A fine settembre ho trascorso un bellissimo weekend a Positano, con marito e suocero.
Erano tanti anni che non tornavamo "dalle nostre parti" e avevamo un po' il timore di trovare le cose e le persone cambiate. Invece questa perla della Costiera ha un suo fascino naturale e spontaneo che credo non deluda mai chi la visita, sia per pochi giorni che per lunghe vacanze, sia col bel tempo che con qualche pioggia a tradimento.
Eh sì, il primo giorno non è stato dei più sereni, ha anche piovuto nel pomeriggio, ma tale era la gioia di ritrovare luoghi cari, di rivedere vecchi amici mai dimenticati, di gustare quelle buone cose che per quanto tu cerchi di imitare a casa mai hanno quel sapore speciale che solo quaggiù si trova, che il tempo è volato implacabile ... resta un ricordo vivo in queste foto, che parlano da sole.
Ci siamo accomiatati da Positano con un sole raggiante, dopo un bagno mattutino nel mare azzurro e ancora frizzante dalle onde del giorno prima, una cassetta piena di pomodori cuore di bue, cedri e peperoncini presi dagli ambulanti in strada come nella più vera tradizione turistica, un abbraccio grande come il suo golfo a Napoli e al Vesuvio, concedendoci un'ultima fermata a Caianello per comprare chili di mozzarelle, con la promessa di tornare al più presto e con la famiglia al gran completo!
pranzo al Covo dei Saraceni
la Scogliera arrabbiata, i Galli timidi, la baia di Fornillo
le ceramiche di Vietri
gita a Nerano
per gustare gli inimitabili spaghetti alle zucchine da Maria Grazia
scorci e vedute
si accendono le lucine e Positano si trasforma in un presepe
Chist'è 'o paese d''o sole,
chist'è 'o paese d''o mare,
chist'è 'o paese addó tutt''e pparole,
so' doce o so' amare,
so' sempe parole d'ammore!
chist'è 'o paese d''o mare,
chist'è 'o paese addó tutt''e pparole,
so' doce o so' amare,
so' sempe parole d'ammore!
Da Wikipedia: La leggenda narra che, tanti anni fa, all'incirca nel XII secolo D.C., una nave che trasportava un quadro della Madonna, di tipo Bizantino, stesse solcando le acque del Mar Tirreno, dinnanzi all'allora paesino di Positano. C'era bonaccia ed il veliero non riusciva in nessun modo a riprendere il mare, quando i marinai sentirono una voce che diceva "POSA POSA"... Posa Posa, ovvero fermatevi li, in quel posto, quasi proveniente dal quadro della Vergine Maria. Così si avvicinarono alla riva. I Positanesi, che da questo evento presero il loro nome, presero il quadro della Vergine e lo portarono nella Chiesa di S. Vito, Santo Protettore di Positano, che già non esiste più dal '600. La lasciarono lì, ma al mattino miracolosamente questo era sparito e fu ritrovato vicino al mare, su di un albero di "mortella". Si pensa che anche lì ci fosse stato un miracolo, in quanto il quadro era arrivato li da solo. Fu così allora che i Positanesi iniziarono in quel punto la costruzione della nuova chiesa dedicata, appunto, a Maria Assunta, festeggiata con ogni onore il 15 agosto di ogni anno. Oggi la chiesa è una delle più belle presenti in Italia. Tra gli abati commendatari che ressero l’abbazia di Positano ricordiamo il cardinale Vincenzo Maria Orsini, divenuto poi Papa Benedetto XIII .
3 commenti:
che meraviglioso viaggio!ti aspetto per il mio ocntest se ti va, magari propri con quelche prodotto dop o igp scovato qui!! intanto ti ho agiiunta:DD
guardo queste foto con grande commozione...per me positano ha significato tantissimo e lì sono conservati i miei ricordi più belli.
Splendide foto!!!
ale!Pinco
Genny, grazie mille per la visita e vengoa vedere subito il tuo contest!
Ale, ... un'altra cosa in comune! ...e mi sono dimenticata di scrivere della tappa ad Orvieto, della pizza a metro di Vico Equense ... appena ho un attimo aggiorno il post!
Buonissima domenica, fredda ma solare!
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