di Cristina Latessa
ROMA - Mentre il pane schizza alle stelle e ammicca come un gioiello nei vetri dei fornai, gli italiani riscoprono l'arte del pane fatto in casa e un buon 5% si prepara da solo fumanti pagnotte e panini, ottenendo un riparmio fino all'80% sul prodotto acquistato. "Gli aumenti dei prezzi hanno fatto riscoprire l'arte artigianale: a fare il pane in casa ci guadagna il portafoglio, il gusto e il piacere di vivere meglio l'intimità della casa" - osserva Paolo Landi, segretario generale dell' Adiconsum. Il pane fatto in caso comporta "evidenti risparmi", secondo quanto sottolinea il sito 'QuiRisparmio.net' che fa un po' di conti sulla spesa per il pane in un anno di una famiglia italiana media di 4 persone.
Presupponendo che la famiglia consumi un chilo di pane da 3 euro al giorno, nell'arco di un anno arriva a spendere oltre mille euro. 350 chili di pane fatto in casa con le specifiche macchinette, arrivano invece a costare una settantina di euro. E questo conteggiando nei costi di produzione anche l'energia elettrica che ha un'incidenza non da poco. Va ricordato che a temperatura ambiente il pane si può conservare per due-tre giorni, mentre se riposto in frigorifero ancora intero e all'interno di un sacchetto di carta può conservarsi per circa una settimana; in alternativa si può congelarlo e riutilizzarlo al momento anche per qualche mese.
"Fare il pane in casa è anche un modo per spezzare un cartello di prezzi che si è ormai instaurato con il progressivo diminuire dei consumi di pane - aggiunge Landi - Sarebbe anche il caso che i giovani approfittassero della liberalizzazione di forni e panifici avviata da Bersani e cominciassero a offrire prodotti a prezzi convenienti, invece che tre euro al chilo magari un euro e mezzo. Ci sarebbe comunque un margine di guadagno rilevante".
Anche negli Stati Uniti il pane fatto in casa si sta facendo largo, considerato che i consumatori si devono difendere da un prezzo schizzato del 6% negli ultimi mesi. L'azienda di farine e attrezzature da forno King Arthur Flour ha fatto qualche conto sui risparmi assicurati dalla produzione in casa della pagnotta: se al forno ha un prezzo che varia dai 3 ai 5 dollari, a casa costa circa 60 cents, tra acqua, farina, lievito e costo dell'energia elettrica. Un prezzo certamente vantaggioso e che non ha caso - ha osservato l'azienda - ha portato negli ultimi anni a un crescente acquisto di macchine per il pane.
www.ansa.it
Io non ho la macchina del pane, ma ho il bimby, il ken e tanta voglia di impastare, sfornare e degustare!!!
W anche il BBD!!!
Presupponendo che la famiglia consumi un chilo di pane da 3 euro al giorno, nell'arco di un anno arriva a spendere oltre mille euro. 350 chili di pane fatto in casa con le specifiche macchinette, arrivano invece a costare una settantina di euro. E questo conteggiando nei costi di produzione anche l'energia elettrica che ha un'incidenza non da poco. Va ricordato che a temperatura ambiente il pane si può conservare per due-tre giorni, mentre se riposto in frigorifero ancora intero e all'interno di un sacchetto di carta può conservarsi per circa una settimana; in alternativa si può congelarlo e riutilizzarlo al momento anche per qualche mese.
"Fare il pane in casa è anche un modo per spezzare un cartello di prezzi che si è ormai instaurato con il progressivo diminuire dei consumi di pane - aggiunge Landi - Sarebbe anche il caso che i giovani approfittassero della liberalizzazione di forni e panifici avviata da Bersani e cominciassero a offrire prodotti a prezzi convenienti, invece che tre euro al chilo magari un euro e mezzo. Ci sarebbe comunque un margine di guadagno rilevante".
Anche negli Stati Uniti il pane fatto in casa si sta facendo largo, considerato che i consumatori si devono difendere da un prezzo schizzato del 6% negli ultimi mesi. L'azienda di farine e attrezzature da forno King Arthur Flour ha fatto qualche conto sui risparmi assicurati dalla produzione in casa della pagnotta: se al forno ha un prezzo che varia dai 3 ai 5 dollari, a casa costa circa 60 cents, tra acqua, farina, lievito e costo dell'energia elettrica. Un prezzo certamente vantaggioso e che non ha caso - ha osservato l'azienda - ha portato negli ultimi anni a un crescente acquisto di macchine per il pane.
www.ansa.it
Io non ho la macchina del pane, ma ho il bimby, il ken e tanta voglia di impastare, sfornare e degustare!!!
W anche il BBD!!!
12 commenti:
Ciao ho scoperto il tuo blog tramite un utente,anzi due,che hanno messo una tua ricetta sul forum "Ventaglio di pasta briosce " complimenti per il tuo blog da una panificatrice folle :-))
ciao Rossella
HO SCOPERTO DA POCHI SECONDI IL VOSTRO BLOG ATTRAVERSO IL FORUM PANPERFOCACCIA E VI FACCIO GLI AUGURI PIU' SENTITI .A proposito di panE, ho cominciato a settembre dell'anno scorso a fare il pane in seguito ai primi rincari ,ora ho rifatto la pasta madre perche' mi era morta .vorrei fare il pane con i vostri consigli ,ho messo il vostro blog tra i preferiti, mi suggerite quali fare che vengono bene ,complimenti per il video sui grissini che provero' a breve .Grazie.Annamaria
io non ce la faccio a stare dietro alla pasta madre, senza la quale secondo me il pane fatto in casa non vale la pena...
la mia fortuna è di avere sempre a disposizione un pane squisito ed economicamente ancora accessibile...fino a quando però???
mi dimentico sempre di firmare: ale!
verissimo questo articolo, io faccio il pane in casa da oramai 9 mesi e non ho più comperato un panino e poi la passione è passata alle focacce, pizze, dolci e salati, nelle bocche dei miei bimbi ora sò io cosa metterci! io ho anche la macchina del pane :-))) oltre al Bimby e al Kenwood quindi basta solo scegliere :-))))
buona settimana Ely
Anche io da ottobre faccio il pane in casa. da sola ne consumo poco e quello che si compra oltre ad essere caro diventa subito immangiabile. Pane a cassetta con farina nera, fette nel freezer e ho risolto! Senza macchina del pane ma impastando a mano che è divertente!
sonia
Rossella: grazie per la bella notizia , andrò a curiosare.
Annamaria: appena hai la pasta madre pronta, prova subito il toscano, il più semplice ma anche uno tra i migliori!
Ale: il segreto della pasta madre è non farsi prendere da "ansia del rinfresco" e non farla arrivare a dosi esagerate...
Ely e Sonia: benvenute amiche panificatrici!
E pronta quando lievita in due tre ore ?grazie e auguri per Pasqua e per il tuo blog.Annamaria
Auguri anche a te, Annamaria.
Non capisco la tua domanda...
buon giorno ,le vorrei porre due domande
1°la pasta madre si deve rinfrescare sempre con la farina manitoba o si puo' utilizzare altra farina
2°ora la pasta madre pare sta crescendo si potrebbe dire che e' pronta, ma quando la posso utilizzare e quanti rinfreschi durante la settimana le posso fare grazie.Annamaria
Scusa, Annamaria, il ritardo nel risponderti, ma sono stata un pò presa...
Dunque: per il rinfresco puoi usare qualsiasi farina, la manitoba solo in caso tu voglia darle una botta di forza, se magari la vedi un pò giù di tono.
La p.m. si comincia a usare dopo uno o due mesi, dipende dall'aspetto, profumo e forza che ha. I rinfreschi dipendono dall'uso che ne fai, se la usi spesso puoi anche rinfrescarla ogni altro giorno, altrimenti si può rinfrescare ogni 4/5 giorni, mantenendola in frigo tra un rinfresco e l'altro.
A breve farò un post con tutti i dettagli sulla p.m.
Grazie Cindystar.Annamaria
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