MTChallenge Smart Edition = piccole sfide (in attesa, forse, di una ripresa del vero MTC?), ogni volta con ingredienti diversi, partendo da ricette classiche, recenti, nuove, arrangiate... insomma, un nuovo rodaggio culinario dopo così tanto tempo di fornelli spenti per la più grande e golosa Community del web.
Ho perso il primo round dedicato ad una pasta mantecata utilizzando scarti (veri scarti, non avanzi) di cucina (e non solo verdure :-)) Per questa seconda puntata il tema scelto, è la rivisitazione in chiave sempre goduriosa, di una ricetta di pollo straniera, utilizzando gli stessi ingredienti ma cambiando la presentazione e le tecniche utilizzate, oppure mantenendo la base della ricetta ma portandola verso gusti più decisi e inclini ad altre cucine - sempre con un occhio di riguardo alla nostra dispensa, vale a dire niente ingredienti troppo strani dei quali non possiamo rifornirci ora.
Dal momento che sono ancora in un mood britannico dopo aver dolcemente festeggiato il compleanno della mia amata Regina, la mia scelta non poteva che cadere sul Coronation Chicken, un paitto che amiamo molto e che spesso cucino, specialmente nelle occasioni di grandi riunioni familiari e/o tra amici. Sicuramente ogni famiglia custodisce la sua versione personale, io seguo quella imparata vent'anni fa dalla mia amica Susan, British doc.
Il Coronation Chicken è un piatto di pollo cotto, aromatizzato con erbe e spezie in una salsa cremosa a base di maionese. Può essere consumato come piatto unico accompagnato da riso o utilizzato come farcia nei tradizionali sandwich. Il suo aroma principale è il curry, sia in polvere che in pasta. In origine si usavano solo albicocche secche e non uvetta, e la scelta ricadeva sul curry in polvere (invece che in pasta ottenuta pestando le spezie) poiché le spezie fresche occorrenti per la miscela erano quasi introvabili nel dopoguerra. Questa ricetta fu creata da Constance Spry (famosa scrittrice di food e decoratrice di fiori, incaricata all'epoca di organizzare anche la scelta e disposizione dei fiori nell'Abbazia di Westminster e lungo il tragitto reale fino a Buckingham Palace), Preside della Cordon Bleu Cookery School di Londra insieme a Rosemary Hume, per celebrare l'incoronazione della Regina Elisabetta nel 1953 (questa pare essere la ricetta originale, dovrò chiedere ad Ale che è riuscita a trovare l'edizione originale del libro di cucina di Constance durante una nostra impavida incursione a Brick Lane); ora un classico molto popolare della cucina britannica nonchè uno dei favoriti nei pranzi di festa. Potrebbe essere stato ispirato dal Jubilee Chicken (di cui ne esistono molte versioni, per ogni Giubileo festeggiato dei vari monarchi), un piatto preparato per il Silver Jubilee di Giorgio V nel 1935, che mescolava pollo con maionese e curry. In seguito, sono state relizzate altre due versioni per la Regina Elisabetta, nel 2002 per il Golden Jubilee e nel 2012 per il Diamond Jubilee (quest'ultimo creato da Heston Blumenthal, proprietario e fondatore del celeberrimo The Fat Duck). Versioni più sofisticate della ricetta iniziale sono ora realizzate con erbe e spezie fresche e ulteriori aggiunte come mandorle a scaglie, uvetta e crème fraîche.
Questa è la storia che riporta Le Cordon Bleu di Londra:La ricetta Poulet Reine Elizabeth, ora ampiamente conosciuta come Coronation Chicken, è stata creata dalla London Cordon Bleu Cookery School per essere servita al Coronation Luncheon nel 1953. Questa è la straordinaria storia della ricetta e di uno dei momenti più significativi della scuola. Le Cordon Bleu, famoso nel mondo per la migliore educazione culinaria impartita e come punto di riferimento per l'eccellenza gastronomica, vede gli albori già nel XVI secolo. La prestigiosa scuola di cucina è sempre stata orgogliosa della sua innumerevole e variegata rete di studenti (Julia Child, Yotam Ottolenghi, Mary Berry, Peggy Porschen, solo per citare alcuni dei più recenti in UK) ed è stata Rosemary Hume, una ex studentessa di Parigi che ha aperto L'Ecole du Petit Cordon Bleu a Marylebone nel 1933, rendendo Le Cordon Bleu London una delle più antiche scuole di cucina del Regno Unito. Vent'anni dopo l'apertura, il suo successo fu confermato quando accettarono l'incarico della preparazione del pranzo per l'Incoronazione della Regina Elisabetta II nel gennaio 1953, per il quale fu creata appositamente la ricetta del Coronation Chicken. Il Ministro Sir David Eccles chiese personalmente a Rosemary Hume e ai suoi studenti di organizzare il pranzo per gli ospiti di Sua Maestà, principalmente i più alti rappresentanti di altri paesi. La scuola fu onorata di essere coinvolta in un'occasione così speciale e servì il banchetto a 350 persone nella Great Hall of Westminster School, la più grande festa tenutasi in quella sede. Sir David Eccles aveva una grande fiducia nelle capacità degli studenti e il pranzo fu servito senza intoppi e come previsto alle 14 in punto. La Preside Ms Grey così commenta questo momento speciale: “È stata un'occasione unica per un'istituzione culinaria essere scelta per onorare una celebrazione così prestigiosa e riflette il grande rispetto di cui gode Le Cordon Bleu London da più di sessant'anni. Dal successo di questo evento sono poi arrivati ulteriori inviti a cucinare per la Casa Reale. "
Il piatto originale servito si trova nel menu come Poulet Reine Elizabeth, oggi noto come Coronation Chicken. Viene descritto come pollo disossato e ricoperto di salsa cremosa al curry, servito insieme a un'insalata di riso con piselli e pimento (pepe garofanato).
Le Cordon Bleu è famoso in tutto il mondo per essere all'avanguardia nel settore della gastronomia e all'epoca il fatto di servire un pollo al curry all'Incoronazione a un numero così elevato di persone con preferenze diverse poteva sembrare bizzarro e quasi una sfida. Tuttavia, grazie ad un pollo sapientemente condito e ai delicati sapori della salsa, fu declamato come un enorme successo. Gli ingredienti utilizzati erano straordinari per quel tempo, molti dei quali appena disponibili, essendo la maggior parte del paese ancora soggetta alle restrizioni del razionamento postbellico. La ricetta originale consisteva in polli giovani arrosto, acqua e un po' di vino per coprire carote, un bouquet di aromi, sale, grani di pepe e una crema di salsa al curry.
Una versione leggermente più sviluppata del classico Coronation Chicken è ancora oggi tra le preferite dal popolo britannico e servita a pranzo al Café Le Cordon Bleu di Londra (da www.cordonbleu.edu/london).
Ma veniamo alla ricetta da me traslata verso sapori più indiani, una cucina che mi piace molto e che ho avuto modo di assaggiare dal vivo nell'emozionante viaggio in India di un anno fa e nella recente lunga e incredibile visita a Singapore (grazie ancora, Ale!) dove ho fatto incetta di preziose spezie da aggiungere alla mia raccolta.
La domanda che sicuramente salta all'occhio è: quante spezie usare? visto che (quasi) di proposito non ne indico un tot preciso. La quantità è a propria discrezione, a seconda dell'intensità che vogliamo dare alla nostra preparazione. Fosse per me, abbonderei esageratamente, ma già rimanendo parchi si ottiene un ottimo piatto e il profumo del brodo del pollo e del riso in cottura vi faranno sognare ad occhi aperti un lazy dinner on a terrace sulle rive del Gange, indossando il più prezioso saree in seta nel vostro colore preferito e decorando la fronte con il bindi più luminoso e luccicante (vi dice niente questa foto?)
Potete preparare la maionese, il pollo e il chutney il giorno prima, così sarà più semplice e veloce cuocere il riso e mettere in tavola una cena da Re, anzi da Maharaja, in neanche 20 minuti :-)
Buon Appetito e... God Save The Queen!
P.S.: e a fine pasto, d'obbligo sorseggiare un Masala Chai, il bicchiere è già sul vassoio :-)) - ricetta originale qui: Dishoom ;-)
Coronation Chicken Indian style
Ricetta di Punita, amica nata in Malesia ma di babbo indiano. Studiato a Londra e Parigi, trasferitasi definitivamente poi a Roma per amore (ha sposato un cineoperatore della troupe televisiva di Sandokan, serie degli anni '70 girata in India, Malesia e Thailandia). Ogni inverno, quando ci ritrovavamo in montagna per le vacanze natalizie, non mancava mai la sua tradizionale cena a base di Riso Biryani e Pollo Tandoori (piccantissimo!). In verità col nome Biryani si intende il piatto completo, quindi il riso con verdure o carne, ma essendo comunque questo un riso molto speziato e con frutta secca, possiamo tranquillamente fare uno sgarro alla regola e chiamarlo semplicemente Biryani, non credete? (e comunque così me lo nominò 20 anni fa Punita).
Buon Appetito e... God Save The Queen!
P.S.: e a fine pasto, d'obbligo sorseggiare un Masala Chai, il bicchiere è già sul vassoio :-)) - ricetta originale qui: Dishoom ;-)
Coronation Chicken Indian style
Pollo
2 quarti posteriori di pollo
qualche foglia di sedano
(omesso perchè non ne avevo)
una carota piccola
un cipollotto, compresa la parte verde
la parte verde di un porro
un pezzetto di pepe lungo del Bengala
un pezzetto di cassia
foglie di curry
un paio di foglie di kaffir lime
gambi di prezzemolo
semi di coriandolo, schiacciati col coltello
semi di senape, schiacciati col coltello
3 chiodi di garofano
i semi di due bacche di cardamomo verde
un pezzettino di zenzero
In una casseruola riunire tutte le spezie e le verdure, adagiarvi il pollo e ricoprire di acqua fredda un paio di centimetri sopra la carne. Portare a bollore, trasferire sul fuoco più piccolo e lasciare sobbollire semicoperto fino a cottura.
Scolare il pollo, attendere che intiepidisca, eliminare pelle e ossa e tagliare la polpa a pezzetti.
Filtrare il brodo rimasto, far raffreddare ed utilizzarlo per la cottura del riso.
Mescolare il pollo con la maionese e conservare coperto in frigorifero. Se fatto il giorno prima, i sapori si amalgameranno meglio.
Maionese vegan
100 g di anacardi
latte di cocco
succo di lime
senape
curry in polvere *
olio di semi di girasole spremuto a freddo
(oppure del brodo di cottura del pollo)
sale e pepe
3/4 cucchiai di chutney al mango
* ho usato una miscela comperata da Whole Foods Market a Londra, composta da:
coriandolo-fenugreek-aglio-curcuma-sale-chilli-cumino-finocchio-senape-pepe nero
coriandolo-fenugreek-aglio-curcuma-sale-chilli-cumino-finocchio-senape-pepe nero
Trasferire gli anacardi nel boccale del minipimer ed iniziare a frullare unendo il latte di cocco a filo (non ne servirà molto e sempre meglio sbattere bene la lattina o frullare il composto prima di utilizzarlo per amalgamare bene la polpa con l'acqua di cocco). Unire un pochino di curry e continuare a frullare aggiungendo anche 2/3 cucchiai di olio (solo per avere più morbidezza ma volendo si può omettere).
Aggiungere il chutney di mango, frullato e passato al setaccio. Assaggiare e regolare di sale e pepe, un pochino di senape e succo di lime a piacere.
Chutney di mango
1 cipolla dorata, a fettine
1 mango a fettine
2 cucchiai scarsi di zucchero di canna
2/3 cucchiai di aceto di mele
un cucchiaino raso di curry in polvere
zenzero grattugiato
30 g di burro
olio extavergine di oliva
timo fresco
Dorare leggermente le cipolle in padella con un cucchiao di olio. Unire il burro, il mango, il curry, lo zucchero e l'aceto, un paio di rametti di timo e far insaporire e cuocere coperto a fuoco basso per 20/30 minuti. Verso fine cottura, spremere tra le mani lo zenzero grattugiato lasciando cadere solo il succo nel chutney.
Guarnire con altro timo fresco e servire con arrosti o carne alla brace oppure con formaggi stagionati.
Riso Biryani
Ricetta di Punita, amica nata in Malesia ma di babbo indiano. Studiato a Londra e Parigi, trasferitasi definitivamente poi a Roma per amore (ha sposato un cineoperatore della troupe televisiva di Sandokan, serie degli anni '70 girata in India, Malesia e Thailandia). Ogni inverno, quando ci ritrovavamo in montagna per le vacanze natalizie, non mancava mai la sua tradizionale cena a base di Riso Biryani e Pollo Tandoori (piccantissimo!). In verità col nome Biryani si intende il piatto completo, quindi il riso con verdure o carne, ma essendo comunque questo un riso molto speziato e con frutta secca, possiamo tranquillamente fare uno sgarro alla regola e chiamarlo semplicemente Biryani, non credete? (e comunque così me lo nominò 20 anni fa Punita).
Ingredienti:
300 g di riso basmati
un cipollotto grande, tagliato finemente
un pezzetto di cannella
qualche chiodo di garofano
i semi di 3 bacche di cardamomo verde
semi di senape
mezzo cucchiaino scarso di fenugreek
foglie di curry
mezzo/un cucchiaino di curcuma
un filo di olio
acqua fredda
una noce di ghee *
una manciata di uvetta, ammollata e scolata
una manciata di anacardi, divisi a metà
* in caso si fosse sprovvisti di ghee (burro chiarificato) si può usare il nostro burro comune
Si usa lo stesso volume di acqua e riso. Ho usato il brodo del pollo filtrato da caldo e lasciato freddare (se necessario, si può anche sgrassare).
Soffriggere leggermente il cipollotto nell'olio, unendo un goccio di acqua in modo che non bruci. Unire tutte le spezie, tranne la curcuma, e farle rosolare. Versare il riso, precedentemente sciacquato bene e scolato, la curcuma e l'acqua/brodo. Portare a bollore, trasferire sul fuoco più piccolo e abbassare al minimo, coprire col coperchio (meglio se trasparente) e quando tutta l'acqua sarà assorbita il riso è pronto. Condire con il ghee sgranando il riso con la forchetta ed unire l'uvetta e gli anacardi.
Il riso così preparato è molto aromatico e profumato e solitamente non lo salo perchè accompagna intingoli molto saporiti, quindi meglio lasciarlo abbastanza neutro; nulla vieta, però di unire un pizzico di sale per averlo più saporito.