2 giugno 2008

Pici toscani

I contadini toscani, nella loro idigenza, non si potevano permettere piatti originali od esotici. Eppure avevano la capacità di non farsi mai mancare sapori particolari, adatti ad ogni occasione, tanto buoni che spesso dal basso della condizione contadina risalivano la china fino a giungere alle mense dei più ricchi. I Pici tradizionali sono quanto di più semplice si possa immaginare: farina e acqua. Eppure ci sono moltissime ricette che hanno come protagonisti i Pici e ciascuna di essa ha una sapore diverso, in qualche modo originale e volendo esotico. (tratto da http://www.provincia.grosseto.it/)

I Pici sono una sorta di spaghetti molto grossolani ed irregolari che si consumano con sughi di carne o vegetali. Dalla pasta si ricavano delle strisce cilindriche irregolari che poi vengono "tirate" a mano su una spianatoia di legno e impolverate con farina/semola di grano duro o farina di mais. I Pici vengono "buttati" in acqua bollente per circa 5 minuti. Si consumano come primo piatto conditi con vari tipi di ragù, nel senese con pomodoro e aglio (pici all'aglione) o con sugo di anatra; in Maremma si usa condirli anche con briciole di pane o con sugo di salciccia, patate e fagioli.

Io ho imparato a farli dalle mie insuperabili maestre!

INGREDIENTI:

500g di farina 0
250g di acqua
olio extravergine di oliva (al momento di stendere la pasta)

Fare la fontana. Mettere al centro l'acqua, ma non tutta, lasciarne un dito a parte, se occorre si unirà poi. L’impasto deve risultare ben sodo, più sul duretto, (altrimenti non si riuscirà a fare i Pici), anche perché si ammorbidirà col riposo.Iniziare prendendo un po' di farina dall'anello e amalgamare velocemente, pulire bene la mano che impasta, quindi coprire con la farina restante, appoggiare le mani sopra e pulirle bene, iniziare a impastare con la spatola, prendendo l’impasto da sotto, ribaltandolo sopra e schiacciando con la spatola. Quando quasi tutta la farina è stata amalgamata finire l’impasto a mano impastando così come insegnano le Simili: alzare la pasta, ripiegare al centro e rotolare. Fare una palla e mettere a riposare sotto una ciotola. L'impasto va lavorato velocemente e poco!

Stendere poi col matterello all'altezza di circa 1 cm, ungere la superficie con olio extravergine di oliva e tagliarlo poi a strisce di 1 cm di larghezza. Arrotolare schiacciando sotto i palmi delle mani ogni striscia formando dei lunghi rotolini sottili e possibilmente della stessa grossezza. Più lunghi sono più belli saranno ma se sono esagerati e intralciano il lavoro si possono tagliare.
Metterli a seccare stesi sulla spianatoia oppure affondarli in un vassoio/canovaccio in abbondante farina o farina/semola e ogni tanto “ravvivarli” in modo che non si attacchino fra loro.
Al momento della cottura si prenderanno le matasse a mano e si scolerà la farina in eccesso con un colino prima di tuffarle nell'acqua bollente (io ho aggiunto un filo di olio nell'acqua). Il tempo di cottura varierà a seconda della loro grossezza, si va all'assaggio, ma difficilmente la pasta fatta a mano scuoce, quindi si può cuocere in tranquillità.

Scolare un po' alla volta prelevandoli con un colino per evitare che si appallottino tutti nello scolapasta e condire col sugo preparato, mitico quello alla Viareggina!


Per congelare i Pici metterli stesi un vassoio a misura del congelatore spolverizzandoli di farina. Una volta congelati raggruppare i Pici a mazzetti. Scongelarli stesi per qualche minuto e poi delicatamente tuffarli in acqua bollente. Altrimenti consiglio di cuocerli tutti e condirli molto morbidi (allungando leggermente il sugo con acqua di cottura), poi l'indomani una bella spadellata e un cucchiaio di sugo fresco e via, pronti da pappare.


Questa ricetta partecipa per la regione Toscana all'Abbecedario Culinario, organizzato dalla Trattoria Muvara.


Pici is a thick, hand rolled pasta from Tuscany, like a fat spaghetti. The dough is only made from flour and water. The dough is rolled out in a thick flat sheet, then cut into strips. In some families, the strip of dough is rolled between one palm and the table, while the other hand is wrapped with the rest of the strip. It can also be formed by rolling the strip between the palms. Unlike spaghetti or macaroni, this pasta is not uniform in size and has variations of thickness along its length.

4 commenti:

Simo ha detto...

Mamma mia che appetito mi sta venendo................
adesso vengo lì e te ne rubo un piattoooooo!!!
Bacioni

Cindystar ha detto...

Simo, falli con Auri, vedrai come si diverte!
Prossimamente i cavatelli, quelli proprio a misura di bambino!

Anonimo ha detto...

Buoni i poci ...spesso faccio una gita a Siena e tappa fissa é " La Chiacchera" ...fanno dei pici alla boscaiola buonissimi!!

Cindystar ha detto...

Caro Anonimo (anche se mi piacerebbe chiamarti con un nome vero :-), terrò a mente la tua info ;-)

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