Uno dei biscotti più semplici che abbia mai fatto.
Ma nel contempo uno dei più friabili e saporiti, con quell'aroma inconfondibile del sesamo che li rende unici.
E sono stati uno dei due tipi che ho spedito a Marica e Laura per lo swap natalizio organizzato da Giulia: spero portatori di serenità come originariamente sono nati, perchè queste feste natalizie siano momenti di gioia e intimità familiare per ognuno di noi e nel ricordo di chi ci è comunque vicino e silenziosamente ci abbraccia e ci sostiene.
E sono stati uno dei due tipi che ho spedito a Marica e Laura per lo swap natalizio organizzato da Giulia: spero portatori di serenità come originariamente sono nati, perchè queste feste natalizie siano momenti di gioia e intimità familiare per ognuno di noi e nel ricordo di chi ci è comunque vicino e silenziosamente ci abbraccia e ci sostiene.
Ricetta originale di Micol Hillman, pubblicata da Eleonora nel suo blog.
120 ml di Tahina
mezzo cucchiaino di lievito in polvere
un cucchiaino di estratto di vaniglia
mandorle intere, una per ogni biscotto
mezzo cucchiaino di lievito in polvere
un cucchiaino di estratto di vaniglia
mandorle intere, una per ogni biscotto
Sbattere a lungo il burro con lo zucchero in modo da avere un composto leggero e spumoso. Aggiungere il resto degli ingredienti, tranne le mandorle, ed amalgamare bene. Far riposare l'impasto in frigorifero finchè ben rappreso (l'ho fatto la sera prima).
Prendere un po' di impasto alla volta, formare un cilindro e ritagliarlo a pezzetti con cui fare tante palline; sistemarle sulla teglia foderata di carta forno. Premere una mandorla su ogni pallina, in modo da incastrarle e appiattire un po' il biscotto.
Infornare a 180° (forno già caldo) per 15-20 minuti, fino a doratura. S si colorano troppo da un lato, la teglia andrà girata a metà cottura.
Lasciarli raffreddare cinque minuti sulla teglia e poi su una reticola da pasticceria.
Note di Eleonora: si possono fare anche con olio (120 ml), ma sono molto più fragili rispetto a quelli fatti con il burro. Però si sciolgono in bocca, dando l'impressione di mangiare qualcosa di quasi etereo. "Si vaporizzano al morso e ti sembra di mangiare nuvole", ha detto la Mai, che ha provato entrambe le versioni.
La pasta con l'olio è anche più difficile da maneggiare e formare, rispetto a quella con il burro e potreste aver bisogno di un paio di cucchiai in più di farina.
Entrambe le versioni sono ottime.
1 commento:
Spero tanto che la magia che portano con loro, arrivi ovunque vadano. :)
grazie di cuore di averli fatti
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