This week Joan's "Culinary Tour Around the World" takes us to Romania, a country located North of the Balkan peninsula: in 2004 becoming part of NATO, in 2007 entering in the European Union. Since 1989 (after the collapse of Nicolae Ceauşescu's dictatorship lasted almost 25 years) it has become a Presidential Republic. Even though I have never been in this country, I feel emotionally involved with it. I have positive and familiar memories when my dad was going there for hunting: happy and victorious back home showing its beautiful prey, giving us pictures and stories about these mysterious and boundless landscapes on the banks of Danube. On the other hand, I am aware of a critical and dramatic situation where small, defenseless, innocent children need help and support, both economical and emotional. Ceausescu's dictatorship has left an open wound that current Government has not healed yet (and often seems to "forget"): the drama of abandoned children and infected with the HIV virus through pratcicies not clarified yet. At least 15000 children infected, about 100 thousand children abandoned by their mothers in the last years of dictatorship, so many abandoned children still today. As my little contribution, I have been supporting for years "Fondazione Bambini in Emergenza", Mino Damato's organization wanted and created after he faced emergencies during the days of the Revolution. Mino Damato, journalist of "Il Tempo", journalist of TG 1, special envoy in hot areas of war, from Bangladesh to Northern Ireland, Vietnam to Cambodia, where was the last reporter to enter in Phnom Penh besieged by the Khmer Rouge, special envoy in Afghanistan from 1979 to 1983 where he realized for the first time in the world a satellite clandestine link from the fields of battle, author and conductor of TV programmes, still verstile anchor man whose interviews with famous guests as scientific authorities of worldwide fame, Nobel Prizes, Heads of State, authors and international artists have left a mark in Italian journalism . Once left his career, he completely dedicated himself to shocking condition of children with Aids, especially in Romania, where also adopted a baby girl.
I met Mino for the first time years ago, at a charity party organized in Verona to collect funds for his Foundation. He is a very nice person, who speaks with his heart in hand of what he has done and what would be able to do. Inner and anger grows unwieldy within yourself, a suffocated scream aches in your stomach when you see the video clips of this terrible reality. It is my intent to go to Romania with him some day, he welcomes happily everybody, and if I am lucky I might cook a very special sweet Cozonac with his children too!
I met Mino for the first time years ago, at a charity party organized in Verona to collect funds for his Foundation. He is a very nice person, who speaks with his heart in hand of what he has done and what would be able to do. Inner and anger grows unwieldy within yourself, a suffocated scream aches in your stomach when you see the video clips of this terrible reality. It is my intent to go to Romania with him some day, he welcomes happily everybody, and if I am lucky I might cook a very special sweet Cozonac with his children too!
Cozonac is a traditional sweet in Romania, usually prepared for every major festivity like Christmas, New Year and Easter. Sweet bread is quite the same for everybody, but the filling may vary depending on the region: raisins, hazelnuts or nuts, rhum or vanilla flavourings, orange or lemon zest. You can also spread some poppy seed on top. Also the shape may vary: plum-cake, crown, plait, we can easily say that each family has its own recipe for it! I followed Cristina's.
It was the sweet chosen to represent Romania in the Café Europe initiative of the Austrian presidency of the European Union, on Europe Day 2006.
You need:
500gr plain flour
2 eggs
a pinch of salt
2 eggs
a pinch of salt
100 gr sugar
20 gr yeast
20 gr yeast
100 gr melted butter or oil
125 gr warm milk
125 gr warm milk
2 tablespoons of rhum
filling:
125 gr finely chopped nuts
10 gr powder bitter cocoa *
75 gr sugar
50 gr milk
you could also use raisins*, soaked, strained and slightly floured,
added to the dough while kneading
Melt yeast in warm milk with a little bit of sugar then add it to flour (by hand or in a kneader) and start kneading, adding all remaining milk and sugar, beaten eggs with a pinch of salt, rhum and melted butter. Knead well and let it rest about a couple of hours in an oiled covered bowl.
Prepare filling: warm milk with cocoa and sugar then add finely chopped nuts.
Divide the dough in two if shaping a plait, roll out in two rectangles, spread filling inside, roll each and shape in a plait, put it in a plum-cake mould covered with baking paper, let it rest about an hour. Bake at 175/180° for 50 minutes, (be careful, it has to be not so "tanned" like mine!), let it cool on a rack before slicing.
*I have learned to keep raisins in a jar covered with grape, they will be always ready and slightly flavoured, just fill again the jar with more raisins when necessary.
Il "Tour Culinario Intorno al Mondo" di Joan questa settimana ci porta in Romania, nazione a nord della penisola balcanica che nel 2004 è entrata a far parte della NATO, mentre nel 2007 è entrata di fatto anche nell'Unione Europea. Dal 1989 (dopo il crollo della dittatura di Nicolae Ceauşescu durata quasi 25 anni) è diventata una repubblica presidenziale, che si ispira ai modelli occidentali. Anche se non sono mai stata in questo paese, ne sono emotivamente e profondamente legata. Da una parte ho un ricordo positivo e familiare di quando il mio babbo ci andava a caccia, e tornava felice e vittorioso con le sue belle prede, le foto e i racconti di questi paesaggi sconfinati e misteriosi sulle rive del Danubio. Dall'altra, sono consapevole di una situazione critica e drammatica in cui i protagonisti piccoli e indifesi, innocenti e senza colpa, hanno bisogno del maggior aiuto e sostegno possibile, sia economico che affettivo. Proprio la dittatura di Ceausescu ha lasciato una ferita aperta che ancora il governo attuale non ha rimarginato (e purtroppo, spesso, pare abbia "dimenticato"): il dramma dei bambini abbandonati e infettati con il virus dell'HIV attraverso pratiche iniettive ancora oggi non chiarite. Almeno 15000 i bambini infettati, circa 100 mila i bambini abbandonati dalle madri negli ultimi anni della dittatura, abbandoni che ancora oggi sono numerosi. E nel mio piccolo, sostengo da anni la "Fondazione Bambini in Emergenza" voluta e creata da Mino Damato dopo che si trovò ad affrontare personalmente situazioni di emergenza durante i giorni della rivoluzione.
Il Cozonac è un pane dolce tradizionale rumeno tipico delle festività più importanti come Natale, Capodanno, Pasqua. La base del pan brioche è abbastanza simile per tutti, il ripieno cambia da regione a regione: uvetta, buccia di arancia o limone, nocciole o noci, aroma di vaniglia o rum. Può essere abbellito anche con semi di papavero sopra. Anche la sua forma è molteplice: rettangolare come un plum-cake, a treccia, a corona, si può dire anche che ogni famiglia conservi gelosamente la propria ricetta personale, io ho seguito quella di Cristina.
Ingredienti:
Il "Tour Culinario Intorno al Mondo" di Joan questa settimana ci porta in Romania, nazione a nord della penisola balcanica che nel 2004 è entrata a far parte della NATO, mentre nel 2007 è entrata di fatto anche nell'Unione Europea. Dal 1989 (dopo il crollo della dittatura di Nicolae Ceauşescu durata quasi 25 anni) è diventata una repubblica presidenziale, che si ispira ai modelli occidentali. Anche se non sono mai stata in questo paese, ne sono emotivamente e profondamente legata. Da una parte ho un ricordo positivo e familiare di quando il mio babbo ci andava a caccia, e tornava felice e vittorioso con le sue belle prede, le foto e i racconti di questi paesaggi sconfinati e misteriosi sulle rive del Danubio. Dall'altra, sono consapevole di una situazione critica e drammatica in cui i protagonisti piccoli e indifesi, innocenti e senza colpa, hanno bisogno del maggior aiuto e sostegno possibile, sia economico che affettivo. Proprio la dittatura di Ceausescu ha lasciato una ferita aperta che ancora il governo attuale non ha rimarginato (e purtroppo, spesso, pare abbia "dimenticato"): il dramma dei bambini abbandonati e infettati con il virus dell'HIV attraverso pratiche iniettive ancora oggi non chiarite. Almeno 15000 i bambini infettati, circa 100 mila i bambini abbandonati dalle madri negli ultimi anni della dittatura, abbandoni che ancora oggi sono numerosi. E nel mio piccolo, sostengo da anni la "Fondazione Bambini in Emergenza" voluta e creata da Mino Damato dopo che si trovò ad affrontare personalmente situazioni di emergenza durante i giorni della rivoluzione.
Mino Damato, giornalista al "Tempo", giornalista di punta del TG 1, inviato speciale in zone calde di guerra, dal Bangladesh all'Irlanda del Nord, dal Vietnam alla Cambogia, dove fu l'ultimo reporter ad entrare a Phnom Penh assediata dai Khmer Rossi, inviato speciale in Afghanistan dal 1979 al 1983 dove ha realizzato per la prima volta al mondo un collegamento clandestino in diretta via satellite dai campi di battaglia, autore e conduttore di programmi tv, ancora anchor man poliedrico, le cui interviste ad ospiti illustri come autorità scientifiche di fama mondiale, premi Nobel, Capi di Stato, premi Oscar, autori e artisti internazionali hanno fatto storia. Abbandonata la televisione si dedica anima e corpo alla scioccante condizione dei bambini malati di Aids, specialmente in Romania, dove adotta anche una bimba.
Ho conosciuto Mino di persona proprio nella mia città, dove ogni anno si organizza una serata di beneficenza per la sua Fondazione alla quale non manco mai. E' una persona squisita, che parla col cuore in mano e gli occhi lucidi di quello che fa e che vorrebbe poter fare ancora. E una rabbia interiore cresce a dismisura dentro di te, un urlo soffocato rimbomba nello stomaco nel vedere le immagini filmate di questa tremenda realtà. E' nei miei intenti riuscire ad andare un giorno in Romania con lui, con Mino la porta è sempre aperta, e chissà che non riesca poi a cucinare un più dolce Cozonac con i suoi bambini!
Il Cozonac è un pane dolce tradizionale rumeno tipico delle festività più importanti come Natale, Capodanno, Pasqua. La base del pan brioche è abbastanza simile per tutti, il ripieno cambia da regione a regione: uvetta, buccia di arancia o limone, nocciole o noci, aroma di vaniglia o rum. Può essere abbellito anche con semi di papavero sopra. Anche la sua forma è molteplice: rettangolare come un plum-cake, a treccia, a corona, si può dire anche che ogni famiglia conservi gelosamente la propria ricetta personale, io ho seguito quella di Cristina.
Piccola curiosità: è stato il dolce scelto per rappresentare la Romania al Café Europa (iniziativa dell'allora Presidente Austriaco dell'UE dove ogni stato veniva rappresentato dal suo dolce tipico) nella Festa dell'Europa 2006 (festa che si celebra ogni anno il 9 maggio).
Ingredienti:
500 gr farina
2 uova
un pizzico di sale
10 gr zucchero
20 gr lievito di birra fresco
100 gr burro sciolto
125 gr latte tiepido
2 uova
un pizzico di sale
10 gr zucchero
20 gr lievito di birra fresco
100 gr burro sciolto
125 gr latte tiepido
un paio di cucchiai di rhum
per il ripieno:
125 gr noci macinate
10 gr cacao amaro
75 gr zucchero
50 gr latte
si può usare anche uvetta ammollata*,
asciugata e leggermente infarinata,
da aggiungere direttamente all'impasto
Nell'impastatore mettere la farina e lo zucchero e iniziare a impastare con il latte dove è stato fatto sciogliere il lievito. Aggiungere poi le uova sbattute con un pizzico di sale, il liquore e poi il burro sciolto. Impastare finchè ben amalgamato, se occorre aggiungere ancora un cucchiaio di farina. Dare una breve menata e una battitura anche a mano, riporre quindi a lievitare in ciotola unta e coperta per circa un due ore.
Preparare il ripieno scaldando latte, zucchero e cacao e aggiungendo alla fine le noci macinate.
Riprendere l'impasto e dividerlo a metà se si decide di fare una treccia, stendere la pasta in due rettangoli e farcirli col ripieno, arrotolare, intrecciare e mettere a lievitare nello stampo da plum-cake ricoperto di carta forno per circa un'ora. Infornare a 175/180° (attenzione a non "abbronzarlo" troppo come il mio!) per 50 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente su una griglia prima di tagliarlo.
* ho imparato dalla mia presentatrice Bimby a conservare l'uvetta in un vasetto coperta di grappa bianca, in questo modo è sempre pronta e già aromatizzata, mano a mano che si usa si rimpiazza con dell'altra.
Siamo arrivati in Romania con l'Abbecedario Culinario della Comunità Europea, creato dalla mente fervida e inarrestabile della Trattoria MuVarA, e questa ricetta va a Cristina che ci ospita fino a fine mese.
Siamo arrivati in Romania con l'Abbecedario Culinario della Comunità Europea, creato dalla mente fervida e inarrestabile della Trattoria MuVarA, e questa ricetta va a Cristina che ci ospita fino a fine mese.
17 commenti:
Cindy - Thank you for the information about Romania -- and for the beautiful sweet bread that you made. I am so happy that you continue the journey with me.
ottimo! buona giornata
Ottimo inizio di giornata!
Complimenti cara Cindy !!!! E il piu' bello cozonac. Sei stata bravissima.
Ti raccomando anche questa ricetta http://lacucinadicrista.blogspot.com/2008/05/cozonac-con-panna-acida-cozonac-cu.html secondo me il migliore :-)
Che delizia...dev'essere buonissimo!
ciauuuu
mi sembra davvero buono!!! adatto alla colazione!!! un bacione
Mmmm che ricettina particolare.. ma deve essere ottimo!!!! buona giornata :-)
sei stata bravissima!!
perfetto davvero ;)
Nice looking bread here! The story of the Romanian Children is so sad. Helping them is so important and I hope more give to charity to help those less fortunate in our world. We can only hope and pray things will improve for them.
Ciao Cindy, your Cozonac looks amazing! I was in Romania in 1991 and saw first hand the effects of Ceaucescu's dictatorship on the children. I am forever grateful that I was able to adopt my two wonderful daughters.
Sono passata a prendere il dolcetto.....visto che ci è impossibile realmente....ne approfitto virtualmente :P
Bacio grande!
Ad esempio, come ieri sera, mi è stato impossibile postare un commento. Mi dava loging quando inserivo la parola e dovevo aspettare (per niente) poi riprovavo, ma la parola non usciva. A volte, quando usciva e la scrivevo, me la dava sbagliata. Probabilmente è un problema del mio pc, ma se non mi leggi non è perchè non ti leggo... Bella la ricetta, in quanto al racconto non commento perchè staremmo qui una settimana
che lavoro meravigliosa hai fatto, e che rsultato finale, bravissima! NOn conoscevo mica questo tortiglione ripirno che ha questo nome così strano. Bello imparare sempre nuove cose.
Ciao bella signora bionda!!
Grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee mille davvero!!!
Buongiorno!
Qui splende sempre il sole...anche se fa un freddissimo!
Joan, I am so glad to follow you, it's more and more interesting each stop you get!
Cri, seguirò presto il tuo consiglio perchè ci è veramente piaciuto molto!
Robin Sue and Liliana, thanks for passin by...slowly and hopefully things are improving and getting a little better...but the road is so long and children are so many...hope many people will help and support this cause too!
Unfortunately adoptions have been interrupted, but I am sure you have done the best thing you could do, Lil, I admire you!
Alda...grazie per seguirmi così fedelmente!
A quando un altro caffettino insieme?
Fra, ha sorpeso anche me un così bel risultato...soprattutto il sapore! mi piacciono tanto queste iniziative perchè si impara veramente molto, anche solo il dover ricercare una ricetta ti porta a conoscere mondi e usi solitamente sconosciuti.
Loryyyyy...il cozonac è in tuo onore, per offrirti una colazione festosa da regina!
Marcella, Nanny, Simo, Manu, Claudia, Mirtilla, Anto...ce n'è una fettina anche per voi!
Vi auguro un bellissimo weekend, coriandoloso, frittoloso, carnevaloso...anche sanremoso...perchè no?...io lo guardo, e ci sono delle canzoni veramente meritevoli!
Baciiiiii!!!
Grazie Cindystar!!
Ti volevo ringraziare per avermi postato il link di questa deliziosa treccia"Cozonac"
Avevo il PC morto......e non ti ho potuto ringraziare prima....ciao!!
Patty, grazie a te, ho solo riportato una vecchia ricetta di Cristina, ma hai già provato a farlo?
Baci carnevaleschi!
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