L'Epifania è una delle principali feste religiose dell’anno, che la Chiesa cattolica festeggia dodici giorni dopo il Natale, il 6 gennaio.
Questo vocabolo deriva dal greco Eptfaneia cioè "manifestazione", assumendo nella tradizione cristiana il significato del primo manifestarsi dell’umanità e divinità di Gesù Cristo ai Re Magi.
Questo vocabolo deriva dal greco Eptfaneia cioè "manifestazione", assumendo nella tradizione cristiana il significato del primo manifestarsi dell’umanità e divinità di Gesù Cristo ai Re Magi.
La Befana è una tipica figura del folklore di alcune parti dell'Italia centrale, diffusasi poi in tutta Italia. Il suo nome deriva dalla parola epifania, alla quale festività religiosa la figura della Befana è collegata. Appartiene quindi alle figure folkloristiche, dispensatrici di doni, legate alle festività natalizie.
Chi vi crede ritiene che la Befana faccia visita ai bambini la notte precedente l'epifania (6 gennaio) per riempire le calze, appositamente lasciate appese dai bambini in quella notte, se sono stati buoni con caramelle e cioccolatini, altrimenti se sono stati cattivi le riempie di carbone. Spesso la befana viene descritta come una vecchia, che vola su una scopa. A differenza di una strega, è spesso sorridente e ha una borsa o un sacco pieno di dolcetti, regali, ma anche di carbone.
Secondo il racconto popolare, i Re magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una vecchia.
Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci.
Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù.
Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.
Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. In seguito, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli, senza riuscirci.
Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù.
Da allora girerebbe per il mondo, facendo regali a tutti i bambini, per farsi perdonare.
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
col cappello alla romana,
viva, viva la Befana!
In molti paesi veneti è sempre presente la tradizionale festa "Brusemo la vecia" o "Brusemo la stria" in occasione della quale si organizzano grandi falò nelle piazze o nelle contrade per bruciare appunto "la vecchia o la strega", ponendo così fine al periodo natalizio e al vecchio anno, brindando al nuovo e alle nuove stagioni con buoni propositi e speranze. Non manca mai il classico vin brulé, cioccolata calda, pandoro e per i buongustai e più affamati anche polenta e salame.
1 commento:
l'epifania tutte le feste si porta via..uffa!stavo così bene in ferie...un bacione volpi!
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