In questi ultimi tempi è macaron mania, in ogni pasticceria, in ogni blog.
Ho voluto frequentare un corso alle Tamerici per vedere se riesco ad evolvermi anche io dopo un paio di tentativi mezzi falliti ... ma di veri macarons e della loro storia (pare anche che fossero i pasticcini più amati dalla regina Marie Antoinette) ne parlerò in un altro capitolo.
Per il momento mi diletto, e con molto più successo e molta ma molta meno fatica, con gli amaretti morbidi, definiti da José Maréchal, l'autore del libro Le Macaron, da cui proviene la ricetta, i macarons italiani, forse per l'aggiunta del nostro liquore all'amaretto.
Josè suggerisce di pizzicarli con le dita prima di infornarli in modo da formare delle piccole punte ma io preferisco lasciarli rotondi, fanno delle piccole crepe che li abbelliscono.
Si conservano a lungo in una scatola ermetica, anzi, ne acquistano in morbidezza.
Sono carini da regalare se avvolti in veline ultraleggere colorate, come i famosi amaretti di una famosa azienda lombarda :-).
Per circa 30/35 biscottini:
200 g di mandorle in polvere
150 g di zucchero a velo
60 g di albume (uno)
un cucchiaino di estratto di mandorla amara
un cucchiaio di liquore all'amaretto
- Mescolare la farina di mandorle con lo zucchero a velo, aggiungere l'albume, l'estratto di mandorla e l'amaretto. Mescolare con vigore con una forchetta per amalgamare bene.
- Formare delle piccole palline e disporle ben distanziate sulla placca del forno ricoperta di carta forno. Se necessario, sporcarsi ogni tanto i palmi delle mani con lo zucchero a velo per non rendere l'impasto troppo appiccicoso. Con le dita pizzicare la parte superiore di ogni pallina per formare delle piccole punte, l'ho fatto la prima volta ma preferisco lasciarli come sono, in cottura le palline leggermente si appiattiscono.
- Infornare a 180° per 10/12 minuti. Cospargere di zucchero a velo appena tolti dal forno.
Recently is macaroon mania everywhere, in all pastry shops, in so many blogs.
I had a macaron lesson some days ago, after a couple of done-on-your-own failure ... I would like to have a little satisfaction someday, so will try again and again ... but will blog about their history (they are supposed be the most beloved sweet treat by Queen Marie Antoinette) and recipe soon in another post.
I am just enjoying with much more success but less effort soft macaroons, amaretti morbidi in Italian.
The recipe is by José Maréchal, the author of the book Le Macaron, and he names them Italian macaroons, perhaps for the addition of Italian amaretto liqueur.
José suggests to pinch the cookies with your fingers before baking, but I rather prefer to leave them round, with small cracks coming out in baking that are very decorative.
They can be stored in an airtight box for long, indeed they will get even softer.They could be a nice present if wrapped ilk candies in colored ultralight tissue paper.
I had a macaron lesson some days ago, after a couple of done-on-your-own failure ... I would like to have a little satisfaction someday, so will try again and again ... but will blog about their history (they are supposed be the most beloved sweet treat by Queen Marie Antoinette) and recipe soon in another post.
I am just enjoying with much more success but less effort soft macaroons, amaretti morbidi in Italian.
The recipe is by José Maréchal, the author of the book Le Macaron, and he names them Italian macaroons, perhaps for the addition of Italian amaretto liqueur.
José suggests to pinch the cookies with your fingers before baking, but I rather prefer to leave them round, with small cracks coming out in baking that are very decorative.
They can be stored in an airtight box for long, indeed they will get even softer.They could be a nice present if wrapped ilk candies in colored ultralight tissue paper.
Making about 30/35 cookies:
200 g ground almonds
150 g icing sugar
60 g egg white (1)
a teaspoon of almond extract
a tablespoon amaretto liqueur
- Combine ground almonds with icing sugar, add egg white, almond extract and amaretto. Stir vigorously with a fork to mix well.
- Shape into small balls and place well apart on a baking tray covered with baking paper. If necessary, flour the palms of your hands with icing sugar to not make the dough too sticky. With your fingers pinch the top of each ball to form small points, I did the first time but I prefer to leave them as they are, while cooking the balls flatten slightly and get some little cracks very decorative.
10 commenti:
buonissimi questi amaretti sono fra i miei dolci preferiti!
sono maglifici
non mi sono mai cimentata con i famosi macarons....ma mi sa tanto che i tuoi amaretti sono di gran lunga più buoni!
Credo che questi macarons italiani mi piacerebbero piu' di quelli francese. I tuoi sembrano squisiti.
Come ti invidio il corso, adoro i macarons :-) sono una malattia a casa mia :-)
Mi incuriosisce moltissimo questa versione italiana, indubbiamente sembra un po' piu' semplice.
E grazie ;-)
Catrina e Simona, grazie, sono carini davvero e soprattutto antistress per la buona riuscita sempre! :-)
Donaflor, i veri macrons sono abbastanza ostici, nel senso che bisogna prenderci un po' di manualiotà e poi, alle volte, è solo questione di fortuna, secondo me :-), con questi è sicuramente tutto più facile e veloce :-)
Linda, grazie, il gusto è abbastanza simile (al guscio dei macarons base intendo), cambia la consistenza.
Stefania, grazie a te, mi pare abbiamo risolto bene la questione dei commenti :-) ... sarebbe bello provare a fare una maccaronata insieme, anche solo virtualmente, come ai vecchi tempi! :-)
E' ufficialmente iniziata la primavera, speriamo si comporti da tale ora! :-)
(anche se il bisogno di pioggia è ancora forte ... )
bellissimi ,ti rubo la ricetta se permetti!!
Marsettina, ruba pure, e mandamene anche qualcuno che qua sono spariti! :-)
ciao cara, purtroppo ho seguito la ricetta invogliata dalla bellissima descrizione e dall' invitante foto da te postata, ho effettuato una variazione, al posto delle mandorle tritate ho utilizzato la farina di mandorle comprata in un supermercato , malgrado l'impasto sia risultato buono nella consistenza, ed io abbia infornato a forno preriscaldato gli amaretti, gli stessi dopo circa 8 minuti si sono appiattiti completamente formando una pizza vuota dentro, in cosa posso aver sbagliato? il liquore che intendi come ameretto è quello noto a tutti che viene da Saronno?? e il forno doveva essere preriscaldato o meno? o forse è colpa della farina di mandorle? Attendo una tua risposta grazie. Marianna M.
Ciao Marianna,
innanzitutto scusa il ritardo nel risponderti.
Io inforno a forno caldo, il liquore che uso è l'amaretto di Saronno.
Alle volte uso le mandorle tritate, alle volte la farina pronta.
Però mi viene da supporre che sia forse questa la differenza, nel senso che può essere che non tutte le farine siano uguali di consistenza, lasciando così l'impasto troppo morbido.
Il gusto era buono?
Se hai voglia di riprovarli, puoi provare a farne mezza dose quando ti avanza dell'albume, tieni l'impasto leggermente più consistente e quando fai le palline compattale bene.
Magari provo a rifarli anche io in settimana così vediamo e confrontiamo ;-)
Buon weekend!
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