Maggio, un sabato italiano quasi estivo, un sole caldo avvolgente, Freccia Bianca e Freccia Rossa che sfrecciano allegre ed in orario (e sorprendentemente in offerta a metà prezzo!) sui lunghi binari fino a Porta Nuova, dove ad attendermi sorridente c'è lei. Mi aspetta un giro turistico goloso attraverso la sua Torino, premio finale per aver partecipato al concorso "Verrine in rete" organizzato dalla De Agostini.
E' una lunga passeggiata per il centro di Torino, ora più agibile e comoda con le nuove strade pedonabili, che conoscevo poco e sempre di passaggio veloce. Mi ha dato l'impressione di una città di altri tempi, regale e fascinosa, come se all'improvviso si potesse sentire lo scampanellio vivace di carrozze chiedere il passaggio, e vedere scendere dalle loro predelline eleganti dame fasciate in raffinati abiti, con l'ombrellino parasole in una mano e l'altra tesa verso baldi giovani in livrea per un aiuto nella discesa.
I palazzi sono maestosi, le strade larghe che convergono in piazze immense: un tripudio di tricolori ad ogni finestra, turisti ordinati e poco caciaroni, quasi comparse ben educate legate a questa immagine ottocentesca. In piazza san Carlo una fanfara a cavallo celebrava a note squillanti sicuramente un evento legato a questo anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia.
Nomi di vie, piazze e monumenti sono ancora un pochino sconosciuti a me (a parte il Museo Egizio e Palazzo Carignano) ricordarli tutti dopo una rapida occhiata in un vorticoso guarda qui, guarda là è quasi impossibile, ma Wiki è sempre in aiuto, e dà una spiegazione abbastanza esauriente sugli aspetti più importanti della città, quarto comune italiano per densità di popolazione e primo con più verde pubblico per abitante, considerata uno dei maggiori centri universitari, culturali, turistici e scientifici: è la capitale italiana dell'industria dell'automobile, nonché importante centro dell'editoria, delle telecomunicazioni, del cinema, della pubblicità, del design, dello sport (è stata sede nel 2006 dei XX Giochi olimpici invernali) e dell'enogastronomia.
Prima tappa d'obbligo la Cioccolateria Gobino, dove abbiamo fatto sosta per goderci un caratteristico bicierin, e ammirare gli scaffali pieni di leccornie (mi sono portata a casa una favolosa crema gianduja, dono di Sandra) anche in edizione tricolore. Da ammirare in vetrina la ganache extra bitter mignon e il giandujottino mignon.
il bicierin
Aperitivo rinforzato all'enoteca Bordò, comodamente sedute in un delizioso angolo con balconcino sulla Basilica del Corpus Domini , con bollicine sfarzose e rinfrescanti ,italiane per Sandra e francesi per me, accompagnate da panzanella, crema di zolfini e sformatino alle zucchine.
Ancora una passeggiata, scoprendo cortili nascosti con le tipiche case di ringhiera, locali modaioli come lo Sfashion Cafè o l'Arcadia di Piero Chiambretti, ammirando le vetrine, invece, di luoghi cult e storici, come il Caffè Mulassano, degustando con gli occhi e il naso i profumi e i sapori della gastronomia artigianale Sapori, con i tricolori nelle vesti più luminose ed ingegnose che ci accompagnano sempre in ogni piazza ed in ogni dove.
Anche un piccolo giretto in tram, lungo la Via Po, per ammirare alla fine il grande fiume che abbraccia la città, e la basilica della Grande madre di Dio al di là del ponte Vittorio Emanuele I, che riprende lo stile del Pantheon romano.
Ritornando sui nostri passi è arrivata l'ora di pranzare, non a caso qualche brontolio di stomaco inizia a farsi sentire. La scelta di Sandra cade sullo Scannabue, delizioso ristorantino a due passi dalla Stazione e dal centro, con una terrazza esterna ombreggiata, quello che ci vuole in questa calda giornata. Cucina piemontese ma di spirito giovane ed attuale, per Sandra solo una tartare di tonno in compagnia di alici marinate ed insalata di asparagi, per me tonno di coniglio e spatola al forno con pomodorini e melanzane (ottima!). Non c'è spazio per il dessert :-), scivoliamo di comune accordo su un tonificante caffè shakerato!
C'è tempo per un piccolo giretto ancora, siamo nelle vicinanze della stazione, ma non mancano i palazzi decorati, negozietti e piccoli empori di magrebini si affacciano su queste viuzze tranquille (e resisto alla voglia di comprami le tajine monoporzione, ma porto a casa un barattolo di halva alle nocciole, chissà se piacerà!), la Torrefazione Samambaia offre il caratteristico Amaro del Conte di Cavour, purtroppo il negozio di tessuti carini preferito di Sandra è chiuso, ma l'enoteca Rosso Rubino merita una visita, all'interno bottiglie per tutti i gusti e tutti i prezzi, in ordine anche su insolite rastrelliere.
Ben presto è' l'ora che volge al desìo, ci dobbiamo salutare, presto la mia Freccia mi riporterà a casa sana e salva (nonostante il quasi improvviso sciopero che mette in ginocchio, però, tanti passeggeri più sfortunati), ho nell'anima e nella digi ricordi golosi e cari, Torino è una città meravigliosa e sicuramente da approfondire, Sandra è stata una guida e consigliera inarrestabile e super efficiente; un unico rammarico, credo per entrambe, la rinuncia di Giulia, finalista con me, a questa mini gita fuori porta.
Grazie Sandra!
E stasera per i nottambuli fanatici dello zapping, nella puntata di Speciale TG1-il documentario, alle 23.40 su Rai1, sarà proposto lo special “SURFIN’ TORINO” di Chiara Pacilli e Davide Di Leo, che racconta la trasformazione di Torino da città industriale a città creativa e culturale negli ultimi trent’anni, con la partecipazione di Luciana Littizzetto, John Elkann, Davide Ferrario, gli Africa Unite, i Mau Mau, Ugo Nespolo, Cristina T.
5 commenti:
Сinzia, dispiace pure a me di aver dovuto rinunciare alla gita, ma sai anche il perché..
Siete bellissime, tu e Sandra!
Spero che avete mangiato e bevuto anche per me!
Baci
Che bel reportage, il palazzo con le bandierine è troppo bello! Brava cindy che ti sei fatta una bella gita mangerecca, peccato per la Rossa, ma non potevano invitare una 'riserva'? io mi sarei offerta volontaria... hehe, un abbraccio Kris
Ciao Ci, come stai? Che racconto bellissimo...bel giro e quante cose buone...avrei voluto soffermarmi sul bicierin molto a lungo! Il tonno di coniglio mi incuriosisce e la spatola, che sta prendendo piede, mi piace molto. Baci!
Quanti bei ricordi Cindy! Sei stata una compagna di tour fantastica ;-) avevo paura di farti stancare sai?
Se decidete di venire a fare una gita lunga, con la famiglia sai che sono qui!
Un abbraccio grande come piazza San Carlo.
Giulia, come avrai visto c'è chi organizza alla grande e si fa in 4 in tutto e per tutto e chi, invece, preferisce rimanere più soft, ma non voglio fare polemiche anche perchè a caval donato ... :-))
Sandra e io abbiamo dato, nei limiti, anche per te! :-)
Kri, vedi sopra le parole che ho scritto alla Rossa, in effetti ci doveva essere una sostituta ma non ho ben capito come poi si sono evolute le cose :-(
dai che ci sarà sicuramente un'altra occasione per rifarsi! :-)
Angela, Torino merita proprio e se mai decidessi di venirci ... ci ritorno pure io volentieri, se non altro per riabbracciarti! :-)
Sandra, grazie ancora per la tua compagnia, sicuro che ti avverto seritorno ... ci èrimasto ancora qualche localino in sospeso! :-))) ... e mi manca il negozietto di tessuti! :-)
Il mio abbraccio grande come il lago dove abito!!! :-)
Buonissimo w.e.! ... che inizia con venerdì 17! :-)))
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