Oggi grandi festeggiamenti a Verona in occasione del
venerdì gnocolar.Maschere, carri allegorici, stelle filanti, coriandoli e caramelle: sarà colori, musica, risate e divertimento per grandi e piccini.
Nonostante le avversità scaramantiche del venerdì 17 è una bellissima giornata di sole splendente e la temperatura è abbastanza mite, una vera manna dal cielo dopo le sfuriate nevose della scorsa settimana.
L'altro giorno abbiamo gnoccolato in compagnia:
trasformando 10 kili di patate in altrettanti gnocchi
aggiungendo anche spinaci e zucca a qualche impasto
deliziandoci anche a metà mattina con un caffè ed un assaggio di gnocchi semidolci,
conditi con burro fuso ed un mix di parmigiano, zucchero e cannella
i classici galani
e le caratteristiche fritole
che avevamo già preparato a più riprese nei giorni precedenti.
Elogio alla fritola :-)
"Su le sagre, e spesso anca in altri luoghi
fritolazze mi vendo col zebibo"
fritolazze mi vendo col zebibo"
Fritolazze, un termine che mette allegria solo al sentirlo.
Lo si trova coe didascalia di una tavola di Gaetano Gherardo Zampini, pittore del 1700 che ha lasciato belle testimonianze delle abitudini quotidiane dei veneziani nel XVIII secolo.
La tavola in questione fa parte della raccolta Arti che vanno per via della città di Venezia, catalogo ante litteram dello street food lagunare; qui si vede una figura di donna che impegna una padella poggiata su un braciere, posto in un sotoportego. Nella padella si indorano le nostre fritole, con lo zebibo, l'uvetta che arrivava dal commercio con la Sicilia.
Di queste frittelle parla anche Goldoni nel Campiello, dove una delle comari dichiara. "E mi farò le fritole". Conosciute ed apprezzate sin dal Rinascimento, la ricetta originale sembra arrivi da Bartolomeo Scappi, cuoco del Papa Pio V. E sul finir del secolo, la loro popolarità, soprattutto a Carnevale, era tale che divennero "Dolce Nazionale dello Stato Veneto".
In effetti, la loro importanza nell'economia cittadina doveva sesere rilevante se nel 1797 la corporazione dei fritoleri stanziò una considerevole somma per "Spese in regalo in fritole ai provveditori di Comun, per ottener la grazia di frizer nei campi": una sorta di … bustarella per avere il permesso di friggere nelle piazze (i campi).
Un tempo le fritole si preparavano con acqua e farina, anche se non si rinunciava a impreziosirle con uvetta e pinoli. Oggi l'impasto si è arricchito con l'aggiunta di uova e latte al posto dell'acqua.
(da La Cucina Italiana, febbraio 2012)
(da La Cucina Italiana, febbraio 2012)
6 commenti:
mmm che bontà!!
quando hai tempo fa un giretto nel mio blog che c'è un premio per te!
Che buon idea per una festa e che favolosi gnocchi. Sto per partire per l'italia fra un'oretta e non vedo l'ora di mangiare gnocchi, galani, ecc.
Mejo magnarli che esserlo!
Margo, passo subito e graazie! :-)
Linda, allora buon viaggio e ... sarai fortunata col tempo, dopo tutta la neve che abbiamo avuto! Buona gnoccolata e galanata! :-)
Anonimo, che esser cosa? ... e gentilmente, chi sei?
mi autoinvito!!!
... ed io ti aspetto, Milady! :-)
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