In questi giorni di festa l'Abbecedario della Comunità Europea ha proseguito il suo viaggio, fermandosi in Germania ospitati da Simona di Briciole.
Sono stata parecchie volte a Monaco di Baviera, città che amo molto e di cui conservo ricordi piacevoli di giornate e feste spensierate con amici italo/tedeschi.
Ho anche attraversato tutta la Germania, da nord a sud, in macchina nel 2006, ma entrambe le volte era notte e buio, e del porto di Rostock ho solo il ricordo di un grande e solitario imbarcadero, alle 4 di mattina erano ben pochi ad imbarcarsi per la Danimarca! Ma il traghetto era molto luminoso, funzionale e ben equipaggiato; ricordo con disappunto, però, la possibilità di fumare a bordo (forse ora si sono adeguati).
Non ho avuto la possibilità di cucinare nuove ricette per questa tappa, il susseguirsi di pranzi e cene di questo mese super festivo mi ha fatto concentrare su altre cose.
Ma consultando il blog, ho ripescato vecchie ricette ed altre più recenti che ci fanno comunque assaggiare qualcosa di originale teutonico.
Bretzel
Un pane sfizioso e così caratteristico nella sua forma, presente ad ogni fiera e sagra, sempre in prima fila sul banco dei panettieri. Qui in ambedue le versioni, croccante epiù soffice, per accontentare tutti davvero!
Insalata di cavolo cappuccio
Un contorno semplicissimo, che mi
piace molto, e che anche nelle nostre regioni Altoatesine non manca mai nei ristoranti e nei
buffet degli alberghi, un classico evergreen! Perfetto con i bretzel di cui sopra.
Gulasch
La cucina altoatesina risente molto dell'influenza austro/germanica e
conseguentemente anche di quella ungherese per certe preparazioni, come
il Gulasch. Infatti il suo nome completo in ungherese è Gulyás-leves, che letteralmente significa "zuppa del mandriano", infatti
questi ultimi erano soliti cuocere questo spezzatino (ma in origine era
più brodoso, quasi una zuoppa) di manzo in un grande paiolo posto sopra
ad un grande fuoco di legna all'aperto.
Ingredienti principali, oltre a della buona carne, sono le cipolle, in quantità quasi esagerata (vado sempre ad occhio, ma per avere un'idea per un pezzo da kilo di carne ho usato 5 o 6 cipolle dorate di grandezza media), e la paprika, sia dolce che piccante (poi ognuno modererà le quantità in base al gusto personale), spezia che uso spesso, ottenuta dalla macinazione del peperone fatto seccare precedentemente.
Ingredienti principali, oltre a della buona carne, sono le cipolle, in quantità quasi esagerata (vado sempre ad occhio, ma per avere un'idea per un pezzo da kilo di carne ho usato 5 o 6 cipolle dorate di grandezza media), e la paprika, sia dolce che piccante (poi ognuno modererà le quantità in base al gusto personale), spezia che uso spesso, ottenuta dalla macinazione del peperone fatto seccare precedentemente.
Questa è una ricetta di casa, così lo faceva la mia mamma, imparata da amici italo/bavaresi di famiglia coi quali per un
lungo periodo abbiamo instaurato una sorta di gemellaggio amichevole e
culinario.
Kugelhopf salato
Versione salata del tradizionale dolce Kugelhopf, una torta lievitata molto popolare in Germania, Alsazia, Svizzera e Austria.
Perché questa torta si chiama Kugelhopf? Non ci sono certezze, si ipotizza che il nome derivi dalla parola tedesca Kugel (palla) facendo riferimento alla sua forma rotonda, e Hopfen che significa alzare verso l'alto o sollevarsi sotto l'influenza del lievito. Oppure che derivi dalla parola alsaziana (tedesca) Gugelhut/Gugehüet, che si riferisce a una sorta di cappello medievale rotondo indossato dai membri del Senato di Strasburgo che governavano la città.
Rumtopf
I tedeschi e gli austriaci lo chiamano Rumtopf, il grande Pellegrino Artusi la chiamava frutta in guazzo: è un modo simpatico e per niente difficile per conservare la frutta,
zuccherata e macerata nel rum secondo il metodo tedesco, nel bourbon
come da tradizione francese, o anche nel brandy o altro preparato
liquoroso ad almeno 40% di gradazione alcolica.
Usando il rum l'ideale sarebbe il Pott 54%,
ma qua in Italia è molto difficile da trovare per cui ci si può
benissimo arrangiare con un buon rum di qualità e rigorosamente scuro.
Si
inizia a primavera inoltrata con le fragole, proseguendo poi durante
tutta l'estate aggiungendo i vari tipi di frutta mano a mano che
maturano.
Strauben
E per finire un dolce, un dolce fritto tipico dell'Alto Adige, dell'Austria e della Bavaria.
Straub significa tortuoso, arricciato, e infatti la caratteristica forma è piuttosto
contorta. E' un dolce tipico da sagra, viene sempre preparato nelle
piazze dei paesi in occasione di feste popolari.
La sua versione più tipica è con una spolverata di zucchero a velo e accompagnato dalla classica marmellata di mirtilli rossi.
Queste ricette partecipano alla tappa in Germania per l'Abbecedario della Comunità Europea, ospitata da Simona di Briciole.
Auf Wiedersehen!
4 commenti:
Brilliant idea to consolidate previous blog posts relating to the Abbecedario Culinario journey through Germany.I must look for some of my posts that have recipes that would be suitable for the journey!
Quel Kugelhopf salato prima o poi lo devo fare. Comunque tutte le ricette che hai raccolto in questo post sono ottime e fanno onore alla cucina tedesca. Grazie per il contributo all'Abbecedario. E Buon Anno!
Thanks, Lynne, easier to read and enjoy then! ;-)
Simona, grazie per l'ospitalità e ancora auguroni per un 2014 golosamente prosperoso! ;-)
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