereale, ma non lo è realmente, se non per una specie particolare. In natura ne esistono oltre 200 varietà.
È una pianta resistente che non richiede particolari trattamenti. Produce una spiga di semi rotondi simili a quelli del miglio. I suoi semi contengono più proteine di qualunque altro grano e sono proteine di qualità molto alta perché complete. Fornisce inoltre amido, zuccheri, oli, fibre, minerali e vitamine. Le sue foglie sono molto nutrienti e vengono mangiate cotte o crude in insalata.
È l’alimento base delle popolazioni andine e non contiene glutine. È un alimento facile da digerire, semplice da preparare e può essere usato tranquillamente come sostituto di tutte le granaglie in ogni ricetta. Se ne produce anche farina e pasta.
Una volta raccolta viene controllata e privata di eventuali impurità. Viene poi lavata in acqua per eliminare la saponina, sostanza lievemente amara contenuta nella pianta. Viene infine essiccata tramite “secadores” solari e confezionata in scatole per la vendita.
Il 2013 è stato dichiarato, da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Anno Internazionale della Quinoa (IYQ), come riconoscimento per i popoli indigeni andini, che hanno mantenuto, controllato, protetto e conservato la quinoa come cibo per le generazioni presenti e future attraverso la conoscenza e le pratiche del vivere in armonia con la natura.

Ecco, io mi chiedo se sia giusto globalizzare  e commercializzare così notevolmente questo prodotto nei nostri paesi, dove già l'offerta di altre granaglie è cospicua e consistente, spesso ad un prezzo anche esagerato, a discapito, magari, di una minore presenza nei suoi luoghi d'origine.


quinoa stufata



Ingredienti:

75 g di quinoa
240 ml d’acqua
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 grossa cipolla affettata finemente
1 spicchio d’aglio
1 gambo di sedano affettato
1 carota affettata
1 peperone tagliato in pezzi da 2,5 cm *
2 zucchine affettate *
3 pomodori freschi pelati e a pezzi
(oppure homemade  quando non in stagione)
240 ml di brodo vegetale
2 cucchiaini di cumino macinato
mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere
1 cucchiaino di coriandolo macinato
un pizzico di pepe di Cayenna
1 cucchiaino di origano secco
sale


* zucchine e peperoni, quando non in stagione, si possono sostituire con altrettante verdure stagionali: carciofi, finocchi, cavolfiore, broccoletti, radicchio trevigiano, asparagi.

Lavare bene la quinoa (altrimenti le resta un retrogusto amarognolo) e metterla in una pentola media insieme all’acqua, portare ad ebollizione, quindi ridurre il fuoco, coprire la casseruola e lasciare sobbollire per 15 minuti, sarà pronta come appare nelle foto, poi mettere da parte.


 quinoa


Ho cotto tutte le verdure nel wok. Soffriggere le cipolle e l’aglio a fuoco medio per 5 minuti mescolando costantemente.
Aggiungere il sedano e le carote, mescolare bene e cuocere altri 5 minuti, mescolando frequentemente.
Aggiungere poi il peperone, le zucchine, i pomodori, il brodo e tutte le spezie. Mescolare bene, coprire e lasciare sobbollire per 10/15 minuti fino a quando la verdura risulta tenera.
Infine, incorporare la quinoa alla verdura, aggiustare di sale e servire immediatamente.


quinoa stufata 




25 marzo 2014

Black & White Wednesday # 122


Lynne of Cafe Lynnylu  is hosting this week BWW,
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 A very huge basket of Sourdough

sourdough







 
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22 marzo 2014

Pīrāgi - Bocconcini al bacon - Bacon Buns


la ricetta in italiano qui

Had to cook a Latvian recipe for the Culinary ABC of the European Community and my choice fell on Pīrāgi.


 pīrāgi-bacon buns-bocconcini alla pancetta


Pīrāgs goes pīrāgi for plural and pīrādziņi as diminutive, such a funny name that made me smile first and then so willing to taste them.  They are often named speķa rauši as well.
They are small bread buns usually filled with bacon and onion stew. They can vary for shape and size, depending on if they will be served as a snack/appetizer or as a meal.
It's a very popular recipe and for this reason each family keeps its own version.
The stuffing can change: bacon, meat, fish, cabbage and cheese. Therefore we can have kartupeļu pīrāgi (with potatoes), sēņu pīrāgi (with mushrooms), kāpostu pīrāgi (with cabbage). For the sweet version: apple, rhubarb, fresh cheese ... and many other possible combinations.
Pīrāgi are considered one of the most popular and traditional dish in Latvian cuisine as they can be prepared at any time (their ingredients are available in every season) and are historically associated with the Latvian celebrations that take place during the year (as a matter of fact, when potatos came to Latvian cuisine after the  discovery of America, sometimes the dough were made with potatoes to replace unavailable flour in difficult economic times, so pīrāgi were always present).

The two biggest historic Latvian celebrations are for summer solstice and winter solstice: Jāņi (June 24 - St. John's Day) and Ziemassvētki (Christmas). One of the most popular and familiar Latvian Ziemassvētki folk songs mentions pīrāgi:

Ziemassvētki sabraukuši
Rakstītām kamanām
Pīrāgam nabagam
Abi gali apdeguši

Christmas arrived
In a decorated sleigh
Oh that poor pīrāgs
Both ends were burnt

(from wikipedia)


Pīrāgi are the Latvian woman’s secret weapon. None can withstand their delightful onslaught!


 Elvis Stumbergs immigrated to the United States in 1990 and dedicated a site to pīrāgi and associated folklore.


pīrāgi-bacon buns-bocconcini alla pancetta


Serving 20/22 small buns:

400 g all-purpose flour
(or 200 g all-purpose flour and 200 g spelled flour)
100/120 ml  lukewarm milk
30 g water
25 g soft butter
5 g salt
a teaspoon of barley malt
5 g dry yeast
a little egg, slightly beaten
2 tbs sour cream, optional
(for a softer dough)

Filling:

a small onion, finely chopped
(or 2-3 spring onions)
200 g bacon, coarsely chopped
extra virgin olive oil

an egg beaten with a little milk to brush
any seed for garnish


 pīrāgi-bacon buns-bocconcini alla pancetta


Filling: sautée the bacon with the onion in a little oil , then allow to cool.

Dough: you can use a stand mixer .
Mix the yeast with the flour. Dissolve the barley malt in the milk, add water and pour into the flour, little by little and start to knead. Add the egg and butter, salt at last .
Knead until the dough is smooth and homogeneous. Shape into a ball and let rise in a lightly greased bowl, covered, until doubled.
Depending on the shape you like, divide the dough into small pieces, roll out one at a time with a rolling pin, pou a tablespoon/teaspoon of filling, close and seal well.
Should you like little croissants, roll a third of the dough into a long rectangular strip and then cut into triangles, place a tablespoon/teaspoon of filling on the long side and roll up (you can have a look at the pictures here how to shape croissants).
I shaped my pīrāgi  into round buns, croissants,  square and rectangular buns, but they can also be oval, half-moon, like calzone.
Arrange the small buns on the baking tray lined with parchment paper and let rise covered until almost doubled.
Brush with beaten egg, sprinkle with seeds if you like (not mandatory) and bake at 190°for about 15 minutes, depending on the size.



This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting.

21 marzo 2014

Pīrāgi - Bocconcini al bacon - Bacon Buns


 English recipe here


Andare in giro con l'Abbecedario della Comunità Europea  è molto interessante ed istruttivo, specie quando si visitano paesi che non si conoscono e chissà mai quando si avrà l'occasione di visitarli.
Come la Lettonia, per esempio, che per il momento non rientra nei miei programmi :-)


pīrāgi-bacon buns-bocconcini alla pancetta




Un pīrāgs fa pīrāgi al plurale e come diminutivo pīrādziņi, solo il nome mi ha fatto sorridere e venire voglia di assaggiarli. Spesso vengono chiamati anche speķa rauši.
Sono dei bocconcini di pasta di pane ripieni solitamente di pancetta e cipolla stufati. Possono essere di varie forme e dimensioni, a seconda se verranno serviti come spuntino/aperitivo o come un pasto alternativo.
E' una ricetta molto popolare e proprio per questo ogni famiglia conserva la propria versione.
Anche il ripieno può cambiare: speck, carne, pesce, cavolo e formaggio.
E cosi si possono trovare i  kartupeļu pīrāgi (alle patate), i sēņu pīrāgi (ai funghi), i kāpostu pīrāgi (al cavolo). Per la versione dolce: alla mela, al rabarbaro, al formaggio fresco e ... mille altre combinazioni possibili. 
I pīrāgi sono da considerarsi un piatto fondamentale nella cucina lettone dato che possono essere preparati in qualsiasi momento (gli ingredienti che servono sono reperibili in ogni stagione) e vengono storicamente associati con le celebrazioni lettoni che si susseguono durante l'anno (dopo la scoperta dell'America e l'introduzione delle patate in Europa, si riusciva a fare i pīrāgi anche nei periodi di difficoltà alimentare, sostituendo la farina mancante con le patate).
Le due più grandi festività lettoni sono il solstizio d'estate Jāņi (24 giugno - Festa di San Giovanni) e quello d'inverno Ziemassvētki (Natale).
Una delle canzoni lettoni natalizie più popolari menziona proprio i  pīrāgi:

 Ziemassvētki sabraukuši
Rakstītām kamanām
Pīrāgam nabagam
Abi gali apdeguši

 E Natale è arrivò 
in una slitta decorata
Oh, poveri pīrāgs
con entrambe le estremità bruciate

 (da wikipedia)


I pīrāgi sono l'arma segreta della donna lettone. Nessuno può resistere a loro delizioso assalto!

Elvis Stumbergs, emigrato negli Stati Uniti nel 1990, ha dedicato un sito ai pīrāgi e al loro folklore.



Questi deliziosi bocconcini vanno a Brigida che ospita la Lettonia ancora per qualche giorno.
La ricetta originale qui, tra parentesi le mie modifiche.


pīrāgi-bacon buns-bocconcini alla pancetta



Per circa 20/22 piccoli panini:

400 g di farina 0
(oppure 200 g di farina 0 e 200 g di farina di farro)
100/120 ml di latte tiepido
30 g di acqua 
25 g di burro morbido
5 g sale
un cucchiaino di malto di orzo
5 g di lievito secco
un uovo piccolo sbattuto
2 cucchiai di panna acida, facoltativi
(renderanno l'impasto più soffice)

Ripieno:

una piccola cipolla tagliata fine
(oppure 2 o 3 cipollotti)
200 g di bacon tritato grossolanamente
olio extravergine di oliva

un uovo sbattuto allungato con un goccio di latte per pennellare
eventuali semi per guarnire



pīrāgi-bacon buns-bocconcini alla pancetta



Ripieno: appassire leggermente il bacon con la cipolla in un filo di olio, lasciare poi raffreddare bene.

Impasto: si può usare anche l'impastatrice.
Mescolare il lievito con la farina. Sciogliere il malto nel latte, aggiungere l'acqua e versare a filo sulla farina, iniziando ad impastare. Aggiungere anche l'uovo e il burro a picoli pezzi, per ultimo il sale.
Lavorare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Formare una palla e mettere a lievitare in una ciotola leggermente unta, coperta e in luogo riparato, fino al raddoppio.
A seconda della forma che si vuole dare ai bocconcini, dividere l'impasto in piccoli pezzi, stenderne uno alla volta col matterello, metterci un cucchiaio/cucchiaino di ripieno, richiudere e sigillare bene.
Se si vogliono fare a forma di croissant, stendere un pezzo di impasto in una striscia lunga e ritagliare poi a triangoli, appoggiare un cucchiaio/cucchiaino di ripieno sul lato lungo ed arrotolare (in questo post si può vedere come fare i croissants).
Io ne ho fatto tondi, a croissant, a fagottino quadrato e rettangolare.
Disporre i piccoli panini sulla teglia del forno ricoperta di carta forno e lasciare lievitare coperti fino a quasi il raddoppio.
Pennellare con 'uovo sbattuto, eventualmente cospargere con i semi preferiti ed infornare a 190° per circa 15 minuti, dipende dalla grandezza dei bocconcini.


Labu apetīti !




  Questi bocconcini partecipano anche alla raccolta Panissimo, creata da Barbara di Bread & Companatico e Sandra di Indovina chi viene a cena?, ospitata questo mese da Patty.

19 marzo 2014

Black & White Wednesday # 121



Deepali Jain of Lemon in Ginger is hosting this week BWW,
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cherry tomatoes focaccia

 a super marvellous delicious cherry tomato focaccia









 
 
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11 marzo 2014

Black & White Wednesday # 120


Susan of The Well-Seasoned Cook is hosting this week BWW,
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Last Saturday at Stazione Leopolda in Florence,
main entrance @ Taste,
the fair dedicated to excellence in taste and food lifestyles.


taste 2014










 
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5 marzo 2014

Black & White Wednesday # 119 - the Gallery


Welcome to this week gallery,
a huge thank you to all participants,
BWW would not be so lovely without you!

Get a comfortable seat and enjoy the clicks!



 A Rural Scene by Rosa


 


 
 Penne Pasta by Aparna



Hazelnuts by Simona



Thai Chillies by Haalo







Should I have ever missed someone in this recap,
please let me know and I will promptly fix it.

Next week BWW # 120 will be hosted by our charming founder  Susan of The Well-Seasoned Cook,
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4 marzo 2014

Announcing My Legume Love Affair # 69




So glad and honored to announce I will be hosting MLLA # 69.





My Legume Love Affair, created long ago by Susan of The Well Seasoned Cook and successfully carried on since 2008, is  now organized and supervised by Lisa of Lisa's Kitchen.
It is a monthly cooking event for bloggers  all around the world featuring legumes* in their kitchen: each final round-up always gives more inspirations and ideas to use the huge varieties the veggie world offers.

Simply rules to partecipate in:

- only vegetarian entries, free of meat, fowl and seafood,
- only one entry per blog,
- legumes * must be the star ingredient of the dish
- last day of submission March 31st.

* legumes referred to all kind of fresh or dried beans, lentils, pulses, and the sometimes edible pods that contain these seeds, and derivative products such as tofu or besan, along with tamarind, fenugreek, carob, and peanuts.
Your dish must contain more than just a few tablespoons of legumes, except for fenugreek or tamarind that typically are used in smaller quantities.


Old recipes will be accepted if reposted and updated.
Your recipe may be submitted to other events but please check out if they show restrictions.


Once your dish is ready, just post the recipe on the blog, along with a link to this announcement, to Lisa's blog and her on going MLLA's page and to Susan's blog, our charming founder of the event.
Then email me at casacortella AT tin DOT it attaching a picture of the dish, your name, nationality and name of the blog.





Hurst Beans has agreed to continue as a sponsor meaning US residents have a chance to win a 6-pack assortment of products by the N.K. Hurst Company.




Also Susan is sponsoring a prize as she's always been doing, at her own expense. For this month she is offering a Zyliss Lettuce Knife.

The Hurst beans prize can be won only by a US resident.
If the winner of the random draw lives in the States, they get both prizes.
If the winner of the random draw resides outside US, they get Susan's gift and another draw is taken for the Hurst Beans prize among the US residents.


Round-up will be on line at the beginning of April.


If you are interested in guest host an event in 2014, please email Lisa at legume.lisa AT gmail DOT com.

3 marzo 2014

Black & White Wednesday - Week # 119


I am hosting BWW this week,    
please send your entries to casacortella AT tin DOT it

I will accept your clicks until Wed 5th March, 6 pm, Rome time,
the gallery on line a couple of hours later.


Some days ago at an Indian vegetarian cooking class,
grilling aubergines on the hob 
to make a lovely spicy dip



grilling aubergine













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rules and host-line up here.
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2 marzo 2014

Vánočka - Treccia natalizia - 'Xmas Braided Cake


Un dolce natalizio ceco, da portare di corsa ad Alessandra per la raccolta  dell'Abbecedario della Comunità Europea, che termina il suo tour nella Repubblica Ceca proprio stasera.
Ma questa treccia briochosa e ricca potrà allietare le merende e le colazioni di tutte le stagioni, non solo nel periodo festivo.
Di facile esecuzione, le più esperte si potranno sbizzarrire con gi intrecci più complicati e sfarzosi: come riporta anche wikipedia, una vánočka può essere costruita con tre intrecci successivi, impilati l'uno sull'altro; questo viene talvolta interpretato come un'immagine che richiami la figura di Gesù Bambino avvolto in fasce e posto in una mangiatoia.
Si dice sia difficile da reqlizzare, se si vogliono seguire gli intrecci complicati, cosi sono nate piccole superstizioni e modalità da seguire con accuratezza per la sua buon riuscita: mentre la si fa, occorre pensare a qualche persona particolarmente cara in quel momento, si dovrebbe evitare di toccare qualsiasi cosa di metallo o argento e, cosa più strana e secondo me non fattibile, la persona che esegue questo dolce dovrebbe saltare su e giù mentre la pasta lievita. Beh, potrebbe essere un buon modo per mantenersi in forma, sapendo poi che difficilmente si resisterà a gustarne una sola fetta!
Il suo nome deriva da Vánoc, che in lingua ceca significa Natale.
Con lo stesso impasto a Pasqua si fa una brioche chiamata Mazanec. 
Qui un video per un triplo intreccio. 
Ho provato con la mezza dose di impasto, tra parentesi le mie sostituzioni.




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Ingredienti:

500 g di farina 0
(250 g di farina 0 e 250 g di farina di farro)
200 ml di latte tiepido
100 g di zucchero
200 g di burro morbido
3 uova
12 g di lievito di birra
un pizzico di sale
120g di mandorle spellate tritate
120 g di mandorle intere spellate *
100 g di uvetta sultanita ammollata nel rum **
(o gocce di cioccolato)
un uovo sbattuto per pennellare


* leggermente tostate in forno a 120 qualche minuto o in una padellina antiaderente e poi tagliate grossolanamente a coltello
** conservo sempre l'uvetta in un barattolo ermetico coperta di rum o grappa in modo che sia sempre pronta all'uso



vánočka-treccia natalizia-xmas braided cake




Sciogliere il lievito nel latte leggermente tiepido.
Mettere la farina, lo zucchero e le mandorle tritate nella ciotola, iniziare ad impastare a velocità bassa aggiungendo prima il latte con il lievito a filo, poi le uova (leggermente sbattute) e per ultimo il burro e il sale.
Lavorare bene finchè l'impasto risulterà omogeneo ed elastico, anche 15 minuti se necessario: io ho dovuto aggiungere un paio di cucchiai di farina in più.
Trasferire sul piano di lavoro, dividere in tre parti e schiacciarle col palmo delle mani: sistemare su ogni disco di pasta l'uvetta ben sgocciolata e leggermente passata nella farina e metà delle mandorle tritate grossolanamente (il resto servirà per la decorazione esterna), sovraporre i dischi uno sull'altro e riimpastare finchè ben amalgamato.
Formare una palla e sistemarla in una ciotola, coprire e lasciare lievitare in un luogo caldo e riparato
per almeno un'ora abbondante, o fino al raddoppio.
Dividere poi l'impasto in tre parti uguali e formare tre rotoli di circa 40/50 cm. di lunghezza ed intrecciarli formando una treccia.
Trasferire sulla teglia da forno ricoperta di carta forno e lasciare lievitare coperta ancora un'oretta.
Spennelare con uovo sbattuto, cospargere con le mandorle avanzate ed infornare a 200° per i primi 10 minuti, poi abbassare a 170/180° per altri 40/45 minuti.  Se colora troppo coprire con un foglio di alluminio.



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