This week Joan's new Culinary Tour Around the World has stopped in Nicaragua, the largest country in Central America. Almost a fifth of the land is designated as a protected area, including national parks, nature reserves and biological reserves. The origin of the name Nicaragua is somewhat unclear. But it seems to refer to the large freshwater lakes in the country.
I would have liked to bake a very inspiring cake for this trip: Tres Leche Cake. But last night, scrolling my blogroll, I found Val's post on Nicaragua featuring that gorgeous cake! (by the way, have a look at her post, very interesting info on it!). No problem, I will try it another time, I have also to lmake a research for "evaporated milk" which I am not sure I will find it easily. So, another quick research on the web and lucky me, I bumped into Diana's blog, an Italian girl living in Nicaragua, and found another inspiring recipe: Rosquillas. This recipe has originated in Somoto, a town in Northern Nicaragua. Rosquillas are a sort of ring shaped buiscuits made of corn, cooked in a wood oven and then served with coffee. Well, to tell you the truth they are more like an appetizer in my opinion. Diana suggests to soak them into very sugared coffee but ... I was not that courageous (maybe I have exaggerated a bit with that "pinch of salt"!), would you?
You need:
250 g corn flour
30 g lard
25 g margarine (I used butter)
250 g Philadelphia cheese or cottage cheese
a pinch of salt
You need:
250 g corn flour
30 g lard
25 g margarine (I used butter)
250 g Philadelphia cheese or cottage cheese
a pinch of salt
- Put all ingredients in a kneader and mix until well amalgamated.
- Shape the dough into sausage of about 20cm. long for large rosquillas, half for baby rosquillas. Join the two ends forming a sort of donut. Well, you can see from the pictures, the dough was not that compact and firm, it crackled easily. I had to wet a bit my hands and work on a slightly floured surface to roll it into sausages.
- Bake in hot oven at 180° for about 20/25 minutes, depending on size.
- They can be served warm or cooled.
Ingredients in this recipe are arranged to our modern life-style, because in Nicaragua they follow the recipe starting from pure corn: they boil it and then take it to the mill to grind. It would sounds absurd in our countries but in Nicaragua all women at 4 am bring their boiled corn to the mill to prepare then all their traditional dishes like the famous tortillas.
Ed eccoci arrivati in Nicaragua, il paese più grande dell'America Centrale. Quasi un quinto del territorio è stato definito area protetta, con la realizzazione di parchi nazionali, riserve naturali e riserve biologiche. L'origine del nome Nicaragua è alquanto incerta. Ma sembra far riferimento ai grandi laghi di acqua dolce presenti nel paese. Per quest'occasione avrei voluto fare una torta che mi intrigava molto: la torta Tres Leche. Ma poi, scorrendo il mio blogroll, ho visto che Val l'aveva già presentata. Nessun problema, la proverò sicuramente un'altra volta, anche perchè devo cercare il latte evaporato, che non sono proprio sicura si trovi così facilmente (ma che sia semplicemente latte in polvere?). Così, dopo un'altra ricerca veloce sul web, mi sono imbattuta nel blog di Diana, una ragazza italiana che vive in Nicaragua, ed ha trovato un'altra ricetta simpatica e ispirante: le Rosquillas. Questa ricetta proviene da Somoto, una cittadina nel nord del Nicaragua. Le Rosquillas sono dei biscotti a ciambella di polenta (molto usata nei paesi dell'America Latina), cotti solitamente nel forno a legna e poi servite con il caffè. Beh, a dire la verità a me sono sembrati più uno stuzzichino da antipasto. Diana suggerisce di pocciarli nel caffè molto zuccherato, ma ... io non ce l'ho fatta (forse perchè mi è scappato un pizzico di sale in più!), voi lo fareste?
250 g di farina di mais
(in casa avevo solo polenta normale a grana media, ma sicuramente verranno meglio usando la velata o il fioretto)
30 g di strutto
5 g di margarina (io ho usato il burro)
250 g di formaggio Philadelphia o ricotta
un pizzico di sale
- Mettere tutti gli ingredienti in una impastatrice e mescolare finchè ben amalgamato.
- Formare dei rotolini di circa 20 centimetri per fare rosquillas grandi , la metà per rosquillas piccole. Unire le due estremità formando una specie di ciambella. Beh, si può benissimo vedere vedere dalle foto, la pasta non era compatta e solida, si crepava facilmente. Mi sono inumidita le mani e ho lavorato su una superficie leggermente infarinata per riuscire ad avere dei rotolini decenti.
- Cuocere in forno caldo a 180 ° per circa 20/25 minuti, a seconda delle dimensioni.
- Possono essere serviti sia caldi che freddi.
Gli ingredienti di questa ricetta sono stati adattati a quelli che possiamo trovare da noi, perché in Nicaragua le Rosquillas vengono fatte partendo dal mais in pannocchia: si fa bollire e poi lo si porta al mulino a macinare. Parrebbe molto stranoin Italia, ma in Nicaragua tutte le donne alle 4 del mattino portano il loro mais bollito al mulino a macinare per poi preparare tutti i loro piatti tradizionali, come le famose tortillas.
- Shape the dough into sausage of about 20cm. long for large rosquillas, half for baby rosquillas. Join the two ends forming a sort of donut. Well, you can see from the pictures, the dough was not that compact and firm, it crackled easily. I had to wet a bit my hands and work on a slightly floured surface to roll it into sausages.
- Bake in hot oven at 180° for about 20/25 minutes, depending on size.
- They can be served warm or cooled.
Ingredients in this recipe are arranged to our modern life-style, because in Nicaragua they follow the recipe starting from pure corn: they boil it and then take it to the mill to grind. It would sounds absurd in our countries but in Nicaragua all women at 4 am bring their boiled corn to the mill to prepare then all their traditional dishes like the famous tortillas.
Ed eccoci arrivati in Nicaragua, il paese più grande dell'America Centrale. Quasi un quinto del territorio è stato definito area protetta, con la realizzazione di parchi nazionali, riserve naturali e riserve biologiche. L'origine del nome Nicaragua è alquanto incerta. Ma sembra far riferimento ai grandi laghi di acqua dolce presenti nel paese. Per quest'occasione avrei voluto fare una torta che mi intrigava molto: la torta Tres Leche. Ma poi, scorrendo il mio blogroll, ho visto che Val l'aveva già presentata. Nessun problema, la proverò sicuramente un'altra volta, anche perchè devo cercare il latte evaporato, che non sono proprio sicura si trovi così facilmente (ma che sia semplicemente latte in polvere?). Così, dopo un'altra ricerca veloce sul web, mi sono imbattuta nel blog di Diana, una ragazza italiana che vive in Nicaragua, ed ha trovato un'altra ricetta simpatica e ispirante: le Rosquillas. Questa ricetta proviene da Somoto, una cittadina nel nord del Nicaragua. Le Rosquillas sono dei biscotti a ciambella di polenta (molto usata nei paesi dell'America Latina), cotti solitamente nel forno a legna e poi servite con il caffè. Beh, a dire la verità a me sono sembrati più uno stuzzichino da antipasto. Diana suggerisce di pocciarli nel caffè molto zuccherato, ma ... io non ce l'ho fatta (forse perchè mi è scappato un pizzico di sale in più!), voi lo fareste?
250 g di farina di mais
(in casa avevo solo polenta normale a grana media, ma sicuramente verranno meglio usando la velata o il fioretto)
30 g di strutto
5 g di margarina (io ho usato il burro)
250 g di formaggio Philadelphia o ricotta
un pizzico di sale
- Mettere tutti gli ingredienti in una impastatrice e mescolare finchè ben amalgamato.
- Formare dei rotolini di circa 20 centimetri per fare rosquillas grandi , la metà per rosquillas piccole. Unire le due estremità formando una specie di ciambella. Beh, si può benissimo vedere vedere dalle foto, la pasta non era compatta e solida, si crepava facilmente. Mi sono inumidita le mani e ho lavorato su una superficie leggermente infarinata per riuscire ad avere dei rotolini decenti.
- Cuocere in forno caldo a 180 ° per circa 20/25 minuti, a seconda delle dimensioni.
- Possono essere serviti sia caldi che freddi.
Gli ingredienti di questa ricetta sono stati adattati a quelli che possiamo trovare da noi, perché in Nicaragua le Rosquillas vengono fatte partendo dal mais in pannocchia: si fa bollire e poi lo si porta al mulino a macinare. Parrebbe molto stranoin Italia, ma in Nicaragua tutte le donne alle 4 del mattino portano il loro mais bollito al mulino a macinare per poi preparare tutti i loro piatti tradizionali, come le famose tortillas.
Ci si rivede la settimana prossima in Argentina!
16 commenti:
Ma che belli questi biscotti, mi piace l'idea del philadelphia con la farina di mais, un impasto originale!
:)
ciao e buona esplorazione di queste terre!
di solito i biscotti "senza niente" non mi fanno impazzire, ma i tuoi hanno un aspetto veramente goloso.... non ci crederai ma mi è venuta voglia di mangiarli solo a guardarli :-)
Bravissima!!!
Meravigliosi questi rosquillas! Mi segno la ricetta...
Un abbraccione
Non so se ti è arrivato già ma questi biscotti mi fanno una gola !!
Cindy - These look delicious and with the hole in the middle, you don't eat too much. :) Thanks for bringing to the attention of readers.
che bello, quando accendiamo la prox. volta il forno a legna dei miei dobbiamo ricordarci assolutamente anche di questi!
Sono contentissima che le nostre rosquillas ti siano piaciute..... voorei tanto assaggaire le tue.... è un bel po' che non scrivo nel mio blog.... devo ricominciare.... passamii ancora a trovare. Diana dal Nicaragua
Molto particolari !! Ma basta non passo più da te...con questa cucina internazionale mi stai facendo venire una gola !!
Bacioni cara :-)
molto interessanti questi biscottini... stuzzichino, antipasto, dolcetto... ad ogni modo sembrano deliziosi!
Semplicemente stupende...e poi non posso resistere a qualunque cosa contenga del Philadelphia!!!
Terry, sonod avvero originali e sto imparando moltissimo da questo tour.
Luna, che dire, sono saporitissimi ealle volte l'apparenza inganna!
Simo, abbraccione anche a te!
Natalia, me li sono pappati quasi tutti io!!!
Joan, the whole in the middle is a trick...because I couldn't stop eating!
Iana, se visiti il post originale di Diana c'è la foto di una signora nicaraguense che li sta proprio sfornando dal forno a legna.
Diana, prometto di farti visita più spesso, mi piacciono molto i racconti della tua scuola di cucina e mi piacerebbe aiutarti, anche solo virtualmente, ma tu prometti di tornare presto a scrivere!
Emi, eddai che impariamo tante belle cose...io mi diverto un sacco...certo pago un pegno altissimo...me tocca magna'!
Vale, un passepartout!
Stefi, è vero che sei una Philly dipendente, allora ti dedico questa ricetta!
hey, i'm from nicaragua and i have to tell you that your rosquillas look delicious, but i have to tell you that in nicaragua we do not use cream cheese or cottage cheese to make rosquillas, we use a cheese called cuajada that is a firm semi soft cheese that tastes a bit like ricotta, or we also make them with a dry salty cheese that is similar in taste to the greek cheese feta.
Thanks for your visit and information!
that's great and delicious. thanks
Thanks, Somoto! :-)
Can you please give me the measurements in cups, tbsp, etc?
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