IN TAVOLA - ON THE TABLE

31 ottobre 2013

Kringel estone - Estonian Kringel


L'Abbecedario della Comunità Europea continua il suo lungo viaggio e fa tappa in Estonia, con Lynne come guida ambasciatrice.
Per i prossimi giorni  ci lascerà liberi di scorazzare in lungo e in largo in questa regione nordica, sia di localizzazione che di razza: è il più settentrionale dei paesi baltici, con i quali è spesso accomunata da simili vicende storiche, tuttavia la lingua e la cultura non sono di origine baltica, ma ugrofinnica, come la vicina Finlandia, e per questo aspira maggiormente a essere considerata come un paese nordico.
L'Estonia è uno Stato membro dell'Unione europea, della NATO e dell'OCSE ed è anche uno dei paesi firmatari del protocollo di Kyoto.
È stata protagonista di una crescita economica dal 2010, grazie alla ripresa della domanda estera e delle esportazioni verso i suoi principali partner commerciali scandinavi, Svezia e Finlandia.
Le Nazioni Unite indicano il suo indice di sviluppo umano, stimato nel 2010, come "Molto Alto" (34º) e si è anche classificata ad un livello alto per libertà di stampa, libertà economica, la democrazia e la libertà politica e nell'istruzione.
Il paese è uno dei primi al mondo per innovazione diffusione ed utilizzo delle nuove tecnologie, come Internet e l'e-commerce, tanto da guadagnarsi il soprannome di e-Stonia. Sul territorio sono presenti circa 1.140 punti Wi-Fi, non male per un paese poco più grande della Svizzera.
La nazione è passata all'euro il 1º gennaio 2011, divenendo il diciassettesimo membro dell'eurozona, nella quale è uno dei Paesi col più basso debito pubblico.
E' una regione prevalentemente pianeggiante con modeste ondulazioni. Coperta per il 40% di boschi, ha un consistente numero di laghi, fiumi ed isole.
Conta circa 1.400.000 abitanti.  Con il ripristino dell'indipendenza nel 1991 ed il rimpatrio delle truppe straniere sovietiche presenti nel territorio estone, vi è stata una massiccia diminuzione di popolazione russa nel paese. Da quel momento è tendenzialmente in aumento la quota della maggioranza di etnia estone (passata dal 61% al 70% circa nel 2012), rispetto agli slavi, (diminuiti da oltre 35% a circa il 24% nel 2012) presenti nella nazione ugro-finnica.
Molto importante per il popolo estone è la cultura musicale. La tradizione del Festival della Canzone Estone (in estone: Üldlaulupidu) cominciò all'alba del risveglio nazionale nel 1869. Si tratta di uno dei maggiori eventi di musica corale del mondo, e l'aggiunta del coro solitamente comprende 18.000 persone.
Molto importante per il popolo estone è la cultura musicale. La tradizione del Festival della Canzone Estone (in estone: Üldlaulupidu) cominciò all'alba del risveglio nazionale nel 1869. Si tratta di uno dei maggiori eventi di musica corale del mondo, e l'aggiunta del coro solitamente comprende 18.000 persone.
Nel 2004, circa 34.000 persone hanno partecipato al Festival della Canzone Estone, con un pubblico aggiunto di 200.000 persone. Dal 1928 l'Auditorium del Festival della Canzone Estone (Lauluväljak) a Tallinn, ospita l'evento ogni cinque anni, in luglio. Il prossimo Festival si svolgerà nel 2014. Sviluppa grande interesse anche per i turisti stranieri che si recano in Estonia. Inoltre, sempre ogni cinque anni si svolge anche il Festival della Canzone Giovanile estone, l'ultimo dei quali si è svolto nel 2007.
La liberazione dall'occupazione sovietica nel 1991, ed il ritorno all'indipendenza estone è chiamata anche Rivoluzione cantata. La canzone e il Festival estoni furono i mezzi con il quale gli estoni cominciarono a protestare pacificamente per la libertà, contro l'occupazione straniera sovietica, a partire dal 1989 (da wikipedia).


kringel



E' interessante partecipare a questo Abbecedario perchè si scoprono nazioni passate quasi inosservate e mai approfondite, ci si documenta con piacere e si impara sempre qualche cosa di nuovo e particolare.
Cercando qualche ricetta adatta al nostro viaggio, mi sono imbattuta spesso in questo dolce tradizionale, preparato soprattutto nelle occasioni festive e celebrative. 
La farcia di zucchero e cannella ben evoca popolari sapori nordici, si può arricchire con uvetta, gocce di cioccolato, aromatizzare con un liquore o un'essenza preferita. 
Ne ho sempre fatto uno simile, la famosa Angelica delle mie amate sorelle, quindi ero più che sicura di una buona e deliziosa riuscita (peraltro apprezzato anche da Sergio monello, il nostro bulldog francese, che è riuscito a salire sul tavolo mentre si raffreddava, prima ancora che facessi le foto, ed è riuscito ad arraffarne un pezzettino!).
Mi sono affidata alla cliccatissima ricetta di Ana, adattando qualche ingrediente sia per l'impasto che per la farcia, per scoprire che anche altre amiche l'avevano già provato con successo: Edda, con una versione autunnale con le castagne, Greta, utilizzando lo zucchero muscovado, Patrizia (non riesco ad accedere al link ),  Claudia e Martina, senza cannella ma con cacao.


kringel


Ingredienti:

350 g di farina
120 ml di latte tiepido
10 g lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero o di miele
1 uovo, leggermente sbattuto *
30 g di burro morbido
un pizzico di sale

Farcia
50 g di burro a pomata
2 o 3 cucchiai di zucchero di canna
1 o 2 cucchiaini di cannella, a piacere
buccia di arancia gratuggiata
gocce di cioccolato

* ho dovuto aggiungere un pochino di farina in più, 
si potrebbe ovviare usando solo il tuorlo invece dell'uovo intero


facendo kringel


Sciogliere bene il lievito nel latte con lo zucchero o il miele.
Nella ciotola dell'impastatrice mettere la farina setacciata ed iniziare ad impastare a velocità bassa aggiungendo il latte col lievito poco alla volta, il burro, l'uovo e per ultimo il sale. Continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo, se occorre aggiungere un cucchiaio di farina in più.
Formare una palla e mettere a lievitare in una ciotola (leggermente unta col burro) coperta fino al raddoppio, circa due ore.
Ho avuto un imprevisto e sono dovuta uscire, per cui dopo mezzoretta ho messo la ciotola in frigorifero a lievitare (circa 3 ore e mezza), ma questo credo sia stato un bene perchè l'impasto poi è stato facile da gestire.
Stendere l'impasto in una sfoglia rettangolare dello spessore di mezzo/un centimetro.
In una ciotolina mescolare il burro con lo zucchero, la cannella e la buccia di arancia e stenderlo sopra la sfoglia con una spatolina. Oppure spalmare il burro sulla sfoglia e poi cospargere col mix di zucchero/cannella/buccia di arancia.
Distribuire poi le gocce di cioccolato.
Arrotolare la sfoglia dal lato più lungo e tagliare nel mezzo il rotolo per il lungo, con un coltello ben affilato cercando di non strappare la pasta.
Fare una treccia con i due rotoli ottenuti,  tenendo in vista la parte con il taglio;  unire poi le due estremità formando una corona.
Trasferire la torta su una placca da forno rivestita di carta forno, pennellare con del burro fuso (facoltativo, io non l'ho fatto) e cuocere a 190/200° per 30/35 minuti.
Se scurisce troppo in fretta, abbassare la temperatura del forno a 180°, se necessario coprire con un foglio di alluminio.
Per avere un kringel bello lucente, pennellare delicatamente con miele liquido quando ancora caldo, appena uscito dal forno.


 kringel

Il morso di Sergio :-)
kringel-il morso di sergio
Sergio's bite :-)



Estonian Kringel


We are in the very Northern part of Europe with the European Culinary ABC, precisely in Estonia with Lynne as our lovely host.
Kringel is a traditional Estonian cake, made especially on festive occasions and celebrations. 
The sugar and cinnamon filling recalls popular Nordic flavors, but can be enriched with raisins, chocolate chips, or else spiced with your  favorite liqueur or essence.

 kringel


I have already and often made something similar, Angelica Cake, so I went very confident, sure it would have been a delicious treat (and so it was, also appreciated by naughty Sergio, our French bulldog, who was able to get on the table while the cake was cooling, and before I took my pictures, and grab a little bit!). 


kringel



You need:

350 g flour
120 ml warm milk
10 g fresh yeast
1 tsp sugar or honey
1 egg, lightly beaten *
30 g soft butter
a pinch of salt

Stuffing
50 g very soft butter
2 or 3 tbsp sugar cane
1 or 2 tsp of cinnamon
grated orange zest
chocolate chips

* had to add a little more flour,
but suppose it would work better using ony the yolk


facendo kringel


Dissolve yeast in milk with sugar or honey.
Pour sifted flour in the bowl of the mixer and start to knead at low speed,  adding milk a little at a time, butter, egg and salt at last. Continue to knead until the dough is smooth and homogeneous, if necessary add a tablespoon of extra flour, but not more.
Shape into a ball and let rise in a lightly greased bowl covered until doubled, about two hours.
At this point I had an inconvenient, so after half an hour I put the bowl in the refrigerator to rise (about 3 hours and a half), but then realized it was a good idea because the dough was easy to handle.
Roll out the dough into a rectangular thick half/one centimeter.
In a small bowl mix butter with sugar, cinnamon and orange zest and spread onto the dough with a spatula. Or just spread soft butter onto the dough and then sprinkle with the sugar/cinnamon/orange zest mix.
Then sprinkle with chocolate chips .
Roll up the long side of the dough and cut the roll in half lengthwise with a sharp knife.
Make a braid with the two rolls, keeping up the cut sides; link together the two ends as to have a crown.
Transfer the cake on a baking sheet lined with parchment paper, brush with melted butter (optional, I didn't) and bake at 190/200 ° for 30/35 minutes.
Should the cake get golden too quickly, lower the oven temperature to 180°, and if necessary cover with aluminum foil.
If you like your cake very bright just brush with a little honey still warm, as soon as out of the oven.


kringel



This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting.

 

Queste focaccette partecipano anche alla raccolta Panissimo, creata da Barbara di Bread & Companatico e Sandra di Indovina chi viene a cena?, ospitata questo mese da Simona.
Bread & Companatico (Barbara) e Indovina chi viene a cena? (Sandra). - See more at: http://www.pulcetta.com/2013/10/annuncio-announcement-panissimo.html#sthash.OTx9j9fc.dpuf
Bread & Companatico (Barbara) e Indovina chi viene a cena? (Sandra). - See more at: http://www.pulcetta.com/2013/10/annuncio-announcement-panissimo.html#sthash.OTx9j9fc.dpufospitata questo mese da Simona

29 ottobre 2013

Black & White Wednesday # 103



Lynne of Cafe Lynnylu is hosting this special BWW Halloween edition,
please do send your entries to lynnylu AT gmail DOT com



Nothing scary but very greedy,
delicious pumpkin muffins,
recipe by fab Jamie.

pumpking muffin








Should you like to host please send me an email to casacortella AT tin DOT it
rules and host-line up here.
We have a group on Flickr if you'd like to join and share your pics,
  hashtag #BWFood on Twitter.
 

27 ottobre 2013

Belokranjska pogača - Focaccette slovene salate - Slovenian Salted Cake


 scroll down for English version


Termina oggi a casa di Cristina la tappa slovena dell'Abbecedario della Comunità Europea ed eccomi puntuale (si fa per dire, piuttosto abilmente sempre sul filo del rasoio :-) con la ricetta per questa gita fuori porta.
Già, perchè questa giovane nazione (indipendente dal 1991) è proprio dietro l'angolo triestino, e conserva ancora una comunità autoctona italiana nella parte istriana.
Ho frequentato spesso questa terra in gioventù, ancora quando faceva regione unica con la Yugoslavia, prima per vacanze familiari estive e poi fuori stagione, quando il mio babbo aveva le sue riserve di caccia in Istria e sull'isola di Krk, ora divenute entrambe croate.
Ci sono ritornata  anche una quindicina di anni fa, e nonostante la malinconia di fondo che questi posti mi hanno sempre trasmesso, nonostante la loro bellezza naturale, serbo anche qualche ricordo goloso di grandi scorpacciate di pesci e crostacei freschi locali, e pure una quasi intossicazione di corbezzoli mangiati a piene mani appena raccolti (da non ripetere mai più!).

A dire il vero, volevo provare un altro pane da portare a Cristina, ma tant'è che sono sempre di corsa e ho dovuto accontentarmi, per ora, di queste focaccette più veloci. Ma non per questo meno buone: sono state una sorpresa gradita, anzi, apprezzata ed approvata all'unanimità, tanto da riuscire a fare solo due foto al volo che sparivano velocemente dalla griglia.



belokranjska pogača-focccette salate-slovenian salted cake



Ingredienti:

500 g di farina 0
300/350 g di acqua tiepida
1 cucchiaio raso di sale
mezzo cucchiaio di zucchero o malto d'orzo
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 bustina di lievito secco
1 uovo sbattuto per oennellare
fior di sale

facendo belokranjska pogača-focccette salate-slovenian salted cake


Mescolare tutti gli ingredienti insieme (tranne l'uovo) fino ad ottenere impasto omogeneo, si può tranquillamente usare un robot.
Formare una palla, ungerla leggermente e mettere in una ciotola a riposare per un'oretta coperta.
Dividere l'impasto in 8/10 pezzi e dare una forma rotonda piatta ad ognuno: si possono benissimo usare gli stampi per tartellette leggermente unti.
Oppure dividere l'impasto  metà e fare due focacce più grandi, anche in teglia rotonda leggermente unta o rivestita di carta forno, diametro 18/20 cm.
Incidere con una lametta dei tagli orizzontali e poi altri perpendicolari in modo da formare dei piccoli riquadri, spennellare con luovo sbattuto e spargere qualche granello di sale.
Cuocere in forno caldo per circa 30 minuti le focaccette piccole, 40/45 quelle più grandi.



belokranjska pogača-focccette salate-slovenian salted cake



Slovenian Salted Cake


An easy and quite quick Slovenian bread, pretty nice if you go for small buns.
Very appreciated by my boys, had just time to shot a couple of pictures as they were gone in a flash!



belokranjska pogača-focccette salate-slovenian salted cake



You need:

500 g all-purpose flour
300/350 g warm water1 tbs salt
half tbs sugar
1 tbs extravirgin olive oil
1 packages of dried yeast
fleur de sel


facendo belokranjska pogača-focccette salate-slovenian salted cake



Mix all the ingredients until the dough is homogeneous, you can use a stand mixer.
Shape into a ball and let rise in a lightly grease bowl about an hour, covered.
Halve the dough and spread evenly onto two lightly greased (or lined with parchment paper) trays, 18/20 cm diameter each, make some cuts on the surface with a blade (first horizontal then perpendicular as to  draw little squares) and glaze with the beaten egg, then sprinkle with salt.
I divided into 9 pieces and made little cakes in 10 cm diameter tartlet molds.
Bake in a pre-heated oven for about 45 minutes at 200°, the small cakes bake about 30 minutes.




This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting.

 


Queste focaccette partecipano anche alla raccolta Panissimo, creata da Barbara di Bread & Companatico e Sandra di Indovina chi viene a cena?, ospitata questo mese da Simona.
Bread & Companatico (Barbara) e Indovina chi viene a cena? (Sandra). - See more at: http://www.pulcetta.com/2013/10/annuncio-announcement-panissimo.html#sthash.OTx9j9fc.dpuf
Bread & Companatico (Barbara) e Indovina chi viene a cena? (Sandra). - See more at: http://www.pulcetta.com/2013/10/annuncio-announcement-panissimo.html#sthash.OTx9j9fc.dpufospitata questo mese da Simona

23 ottobre 2013

Black Cake - Fake Sacher - Torta nera - Finta Sacher


scorrere in basso per la ricetta in italiano


Cooking with spirits is the challenge of the Creative Cooking Crew for this month.
I often use wine or beer or brandy in cooking, especially with meat or fish. Sometimes beer occurs for bread or pizza, but have you ever heard of a chocolate cake made with red wine?
Don't tell your guests in advance what the ingredients are, just let them guess, I bet anybody will be so quick to imagine!
Wine enhances the cocoa flavor of the cake and gives an extra relish.
It's a recipe from my Thermomix cooking book, but can be easily done by hand, both processes are given.


 torta nera-finta sacher-black cake-fake sacher


You need:

150 g all-purpose flour
60 g unsweetened cocoa powder
200 g butter
300 g sugar *
100 g red wine
4 eggs
2 tsp baking powder

 * when Thermomix is not used, better substitute with icing sugar

torta nera-finta sacher-black cake-fake sacher


By hand: melt butter with sugar, wine and cocoa in a saucepan over low heat, to get a nice smooth cream, stirring evenly for 5/6 minutes.
Set a third of the cream aside in a bowl.
Add the eggs, one at a time, to the remaining cream, then sifted flour and baking powder and mix well, no lumps allowed (you can also use a stand mixer).
Pour the mixture into a baking pan lined with parchment paper and bake at 160° for 40/50 minutes.
You can either use a round mold or a plum-cake one.
Let it cool, then cut the cake in half and spread on half cream (of the third kept part), reassemble the cake and frost with the remaining cream. If the cream has thickened too much, just give a few seconds in the microwave to soften.
Garnish with finely chopped dried fruits (hazelnuts, pistachios, nuts, pecans, pinenuts) or sugar confetti at your pleasure.
Put the cake in the fridge for half an hour to thicken the glaze.


With Thermomix: in the bowl butter, wine, sugar, cocoa, 7 min. 5 ° speed 3 or 4.
Remove from the jug a third of the cream and set aside in a bowl.
Set speed 6 and add the eggs, one at a time, flour and mix mix for a couple of minutes, adding also baking powder.
Pour the mixture into a baking pan lined with parchment paper and bake at 160° for 40/50 minutes.
You can either use a round mold or a plum-cake one.
Let it cool, then cut the cake in half and spread on half cream (of the third kept part), reassemble the cake and frost with the remaining cream. If the cream has thickened too much, just give a few seconds in the microwave to soften.
Garnish with finely chopped dried fruits (hazelnuts, pistachios, nuts, pecans, pinenuts) or sugar confetti at your pleasure.
Put the cake in the fridge for half an hour to thicken the glaze.



torta nera-finta sacher-black cake-fake sacher





Torta nera - Finta Sacher


Una torta simpatica, facile, e per un ingrediente un pochino insolita.
L'avevo già postata agli esordi, definendola un must di sicuro successo delle ricette Bimby, ma facilmente adattabile anche a metodi tradizionali. Il vino proposto nella torta esalta il sapore del cacao e conferisce al dolce una marcia in più.
Finalmente i miei ragazzi l'altro giorno hanno esultato con un dolce dolce e tradizionale, senza tante strane alchimie salutistiche che cerco di inculcare nei loro palati!



torta nera-finta sacher-black cake-fake sacher


Ingredienti:

150 g di farina 0
60 g di cacao amaro
200 g di burro
300 g di zucchero (a velo se fatta senza Bimby)
100 g di vino rosso
4 uova
1 bustina di lievito per dolci


torta nera-finta sacher-black cake-fake sacher



Col Bimby: nel boccale burro, vino, zucchero, cacao, 7 min. 50° vel. 3 o 4.
Togliere dal boccale un terzo della crema e tenerla da parte.
Con velocità 6, nella crema rimasta nel boccale aggiungere le uova, una alla volta, la farina e mescolare per un paio di minuti, aggiungendo verso la fine anche il lievito.
Versare in una tortiera ricoperta di carta forno e infornare a 160° per 40/50 minuti.
Si può usare uno stampo rotondo o rettangolare da plum-cake.
Sfornare, fare intiepidire, poi tagliare la torta a metà e farcirla con metà della crema tenuta da parte, ricomporre la torta e glassare con l'altra metà di crema. Se la crema raffreddandosi si fosse troppo ispessita, riscaldarla pochi secondi nel microonde (o sul fuoco).
Decorare a piacere con confettini di zucchero o frutta secca tritata fine.
Mettere la torta in frigo mezzoretta finchè la glassa si rassoda.

Senza Bimby: in un pentolino e su fuoco basso sciogliere il burro con lo zucchero, il vino e il cacao amaro, in modo da ottenere una bella crema liscia, mescolando per 5/6 minuti.
Togliere un terzo della crema e tenerla da parte. Nella restante aggiungere le uova, una alla volta, la farina e il lievito, mescolando bene che non faccia grumi (si può impastare anche nel robot).
Versare in una tortiera ricoperta di carta forno e infornare a 160° per 40/50 minuti.
Si può usare uno stampo rotondo o rettangolare da plum-cake.
Sfornare, fare intiepidire, poi tagliare la torta a metà e farcirla con metà della crema tenuta da parte, ricomporre la torta e glassare con l'altra metà di crema. Se la crema raffreddandosi si fosse troppo ispessita, riscaldarla pochi secondi nel microonde (o sul fuoco).
Decorare a piacere con confettini di zucchero o frutta secca tritata fine.
Mettere la torta in frigo mezzoretta finchè la glassa si rassoda. 
 
 

22 ottobre 2013

Black & White Wednesday # 102


Susan of The Well-Seasoned Cook is hosting BWW this week, 
please do send your entries to thewellseasonedcook AT yahoo DOT com


Just back from a quick trip to Rome,
always a pleasure to be there,
but be aware of funny waiters
offering a table and a chair with a wink ...
... only in Italian restaurants! :-)


funny waiter in rome
seen in Rome - Via Sistina






Should you like to host please send me an email to casacortella AT tin DOT it
rules and host-line up here.
We have a group on Flickr if you'd like to join and share your pics,
  hashtag #BWFood on Twitter.
 

20 ottobre 2013

Verdure in agro, ma anche sott'olio - Pickled Vegetables


Sono appena tornata da una breve visita a Roma, Napoli e Salerno: è sempre un piacere scendere verso luoghi cari e amati, soprattutto se si ha la fortuna di godere di bellissime giornate, illuminate da un sole caldo ed ancora estivo, quando da noi, invece, l'autunno si è prepotentemente e bruscamente insediato già da un pezzo (e per non smentirsi stasera già piove di nuovo).
Ho fatto scorta di mozzarelle troppo buone e inimitabili, di pane rustico a lieviazione naturale e cotto nel forno a legna (a 1,70 eu al kilo, un miraggio per noi nordisti! :-), di piatti colorati e allegri nell'emporio più vivace e caratteristico della zona. Ho conosciuto e pranzato in locali accoglienti e con ottimo cibo, riservando un tavolo per la prossima volta che scenderò dove la visita è stata troppo breve, ma non per questo meno intensa.
Ho ancora addosso il sole, la luce, i colori, i profumi e i sapori del nostro bel Sud, ma so che ben ben presto svaniranno ... ed allora mi sembrerà di riappropiarmene quest'inverno quando aprirò questi vasi, pieni di estive delizie croccanti e saporite.
Da un'idea di Paola, ancora fattibile trovando mature verdure sudiste al mercato.
Due opzioni per due vasi diversi: stesso procedimento e stesse verdure (si possono sostituire e/o aggiungere le preferite), ma in uno ho sostituito il liquido di cottura per la conservazione con olio extravergine di oliva, resteranno più morbide e  dolci all'assaggio.


verdure in agro



Ingredienti:

1 cavolfiore
500 g di pomodori verdi
4 carote
3 cipolle rosse
qualche peperoncino
(rosso piccante o verde dolce)
500 g di aceto bianco
500 g di vino bianco
300 g di zucchero (anche di canna)
1 spicchio di aglio
pepe in grani
bacche di ginepro
chiodi di garofano
un paio di foglie di alloro
sale fino


 verdure in agro


In una casseruola unire l'aceto, il vino, lo zucchero, l'aglio, qualche bacca di pepe e di ginepro, due o tre chiodi di garofano e un paio di cucchiaini colmi di sale. Far prendere il bollore e sobbollire a fiamma bassa 5 minuti, il composto si deve insaporire.
Nel frattempo preparare la verdura: il cavolfiore a cimette, le carote pelate a bastoncini, le cipolle a spicchi (tagliate in quattro), i pomodori a fette.
Sbollentare le verdure, un tipo alla volta e partendo da quelle più chiare (cavolfiore - pomodori - peperoncini - carote - cipolle), solo per un minuto: scolarle e disporle su un canovaccio pulito in modo che asciughino velocemente.
Passare il liquido di cottura attraverso un colino e lasciare raffreddare, o almeno intiepidire.
Invaso: disporre sul fondo del vaso due dita di liquido di cottura (o di olio extravergine di oliva), disporre le verdure a strati, schiacciandole delicatamente con le mani, unendo sempre un po' di liquido di cottura. A piacere aggiungere un paio di foglie fresche di alloro.
Quando il vaso sarà pieno, batterlo con delicatezza sul piano di lavoro in modo che il liquido riempia ogni spazio. Se si vedono bolle d'aria, spostare le verdure aiutandosi con uno stecchino lungo.
Prima di chiudere bene col coperchio si può mettere il tradizionale anello di plastica appuntito per tenere le verdure compatte.
Avvolgere in canovacci, sistemare i vasi in un pentolone, ricoprirli di acqua fredda (almeno 5 cm sopra i tappi) e sterilizzarli per 20/30/40 minuti dal bollore a seconda della grandezza dei vasi.



verdure in agro



Pickled vegetables

Just back from a quick trip to Rome, Naples and Salerno: so lovely there, still Summer weather, sunny and hot, while we are in the middle of real grey Autumn here (by the way, it's raining again).
I came home with fab buffalo mozzarellas, fantastic sourdough wooden oven baked bread (incredibly cheap! :-), tons of amazing colored decorated dishes from the more characteristic shop in the area.
Had lunch and good food in very nice and lovely places, and bookmarked some for next time I will be there.
These colored and tasteful jars will comfort me in the coming winterly months, they look like to bring Summer again on your table!
Yo can either use cooking liquid to preserve or extravirgin olive oil, for a softer and sweeter taste.



verdure in agro


You need:

1 cauliflower
500 g green tomatoes
4 carrots
3 red onions
some chili
(spicy red or sweet green)
500 g white vinegar
500 g white wine
300 g sugar or sugar cane
1 clove of garlic
peppercorns
juniper berries
cloves
a couple of bay leaves
salt


 verdure in agro


In a saucepan combine vinegar, wine, sugar, garlic, some pepper and juniper berries, two or three cloves and a couple of teaspoons of salt. Bring to the boil and simmer over low heat 5 minutes, to flavour the mixture.
Meanwhile prepare the vegetables : cut cauliflower into florets , peel carrots and cut into sticks, onions into four wedges, slice ​​tomatoes.
Blanch the vegetables, one type at a time and starting with the lighter ones (cauliflower - tomatoes - peppers - carrots - onions), just for a minute: drain and place them on a clean cloth to dry quickly.
Pass the cooking liquid through a sieve and leave to cool.
In the jar: place a little of the cooking liquid (or extravirgin olive oil) on the bottom of the pot, arrange the vegetables in layers, gently pressing them with your hands, adding always a little cooking liquid. If you like, add a few fresh bay leaves.
When the jar is full, beat gently on the work surface so that the liquid fills every space. If you see air bubbles, move the vegetables along using a long wodden stick.
Before you close tha jar with the lid, you can place the traditional plastic ring clip to keep the vegetables compact.
Wrap the jars in kitchen cloths, place in a big pot, cover with cold water (at least 5 cm over the lids) and sterilize by boiling for 20/30/40 minutes, depending on the size of the jars.






This recipe is my personal entry to WHB #406
hosted by Simona from Briciole
both Italian and English edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

16 ottobre 2013

Schiacciata con l'uva - Grape Focaccia for World Bread Day 2013


scroll down for English version


Oggi è la Giornata Mondiale dell'Alimentazione e non a caso Zorra l'ha scelta come Giornata Mondiale del Pane, coinvolgendo bloggers da tutto il mondo in una grande hola della panificazione!
Ci sarà un gran fermento per la blogsfera, e sarà poi bello ammirare ed assaggiare tutti i diversi pani provenienti dai paesi più disparati. Chissà se si riuscirà a raggiungere quota 365, un pane per ogni giorno dell'anno, come auspica con fervore Zorra!

E' definitivamente Autunno, umidiccio e abbastanza piovoso, e la campagna regala gli ultimi grappoli prima che la vendemmia se li raccolga tutti.
Ho pensato allora di regalare al resto del mondo qualcosa di stagione, un pezzetto, anzi, una fetta della nostra terra, della mia amata Toscana, tradendo il caratteristico grappolo da vino Canaiolo per una locale uva fragola, di cui ho un'amica spacciatrice eccezionale.
Già altre colleghe illustri ne hanno fatto strage su questi schermi prima di me, Anna Rita, Paoletta e Aurelia, giusto per citarne qualcuna, basandosi tutte sulla ricetta del Petroni (di cui mi sono omaggiata il libro tempo fa). Potevo rinnegarla io?

La tradizione vuole che sia fatta in teglia quadrata o rettangolare, la mia misura internamente 21x21, e con questa dose di impasto mi sono venute anche due tartellette (10 cm di diametro).

I pareri sono discordanti: in casa mia è stata snobbata perchè poco dolce )confesso che sono stata parca di zucchero :-) e si sentono i semini dell'uva (!), mentre le amiche hanno apprezzato perchè poco dolce e non hanno neanche notato i semini.
Come si suol dire ... de gustibus non disputandum ... !

E per chi avesse un buon pane fragrante fra le mani e volesse unirsi alla grande hola panifera, c'è tempo fino alla mezzanotte di oggi per postarne la ricetta: info e regole qui.


schiaccia all'uva




400 g di farina 0
200 g circa di acqua a temperatura ambiente
4/6 cucchiai di zucchero di canna fine
(la ricetta originale ne prevede 200 g in totale)
10 g di lievito di birra
1 cucchiaino di malto d'orzo
1 cucchiaino scarso di sale fino
olio extravergine di oliva
700/800 g di uva nera da vino (varietà canaiolo o uva fragola)
semi di anice, facoltativi


schiaccia all'uva


Impasto: sciogliere il lievito nell'acqua, aggiungere il malto e un paio di cucchiai di olio.
In una ciotola mettere la farina e un paio di cucchiai di zucchero (per gli amanti del più dolce se ne può aggiungere di più, poco alla volta aggiungere i liquidi ed iniziare ad impastare, dapprima con la forchetta e poi sulla spianatoia. Aggiungere il sale dopo che i liquidi sono stati assorbiti.
Lavorare bene l'impasto, deve risultare morbido ed omogeneo.
Si può impastare anche con l'impastatrice.
Formare una palla, mettere a lievitare in ciotola leggermente unta e coperta fino al raddoppio.


 facendo schiaccia all'uva


Lavare l'uva ed asciugarla e sgranare gli acini.
Dividere la pasta a metà, una parte leggermente più grande.
Stendere la parte più grande in un quadrato e foderare una teglia quadrata (leggermente unta in precedenza) facendo attenzione che la pasta ricopra anche i bordi.
Riempire con gli acini di uva, cospargere sopra due (o tre o più per gli amici più zuccherini) cucchiai di zucchero e un giro di olio.
Stendere anche l'altra parte di impasto in un quadrato grande come la teglia (o poco più) e metterlo sugli acini di uva, ripiegando i bordi della pasta sottostante e premendo con le dita in modo da sigillare bene i lati (altrimenti in cottura esce il sugo dell'uva e si brucia).
Ricoprire ancora con gli acini rimasti, cospargere sopra un paio di cucchiai di zucchero e un giro abbondante di olio. Se piace, cospargere qualche semino di anice.
Cuocere in forno caldo a 180° per circa 50 minuti.
Le tartellette piccole (10 cm di diametro) cuociono in mezzoretta.

Un consiglio: meglio sistemare un foglio di stagnola sul ripiano inferiore del forno in modo che se del sugo dovesse fuoriuscire dalla teglia non cade direttamente sulla lastra del forno.

schiaccia all'uva


uva fragola-foxy grapes



Grape Focaccia


Today is World Food Day and t's also World Bread Day, the big baking event Zorra created long ago to gather so many bloggers from all around the world to bake a new bread for this special day, as to have a great baking hola troughout the world!
It's definitely Autumn, pretty moist and quite rainy, and the countryside is offering the last grapes before they are all pickled for the seasonal harvest.
So I would like to give to the rest of the world something seasonal and a little a bit, actually a slice of our land, my beloved Tuscany, even though I had to betray the traditional Canaiolo grape for the more peculiar Foxy grape, having an exceptional dealer friend for it.

Tradition calls fora  square or rectangular baking dish, my inside size 21x21, and with this amount of dough I made also two tarts 10 cm diameter.

Opinions are divided: at home the tart was snubbed because not sweet enough (but I must confess I used less sugar :-) and you could feel the grapes'seeds under your teeth (!), while friends have appreciated because it was not much sweet and they did not even noticed the seeds.
As they say ... de gustibus non disputandum ... !

If you have a good fragrant bread in your hands and would like to join the great baking hola,you have time until midnight to post the recipe: info and rules here.



schiaccia all'uva



 You need:


 400 g all-purpose flour
about 200 g water, room temperature
4/6 tbsp fine sugar cane
(original recipe calls for 200 g)
10 g fresh yeast
1 tsp barley malt
about 1 tsp salt
extra virgin olive oil
700/800 g red wine grape or foxy grape
anise seeds, optional

schiaccia all'uva


Dough: dissolve yeast in water, add the malt and a couple of tablespoons of oil.
In a bowl put the flour and a couple of tablespoons of sugar (if you are a sweeter palate add one more), gradually add the liquids and begin to knead, first with the fork and then on a work surface. Add salt when liquids have been absorbed.
Knead the dough until soft and smooth.
You can use a mixer to make it easier.
Shape into a ball, let rise in lightly greased bowl, covered, until doubled.


facendo schiaccia all'uva


Wash and dry the grapes and remove the berries from the stems.
Divide the dough in half, one part slightly larger.
Roll out the larger dough into a square and place into a square baking dish (lightly greased before) making sure that the dough come up to the edges.
Fill with grape berries, sprinkle over two (or three or more for sugar addicted lovers :-) tablespoons of sugar and drizzle with oil.
Roll out the other piece of dough into a square as big as the pan (or just a very little more) ) and place on the berries, turning the edges of the lower pastry onto the upper one, and press with your fingers to seal well (otherwise some grape sauce might come out and burn the oven).
Cover again with the remaining berries, sprinkle over a few tablespoons of sugar and a drizzle of oil. If you like, sprinkle some anise seeds.
Bake in preheated oven at 180° for about 50 minutes.
The smaller tartlets (10 cm diameter ) are ready in half an hour.

A little suggestion: better put a sheet of foil onto the bottom shelf of the oven to avoid any probable exceeding sauce to burn on it.


 schiaccia all'uva


14 ottobre 2013

Black & White Wednesday # 101


A big warm welcome to Urvashi of Budding Homemaker
hosting BWW for the first time,
please do send your entries to  thebuddinghomemaker AT gmail DOT com


One of our favorite home party
is making pizza in the wood oven,
great fun and yummy yums!


pizza in the wood oven







Should you like to host please send me an email to casacortella AT tin DOT it
rules and host-line up here.
We have a group on Flickr if you'd like to join and share your pics,
  hashtag #BWFood on Twitter.
 

11 ottobre 2013

Flaounes - Cypriot Easter Bread - Focaccine al formaggio


 la ricetta in italiano qui

I have tried a very nice recipe for the Cypriot trip of the European Culinary ABC, a special celebrating bread and as I'm very fond of baking, as soon as I saw it I said that's mine!
Very delicious indeed, I was having guests for lunch that day and they really loved these cheese tartellettes.

Flaouna or flaounes in the plural is a special Easter food eaten on the island of Cyprus by the mainly Orthodox Greeks. They are a cheese filled pastry, which sometimes also include raisins or can be garnished with sesame seeds.
Flaounes have been made in Cyprus for ages and serve as a celebratory food for the breaking of the lenten fast. They are traditionally prepared on the Good Friday for consumption on Easter Sunday by Orthodox Christians They are eaten in place of bread on Easter Sunday, and continue to be made and eaten for the weeks following. Creating the flaounes can often be a family tradition shared with multiple generations.
The Guinness World Records holds a record for the largest flaouna ever made. It was set on 11 April 2012 by the company Carrefour in Limassol. The pastry measured 2.45 metres (8.0 ft) long and 1.24 metres (4.1 ft) wide, weighing 259.5 kilograms (572 lb). As part of the celebrations, 20 percent of sales of flaounes in Carrefour stores on the day in Cyprus, went to charity.
 Flaounes are a cheese filled pastry interspersed with cheese. The pastry is described as similar to shortcrust in texture. The cheese can be a mix of Graviera, Halloumi, Mizithra and/or Kefalotyri. Outside of Europe, these cheeses can sometimes be referred to as flaouna cheese. Depending on the area of island in which they are made, the recipes vary so that the pastries are either salty, semi-sweet or sweet. They can also sometimes have sesame seeds sprinkled on top or sultanas interspersed with the cheese (from Wikipedia).

flaounes-focaccine formaggio-cypriot easter bread


I adapted the recipe from this original one, omitting two original Greek ingredients: mastic and malhepi (o mahlab, see below for explanations).
I was a little suspicious for the mint in the filling (but mint is often used in Cypriot cuisine, it's one of their main ingredient), but had to change my mind as it goes super well with cheese.
Do have a look at the videos on how to make the folds of the dough (you can also do triangular), it's very useful and interesting if you want to try to repeat the recipe: first, second, third video .
I used half dough for the traditional flaounes following the video instructions, but also tried to make mini fingerfood tarts using the non-stick muffin shaped tin (lightly brushed with oi, just in case :-), putting a disc of dough bigger than the mold, with edges up on the sides, then folding the edge to the center after putting the filling in the middle.
I made some larger  tarts with the appropriate mold, but you could also use the disposable aluminum ones.

flaounes-focaccine formaggio-cypriot easter bread
mini tartellettes made in muffin molds

flaounes-focaccine formaggio-cypriot easter bread
 10 cm diameter tartellettes



Dough:

500 g all purpose flour
15 g fresh yeast
2 tablespoons barley malt
30 g extra virgin olive oil
30 g soft butter
150 g water, room temperature
100 g warm milk (even vegetable)
1 teaspoon salt


Filling:

600 g mixed cheese *
70 g  all purpose flour
90 g semolina flour
2 g fresh yeast
1 teaspoon baking powder
chopped fresh mint
3 eggs, beaten
80 g raisins, soaked and dried


The original recipe calls for 2,5 g mastic and 5 g malhepi in the filling.
Mastic is the hardened resin from a small evergreen tree found mainly on the Greek island of Chios. It is used to flavour Greek and Cypriot baked goods, sweets, drinks and ice-cream. It’s available from Greek food stores and good delicatessens.
Mahlepi (or mahlab) is a spice made from ground cherry pits. It is usually sold whole and needs to be ground using a mortar and pestle before using. Use it to add a sweet, spicy fragrance to sweet breads. They are both available from Greek food stores.
You can substitute with a pinch of ground nutmeg, cinnamon, cloves, cardamome.


Glaze:

a beaten egg to brush
black and white sesame seeds

* mainly pecorino cheese and haloumi



flaounes-focaccine formaggio-cypriot easter bread



Dissolve yeast in water, add milk and oil.
Pour the flour into a large bowl , make a well in the center and pour into the liquids and butter. Start kneading taking a little flour at a time. Transfer on the working surface and work well to obtain a homogeneous mixture.
Using a kneader the work is not tiring at all!
Make a ball and let it rest in a greased bowl, covered and in a warm place until doubled.
Prepare the filling by scraping the cheese coarsely and place in a bowl with the flour and yeast, then add the beaten eggs and mix well. Store in the refrigerator until ready to use (better if done the day before, all the flavors will deeply amalgamate). Only then combine with chopped fresh mint and raisins.
Place the sesame seeds on a plate.
Transfer the dough on a work surface , divide in half and form a roll for each piece. Divide each roll into 6/8 pieces.
Flatten each piece of dough into a disk about 18 cm in diameter, about 3 mm  thick, press it on the sesame plate so the seeds will stick on the bottom of the pastry, put a large spoonful of mixture in the center and bring back the flaps of dough towards the center, sealing the corners with the prongs of a fork, as shown in the video.
Otherwise you can roll out the dough to a thickness of 3 mm and cut the discs with a round mold (a tea cup saucer will fit). Any leftover dough can be mixed and roll out again, maybe for the minitartellettes.
Transfer the scones on a baking tray lined with parchment paper, brush with beaten egg and sprinkle with some more seeds, mostly in the center .
Bake for about 30 minutes at 180° , until the cheese melts and the pastries becomes golden.
Flaounes can be served both hot or cold, I prefer them warm.
If you decide to do minitartellettes in the muffins mold , reduce cooking time to about 20 minutes.





This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting

10 ottobre 2013

Black & White Wednesday # 100 - The Gallery


It's a great pleasure for me to share with you 
the very talented pictures wou sent me
to celebrate this special edition of Black & White Wednesday,

thank you all for our faithful presence in the event.

Take a break from daily routine,
get a comfortable seat,
grab your coffee, tea or whatever you'd like to sip slow
and enjoy!
 

 Simona - Apple Crostata


 Pam - Leek




 Priya - Red Lentils






 Haalo - Apples




 Rosa - Full Of Promise


 Claudia - Hop Umbel


 Usha - Sliced Zucchini


 Meena - Fresh Red




tuba portabottiglia - top hat bottle holder


And now ... from the magic hat ... the lucky winner is ...

R O S A 
Rosa's Yummy Yums



lucky winner 100th edition


!Congratulations!

I'm very happy for her
(well, would have been for everybody, of course :-),
but she has a special touch in her clicks,
things look like to be real in her shots,
so fascinating.

Have to add what was my concerning funny  dream last night:
I was having lessons with two photographers,
practicing with one of their cameras with 50 mm lens,
shooting in black & white!
Shall I visit an exorcist? :-)



There is always a free place to host a week,
check out the host line-up here and sign in for yours!



Next week our host will be Urvashi of Budding Homemaker,
a warm welcome for her first time @ Black & White Wednesday!




We have a group on Flickr if you'd like to join and share your pics,
  hashtag #BWFood on Twitter.