Adottare una pecora è semplicissimo, basta andare sul sito del Caseificio e compilare l’apposita schermata indicando i propri dati e versando 100 euro. Con questo contributo il genitore adottivo riceverà una scheda dall’animale di cui si sta prendendo cura.
Roberto e Agata hanno proprio pensato a tutto, anche al raduno in cui avviene “l’incontro”. Una volta l’anno, nel giorno della festa del Montébore – si legge nel sito – le famiglie adottive (singole persone, interi nuclei familiari, gruppi di amici o associazioni) possono incontrare ciascuno la pecora adottata e vedere di persona come si produce il loro famoso formaggio, che è presidio Slow Food.
Oggi (5 luglio, ma si ripete il 12 e il 19) ci sarà la festa del Montébore del 2009 e si svolgerà a Sezzella, frazione di Grondona (Al). Anche quest’anno i genitori potranno fotografare la loro prole adottiva, prendere la quota di formaggio che ciascuna pecorella ha prodotto ma soprattutto si porteranno a casa il “boccolo”. Si tratta di un pezzettino della lana del loro animale che potranno conservare come ricordo della giornata (tagliarlo non provoca alcun dolore).
L’iniziativa della Vallenostra sull’adozione a distanza delle pecore ha suscitato talmente tanto interesse da superare i confini nazionali, così che la televisione pubblica tedesca, la ARD1, ne ha realizzato un documentario. Di Roberto Grattone e del Montébore si è occupata anche la ABC, facendoli conoscere negli Stati Uniti. La tv di Stato americana, in uno speciale sui prodotti caseari italiani, ha raccolto la sua dichiarazione sul glorioso passato del Montébore. “Questo formaggio lo mangiava Leonardo da Vinci. Era tra gli ingredienti del banchetto di nozze tra Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Sforza, che noi sappiamo frequentavano Leonardo”. La produzione del Montébore è cessata dopo la seconda guerra mondiale, quando le valli si sono spopolate e le tradizioni contadine sono state abbandonate. Solo nel 1999 Maurizio Fava, del presidio locale Slow Food, ha rintracciato Carolina Bracco, ultima depositaria della tecnica tradizionale, e ha ricominciato a produrre questo formaggio. Lo hanno seguito Roberto Grattone e Agata Marchesotti, che sono diventati ambasciatori del Montébore nel mondo. Oggi la cooperativa “Vallenostra” è l’unica produttrice al mondo del Presidio Slow Food Montèbore.
Adottare le pecore a distanza, per noi italiani, è una novità assoluta. Non è così invece per la Gran Bretagna, paese pioniere in questo genere di iniziative. Oltremanica esistono numerosi siti internet specializzati. Su www.adopt-a-pet-sheep.com l’adozione di una pecorella o di un agnello può diventare un originale regalo di Natale o di San Valentino. Al genitore adottivo viene inviato un biglietto con gli auguri natalizi o d’amore.
di Simona Verazzo, da Libero 05.07.2009Foto da Storie di pascolo vagante
6 commenti:
DAI! Ma che idea! :))
Grazie per la segnalazione un interessante post!
Bellissima iniziativa, davvero un'ottima idea!!!
idea davvero originalissima ;)
Fortissimo!!! Sai che la mia amica Ines ha una mucca adottata con questa formula?! :D
Bacioni
Un blog bellissimo ti ho conosciuta all'ultimo corso delle Sorelle Simili alle Tamerici mi ritengo una cuoca dilettante ma con passione e curiosità: anche perchè cucinare mi rilassa tantissimo.....a dimenticavo mi chiamo Lory quattro figli un marito e un'Azienda di trasporti che mi impegna molto.... Complimenti di cuore ancora.
Ciao Lory, complimenti anche a te, hai una bella squadra da mandare avanti!
Al prossimo corso, allora!
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