IN TAVOLA - ON THE TABLE

9 gennaio 2013

Un tulipano per l'Abbecedario della Comunità Europea


Anno nuovo, Abbecedario nuovo! :-)
E' ufficialmente iniziato l'Abbecedario della Comunità Europea, creato dalla mente fervida e inarrestabile della Trattoria MuVarA, per dare continuità ai due precedenti viaggi attraverso le regioni italiane.
Per questo nuovo Abbecedario è stato allungato il tempo di permanenza in ogni singola nazione, in modo da poter conoscere meglio usi e costumi talvolta a noi veramente sconosciuti, e si sono uniti anche blogs stranieri per rafforzare la Comunità: tutte le info, regolamento e programma qui.
Fino al 27 gennaio siamo ospiti di Monia, che ha egregiamente inaugurato il nuovo Abbecedario con una deliziosa Appeltaart in rappresentanza dei Paesi Bassi.
Non sono mai stata in Olanda, ma è una regione che mi attira molto, quindi spero di riuscire a visitarla presto.
Girovagando per internet sono capitata nel sito di Kirsten Huijsen, che, incuriosita dalla sua stessa storia di famiglia ed amando la storia della cultura olandese, cerca di aiutare chi ha origini e antenati nei Paesi Bassi a ritrovare le proprie radici.
Non poteva mancare una sezione dedicata al cibo olandese e fra le varie ricette proposte, quella che vado a trascrivere mi ha colpito proprio per l'eredità storica che le appartiene.

Quando si parla di Olanda, le prime cose che vengono in mente sono i mulini a vento, gli zoccoli di legno e i tulipani. Fiori bellissimi, variopinti, semplici ma nel contempo raffinati, invadono con i loro campi steerminati di raccolta tutta la regione occidentale del paese. Il parco di Keukenhof, a pochi chilometri da Amsterdam, ne è la principale attrazione: è il più grande parco di fiori a bulbo del mondo, ed anche il più fotografato, nonostante sia aperto solo un paio di mesi all'anno in primavera (quest'anno dal 21 marzo al 20 maggio 2013), il tempo della fioritura di ben 7 milioni di bulbi piantatai a mano, di cui 4,5 milioni solo di tulipani in 100 varietà diverse.

tulipani

Ma c'è stato un tempo che gli olandesi si sono visti costretti a rinunciare alla consueta varipinta fioritura dei loro amati fiori per poter sopravvivere cibandosi proprio dei loro bulbi.
Così racconta Kirsten:

E' successo durante l'inverno del 1944/1945 noto agli olandesi come Hongerwinter (inverno di fame). Mentre la parte meridionale dei Paesi Bassi era stata liberata dalle truppe alleate, il nord era rimasto occupato dai tedeschi. Nel settembre del 1944, la regina Wilhelmina, dal suo esilio momentaneo esortò il personale ferroviario olandese a scioperare, in modo da sabotare i tedeschi nel rifornire le loro truppe. Il personale ferroviario le obbedì, ma i risultati furono disastrosi.
Ben presto i tedeschi si organizzarono con i propri treni e punirono il popolo olandese tagliando fuori il nord-ovest da tutti i trasporti e consegentemente dai rifornimenti di cibo per sei settimane. Questa rappresaglia coincise purtroppo con altri tre fatti che peggiorarono ulteriormente la situazione: fu un inverno estremamente rigido, che esasperò la necessità di combustibile per riscaldarsi, soprattutto per le persone anziane e malate, ed il carbone così disperatamente necessario, non poteva essere trasportato dalle miniere del sud a causa della linea del fronte bellico che tagliava il paese in due lungo i grandi fiumi. Inoltre, la maggior parte dei campi era diventata zona di battaglia, per cui non era stato possibile coltivarla e mietere raccolti, lasciando poche e misere provviste locali. Non sorprende quindi se il risultato portò ad una grande carestia che culminò con circa 20.000 morti di fame.
La gente che sopravvisse a quel terribile inverno ci riuscì in parte mangiando quello che era ancora disponibile: bulbi di tulipano. Ed il governo stesso pubblicò delle ricette per cucinare un pasto nutriente con i bulbi.

tulipani a Keukenhof - foto da Wikipedia

Riporto la ricetta come è trascritta da Kirsten, e mi unisco fortemente alla sua richiesta di attenzione: non provate in nessun modo a riproporla veramente, purtroppo le varietà moderne di tulipani non sono edibili e possono contenere alte concentrazioni di insetticidi/pesticidi!


Polpette di bulbi di tulipani

una tazza di fagioli scuri
una tazza di bulbi di tulipani
cipolle, se disponibili
sale, se disponibile
curry, o surrogato, se disponibile
maggiorana, se disponibile
olio

Cuocere i fagioli e i bulbi in acqua finchè teneri.
Lasciare raffreddare e mescolarli bene fino ad ottenere una crema omogenea.
Soffriggere la cipolla col curry ed aggiungere al composto.
Aggiungere sale e maggiorana a piacimento.
Formare delle polpettone e rosolarle in un filo di olio.

5 commenti:

Tamtam ha detto...

ciao carissima Cinzia, una bella storia, triste...mi piace la ricetta, peccato non si possa rifare oggi, un abbraccio Tam

Cindystar ha detto...

Sì, Tam, una storia triste come lo è ogni guerra, ma in un certo senso anche di coraggio ed inventiva per riuscire a sopravvivere a situazioni così drasticamente nemiche.
Dobbiamo solo considerarci superfortunati che non sappiamo cosa è la fame, e rispettare ogni singola briciola di cibo sempre, non buttando mai via nulla!

Sabrina ha detto...

Ciao Cara.
Un post stupendo, carico di emozioni. Sono commossa.
Poi andrò a leggere bene il programma dell'abbecedario.
Pensavo..visto che non si possono utilizzare i bulbi di tulipno, dei quali poi non ho la minima idea di che sapore possano avere, perchè non proviamo a sostituirli con i lampascioni che me li ricordano tanto?
Ti abbraccio forte cara sexbomb..

Gata da Plar - Mony ha detto...

Grazie Cinzia per aver diffuso questo scorcio di storia... la Guerra è veramente una cosa orribile e dobbiamo ritenerci fortunati di non essere nati in quel periodo... o in uno dei tanti Paesi dove si combatte ancora oggi...
La Fame, quella vera, è una gran brutta bestia... ci porta a fare cose impensabili in tempi normali...
L'episodio che ci racconti dimostra ancora di più quanto gli Olandesi siano FORTI e siano riusciti a venirne fuori...
Grazie infinite per la ricetta e... bè, magari potremmo trovare un qualche bulbo "moderno" commestibile... :)
Però conosco una blogger che li ha mangiati sai? Lo raccontò in un suo post tempo fa e mi fece sganasciare dalle risate!
Probabilmente la conosci anche tu, si tratta di Alex di Foto & Fornelli ho cercato il post sia da lei che nel blog che teneva tempo fa insieme all'amica Mary (Cuoche dell'altro mondo) ma proprio non lo trovo... :P
Le scriverò, se ha voglia... di farci ridere di nuovo un pò! ^^
Un bacione!

Cindystar ha detto...

Sabri, buona intuizione l'uso dei lampascioni, io non li ho mai mangiati ma mi fido del tuo istinto culinario :-)
Dai, leggi bene le poche semplici regole dell'abbecedario e qualche volta sali in carrozza con noi! :-)

Mony, grazie per l'info, proverò a scartabellare/scrivere anche io ad Alex, chissà che non impari qualcosa di più! :-)

Buonissima domenica!

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