IN TAVOLA - ON THE TABLE

31 maggio 2013

Insalata di fragole e pomodori


Ho rifatto in questi giorni un'insalata sfiziosa e strambina che avevo provato qualche anno fa, e che ora è perfetta per la la raccolta fragolosa di Salutiamoci, questo mese ospitata da Nicole di  Ricetteveg.
E' un'insalata insolita forse, ma fresca ed invitante, molto particolare e dal sapore quasi pungente per la presenza di aglio e peperoncino, dei quali, però, è meglio non abusare per non sovrastare la freschezza del pomodoro e della fragola.
Ideale anche per una bruschetta fredda.


insalata fragole pomodori



  Ingredienti:

250 g di fragole mature
 pomodori datterini maturi
(oppure 4 pomodori rossi a grappolo)
1 lime
mezzo peperoncino fresco piccante
mezzo spicchio di aglio
coriandolo o prezzemolo
(oppure basilico)
olio extravergine di oliva
sale



insalata fragole pomodori



Se si usano i pomodori a grappolo, sbollentarli in acqua bollente, poi metterli subito in acqua fredda, pelarli, tagliarli a spicchi ed eliminare i semi.
Per i pomodorini datterini tagliarli semplicemente a metà dopo averli lvati ed asciugati.
Lavare delicatamente le fragole, pulirle e tagliarle a metà o a fettine se sono grandi.
Tritare finemente il peperoncino (privato dei semi) con l'aglio e le foglie di coriandolo/prezzemolo.
Riunire tutto in una ciotola, condire col succo del lime, l'olio, sale e pepe.
Lasciare riposare la salsa in frigo, coperta da pellicola, per un paio di ore per farla insaporire bene. Servire poi con pane abbrustolito.

Ho il coriandolo in fiore e prima di tagliarlo ne ho approfittato per decorare l'insalata. 


 insalata fragole pomodori




Confettura di fragole senza zucchero, secondo esperimento ... eureka!


English recipe here

Sono proprio contenta e ultrasoddisfatta! :-)
Dopo il primo esperimento fragoloso senza zucchero (ma con aggiunta di pectina leggermente zuccherata) ci ho voluto riprovare, vietandomi ogni possibile contaminazione illecita.
Ho attuato allora un piccolo stratagemma che avevo imparato anni fa (ma perchè non ci ho pensato subito? :-) per un'altra confettura di fragole, che mi ha aiutato nella gelificazione naturale senza bisogno di aggiungere polverine equivoche o alghe misteriose con cui devo ancora fare profonda amicizia.
Ed ecco che in mezzora di orologio si riuscirà a riempire tre vasetti di profumata e consistente marmellata rossamente fragolosa, questa volta aromatizzata con un pizzico di fiori secchi di sambuco (che sono riuscita a seccare in questi giorni approfittando delle schiarite di sole tra un temporale e l'altro :-).
Per chi la volesse ancora più dolce (tipo i miei familiari che mi guardano straniti e mi prendono per aliena quando produco poco dolce) basterà aumentare la dose di malto, ma credetemi sulla parola, anzi sulla foto, è buona così.

confettura fragole senza zucchero


Per tre vasetti medio/piccoli:

800 g di fragole mondate e pulite
il succo di mezzo limone 
250/300 g di malto di riso
80 g di succo di mela bio
2 o 3 pizzichi di fiori di sambuco secchi, facoltativi
 

 confettura fragole senza zucchero

Tagliare le fragole a metà, sistemarle in una bacinella, ricoprirle col malto di riso e lasciarle macerare coperte fino all'indomani, meglio in frigo dopo un paio di ore a temperatura ambiente.
Trasferire in una padella bassa e larga (o nel wok), aggiungere il succo di limone e di mela e portare a bollore.
Bollire a fiamma vivace per 5 minuti, quindi scolare le fragole con un mestolo forato e metterle in un colino a maglie strette sopra una bacinella per recuperare il succo che perdono (che andrà mano a mano rimesso in padella).
Lasciare sobbollire a fiamma vivace il succo finchè si riduce a circa metà/un terzo, si vede che è pronto perchè cambiano le bolle e la consistenza del succo è sciropposa (ci vorrà circa 15 minuti).
Rimettere le fragole in pentola, cuocere un paio di minuti, togliere dal fuoco, aggiungere i fiori di sambuco e dare una bella mescolata: la marmellata è pronta per essere invasata!
Libertà di scelta se sterilizzare i vasetti a bagnomaria o chiuderli e metterli capovolti fino a completo raffreddamento (in questo caso i vasetti devono essere prima sterilizzati in forno a 100° per almeno un'ora).

Consigli preziosi per la buona riuscita di conserve dolci (e anche non) qui.


 confettura fragole senza zucchero


La ricetta va a Nicole di  Ricetteveg per la raccolta fragolosa di Salutiamoci.




30 maggio 2013

Parmigiana in saor per Cuochi di Fulmine


Mi sono lasciata trascinare in una nuova avventura culinaria, organizzata da Cuoco di fulmine,  in collaborazione con Ponti, accettando di partecipare alle sfide di Tutti cuochi per te.
Inizio con la seconda manche (la prima ero assente giustificata :-) dove il tema scelto è tutti a casa da me il sabato sera, come dire ... normale routine a casa mia! :-)
Ingredienti che non possono assolutamente mamncare per questa seconda sfida sono:
  •  un pesce azzurro
  •  fiori di zucca
  •  un frutto secco
  • almeno due prodotti Ponti a scelta

Mi/ci piace avere amici a cena, e i menu variano sempre a seconda della stagione e dei prodotti disponibili, oppure si legano ad un ricordo gourmand di un luogo incantato, o ancora alle volte nascono lì per lì ed allora la classica risoluzione è il superjolly se famo uno spago?
Mi piace friggere (non sempre, ovviamente) e spesso, soprattutto con la bella stagione, è bello farlo in/per la compagnia.
E allora ho provato a farlo anche per gli amici virtuali che gustosamente giocano con pentole e fornelli.
Le sarde in saor sono un tipico piatto veneto, la parmigiana è contesa da più regioni (Campania, Sicilia ed Emilia Romagna): ho riunito le caratteristiche di entrambe le ricette, e giocando coi nomi è uscita la Parmigiana in Saor.
L'idea in testa era chiara, il risultato forse non così all'altezza (sicuramente avrei diluso Bastianich che poteva anche muorire all'assaggio :-), per cui sono qui anche a chiedere consiglio ai passanti golosi per migliorare il piatto, in fondo anche questo fa parte del gioco, no?
Forse la sarda è troppo saporita, un filetto di un pesce più delicato (e solo cotto velocemente in olio) probabilmente  si intona meglio anche alla delicatezza del fiore di zucca.


parmigiana in saor


Ingredienti:

fiori di zucca
filetti di sarde di mare
olio extravergine di oliva
cipolline peperlizia
peperoni grigliati ai profumi dell'orto
salsa di pomodoro
farina
pinoli (anacardi/pistacchi)
mozzarella di bufala
grana grattugiato
basilico
sale/pepe

parmigiana in saor




Filetti di sarde: fortunatamente si trovano anche già pronti e pulti.
Per prepararli basta infarinarli leggermente e poi friggerli in olio, in pochi minuti sono pronti. Scolre su carta assorbente e salare.
Fiori di zucca: si friggono in olio dopo averli passati in una pastella che può variare a seconda dei gusti: si può fare con acqua frizzante ghiacciata e farina (solitamente faccio così), oppure si può usare birra o vino frizzante al posto dell'acqua, oppure si può aggiungere anche l'uovo per avere una pastella più ricca e corposa.
Salsa di pomodoro: soffriggere una testa di aglio schiacciata in olio, versare la polpa di pomodoro, insaporire con dado homemade e cuocere a fiamma vivace con coperchio finchè il pomodoro si stacca dall'olio che ritorna in superficie.
Fare una dadolata con le cipolline e qualche falda di peperone, dopo averli scolati bene.
Mettere un cucchiaio di salsa di pomodoro sul piatto ed iniziare la parmigiana: un fiore di zucca, un filetto di pesce, salsa di pomodoro, una spolveratina di grana, dadolata di verdure, qualche pinolo (li avevo finiti e ho usato pistacchi e anacardi), un fiore, un filetto di pesce, salsa di pomodoro, una spolveratina di grana, un fiore. Appoggiare una fettina di mozzarella (anche a dadini se si preferisce), guarnire con un pochino di salsa e qualche pinolo. Spolverare di grana se piace. Gratinare pochi minuti sotto al grill.



parmigiana in saor




Tutte le ricette partecipanti si possono gustare e like-are sulla pagina FB di Cuoco di Fulmine.


Mákos Pite - Torta ai semi di papavero - Poppy seed cake


Una torta semplicissima, dove i semi di papavero vengono usati macinati.
In Ungheria li vendono anche così, da noi si trovano in alcuni negozi specializzati a Merano.
Io non li avevo e Agnese li aveva finiti, ma ieri è partita per una rimpatriata in terra natia e al suo ritorno mi riempirà la dispensa!
Ho frullato nel Bimby un sacchettino (penso venga bene anche nel macinacaffè), aggiungendo un cucchiaino di farina perché essendo semi oleosi occorre qualcosa che assorba l'olio mentre frullano.
Perfetta per la merenda, ma anche per una colazione diversa.
I semi di papavero si possono sostituire con l'equivalente in noci, sempre frullate finissime.
Sarà la mia prossima prova, aggiustando anche il tiro con qualche sostituto di burro e zucchero.



mákos pite  


Ingredienti:

1 tazza di papavero macinato, 100 g
1 tazza di zucchero a velo, 150 g
1 tazza di farina, 150 g
1 tazza di latte, 210 g
100 g di burro morbido
1 uovo
1 cucchiaino di lievito per dolci


mákos pite


Mescolare tutti gli ingredienti insieme, anche nel robot. Viene fuori un liquido denso.
Foderare una teglia con carta forno, versare il composto e cuocere in forno a 160° per circa 25 minuti (fare la prova stecchino).
Se si fanno tortine piccole cuoceranno 5/8 minuti in meno.
Con questa dose ho fatto una torta quadrata di 20x20 cm e due tortine rotonde di 10 cm. di diametro.


Ancora pochi giorni 
c'è tempo fino alla mezzanotte di domenica 2 giugno! 
mákos pite



 Mákos Pite - Poppy seed cake


A very simple cake, using ground poppy seeds.
In Hungary you can find them already grinded in food shops.
I had any and Agnese (my Hungarian friend's mom) too, but yesterday she left for her home country and she's going to fill my pantry once back!
I used Thermomix to grind (but suppose a coffee grinder ill work fine too), adding a teaspoon of flour because seeds contain oil and you need something to absorb it.
Perfect for a snack, but also for a different breakfast.
Poppy seeds can be replaced with the equivalent in nuts, always finely grinded.
That will be my next try, as well as looking for some substitute for butter and sugar.
mákos pite



You need:

1 cup ground poppy seeds, 100 g
1 cup powdered sugar, 150 g
1 cup flour, 150 g
1 cup milk, 210 g
100 g soft butter
1 egg
1 teaspoon baking powder


Mix all ingredients together, even in the mixer. It turns out a thick liquid.
Line a baking pan with parchment paper, pour the mixture and bake in oven at 160° for about 25 minutes (do the toothpick test).
If you make small cakes they will bake 5/8 minutes less.
This dose was perfect for a square cake 20x20 cm. and two round cakes of 10 cm. in diameter.



Just a few days left 
to bring a recipe to the Hungarian event of The Culinary ABC of the European Community, 
till midnight June, 2nd - Rome time.



 mákos pite

29 maggio 2013

Insalata di farro e polpo con frutta e verdure marinate


Siamo agli sgoccioli di questo tribolato mese di maggio, che avrebbe dovuto aprirci le porte all'estate, e invece ci ha spalancato i portoni ad una stagione più autunnale sotto tutti i punti di vista.
Ora mentre scrivo è uscito un bel sole, anticipato da una bella pioggia mattutina, e contornato ancora da nuvoloni minacciosi e scuri.
Armiamoci di pazienza che finchè l'anticicolendelle Azzorre non discende dal nord Europa noi stiamo ancora al fresco! :-)
Ultimi giorni anche per la raccolta fragolosa di Salutiamoci, ospiti di Nicole di Ricetteveg, che conclude un anno ricco di quasi 1000 ricette salutari pervenute! Ma è già pronto il nuovo calendario, con altri ingredienti magnifici con cui sbizzarrire la nostra fantasia culinaria, ma sempre con un occhio particolare alla buona salute a tavola (sempre seguendo la tabella degli ingredienti permessi).

Ripropongo una ricetta apparsa su un numero estivo della rivista "A Tavola" del 2008: un' insolita ma chiccosissima insalata di farro e polpo, personalizzata da qualche aggiunta e resa ancora più prelibata dalla freschezza della materia prima: polpo pescato da Tito!
Sono tutti amanti della pesca i miei ragazzi, il babbo gli ha trasmesso questa passione, e Tito in particolar modo ha un occhio vigile e attento per i polpi, nonostante questi riescano a mimetizzarsi e rendersi quasi invisibili.
Per cui è una gioia e una soddisfazione grandissima riuscire a mangiare ancora del buon pesce fresco pescato personalmente!


grande pescata di polpi


L'abbinamento con frutta fresca e verdure marinate insieme la rende molto gradevole per la stagione estiva, e per gli occhi è una tavolozza di colori e profumi unici.




Insalata di farro e polpo con frutta e verdure marinate  


Per 6 persone:

500 g di polpo già pulito
500 g di vongole
300 g di farro decorticato
rucola
1 cestino di fragole grandi
3 kiwi
9 pannocchiette
2/3 cucchiai di mais in grani
2 carote
prezzemolo tritato
1 spicchio di aglio
1 peperoncino rosso fresco
una falda di peperone verde
mezza mela granny smith
semi di papavero
olio extravergine di oliva
succo di limone
un goccio di vino bianco
sale rosa dell'Himalaya
pepe, facoltativo

Frutta e verdura rigorosamente bio.


Per cuocere il polpo: un paio di foglie di alloro, un pezzo di cipolla, mezza carota, mezza costa di sedano, mezzo bicchiere di vino bianco, qualche grano di pepe.



Lessare il polpo in acqua bollente con i suoi aromi per mezzora. Prima di immergerlo completamente fargli fare 3 tuffi tenendolo per la testa e immergendo solo i tentacoli per farli arricciare bene, poi immergerlo completamente. Sentire con la forchetta se è cotto a puntino e morbido e scolarlo su un tagliere, lasciandolo intiepidire. Non lasciarlo raffreddare nella sua acqua di cottura altrimenti poi la pelle si stacca tutta, meglio mantenerla perchè dà sapore (però libera scelta perchè dipende dai gusti). Poi tagliarlo a pezzi, condirlo in una ciotola con un'emulsione di olio, succo di limone, sale e pepe e spolverare con poco prezzemolo tritato.
Spesso congelo il polpo (anche solo per un giorno o due) perchè durante lo scongelamento le fibre muscolari si ammorbidiscono rendendolo tenero.




Nel frattempo cuocere il farro in abbondante acqua salata per 30 minuti (oppure nel bimby: mettere il cestello, aggiungere tanta acqua che lo ricopra di un terzo, 8 min. 90° vel. 1, poi aggiungere un cucchiaino di sale e il farro, 30 min. 90° vel. 3 o 4). 
Scolare il farro su un vassoio e condirlo con un filo di olio, mescolarlo bene e aprirlo per farlo raffreddare.

Pulire e tagliare le fragole a metà o a spicchi, tagliare i kiwi a rondelle, la mela con buccia a fettine, raccogliere in una ciotola e spruzzare con qualche goccia di limone.
Tagliare qualche pannocchia a rondelle, tagliare il peperone verde e il peperoncino (pulito bene dai semi interni, troppo piccanti) a fettine, affettare con il pelapatate le carote e sbollentarle per qualche secondo in acqua salata raffreddandole immediatamente in acqua ghiacciata, quindi asciugarle su carta da cucina.


 Insalata di farro e polpo con frutta e verdure marinate

Le vongole vanno preparate al momento di assemblare l'insalata: soffriggere lo spicchio di aglio e un cucchiaio di prezzemolo tritato in olio extravergine di oliva per qualche secondo, aggiungere le vongole (dopo averle fatte spurgare in acqua leggermente salata per qualche ora), rosolarle un attimo, aggiungere il vino e coprire per 5 minuti, finchè saranno completamente aperte, poi scoperchiare e far cuocere ancora a fiamma vivace per un paio di minuti, mescolando bene.

In una ciotola riunire il polpo, la frutta, le verdure, il mais in grani, un po' di rucola spezzettata a mano, tre quarti del farro e condire con un'emulsione di olio, limone, sale e pepe.
Sul piatto di portata fare un letto di rucola, mettere al centro il farro avanzato e disporre con cura l'insalata condita. Aggiungere le vongole e le pannocchiette avanzate per guarnizione.

Il tocco in più: spolverare con una manciatina di semi di papavero.



28 maggio 2013

Homemade Galuska for Pasta Please


Simona of Briciole is hosting this month challenge of Pasta Please, a pasta-centric event created by Jacqueline of Tinned Tomatoes.
Theme of the month is Homemade Pasta, and for us Italian is almost a sort of duty to be able to do at least some pasta some time in our life, as pasta is usually our daily meal.
I have already posted about different kind of homemade pasta - Homemade cavatelli - Blecs - Bigoli - Casunzèi - Maccheroni alla chitarra - Scialatielli - Testaroli  - Orecchiette pugliesi  - Pici toscani), but for this challenge I choose the last I learned a few days ago, and surprisingly not Italian!


Galuska are typically dumplings made with egg and flour to be added to Hungarian soups, mostly Gulyàs.
But they can be suitable for any sort of stew, vegetable soup, or just plain, with a drizzle of extravirgin olive oil (or butter) and some grated cheese on top, or with your favorite pasta sauce.
Simple to do, you just need an egg, a pinch of salt and as much flour as it the egg reuires, to have a consistent dough as shown in the picture (to have an idea about 3 tablespoons per egg).


facendo galuska-making galuska


Break the egg in a bowl, and whisk with a wooden spoon adding flour little by little, stirring vigorously and avoiding making lumps.
You need a special kitchentool (similar to the one used to make German spätzle), a sort of grater with large holes, and a hard spatula, preferably made in wood so it does not bend (I have also one in alluminium but it's not working well). And then a lot of your hand strength!
Very practiced cooks can do galuska by hand, using the wooden board you see on the left in the picture and a little knife (Susy shows at the beginning of the video).
Better to do on a pot of boinig water and then strain and pour into the soup, it's less stressing and easier to manage (just in case something goes wrong :-).


But there you can see my dear Hungarian friend Susy making galuska in the video!






Susy told me that an old custom for young people next to wedding time was to have galuska test: the girls were set to prepare the little dumplings by hand (as shown initially in the video, on the wooden board and with a little knife) and the only able to make the smallest was the right girl to marry! :-)



Pasta please

Black & White Wednesday # 85



Priya of The Humpty Dumpty Kitchen is hosting this week BWW,
please do send your entries to pickwickcorner AT gmail DOT com



 Some time ago I bought an aromatic plant of coriander,
 also known as cilantro, Chinese parsley or dhania.

 All parts of the plant are edible, even the roots.
Now it's blooming,
sweet white flowers I use to garnish my dishes.
But will soon have to cut it off
to let him grow larger and stronger.


coriander flowers

Coriander flowers











We have a group on Flickr if you'd like to join and share your pics,
  hashtag #BWFood on Twitter.
Should you like to host please send me an email to casacortella AT tin DOT it
rules and host-line up here

27 maggio 2013

Weekend Herb Blogging # 385 - la raccolta - the round up



Benvenuti alla raccolta di questa settimana,
quasi dominata dai toni dell'arancio ... 
... un auspicio perchè torni a splendere un bel sole caldo?

Welcome to this week round up,
mostly performed by orange shades ...
... a wish for the sun to shine and warm us up?


Gustiamoci le ricette insieme,
italiano o inglese non fa differenza,
con gli amici traduttori sarà facile poterle gustare appieno!

Let's enjoy the recipes alltogether,
English or Italian makes no difference,
just click on a translation button and you'll have a bite of anything!



Asparagus, cherry tomato & Spring onion Tart
Lucia di Torta di Rose - Italy


Fagioli Tondini strapazzati
Janet of The Taste Space - Canada


Wholemeal loquat cake - Vegan loquat and cinnamon smoothie 
Terry di Crumpets & co. - Italy


Torta allo sciroppo di arancia
Halo of Cook Almost Anything - Australia


Fava bean and chicory soup


 
la mia partecipazione





Hope you had a nice time, should I have ever missed someone in this recap,
please let me know and I will promptly fix it.
Next week host will be Lucia of Torta di Rose,
both for English and Italian edition.
If you'd like to host then send an email to weekend.herb.blogging AT gmail DOT com
including your blog name and url, your preferred email address and photo requirements.


Ancora un grazie a chi ha partecipato, se per errore non avessi incluso qualcuno,
 per favore rimandatemi la mail e sarà mia premura aggiungervi subito!
Spero di ritrovarvi ancora al WHB,
l'ospite della settimana prossima èLucia of Torta di Rose,
sia per l'edizione italiana che inglese.
 Per chi volesse ospitare nel proprio blog un'edizione del Weekend Herb Blogging,
 non esiti a contattere Brigida con una mail a briiblog(@)gmail(.)com,
includendo il nome del proprio blog e l'url, il proprio indirizzo e-mail, e la grandezza della foto richiesta.

26 maggio 2013

Spárga Magyar - Hungarian Asparagus


la ricetta in italiano qui


We said that paprika is never missed in Hungarians dishes, as well as sour cream, that they call tejföl.
I found this delicious recipe offering asparagus in an unusual way, at least for us Italians where the typical must is always a dish of dressed with oil and vinegar and strictly accompanied by boiled eggs, (and in Veneto, where I live, we mainly use big white asparagus,  Mambrotta or Bassano.
We also are in the highlight of the season for asparagus, so beneficial and healthy, so I didn't hesitate to give a try fro this recipe.

Because of their high potassium content, asparagus represent a very useful food for heart and muscles in general; worthy of consideration also their diuretic effect due to the very high relationship potassium/nitrogen and asparagine, which moreover is responsible for the strong penetrating smell. Asparagus are also low-calorie and make a balanced amount of vitamins and minerals to the body which are almost indispensable for the proper functioning of the nervous system and heart.
Like almost all natural plants, asparagus have healing properties, because they are recommended for the treatment of rheumatic diseases and urinary problems.
The roots of asparagus are used to give benefit to the heart suffering people, eliminating the water that accumulates in various tissues due to weak heart activity. The best way to enhance its diuretic properties is by decoction.

asparagi all'ungherese


The recipe was shown for 4 people but I think it's very abundant and more indicated if considered as a single dish, as appetizer or side dish better halve it.
You can use any type of asparagus, green ones will give color to the dish and you know thatwe eat with eyes first :-).
Unfortunately I only found thin green asparagus (and they weremuch more boring to clean), but worked well too, and approved by my table's companions.
Always better to thoroughly wash the asparagus after they have been scraped (I use a carrot peeler that can peel very finely) because ithey may contain traces of soil: usually I leave them to soak in cold water with some ice cubes for half an hour.



You need:

2 kg green asparagus
400 ml sour cream
1 egg yolk
paprika
80 g Emmental or Parmesan cheese
50 g breadcrumbs
chopped parsley
a knob of butter
salt




facendo asparagi all'ungherese


- Rinse quickly asparagus, remove the hardest part of the stem and gently scrape. Rinse well.
- Boil them (but don't overboiled, must be firm) in lightly salted boiling water . Drain and place on an incline plate to drain further.
- Melt the butter in a small frying pan, add breadcrumbs and lightly brown and then add sour cream, paprika, and salt.
- Mix together, if too thick (depending on sour cream texture) add a little milk. Add egg yolk, out of fire.
- Butter or lightly oil a baking dish, put about half of the asparagus, cover with a third of the sauce, sprinkle with grated cheese, put remaining asparagus, sauce and cheese.
- Gratin in the oven at 200° for about 10 minutes, sprinkle with chopped parsley and a pinch of paprika and serve immediately.



asparagi all'ungherese-hungarian aspargus



Only one week left to send me an Hungarian recipe for the The Culinary ABC of the European Community, hurry up! :-)








This recipe is my personal entry to WHB # 385
I am hosting this week,
 both English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

24 maggio 2013

Bialys for company - We Knead To Bake # 5 and BBD # 59


For this fifth challenge of We Knead To Bake, the baking group Aparna of My Diverse Kitchen created last January with the very nice idea to bake a different bread every month, she choose a very funny and interesting bread, stuffed with spicy vegetables: Bialys.
They are very common in the States, a sort of street food you can get everywhere, but they have a long story behind as Aparna tells us in her post:

The Bialy maybe thought of as a cousin to a Bagel but is quite different from it. For one thing, a Bialy is baked whereas a Bagel is boiled and then baked. A Bialy is round with a depressed middle, not a hole, and typically filled with cooked onions and sometimes poppy seeds. So it is not shiny on the outside with largish puffy bubbles on the inside. A good Bialy should have a springy soft crumb and a chewy and floury crust. A lot of people slather Bialys with butter or cream cheese but they are also nice as they are. Bialys are best when eaten within 5 to 6 hours of making them.

The name Bialy comes from Bialystocker Kuchen which translates as “bread from Bialystok” which is in Poland. Apparently, Bialys are rarely seen or made in Bialystock these days. In the days when there used to be Bialys in Bialystock, it seems the rich Jews ate Bialys with their meals, while the Bialys were the whole meal for the poorer Jews.

In the early 1900s, many Eastern Eurpoeans, including the Polish, immigrated to the US and settled down in New York. Naturally, they also brought their Bialy making skills with them and that is how the New York Bialy became famous.

bialys


What lends Bialys their signature chewiness is the use of flour that is high in gluten. Aparna suggests to use bread flour if you can find it. Otherwise use all-purpose flour and add 1 tbsp vital wheat gluten (for the 3 cups). I forgot this tip and used plain flour and had nice Bialys as well (can't say if they were slightly softer as never tasted the originals),

Aparna suggests one way to make them slightly chewier: just refrigerate the dough overnight after the first rise. The next day, take the dough out and keep it at room temperature for about half an hour. Then shape the rolls and proceed with the recipe. These Bialys are on the softer side so do not over bake them or they will dry out and become tough.

Bialys usually have a thin layer of caramelised onions and poppy seeds. 
I followed Aparna's indication and made caramelised onions with garam masala and they were delicious! Made some also with fried zucchini with curry.
But you can use whatever filling you would like, just remember the filling needs to be savoury.

A couple of videos might help: how to shape Bialys (but I was more confident doing directly on the baking tray helping with my fingers) and how to eat them.

My first batch was a disaster as I used a new dried instant yeast (and I'm not so keen on dried yeast, prefer the fresh one) that didn't work and nothing rose as it should (then I ate all the filling as it was so good :-).
The second try was perfect, was able to take only a few pictures as my guests were waiting for them!
I found it's a very nice bread for company, to be enjoy with friends as we did, so that I will send it to Ninive too who's hosting BBD # 59, the monthly baking event created by Zorra more than 5 years ago and still happily on the run.



Bialys
(recipe adapted from King Arthur Flour)
for 8 large bialys



bialys


For the dough:

1 teaspoon instant yeast (10 g fresh yeast)
1 tbsp sugar (barley malt)
1 1/4 cup water
3 cups all-purpose flour 
(use bread flour if you can find it or all-purpose flour + 1 tbsp vital wheat gluten)
1 tsp salt
milk for brushing the dough (oat milk)


For the Onion Filling:

1 tbsp oil
3 medium onions, finely chopped
1 1/2 tsp cumin seeds
3/4 tsp garam masala
salt to taste
100 g paneer, crumbled (optional)



Better to use an electric kneader.

Put the yeast, sugar, salt and flour in the food processor bowl. Pulse a couple of times to mix and then add the warm water in a steady stream. Knead until the dough comes together as a mass and then let the dough rest for 10 minutes. This will help the dough absorb water. Knead again, adding a little more water or flour (not too much) if you need it, until your dough is smooth and elastic but not sticky.

Shape it into a ball and put it in a well-oiled bowl, turning the dough till it is well coated. Cover and let it rise till about double. This should take about 2 hours. If you’re not making the Bialys right away, you can refrigerate the dough overnight at this point. When ready to make them, keep the dough at room temperature for about half an hour and then proceed with the rest of the recipe.

In the meanwhile, make the filling. Heat the oil in a pan, and add the cumin seeds. When they crackle, add the onions, and sauté over low to medium heat. Sprinkle a little salt and continue sautéing until they become soft and turn golden brown in colour. Add the garam masala and stir well. Keep the caramelised onions aside to cool.

Sprinkle your work surface lightly with flour and place the dough on it. Divide it into 8 equal pieces and shape each one into a roll by flattening it and then pinching the ends together to form a smooth ball. (this video might help). Place the rolls on a lightly greased baking sheet and cover them with a towel. Let them rise for about one hour (about  1 1/2 to 2 hours for refrigerated dough)  till pressing with a finger on the top leaves a dent.

Work on one piece at a time, while you keep the others covered so they don’t dry out. When the rolls are ready, pick them up one at a time and using your fingers, form the depression in the middle. Hold the roll like a steering wheel with your thumbs in the middle and your fingers around the edges. Pinch the dough between your thumb and fingers, rotating as you go and gradually making the depression wider without actually poking a hole through.

Remember not to press on the edges, or they will flatten out. Once shaped, you should have a depression about 3” in diameter with 1” of puffy dough around the edge, so your Bialy should be about 4” in diameter. Prick the centre of the Bialy with a fork so the centre doesn’t rise when baking.


making bialys



Place the shaped dough on a parchment lined (or greased) baking tray leaving about 2 inches space between them. Place the caramelised onion filling in the depressions of each Bialy. Brush the outer dough circle with milk. If you’re using crumbled paneer, add it to the Bialys in the last 5 minutes of baking or it will get burnt.

Bake the Bialys at 230°C (450°F) for about 15 minutes till they’re golden brown in colour. Cool them on a rack. Serve slightly warm or at room temperature. 
They keep well in an airtight container for a day or two and just need to be warmed up slightly before serving.


bialys

Definetely a bread to bake again!





 This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting

22 maggio 2013

Spárga Magyar - Asparagi all'ungherese


English recipe here


Dicevamo che la paprika non manca quasi mai nelle pietanze salate ungheresi, ed inoltre usano tantissimo la panna acida, da loro chiamata tejföl.
In rete ho scoperto questa deliziosa ricetta che presenta gli asparagi in un modo insolito, almeno per noi dove il must è da sempre conditi con olio e aceto e accompagnati rigorosamente da uova sode, usando principalmente quelli nostrani e bianchi, di Mambrotta o di Bassano :-).
Ed allora approfittiamo subito di questo consiglio ungherese,  siamo nel clou della stagione degli asparagi, così benefici e salutari, come ci racconta Mr. Loto:

Dato il loro alto contenuto di potassio, gli asparagi rappresentano un alimento molto utile al cuore e ai muscoli in generale; degno di considerazione il loro effetto diuretico a causa del rapporto potassio/azoto molto elevato e dell'asparagina, che oltretutto è responsabile del forte odore penetrante. Gli asparagi sono inoltre ipocalorici e apportano una quantità equilibrata di vitamine e sali minerali all'organismo che sono pressochè indispensabili per il buon funzionamento del sistema nervoso e del cuore.
Come quasi tutte le piante esistenti in natura, gli asparagi hanno proprietà curative; infatti vengono consigliati per la cura di patologie reumatiche e problemi urinari.
Le radici degli asparagi vengono utilizzate per dare giovamento ai sofferenti di cuore, eliminando l'acqua che ristagna nei vari tessuti a causa della debolezza dell'attività cardiaca. Il metodo migliore per l'assunzione degli asparagi al fine di esaltarne le proprietà diuretiche è rappresentato dal decotto.

La dose consigliata per 4 persone è abbondante ed indicata se se ne fa un piatto unico, altrimenti come antipasto o contorno dimezzarla copiosamente.
Si può usare qualsiasi tipo di asparago, quelli verdi daranno uno stacco cromatico più marcato e si sa che anche l'occhio vuole la sua parte. 
Purtroppo ho trovato solo asparagi verdi fini (ed è stato molto più noioso pulirli), ma hanno dato comunque un buon risultato, approvato a tavola.
Sempre meglio lavare con cura gli asparagi dopo averli raschiati, io adopero un pelacarote che riesce a pelare molto finemente, perchè possono contenere tracce di terra: solitamente li lascio a bagno in acqua fredda con qualche cubetto di ghiaccio per mezzoretta.


 asparagi all'ungherese

Per 4 persone:

2 kg di asparagi verdi
400 ml di panna acida
1 tuorlo
paprika
80 g di Emmental (o grana)
50 gr di pangrattato
prezzemolo tritato
una noce di burro
sale


 facendo asparagi all'ungherese


- Sciacquare velocemente gli asparagi, eliminare la parte più dura del gambo e raschiarli delicatamente. Risciacquarli bene.
- Lessarli in acqua bollente leggermente salata. Scolarli e metterli su un piano inclinato a scolare ulteriormente.
- Sciogliere il burro in una piccola padella, rosolare leggermente il pangrattato e aggiungere poi la panna acida, la paprica, e poco sale.
- Amalgamare bene la crema, se fosse troppo densa (dipende dalla cremosità della panna acida) allungare con un goccio di latte (anche vegetale). Unire anche il tuorlo, fuori dal fuoco.
- Imburrare od oliare leggermente una pirofila, mettere circa metà degli asparagi, coprire con un terzo della salsa preparata, cospargere metà formaggio grattugiato e fare il secondo strato con i restanti asparagi, la salsa e il formaggio. Ho lasciato volutamente le punte scoperte per poter fare una foto più colorata e vivace, ma nulla vieta di coprire tutti gli asparagi con la crema (anzi, forse è meglio :-).
- Fare gratinare in forno a 200° per circa 10 minuti, spolverare con il prezzemolo tritato ed un pizzico di paprika ancora e servire.


asparagi all'ungherese-hungarian asparagus




C'è tempo ancora fino alla mezzanotte del 2 giugno per cucinare e gustare insieme una ricetta ungherese da collezionare nell'Abbecedario Culinario della Comunità Europea, creato dalla mente fervida e inarrestabile della Trattoria MuVarA, a quasi un terzo dell'intero percorso.







This recipe is my personal entry to WHB # 385
I am hosting this week,
 both English and Italian edition.

Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

21 maggio 2013

Weekend Herb Blogging # 385 chez-moi!




Questa settimana dal 20 al 26 maggio
ospiterò il Weekend Herb Blogging # 385
sia in edizione italiana che inglese 



Cos'è il Weekend Herb Blogging?


Il Weekend Herb Blogging è una raccolta settimanale di ricette e/o note informative sulla miriade di prodotti vegetali che ci circondano, siano essi fiori, piante, frutti, semi, alle volte davvero inusuali ed inaspettati.
E' nato in America quasi per caso nell'ottobre del 2005 dalla mente creatrice di Kalyn di Kalyn's Kitchen, potete trovare tutta la storia qui. Questo evento è diventato sempre più popolare di anno in anno grazie ai tanti bloggers partecipanti che, con le loro ricette e i loro posts, arrichiscono la propria cultura culinaria riguardo al mondo vegetale, in qualunque forma esso si presenti. Ed è proprio questa la peculiarità dell'evento: riuscire ad acquisire più conoscenza e dimistichezza sulla cucina con i vegetali.
Dal novembre del 2008 Haalo di Cook (almost) Anything At Least Once è la nuova infaticabile "direttrice" di questo evento settimanale, di cui potete trovare tutte le raccolte settimanali qui. Da fine novembre Brigida cura l'edizione italiana, potete dare un occhio alle raccolte settimanali qui.
Personalmente lo seguo da qualche annetto, ospitando sia in inglese che in italiano.
Non pensate sia una cosa difficile o stressante, potete dare un'occhiata ai miei vecchi post per rendervi conto personalmente che anche la ricetta più semplice può essere apprezzata o addirittura di aiuto e/o ispirazione per qualcuno!

Come si partecipa?


E' molto semplice, divertente ed istruttivo, soprattutto quando a fine settimana si legge la raccolta finale, c'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire o imparare!


- Le partecipazioni devono essere pubblicate appositamente per il Weekend Herb Blogging, ciò significa che non possono partecipare contemporaneamente ad altri eventi in corso.
- Lo scopo di questo evento è appunto quello di portare a conoscenza sempre più diversi modi di utilizzare in cucina i prodotti vegetali, per cui saranno accettate solo:
* Ricette dove uno degli ingredienti principali è un' erba aromatica, frutta (anche quella secca), fiore, verdura, seme, cereale o vegetale.
* Post informativi su un determinato ingrediente vegetale, fornendo anche qualche nota sul suo utilizzo in cucina.
Ovviamente si può optare anche per un post che contenga entrambe le cose.
- Il post deve contenere la frase Weekend Herb Blogging, il logo dell'evento, un link all'ospite della settimana e al suo blog (in questo caso a me), un link ad Haalo (organizzatrice in carica), a Kalyn (fondatrice) e a Bri, organizzatrice italiana.
- Si può utilizzare una ricetta vecchia ma riscrivendola in un post nuovo seguendo le indicazioni date.
- Anche chi non ha un blog può partecipare, spedendomi la ricetta via mail, con tutte le informazioni richieste e una foto allegata.
- Il post va poi spedito via mail a cmc(@)cindystar(.)it indicando WHB#385 come oggetto ed aggiungendo i dettagli seguenti:
  • Nome:
  • Nome del Blog/URL:
  • URL del post:
  • Località:
  • Foto: 300px
Si può postare in qualsiasi momento della settimana, facendo però attenzione che la mail arrivi entro:
  • Domenica ore 15 - Utah
  • Domenica ore 22 - Londra
  • Domenica ore 23 - Roma
  • Lunedì ore 7 - Melbourne
La raccolta verrà poi pubblicata lunedì sera 27 maggio.


Non esitate a contattarmi per qualsiasi dubbio o timore, sarà mia premura rispondervi al più presto.
E se vi venisse voglia di ospitare un'edizione del WHB in italiano contattate Brigida a briiblog(@)gmail(.)com.

 
Vi aspetto!




I am so glad to announce I will be hosting Weekend Herb Blogging # 385,
  both Italian and  English edition.

 
WHB was created in October 2005 by Kalyn of Kalyn's Kitchen, you will find history here. This event has become popular in the years thanks to all bloggers participating with recipes and informative posts about new ways of cooking with herbs or unusual plant ingredients. Since November 2008 Haalo of Cook (almost) Anything At Least Once has been managing this weekly event, all recaps here.
Simple and clear rules, youn can read also here:


- Post about any herb, fruit, flower, plant or vegetable.
- Entries must be written specifically for WHB, no other post-crossed events allowed.
- Post must contain the phrase Weekend Herb Blogging, a link to the host of the week and her site, a link to Haalo and Kalyn too.
- You can blog anytime in the week but email your post by:
  • 3pm Sunday - Utah Time
  • 10pm Sunday - London Time
  • 11pm Sunday - Rome Time
  • 7am Monday - Melbourne (Aus) Time
(you can use this converter to find corresponding time in your location)

When your post is blogged, please email me at cmc AT cindystar DOT it with WHB#385 in the subject line including the following details:


  • Your Name
  • Your Blog Name/URL
  • Your Post URL
  • Your Location
  • Photo: 300px wide
Recap will be on-line next Monday,  27th May.

If you would like to be a WHB's host in the future please read Haalo's instructions here.