Oggi il Calendario del Cibo Italiano celebra la Giornata Nazionale della Pasta e Fagioli: ce ne parla ampiamente Sabrina nel suo articolo di presentazione sul sito Aifb.
Una ricetta tanto conosciuta e tanto amata non solo in Italia, ma in tutto il mondo: nonostante la fama nazionale, non ne esiste una ricetta unica, ogni regione rivendica la sua, ogni famiglia la propria versione con il proprio tocco personale.
Solo l'ingrediente principale resta invariato: i fagioli. Le diverse aggiunte sono molteplici, dai più svariati aromi, al pomodoro, al lardo, al prosciutto o alla pancetta, ognuno dà la sua impronta a un piatto così semplice e familiare.
Solo l'ingrediente principale resta invariato: i fagioli. Le diverse aggiunte sono molteplici, dai più svariati aromi, al pomodoro, al lardo, al prosciutto o alla pancetta, ognuno dà la sua impronta a un piatto così semplice e familiare.
Pasta e fasul', come dicono a Napoli.
E questa è una ricetta che viene proprio da laggiù, dal nostro caro amico Nicodemo che ha la fortuna di abitare in uno dei posti più belli del mondo: Positano.
E' una semplice ricetta di casa, la faceva il suo babbo, chiamato il Capitano, che tanto si raccomandava di non usare quelle schifezze dei dadi, ma solo sale e pepe!
Semplicissima nella sua esecuzione, esige però un fattore determinante che ne pregiudica la bontà: i fagioli devono essere rigorosamente freschi!
Quaggiù sono detti spollichini o spollecarielli, perché si acquistano ancora con il baccello e vengono sgranati poco prima di essere cotti.
Quaggiù sono detti spollichini o spollecarielli, perché si acquistano ancora con il baccello e vengono sgranati poco prima di essere cotti.
Sì, lo so, tanti dicono che è noioso pulire fagioli e piselli: a me piace, rilassa e dà soddisfazione. Poi ho anche insegnato ai miei due più piccoli (una volta, ora grandi anche loro) come si fa e spesso e volentieri mi faccio aiutare ... con le buone o le cattive!
Quando è stagione e ne trovo al mercato, ne faccio gran scorta: li sgrano (li sgraniamo!) e poi li congelo, in modo da averli sempre pronti quando ci prende la voglia di coccolarci con questa zuppa.
Qualche anno fa, al ritorno da una mini vacanza nel nostro luogo del cuore (non a caso il mio primogenito è nato laggiù!), la mia valigia era più preziosa che mai: conteneva un sacchetto regalatoci da Nicodemo di spollichini doc, che sono subito finiti in pentola come faceva il suo babbo.
Qualche anno fa, al ritorno da una mini vacanza nel nostro luogo del cuore (non a caso il mio primogenito è nato laggiù!), la mia valigia era più preziosa che mai: conteneva un sacchetto regalatoci da Nicodemo di spollichini doc, che sono subito finiti in pentola come faceva il suo babbo.
un battuto di cipolla, carota e sedano
un pomodorino ciliegia per ogni porzione
fagioli freschi
olio extravergine di oliva
sale/pepe
pasta corta
acqua o brodo vegetale
un pomodorino ciliegia per ogni porzione
fagioli freschi
olio extravergine di oliva
sale/pepe
pasta corta
acqua o brodo vegetale
Soffriggere il battuto di verdure in un po' di olio facendo attenzione che non bruci, in caso aggiungere un dito d'acqua.
Unire i fagioli e mescolare bene, aggiungere i pomodori e acqua o brodo fino a coprirli completamente, solo un paio di centimetri sopra, salare e pepare.
Cuocere sobollendo piano e coperto, finchè i fagioli sono teneri. Al bisogno aggiungere ancora un pochino di acqua.
Quando i fagioli sono pronti, buttare la pasta e cuocere per il tempo indicato.
Più densa (azzecculiat' come dicono a Napoli) o più liquida? Sta al proprio gusto, per averla più cremosa si possono schiacciare dei fagioli con un mestolo di legno contro le pareti della pentola prima di aggiungere la pasta.
Una grattatina fresca di pepe e una bella spolverata di grana e la pasta e fasul' è servita!
Interessante anche la versione all'Ischitana.
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