IN TAVOLA - ON THE TABLE

31 luglio 2013

Peperoni in agrodolce - Sweet & Sour Peppers


Dopo la lettura di Sugar Blues e partecipando alle raccolte di Salutiamoci è cambiato il mio approccio con lo zucchero, ingrediente fondamentale nelle produzioni dolciarie e spesso usato anche nella cucina salata.
Mentre ho ancora qualche perplessità tecnica sulla sua completa eliminazione nel reparto dolce (ma non demordo e provo e studio ancora :-), per quanto riguarda il salato direi che posso cantare vittoria, soprattutto per le preparazioni agrodolci. Alleato e valido sostituto è il succo di mela concentrato, che fino ad un anno fa non sapevo neanche esistesse!
I peperoni in agrodolce sono una costante nella mia cucina, mi/ci piacciono un sacco, sono pratici e veloci da fare (ci vuole di più a pulirli e tagliarli :-), vanno bene come contorno ma anche per una bruschetta, spesso li abbino anche agli antipasti. Prossimamente volevo provare ad invasarli e conservarli per l'inverno.
Sapevate che per essere sicuri di non aver sorprese pizzicose e trovare sempre peperoni dolci bisogna guardare la parte inferiore e scegliere possibilmente quelli a quattro punte.

Vado sempre ad occhio per la proporzione aceto/succo di mela, versando direttamente il prodotto dalla bottiglia, ma oggi ho voluto rifare i peperoni per dare un'idea più precisa delle quantità. Quantità che possono variare a seconda del proprio gusto e in base a quanto sughino si vuole ottenere ... la famosa scarpetta è tentatrice e quasi inevitabile! :-)
Se piace si possono aggiungere dei capperi e qualche foglia di basilico, oppure dell'uvetta jumbo.


peperoni agrodolci


Ingredienti:

un peperone rosso
un peperone giallo
5 cucchiai di aceto di mele
2 cucchiai di sciroppo di mela concentrato
olio extravergine di oliva
sale rosa dell'Himalaya


peperoni agrodolci


Lavare, asciugare, tagliare in quattro parti i peperoni, eliminare i semi e affettarli.
In una padella versare una generosa dose di olio, aggiungere i peperoni, scaldare un attimo, salare, mettere il coperchio e lasciare cuocere a fiamma vivace.
Il tempo di cotura varia a seconda di come i piacciono i peperoni, se più croccanti o meno: ma si parla sempre di pochi minuti, in ogni caso si controlla e si rigirano delicatamente (lasciando cadere in padella le gocce di umidità che si formano all'interno del coperchio).
Se non si usa una pentola antiaderente (e magari in alluminio, come preferisco) potrebbe qualcuno anche leggermente sbruciacchiarsi in superficie, per evitare ciò basta tenere la fiamma leggermente più bassa.
Quando sono quasi pronti, scoperchiare ed aggingere prima l'aceto e poi il succo di mela: lasciare andare a fiamma vivace un paio di minuti, in modo che il sugo si ritiri e caramellizzi.



La ricetta va a  Barbara di Ravanello Curioso che ha ospitato la raccolta di Luglio con i peperoni.




Sweet & Sour Peppers



I simply adore peppers, and mostly when they are sweet and sour.
I used to add sugar cane for it but after reading Sugar Blues I have tried to eliminate it when possible.
It's easier with savoury dishes, unfortunately a little less when making cakes, cookies and all sort of sweets. The main difference is the texture of what prepared when sweet, not the taste, although we have to learn (or to get uesd to again) to a lessere sweet taste anywhere, as we have been pretty drug addicted by the food industry, which put sugar everywhere, even when not necessary.
Anyway, it's not my intention to judge anybody anywhere, it's just a new habit I'm trying to deal with, when possible.
One of this case is sweet & sour taste you would like to give to your dishes: just substitute sugar or sugar cane with concentrated apple syrup and voilà ... les jeux sont faits! :-)


peperoni agrodolci


You need:

a red bell pepper
a yellow bell pepper
5 tablespoons of apple cider vinegar
2 tablespoons of concentrated apple syrup
extra virgin olive oil
salt


Wash, dry, cut the peppers into four parts, remove seeds and slice.
In a pan pour a generous amount of oil, add the peppers, heat a minute, add salt, put the lid on and cook over high heat.
Cooking time varies depending on how crunchy you like peppers, if more or less crispy, but it's just about a few minutes: in any case, check and stir gently (let fall into the pan moisture drops from the lid).
If you do not use a nonstick pan, pay attention they won't get brown on the surface,  in case just keep the flame slightly lower.
When you are almost ready, uncover and first add the vinegar and then the apple juice: let go over high heat a few minutes, so that the sauce will reduce and caramelize.





This recipe is my personal entry to WHB #395
hosted by Cristina from La Cucina di Cristina
 both English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

Chickpea Gnocchi with artichoke or pepper cream


la ricetta in italiano qui

Aparna of My Diverse Kitchen is hosting this month MLLA # 61, the monthly event about legumes first started years ago by Susan and now carrried on by lovely Lisa.
I tried these dumplings a few months ago, seasoning with an artichoke cream, but they will be perfect for the Summer season with a pepper sauce, the recipe at the end of the post.
Chickpea Gnocchi as an alternative to potato ones, very healthy and more nutritious.


Serving 4:

500 g boiled chickpeas *
100 g organic buckwheat flour
(mine was half buckweat/halfspell)
salt
about half a cup soy milk

* weight referring to cooked and drained chickpeas, you can use organic canned



 facendo gnocchetti di ceci


Mash the chickpeas until they are fine powder, add salt and knead with flour and milk (add little by little) until the mixture is compact and does not crumble. Adjust with milk, using as much as necessary.
As for the potato gnocchi, cut a piece of dough at  time and roll it under the palms of your hands on floured surface to form a sort of log. Cut the dumplings with a knife of the desired size and place on a lightly floured tea towel.


gnocchetti di ceci


Artichokes cream:

artichokes stems
3 or 4 spring onions
extra virgin olive oil
toasted sesame seeds
chili
yeast flakes
some chopped almonds

Slice the spring onions, fry lightly in a little oil and then sauté 5 minutes adding a little water. Keep half aside for garnishing.
In the remaining half add the artichoke stems and let cook for a few minutes, then whisk everything with the blender.
Cook the dunplings in salted water, they are ready when they float.
Drain and gently sauté in the pan with artichoke cream, combining a dash of cooking water (if necessary) to keep the cream very soft.
Serve with a sprinkling of almonds, sesame seeds and yeast and a pinch of chili. Complete with spring onions kept aside.



gnocchetti di ceci

If you do not like to have the onions in the plate, simply blend all.








For the orange cream:

1 red bell pepper
1 yellow bell pepper
500 g carrots
extra virgin olive oil
salt
crushed dried chili or fresh sliced
yeast flakes

Boil the carrots and cut into chunks.
Blanch peppers in boiling water for 15 minutes, then peel and remove seeds.
Blend together carrots and peppers, salt and use this sauce to sauté the dumplings, 
adding a little cooking water if necessary.
Sprinkle with chili and a pinch of yeast flakes.


29 luglio 2013

Black & White Wednesday # 94


Lynne of Cafe Lynnylu is hosting this week BWW,
please do send your entries to lynnylu AT gmail DOT com

It's our last collection for this month,
then BWW will go on a Summer break
and resumed in September 4th @ Deepali Jain.

Should you like to host a gallery
please e-mail me @ casacortella AT tin DOT it,
there's plenty of free dates in the host line-up



A gentle warning notice on the railing of a house
in a little village on Elba Island

notice in marciana-elba


Please please do not give any kind of food 
 (canned, milk, fish)  
to the cats living in the neighborhood.

Thank you

P.S.: a year ago my cat died for food poisoning due to rotten fish.









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27 luglio 2013

Kugelhopf Salato


 English recipe here

Non ho mai provato a fare il Kugelhopf dolce, ma grazie ad Aparna di My Diverse Kitchen e del suo instancabile gruppo We Knead To Bake , nato con l'intento di panificare ogni mese un lievitato diverso per tutto il 2013, ho avuto l'onore goloso di incontrarmi con quello salato: quale delizia per gli occhi e per il palato! ... anche se nel trascrivermi la ricetta ho sbadatamente omesso un ingrediente, ma ciò non ha influito minimamente sulla buona riuscita.
Questa versione salata si sposa bene con un colazione tarda, tipo brunch, come spuntino o con una semplice zuppa.
Inoltre, ho imparato dalla stessa Aparna la storia di questo buon dolce: 

Il Kugelhopf (o Kugelhupf, Gugelhupf, Kugelhoph) è una torta dolce lievitata molto popolare nella regione francese dell'Alsazia, ma anche in Germania, Svizzera, e Austria, e alcune varianti si trovano anche in qualche paese dell'Europa orientale. La storia più accreditata riguardo il Kugelhopf vuole che sia stata Maria Antonietta (la stessa che disse se non hanno pane che mangino brioche! :-!) a portarla in Francia dal suo paese di origine (Austria), quando si unì in matrimonio con il re Luigi XVI.

Altri affermano che il Kugelhopf sia stato importato in Francia dal re polacco Stanisław Leszczyn'ski quando venne a vivere in Alsazia agli inizi del 1700.
Come spesso accade, si rincorrono sempre storie incredibili e fantasiose sulle origini dei cibi e succede così anche per il Kugelhopf.
Il primo esempio: c'era un vasaio chiamato Kugel che viveva in un villaggio in Alsazia. Una mattina al lavoro, fece uno stampo per torta in ceramica rotondo molto profondo, con lati curvi e un tubo in mezzo. Quella sera, tre stranieri bussarono alla sua porta alla ricerca di un riparo per la notte. Kugel condivise con loro il poco cibo che aveva, e li accolse anche per dormire. A quanto pare, i tre ospiti erano in realtà i Re Magi nel loro cammino verso la capanna di Gesù a Betlemme! Per ringraziarlo per la sua generosità, i tre uomini gli prepararano una torta nel suo nuovo stampo prima che si svegliasse. Quella bella e alta torta dorata si dice sia il primo ​​Kugelhopf di cui questa regione francese è così famosa.
Ma esiste anche un'altra leggenda: queste torte a forma di turbante rappresenterebbero i turbanti che indossavano gli Ottomani, e vennero sfornati per la prima volta dai panettieri viennesi per celebrare la vittoria contro i Turchi Ottomani alle porte di Vienna nel 1683.
E poi c'è ancora un'altra leggenda che dice che che il primo Kugelhopf è stata sfornato da Monsieur Eugene, cuoco dell'ambasciatore austriaco principe Schwarzenberg, regalandolo al famoso chef pasticciere francese Carême.

E perché questa torta si chiama Kugelhopf? Non ci sono certezze,  si ipotizza che il nome derivi dalla parola tedesca Kugel (palla) facendo riferimento alla sua forma rotonda, e Hopfen che significa alzare verso l'alto o sollevarsi sotto l'influenza del lievito. Oppure che derivi dalla parola alsaziana (tedesca) Gugelhut/Gugehüet, che si riferisce a una sorta di cappello medievale rotondo indossato dai membri del Senato di Strasburgo che governavano la città.


 savoury kugelhopf



Il Kugelhopf viene preparato anche per occasioni speciali e feste e la forma dello stampo dipende dall'occasione.
Solitamente è cotto in uno stampo speciale rotondo alto con un foro al centro, tipo quello per il ciambellone ma più pesante. Ha una consistenza abbastanza densa ed è composto da un impasto tipo pan brioche, ma non così ricco. Può essere mangiato a colazione, o a merenda.

Esiste anche una versione salata alsaziana chiamata Kugelhopf aux Lardons. "Lardons" è la parola francese per la pancetta, e questo Kugelhopf è tipicamente fatto con cipolle, prosciutto o pancetta, noci ed erbe aromatiche.

Si possono anche utilizzare pomodori secchi e pinoli tostati invece dei pomodori/peperoni e noci. Qualsiasi tipo di formaggio può andare bene (io ho completamente dimenticato di aggiungerlo!, ma era davvero buono in ogni caso anche senza).

La dose va bene per un stampo da ciambellone regolare, oppure anche uno lungo da plumcake, o due più piccoli, oppure si può decidere per stampi monodose da brioche o muffins, accorciando il tempo di cottura (ovviamente ne veranno molti, ma si possono tranquillamente congelare).

 savoury kugelhopf


 Ingredienti:

450/520 g di farina 0
8 o 10 g di lievito di birra
1 cucchiaino di sale (o di gusto)
75 g di burro, a temperatura ambiente
180 g di latte
2 uova, sbattute leggermente
olio extravergine di oliva
100 g di peperoni verdi a cubetti
100 g di pomodori a cubetti, senza semi
100 g di cipolla tritata finemente
100 g di formaggio a dadini
una manciata di noci tritate grossolanamente
pepe nero tritato, facoltativo
timo fresco

 savoury kugelhopf


Meglio usare un'impastatrice, anche se si può lavorare a mano, ma con più difficoltà perchè l'impasto è abbastanza appiccicoso da gestire.
Sciogliere il lievito nel latte ed aggiungerlo alla farina poco alla volta iniziando ad impastare a velocità bassa.
Contemporaneamente aggiungere anche il burro, sempre poco per volta, e continuare ad impastare finchè ben incorporato.
Quindi aggiungere le uova ed amalgamare bene l'impasto, che sarà morbido e appiccicoso.
Impastare ancora, aggiungendo il sale ed altra farina, un po' alla volta e quella sufficiente a far staccare l'impasto dalle pareti della ciotola. Non aggiungere più farina del necessario.
L'mpasto sarà molto morbido, elastico e appena appiccicoso. Trasferire l'impasto in un ciotola unta, coprire e lasciar lievitare fino al raddoppio, anche un paio di ore.

Nel frattempo, scaldare un goccio di olio in una padella. Aggiungere il trito di peperone verde, il pomodoro e un pizzico di sale e saltare le verdure pochi minuti, devono restare croccanti. Togliere e tenere da parte. Nella stessa padella, ancor un goccio di olio e soffriggere la cipolla con un pizzico di sale fino a quando non diventa dorata (se piace più morbida stufarla qualche minuto con un goccio di acqua). Unire al resto delle verdure e tenere da parte.

Ungere bene uno stampo per ciambellone, soprattutto intorno al centro. Mettere le noci tritate sul fondo dello stampo. Se si utilizza uno stampo da plumcake non mettere le noci sul fondo, andranno premute poi sulla parte superiore della pasta dopo la lievitazione, appena prima della cottura.

 making savoury kugelhopf


Sgonfiare l'impasto ed aggiungere le verdure, il formaggio, il pepe ed il timo.
Meglio dividere la pasta in 2 o 3 pezzi, appiattirli a disco, cospargere ogni disco con il ripieno, sovrapporre i dischi uno sull'altro e delicatamente riimpastarli insieme. L'impasto sarà un po' appiccicoso, ma non aggiungere altra farina, aiutarsi con una spatola.
Fare un filone abbastanza lungo da riempire lo stampo. Delicatamente sollevarlo e posizionarlo nello stampo in modo circolare, unendo le due estremità (pizzicandole) per chiudere il cerchio di pasta. Coprire e lasciare lievitare per circa un'ora, finchè l'impasto raggiunge il bordo dello stampo.

Cuocere  200° in forno già caldo per circa 35-40 minuti finchè ben dorato (se colora troppo in fretta coprire con stagnola).
Delicatamente rimuovere il pane dallo stampo (se necessario passare prima la lama del coltello nei bordi interni, soprattutto del foro centrale, per staccare bene il pane) e lasciare raffreddare su una griglia. Affettare e servire.


savoury kugelhopf







This recipe is my personal entry to WHB #394
hosted by Lucia of Torta di Rose
 both English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

25 luglio 2013

Savoury Kugelhopf for We Knead to Bake # 7 and BBD # 61


 la ricetta in italiano qui

Another great challenge for We Knead to Bake, the baking group of Aparna of My Diverse Kitchen, created with the intent to bake a different bread every month in 2013.
This time something savoury has been baked by the group, as Aparna gently shows in her blog:

A Kugelhopf (also spelt as Kugelhupf, Gugelhupf or Kugelhoph) is a yeasted sweet cake well known in the Alsace region of France, as well as in Germany, Switzerland, and Austria, and variations of this are also found in some countries of Eastern Europe. The most common story about the Kugelhopf is that Marie Antoinette (the same lady of the let them eat cake fame!) brought it from her home country Austria, to France upon her marriage to King Louis XVI.
There are others who think that the Kugelhopf was brough over from Poland to France by the Polish king Stanisław Leszczyn´ski when he came to live in Alsace in the early 1700s.
There are always stories, some believable, others not so believable and some true, about a lot of food and it’s the same with the Kugelhopf. Here’s one.
There used to be a potter called Kugel who lived  in a village in Alsace (France). One morning at work, he created a deep round and fluted ceramic cake mould with curving sides and a tube in the middle. That evening, three strangers knocked on his door looking for a place to stay the night. Kugel shared whatever little food he had, and gave them some place to sleep.
Apparently, the three guests were actually the Three Magi on their way from paying homage to bay Jesus at Bethlehem! To thank him for his generosity to them, the three men baked him a cake in his new mould and left before he got up. That tall golden cake is said to have become the Kugelhopf that the Alsace region of France is famous for.
Here’s another story. This one contends that the turban-shaped cakes signify the turbans that Ottomans wore, and were first baked by Viennese bakers to celebrate victory in 1683 over the Ottoman Turks at the gates of Vienna.
And then there the one that suggests that the first Kugelhopf was made when Monsieur Eugene the chef of the Austrian Ambassador Prince Schwartzenberg, gave to the well-known French pastry chef Carême.
And why is this yeasted cake called a Kugelhopf? Is there a story there too? No one seems to know for sure but some say the name comes from the German word Kugel for ball referring to its round shape, and Hopfen meaning to brew up or rise up under the influence of yeast.  Another thought is that it is from the Alsatian (German) word Gugelhut/Gugehüet, which refers to a kind of medieval round formal hat worn by members of the Strasbourg Sénat that governed that city.
Whether the origins of the name or the recipe/dish are true or not, it makes for interesting reading and also tells you that the people to whom this yeasted cake is traditional, are pretty passionate about it.
The Kugelhopf is baked not just as an everyday food but also for special occasions and festivities and the shape of the mould and the Kugelhopf is decided by what the occasion is.
The Kugelhopf is typically baked in a special pan that that is round with a hole in the centre, somewhat like a bundt pan but heavier. Since it is a yeasted cake, the Kugelhopf has a dense bread-like texture and is made from a somewhat enriched dough like brioche but is not as rich. It is considered similar to a coffee cake that might be eaten for or with breakfast, or could be part of an afternoon snack with coffee.
This savoury version is also good for breakfast, as a snack or with a simple soup.

A lesser known version of the Kugelhopf is its savoury Alsatian version called the Kugelhopf aux Lardons. “Lardons” is the French word for bacon, and this version is typically made with onions, ham/bacon, walnuts and herbs.



 savoury kugelhopf


This bread/cake contains eggs because they are a characteristic part of this bake, but Aparna suggests to substitute powdered flax seed for the eggs if you don’t eat them. You may also use sun-dried tomatoes and toasted pine nuts instead of the tomatoes/bell pepper and walnuts. Any sort of cheese at your choice can be used (I completely forgot to add it!, but it was good indeed anyway).

This Kugelhopf bakes in an 8” Kugelhopf pan, but you should also be able to bake it in an 8” Bundt pan, a regular loaf tin (or 2 small ones), smaller Brioche tins or even muffin tins (and you can freeze some as they will be a great amount!).

This superdelicious bread is a wonderful baking gift for Anusha of Tomato Blues who is hosting BBD # 61 with the special theme Stuffed Breads.



savoury kugelhopf



Ingredients:

3 to 3 1/2 cups all-purpose flour
2 tsp instant yeast
1 tsp salt (or to taste)
75 gm butter, at room temperature
3/4 cup milk
2 eggs, beaten lightly
1 tsp extravirgin olive oil
1/3 cup chopped green bell peppers
1/3 cup deseeded, pulp-free and chopped tomatoes
1 cup onions, finely chopped
1/2 cup diced cheddar cheese
1/3 cup coarsely chopped walnuts
1 1/2 tsp coarsely crushed black pepper
1 tsp dried thyme



savoury kugelhopf


Once again I used the processor. This can be done by hand but it will be a bit sticky to handle. Put 3 cups of flour, yeast, and salt in the bowl of the processor. Pulse a couple of times to mix. The add the butter, a little at a time, and process till incorporated.
Add the warm milk and process till mixed. Now add the eggs and process till mixed. You will now have a soft and sticky dough. Knead some more, adding more flour, a little at a time and just enough till the dough pulls away from the sides of the bowl. Do not be tempted to add more flour than absolutely necessary.
Your dough will be very soft, elastic and just short of sticky. Transfer the dough to an oiled bowl, cover and let it rise until double in volume. This can take from 1 1/2 hours to 2 1/2 hours.

In the meanwhile, heat 1/2 tsp oil in a pan. Add the chopped green bell pepper, the tomato and a pinch of salt and stir-fry till the raw smell disappears but the vegetables are still crisp/crunchy. Remove and keep aside. To the same pan, add the remaining 1/2 tsp oil and sauté the onions with a pinch of salt till they turn golden brown. Remove and add to the bell peppers and keep aside.


 making savoury kugelhopf


Grease an 8” kugelhopf mould or bundt pan well especially around the centre (or whatever pan/tin you plan to use). Place some of the chopped walnuts in the bottom of the mould. If you’re using a loaf tin or brioche moulds, then don’t do this. Instead press in the walnuts on top of the dough after the second rise, just before baking.

Once the dough has risen, deflate it. Then work the cheese, stir-fried onions, bell pepper and tomato, the remaining walnuts, black pepper and thyme into the dough. The best way to do this is to flatten the dough out and spread all this over the surface, fold the dough over and then knead it. This will ensure a more uniform incorporation of the “filling”. The dough will be a bit sticky, so use a scraper to help you with the kneading. Do not add more flour!
Roll the dough into a longish log, long enough to fit into the mould comfortably. Lift the “log” of dough and place it in the mould in a circular fashion and pinch the two ends together to close the “circle” of dough. Cover and let the dough rise for about an hour or so, until it reaches the edge/rim of the mould.

Bake the Kugelhopf at 200C (400F) in a pre-heated oven for about 35 to 40 minutes until the top is golden brown and sounds hollow when it is tapped.
Unmould the Kugelhopf and let it cool on a rack. Slice and serve. This Kugelhopf should serve about 10.
 

  savoury kugelhopf




 
This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting

23 luglio 2013

Black & White Wednesday # 93


Satsuki of Stregatto Cuciniero is hosting this week BWW,
please do send your entries to ponyochan7  AT gmail DOT com



My favorite sparkling wine,
Italian Organic Prosecco Tasi,
lovely chilled and nicely enjoyable
also on our salining tour in Greece!


prosecco tasi










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21 luglio 2013

Black Rice Sea Salad ... in a fresh melon bowl


This month's challenge for the Creative Cooking Crew was Stuff it!
I'm still a newbie in this group, joined for the first time last month, but I really like so much the idea of a same theme for everybody and then see and virtually taste so many different performances about it ... cooking fantasy is definetely so wide and various!
Still a few days to post your dish (till July, 26th) and send link and picture to Joan, the round-up will be going live on July, 29th.




Small ripe sweet orange melons can be a fresh ingredient for an unusual sea salad, and the shell of the fruit an unusual but lovely fresh bowl to stuff!

insalata fresca di mare con riso venere


You need:


black rice or wild red rice
melons, small and ripe
squids
shrimps
one or two scampi head
clams
garlic/parsley/pepper
fresh basil
fresh wild fennel
extra virgin olive oil
salt
files
white wine
carrots
corn grains
red or yellow bell peppers


insalata fresca di mare con riso venere



- Boil the rice in plenty of lightly salted water for about 20 minutes or until cooked (I also had a handful of wild rice to give up and mixed with the black rice, but boiled in two different pots), drain, drizzle with a little oil and set aside. Rice can be cooked a day in advance as I did, just store in refrigerator (once cooled) in an airtight container.
- Halve the melon, remove seeds and take the pulp off, digging with care (for a more spectacular touch dig into many little balls with the appropriate tool). Spray a few drops of lime or lemon inside the shell of the melon and put it upside down on a plate to drain. Cut the flesh into small cubes and set aside.
- Rinse the shrimps, clean and wash the squids, making sure to remove  the entrails, eyes and the transparent bone and cut into rings (leave tentacles as they are).
In a pan heat a little oil, add squids and shrimps and cook on a low flame. Season with salt, sprinkle with just a  little of white wine and cook a few minutes, depending on quantity. Season with chopped basil and fennel and set aside.
- Peel the carrots and cut into small cubes, boil in lightly salted water, drain and set aside.
- Dice the pepper in cubes and boil in lightly salted water or fry in a pan with a little oil. Drain and set aside.
- Clams: put the clams to purge for a few hours in a bowl with cold water and a bit of salt. Change the water even 2/3 times, until the clams no longer leave the sand.
In a pan put a little oil, two cloves of garlic, chopped if you like, a little chili (optional), a tablespoon of chopped parsley and fry for a minute, then add the clams and sautée over high heat for a minute. Pour a dash of white wine, cover with the lid and cook 7/8 minutes until the clams are all open. Every now and then shake the pan so that all the clams take heat evenly. Do not add salt.
- Prawns: wash the prawns and cut with the scissors in the middle of the carapace along the lower side (the belly :-) so it will be easier then to be shelled. In a pan put a little oil and prawns, cook over high heat a minute or two on each side, with a lid.
- Prepare an emulsion with extra virgin olive oil and lime juice.
- Combine in a bowl rice, vegetables, squids and shrimps (without any cooking sauce). If the rice is cold from the fridge (as in my case), just warm it up a minute along with the vegetables in the pan. Then add the melon and drizzle with the oil emulsion and lime.
- Dry the inside shell of melons with paper towels, fill with the rice salad, arrange on a serving plate and garnish with clams and prawns.


insalata fresca di mare con riso venere

16 luglio 2013

Black & White Wednesday # 92


Simona of Briciole is hosting this week BWW,
please do send your entries to simosite AT mac DOT com


Just back from a holiday week in Greece,
sailing between wonderful Ionian Islands,
splashing in amazing turquoise blue sea,
having fun and good food in typical local taverns.


P1040507
lonely romantic table bu the sea in Fiskardo







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8 luglio 2013

Black & White Wednesday # 91


Happy Monday!

Susan of The Well-Seasoned Cook is hosting this week BWW,
please do send your entries to thewellseasonedcook AT yahoo DOT com


Some time ago I bought these Coco blanc beans in Cannes,
the little white ones you can find in traditional French cassoulets from Languedoc.

They were perfect in a fresh Summer rice salad
and in an octopus stew,
so precious and delicious for the freshness of the catch :-)

Soon the recipes!


Funny in English these beans are named Navy beans :-)


coco blanc beans-navy beans







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3 luglio 2013

Black & White Wednesday # 90


Priya of The Humpty Dumpty Kitchen is hosting this week BWW,
please do send  your entries to pickwickcorner AT gmail DOT com


Last month we had a terrifying invasion of jellyfish along most Italian sea coasts,
from North to South:
if they were edible, like most Asiatic sisters,
we could have had lucullian meals every day!

Probably they were, but nobody was so temerarious to try! :-)


jellyfish


Jellyfish in Elba



jellyfish











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1 luglio 2013

Insalata fresca di mare con riso venere


 English recipe here


Quarta sfida dell'avventura Tutti cuochi per te, organizzata da Cuoco di fulmine e sponsorizzata da  Ponti.
Questa volta il tema è Hey, sono un cuoco a 5 stelle! e gli ingredienti che non possono assolutamente mancare sono:
  • riso a scelta
  • basilico
  • un pesce/crostaceo a propria scelta, con preferenza del mar Adriatico
  • due prodotti Ponti a scelta
Estate (almeno sul calendario :-): voglia di colore e freschezza!
Ecco allora un piatto unico, dove non manca neanche la frutta che lo rende ancora più fresco ed invitante.
Ho trovato dei meloni piccoli profumati e saporiti, quasi più da porzione antipasto, ma l'idea mi intriga anche con le angurie baby, che potrebbero contenere la giusta porzione da piatto unico.
Le varianti poi sono molteplici, cambiando i pesci/molluschi/crostacei, aggiungendo altre verdure a proprio gradimento, cambiando anche il cereale di base: ogni volta una scoperta gustativa diversa!
Scrivendo ora la ricetta ho già nostalgia del mio piccolo paradiso da cui sono appena rientrata ieri :-)
Ometto le quantità (sono andata ad occhio), ma sarà facile adattarle alle proprie esigenze.



 insalata fresca di mare con riso venere
Ingredienti:

riso venere o riso rosso selvaggio
meloni piccoli e maturi
calamaretti
gamberetti
uno o due scampi a testa
vongole
aglio/prezzemolo/peperoncino
basilico
finocchietto selvatico
olio extravergine di oliva
sale
lime
vino bianco
carote
mais in chicchi
peperoni sott'olio ponti
carciofini sott'olio ponti

insalata fresca di mare con riso venere


- Lessare il riso in abbondante acqua leggermente salata per circa 20 minuti o finchè cotto (avevo un pugnetto di riso selvaggio da finire e ho usato anche quello insieme al riso venere, ma cuocendoli in due pentole diverse), scolare, condire con un filo di olio e mettere da parte. Dovendosi organizzare si può anche fare il giorno prima come ho fatto io, conservandolo in frigorifero (una volta raffreddato) in un contenitore ermetico.
- Tagliare i meloni a metà, eliminare i semi ed estrarre la polpa, scavando con accortezza (per essere ancora più scenografici si possono ricavare tante piccole palline con l'apposito attrezzo, io ne ero sprovvista). Spruzzare qualche goccia di lime o di limone all'interno del guscio del melone e mettere capovolto su un piatto a scolare. Tagliare la polpa a cubettini e mettere da parte.
- Sciacquare i gamberetti, pulire e lavare i calamari, avendo l'accortezza di eliminare le nteriora, gli occhi e la lisca trasparente e tagliarli ad anelli (i tentacoli lasciarli interi a ciuffetto).
In una padella scaldare un filo di olio, aggiungere calamari e gamberetti ed insaporire a fiamma vivace. Salare leggermente, sfumare con un dito di vino bianco e portare a cottura (pochi minuti, dipende dalla quantità). Insaporire con un trito di basilico e finocchietto selvatico e mettere da parte.
- Pelare le carote e tagliarle a cubettini, cuocerle in acqua leggermente salata, scolare e mettere da parte.
- Vongole: mettere le vongole a spurgare per qualche ora in una bacinella con acqua fredda e un po' di sale grosso. Cambiare l’acqua anche 2/3 volte, finchè le vongole non lasciano più sabbia.
In una padella mettere l'olio, due spicchi di aglio, a piacere se tritato o meno, il peperoncino, se gradito, un po’ di prezzemolo e far insaporire un minuto e poi aggiungere le vongole e spadellare a fiamma viva per un minuto. Versare un goccio di vino bianco, coprire col coperchio e lasciar cuocere 7/8 minuti finchè le vongole saranno tutte aperte. Ogni tanto scuotere la padella in modo che tutte le vongole prendano calore uniformemente. Non salare.
- Scampi: lavare gli scampi e con la forbice tagliare nel mezzo per il lungo il carapace inferiore (la pancia :-) così saranno più semplici poi da sgusciare. In una padella mettere un filo di olio e gli scampi, cuocere a fiamma viva uno o due minuti per parte, con coperchio.
- Tagliare a cubetti qualche carciofino e qualche falda di peperone giallo e rosso.
- Preparare un'emulsione con olio extravergine di oliva e succo di lime.
- Riunire in una ciotola il riso, le verdure, i calamari e i gamberetti (senza eventuale sughino di cottura). Se il riso fosse freddo di frigo (come nel mio caso), spadellarlo un minuto insieme alle verdure in padella per portarlo a temperatura ambiente. Unire anche il melone e condire con l'emulsione di olio e lime.
- Asciugare con carta da cucina l'interno dei gusci di melone, riempirli con l'insalata di riso, disporli sul piatto di portata e guarnire con le vongole e gli scampi. 


 insalata fresca di mare con riso venere


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