Ecco, ci siamo, siamo arrivati a Dicembre, ultimo mese dell'anno, forse il più festoso e gioioso, ma anche il più impegnativo ed affollato, di feste, ricorrenze, anniversari, vacanze, cose da fare, cucinare, decorare e regalare.
Un mese pieno pieno, ricco ricco, che ancora, almeno per me, racchiude un che di magico e sentimentale. Un mese forte anche di profumi e aromi che invadono la casa, dalle decorazioni aromatiche alle prelibatezze scelte e preparate da far dono agli amici più cari con un grande fiocco rosso.
E si iniziano a gustare le prime arance e le prime clementine, dal bel succo colorato e vitaminico.
E si comincia a metter da parte le bucce delle prime, si possono essicare in forno e farne una polverina invitante da aggiungere agli infusi, al sale o alla cioccolata in tazza. Oppure si possono candire, per avere sempre dei deliziosi bastoncini aromatici dopo cena (e son tremendi, perchè uno tira l'altro :-).
Ma si possono candire anche più scientificamente, come ci insegnano le care sorelle Simili, per avere sempre una scorta zuccherosa e profumata pronta all'occorrenza (sì, lo so, lo zucchero non fa bene, ma per fare la frutta candita quello si deve usare, sta poi al nostro buon senso farne un uso sporadico e intelligente :-).
Queste le ho fatte l'inverno scorso, ma invece di lasciarle nello sciroppo liquido della canditura, le ho fatte asciugare sul fuoco un pochino di più ed invasate in un vaso grande a chiusura ermetica. Col tempo lo zucchero si è risolidificato, avvolgendo le bucce come una crosta di sale, mantenendole morbide.
All'occorrenza, ne prendo delicatamente un paio e col coltellino gratto via l'eccedenza di zucchero.
Se ancora umide, le lascio all'aria un paio di giorni.
Anche se non piacciono i canditi, come alla sottoscritta, tritate fini profumano e aromatizzano ogni crema, dolce, gelato o semifredo. E perchè no, anche qualche piatto di carne o pesce.
2 kg. di arance a buccia grossa rigorosamente biologiche
1,350 kg. di zucchero
250 g di zucchero vanigliato
(ho usato quello a velo vanigliato)
900 g di acqua
- Pelare le arance e dividerle in quattro spicchi. Mettere le scorze in una ciotola grande e coprirle con acqua fredda. Lasciarle a bagno 3 giorni, cambiando l'acqua parecchie volte al giorno, anche 7 o 8.
- Il quarto giorno scolarle e metterle in una casseruola in abbondante acqua leggermente salata. Bollire una mezzoretta (a volte anche meno) finchè si potranno forare facilmente con uno stecchino attenzione a non eccedere nella cottura altrimenti diventano troppo molli). Scolarle, raffreddare subito in acqua fredda e poi scolarle ancora.
- In una casseruola unire i 900 g di acqua con 600 g di zucchero, portare a bollore e cuocere per qualche minuto finchè lo zucchero sarà completamente sciolto. Versare subito lo sciroppo ancora caldo sulle scorze riunite in una ciotola di vetro o ceramica e lasciare in infusione fino al giorno seguente (meglio coprire con un coperchio).
- In una casseruola unire i 900 g di acqua con 600 g di zucchero, portare a bollore e cuocere per qualche minuto finchè lo zucchero sarà completamente sciolto. Versare subito lo sciroppo ancora caldo sulle scorze riunite in una ciotola di vetro o ceramica e lasciare in infusione fino al giorno seguente (meglio coprire con un coperchio).
- Prima glassatura, primo giorno: togliere lo sciroppo e rimetterlo sul fuoco con 250 g di zucchero, bollire per far fondere lo zucchero poi versarlo di nuovo bollente sulle scorze lasciare in infusione fino al giorno seguente (meglio coprire con un coperchio).
- Seconda glassatura, secondo giorno: come la prima.
- Terza glassatura, terzo giorno: come la prima.
- Quarta glassatura, quarto giorno: come la prima, ma usare 250 g di zucchero vanigliato.
Quando le scorze saranno completamente fredde, disporle nei vasi e coprirle con lo sciroppo (le scorze devono essere completamente immerse nello sciroppo per una buona conservazione altrimenti potrebbero fare la muffa).
- Si possono tagliare le scorze a fettine in verticale, lasciarle asciugare all'aria e poi immergerle nel cioccolato fuso. Farle asciugare poi su carta oleata.
Here we are, December has knocked on our doors, the last month of the year, perhaps the most festive and joyful, but also the most crowded with so many festivals, celebrations, anniversaries, vacations, things to do, cook, decorate and give.
A full month, a rich month, but still for me quite magical and sentimental. A strong month with scents and aromas invading the house, from aromatic decorations to fragrant delicacies chosen and prepared to be the best present for the closest friends, brilliant wrapped with a red bow.
And it's the month we begin to enjoy the first oranges and clementines, with their nice colored juice and vitamin content.
And it's time to start to collect the zests, you can dry them in the oven and make an inviting powder to be added to herbal teas, salt or hot chocolate. Or you can candy, to have always delicious aromatic sticks after dinner (and they are terrible, quite hard to stop eating! :-).
Simili sisters teach us to candy oranges in more scientifically, I mean with a longer but not more difficult process to always have a sugary and fragrant stock ready to use (well, I know, sugar is not an healthy food, but is the only allowed to candy, is then to our common sense to use candied fruits occasionally and conscientiously :-).
I made these oranges last winter, but did not store in the liquid syrup, just boiled a little more to dry and store in a large airtight jar. Sugar has re-solidified, covering zests as a salt crust, keeping them soft.
When necessary, I take a couple and gently scratch away with a small knife the exceeding sugar.
If still wet, I leave them on parchment paper to dry a few days.
Even if you don't like candies, as I do, finely chopped the give aroma and perfume any cream, cake, ice cream or semifreddo. And why not, even some meat or fish dish.
- Seconda glassatura, secondo giorno: come la prima.
- Terza glassatura, terzo giorno: come la prima.
- Quarta glassatura, quarto giorno: come la prima, ma usare 250 g di zucchero vanigliato.
Quando le scorze saranno completamente fredde, disporle nei vasi e coprirle con lo sciroppo (le scorze devono essere completamente immerse nello sciroppo per una buona conservazione altrimenti potrebbero fare la muffa).
- Si possono tagliare le scorze a fettine in verticale, lasciarle asciugare all'aria e poi immergerle nel cioccolato fuso. Farle asciugare poi su carta oleata.
Candied Oranges
Here we are, December has knocked on our doors, the last month of the year, perhaps the most festive and joyful, but also the most crowded with so many festivals, celebrations, anniversaries, vacations, things to do, cook, decorate and give.
A full month, a rich month, but still for me quite magical and sentimental. A strong month with scents and aromas invading the house, from aromatic decorations to fragrant delicacies chosen and prepared to be the best present for the closest friends, brilliant wrapped with a red bow.
And it's the month we begin to enjoy the first oranges and clementines, with their nice colored juice and vitamin content.
And it's time to start to collect the zests, you can dry them in the oven and make an inviting powder to be added to herbal teas, salt or hot chocolate. Or you can candy, to have always delicious aromatic sticks after dinner (and they are terrible, quite hard to stop eating! :-).
Simili sisters teach us to candy oranges in more scientifically, I mean with a longer but not more difficult process to always have a sugary and fragrant stock ready to use (well, I know, sugar is not an healthy food, but is the only allowed to candy, is then to our common sense to use candied fruits occasionally and conscientiously :-).
I made these oranges last winter, but did not store in the liquid syrup, just boiled a little more to dry and store in a large airtight jar. Sugar has re-solidified, covering zests as a salt crust, keeping them soft.
When necessary, I take a couple and gently scratch away with a small knife the exceeding sugar.
If still wet, I leave them on parchment paper to dry a few days.
Even if you don't like candies, as I do, finely chopped the give aroma and perfume any cream, cake, ice cream or semifreddo. And why not, even some meat or fish dish.
2 kg. organic coarse-skinned oranges
1,350 kg sugar
250 g vanilla sugar
900 g water
1,350 kg sugar
250 g vanilla sugar
900 g water
- Peel oranges and divide into four. Put the zest in a large bowl and cover with cold water. Leave to soak 3 days, changing the water 7 or 8 times a day.
- On the fourth day drain and place in a saucepan in abudant lightly salted water. Boil half an hour (sometimes even less) until you can easily pierce with a toothpick, but be aware not to overcook otherwise they become too soft). Drain and cool immediately in cold water and then drain again.
- In a saucepan combine 900 g water with 600 g sugar, bring to a boil and cook for a few minutes until the sugar is completely dissolved. Immediately pour hot syrup over orange zests (in a glass or ceramic bowl) and leave to infuse until the following day (best cover with a lid).
- First candying, first day: remove the syrup and put it back on the heat with 250 g sugar, boil to melt sugar then pour it boiling again on leave to infuse rinds until following day (best cover with a lid).
- Second candying, second day: as the first.
- Third candying, day three: as the first.
- Fourth candying, day four: as before, but use 250 g vanilla sugar.
When orange zests are completely cool, place them in jars and cover with the syrup (they should be completely submerged in the syrup for good conservation or they might get musty).
- Zests can be cut vertically into slices, leave to dry and then soaked in melted chocolate. Then let dry on baking paper.
This recipe is my personal entry to WHB # 362
I am hosting
both for English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
Who's hosting
WHB Rules
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
Who's hosting
WHB Rules
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