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Gli Scialatielli sono un formato di pasta tradizionale fatta a mano, tipica della Costiera Amalfitana, potrebbero essere chiamate le tagliatelle del Sud (o del Fud? :-).
Ho avuto il piacere di vederli fare in presa diretta da Giuseppe , chef del ristorante della Buca di Bacco di Positano, e me ne sono subito innamorata. Era un pomeriggio uggioso e piovoso da far paura, ma trascorrere qualche ora in una cucina superefficiente (e che cucina!), in allegra compagnia a stelle e strisce, con interminabili brindisi di Prosecco bello fresco, sotto la supervisione di uno chef verace, ha fatto dimenticare la pioggia (e i piedi inzuppati) e tornare il sorriso già dopo il cin cin di inizio e le presentazioni ufficiali.
E' una pasta molto facile da fare, non è necessaria la macchina per tirare la sfoglia dal momento che si può fare benissimo e velocemente un pezzettino alla volta. Secondo me anche i bambini più grandicelli si divertiranno e saranno poi orgogliosi di poter mangiare dei quasi spaghettoni fatti con le proprie mani.
Ed è proprio per questo ultimo motivo che dedico questa ricetta a Paola e Fiorella, le responsabili della Cooperativa Sociale Gulliver di Borghetto Vara, che si prende cura di anziani, disabili e bambini, così fortemente distrutta dall'alluvione di fine ottobre (ne avevo parlato qui). Tutte le ricette raccolte da Patrizia verranno poi riunite e stampate in un libro che verrà messo in vendita poco prima di Natale, destinando il ricavato ai piccoli delle case famiglia.
C'è tempo ancora fino a domani a mezzanotte per mandare la propria ricetta a Patrizia, per chi volesse aiutare con un piccolo gesto questo è l'Iban:
IT30X0617549720000000546980 - Banca carige Ag. 394
pro alluvione Borghetto coop. sociale Gulliver
pro alluvione Borghetto coop. sociale Gulliver
Per 8/10 persone:
600 g di semola di grano duro rimacinata
300 g di farina
3 uova
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
300 g di latte
1 cucchiaio di basilico fresco o prezzemolo fresco tritato
- In una ciotola mescolare le farine col sale, il basilico/prezzemolo ed il pepe, aggiungere il latte, l'olio e le uova sbattute ed con la forchetta iniziare ad impastare, trasferendo il composto sulla spianatoia quando gli ingredienti si sono quasi tutti amalgamati. Dare una breve menata e poi lasciare riposare a campana (coperto da una ciotola) per almeno mezzora a temperatura ambiente.
- Nell'impastatrice: mescolare le farine col sale, il basilico/prezzemolo ed il pepe, aggiungere a filo il latte, l'olio e le uova sbattute ed impastare a velocità media. Trasferire poi sulla spianatoia e lasciare riposare l'impasto coperto da una ciotola per almeno mezzora a temperatura ambiente.
- Prendere un pezzetto di impasto alla volta, allargarlo dapprima leggermente con le dita e poi tirando la sfoglia col matterello fino ad uno spessore di circa 5 mm. Lavorare sempre su una superficie infarinata di semola. Arrotolare il disco di pasta (non dimenticare di mettere ancora semola in modo che non si attacchi) e con un coltello o con la spatola da impasto tagliare in strisce di circa un centimetro di larghezza. Disporre le tagliatelle sulle apposite griglie da pasta o su un canovaccio spolverato di semola.
- Se si possiede una macchina per la pasta, tirare un pezzetto di pasta per volta fino ad ottenere una sfoglia lunga 15/20 cm. e dello spessore di mezzo centimetro, quindi, senza dimenticare di mettere ancora semola sulla sfoglia, arrotolarla e con un coltello o con la spatola da impasto tagliare in strisce di circa un centimetro di larghezza. Disporre le tagliatelle sulle apposite griglie da pasta o su un canovaccio spolverato di semola.
- Cuocere gli scialatielli in abbondante acqua salata per circa 5 minuti e condirli a piacere: dal semplice pesto al basilico (come ce li ha fatti assaggiare lo chef Giuseppe), o ca pummarola n'coppa, ad un più raffinato ma caratteristico sugo con frutti di mare.
tutti insieme al lavoro
Alla nostra cena di San Martino li ho fatti col prezzemolo e serviti con un sugo delicato (burro e poca panna fresca) con funghi porcini freschi raccolti nei boschi di Pimonte, che sovrastano Castellammare di Stabia ... binomio perfetto! (no foto perchè ... troppi ospiti da servire! :-)
... e il filo invisibile ancora si dipana, si allunga e continua il suo viaggio ... prossima tappa Roma! ...
Questa ricetta partecipa all'Abbecedario Culinario, organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA, per la regione Campania ospitata da Lo di Galline 2nd life.
2 commenti:
grazie mille anche per questi...ho imparato qualcosa :)
Lo, grazie, io li faccio spesso anche per gli amici per la facilità, sono buoni anche semplici, olio e parmigiano :-)
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