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11 ottobre 2018

Saltimbocca alla Romana


E siamo già arrivate all'undicesimo appuntamento col Menu Lib(e)ro, la nuova raccolta dedicata a ricette interamente prese dai numerosi libri di cucina che invadono le nostre librerie, dedicato questa volta ai Secondi piatti di terra. Nostra Chef ospitante è Teresa, che ci ha riunito alla sua tavola offrendoci un profumato Spezzatino di manzo con verdure preparato per l'occasione nella Slow-cooker.
Elena Fabrizi (all'anagrafe Fabbrizi), detta Lella Fabrizi e anche Sora Lella (Roma, 17 giugno 1915 – Roma, 9 agosto 1993) è stata un'attrice e cuoca italiana. Ultima di sei fratelli, il maggiore dei quali era l'attore Aldo Fabrizi, prima di dedicarsi al cinema svolse l'attività di ristoratrice a Roma, dove aprì una trattoria in Campo de' Fiori e poi un altro ristorante gestito assieme al marito e al figlio, Aldo Trabalza, sull'Isola Tiberina e chiamato Sora Lella, poi gestito dai suoi tre nipoti, figli di Aldo (da Wikipedia).

Chi non ricorda la cara e simpatica Sora Lella? Quasi un'istituzione per la città di Roma, tanto attrice  che cuoca de core
Ancora in tempi non sospetti, era il 1992, uscì una collana di libri suoi, 20 volumi dedicati ognuno ad una determinata categoria di piatti; mia madre li comprò tutti e me li regalò, quasi uno sprone a dedicare più tempo e serietà alla cucina. Sono libretti facili da consultare, un pochino vintage nell'impaginazione e nelle foto, ma precisi nelle spiegazioni con foto step-by-step delle ricette e prodighi di consigli e suggerimenti personali della Sora Lella per la buona riuscita del piatto.
Quasi un obbligo omaggiare l'autrice con una ricetta tipica della sua città, tanto semplice e veloce quanto sfiziosa e gustosa.


saltimbocca alla romana


Ingredienti per 4 persone:
500 g di fesa di vitello, a fette fini
120 g di prosciutto crudo, a fette fini
50 g di burro
una dozzina di foglie di salvia
mezzo bicchiere di vino bianco secco
sale/pepe

Tagliare le fette di fesa a pezzetti grandi poco più di un boccone e apppiattire ciascun pezzo con un batticarne, proteggendolo con carta forno.
Cospargere ognuno con poco sale e abbondante pepe macinato fresco; poi disporre su ciascuno un pezzetto di prosciutto e una foglia di salvia, infilzando uno stecchino di legno per tenere insieme il tris. La lunghezza del saltimbocca dovrebbe essere poco più di quella dello stecchino che lo deve infilzare e la larghezza circa due dita.
Trasferire i saltimbocca in una casseruola (grande abbastanza da contenerli tutti senza sovrapporli) con il burro fuso (aggiunto anche un fio di olio extravergine di oliva) e lasciarli cuocere a fuoco vivo un paio di minuti per parte. Irrorarli poi col vino e proseguire la cottura per 5/6 minuti, smuovendoli spesso. Togliere dal fuoco e sistemarli sul piatto da portata riscaldato. Diluire il fondo di cottura con un paio di cucchiai di acqua calda, far riprendere il bollore e versare sui saltimbocca; servire immediatamente.


libro sora lella


Questa ricetta partecipa alla nuova raccolta Menu Lib(e)ro organizzata da Aiù.
Info su come partecipare qui, pagina FB con tutte le ricette pubblicate qui.


Saltimbocca alla Romana


Saltimbocca litterally means jump into the mouth. And it refers to the size of these very small sort of steaks that you pick up from the plate and get quickly into your mouth in one bite as it was a jump from the plate to the mouth :-))
They originate from Rome and Lazio region.


Serving 4/6:
400 g veal brisket, finely sliced
120 g Prosciutto crudo, finely sliced 
50 g butter
extravirgin olive oil
a dozen sage leaves
half a glass of dry white wine
salt and pepper


Cut the slices of veal into small pieces and flatten each piece with a meat tenderizer, protecting it with parchment paper.

Sprinkle each with a little salt and ground pepper; then place a piece of ham and a sage leaf on each one, sticking a wooden toothpick to hold the trio together. The length of the saltimbocca should be just a little more than the toothpick and the width about two fingers.

Transfer the saltimbocca to a pan (large enough to contain them all without overlapping them) with the melted butter and a drizzle of extra virgin olive oil and let roast at high heat for a couple of minutes on each side. Then sprinkle with wine and continue cooking for 5 minutes, stirring frequently. Remove from heat and place on a heated serving plate. Dilute the cooking sauce with a couple of tablespoons of hot water, let boil again and pour over the saltimbocca; serve immediately. 

22 ottobre 2013

Black & White Wednesday # 102


Susan of The Well-Seasoned Cook is hosting BWW this week, 
please do send your entries to thewellseasonedcook AT yahoo DOT com


Just back from a quick trip to Rome,
always a pleasure to be there,
but be aware of funny waiters
offering a table and a chair with a wink ...
... only in Italian restaurants! :-)


funny waiter in rome
seen in Rome - Via Sistina






Should you like to host please send me an email to casacortella AT tin DOT it
rules and host-line up here.
We have a group on Flickr if you'd like to join and share your pics,
  hashtag #BWFood on Twitter.
 

9 settembre 2012

Cacio e Pepe - WHB # 350


Ultima puntatina nella città eterna ospitata da  Garbuglio a rappresentare la regione Lazio per l'Abbecedario Culinario, organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA.
Cosa dire della nostra bella capitale? Che nonostante ci sia stata parecchie volte, ancora non la conosco come si deve, ed ogni visita per me è sempre come la prima volta.
Ho avuto il primo incontro con Roma da grande, quando il marito frequentava il Corso Allievi Ufficiali alla Cecchignola,  ma è stato un incontro rapido e indolore, le 48 ore di libertà concessa dopo il giuramento le abbiamo poi trascorse con gli amici najoni a Terracina e Sperlonga (era giugno, e faceva caldo :-).
Poi solo rapidi transiti in treno o aereo, ma nel frattempo le amicizie romane crescono e si moltiplicano, ed alcune grazie anche alla passione per il food e l'amichevole convivialità che il cibo esalta.
Ed allora anche le visite si fanno più numerose e frequenti, ho avuto il piacere di visitare luoghi incantevoli che forse non ne avrei mai avuto occasione, come Genzano e Nemi,  due piccole perle nella zona dei Castelli Romani, dove ho trascorso una calda e soleggiata giornata invernale in piacevole compagnia. A Genzano ho potuto gustare (e portare a casa :-) un ottimo pane artigianale, primo pane a marchio I.G.P., mentre a Nemi mi sono deliziata sin dall'aperitivo con le eccellenti fragoline di bosco, che si trovano impreziosite anche ... in gioielleria! :-) A Nemi ha soggiornato come turista anche Lord Byron, a cui è dedicato un belvedere a ricordo dei suoi delicati versi nel Pellegrinaggio del giovane Aroldo.
E ho conosciuto due luoghi (anzi tre) labirintosi dove perdere la testa (ed il portafogli :-) ma che sono mia tappa fissa ad ogni passaggio nella capitale che mi conceda un paio di ore tutte per me: Castroni, Peroni e Tervi ... meritano più di una visita, e con calma!
La ricetta di oggi è di una cara amica romana, Antonella, conosciuta anni fa virtualmente quando entrambe frequentavamo il forum di Cookarond. Dopo qualche mese di messaggi via web l'incontro a sorpresa ed inaspettato ad un pranzo in una trattoria romana, a cui sono seguiti incontri cucinieri natalizi (con la mitica 7 veli di Sandrina! :-), una scorazzata per Roma by bus e giornata conviviale a casa di Nita, una vacanza elbana insieme ed una settembrina tuttofare, un Grande Fornello imperdibile, un ultimo megaincontro cookiniano a Tivoli, senza contare i due magici momenti di scuola con le care sorelle Simili alle Tamerici, per soffici pizze e focacce e l'impareggiabile sfoglia col matterello.
Ora ho una promessa in sospeso ancora da mantenere (ma incrocio le dita perchè avvenga al più presto) con lei, che da quasi un annetto ha una Gioia grande nel cuore e ... tra i piedi, che questa zia brontolona non vede l'ora di conoscere e spupazzare ... e magari riuscire a pasticciare in cucina anche con lei!
Spesso ricorro a lei per qualche idea nuova o da confrontare, come questi biscottini, un nuovo modo di reinterpretare il classico binomio cacio e pepe così caro a tutti i romani e non.


 biscottini cacio pepe

Per circa 30/40 biscottini:

100 g di farina 0
80/100 g di burro a temperatura ambiente
100 g di pecorino romano grattugiato
une bella macinata di pepe


Riunire tutti gli ingredienti in una ciotola e impastare con le dita fino ad ottenere un composto omogeneo. Ricoprire con la pellicola e lasciare riposare in frigo almeno un'ora. Si può fare il giorno prima.
Stendere un pochino di impasto alla volta in una sfoglia abbastanza spessa, direi anche un centimetro (la mia era leggermente meno e poi i biscotti si sono adagiati e diventati più piatti). Ritagliare i biscotti nella forma preferita e sistemarli su  una teglia ricoperta di carta forno. Far riposare in freezer per 5 minuti.
Cuocere per 5/10 minuti in forno caldo a 200°. Lasciare raffreddare prima di gustarli.


biscottini cacio pepe


Cacio & Pepe Cookies
(cheese and pepper cookies)


Cacio e pepe, literally cheese and pepper, is a traditional Roman pasta, very simple, made only with a few ingredients: pecorino romano, fresh ground pepper, extravirgin olive oil and pasta (usually spaghetti) but incredibly delicious.
But cacio e pepe could become also a nice appetizer, the sort of ... you know when you start but you don't know when you stop eating! :-)


biscottini cacio pepe


For about 30/40 cookies:

100 g all-purpose flour
80/100 g butter at room temperature
100 g pecorino romano cheese
abundant fresh ground pepper



Combine all ingredients in a bowl and mix with your fingers until the mixture is smooth. Cover with plastic wrap and let stand in refrigerator at least one hour. Can be done in advance.
Roll out a little bit of dough at a time, half an inch thick. Cut out cookies in your favorite shape and place them on a baking tray lined with parchment paper. Let rest in the freezer for 5 minutes.
Cook for 5/10 minutes in
preheated oven to 200°. Allow to cool before enjoying them.






This recipe is my personal entry to WHB # 350
hosted this week by Elena from Zibaldone Culinario
both for English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
Who's hosting
WHB Rules
 

8 settembre 2012

Gnocchi alla romana per l'Abbecedario Culinario


L'Abbecedario Culinario è arrivato nel Lazio, regione  ospitata da  Garbuglio, facendo tappa quasi obbligatoriamente e patriotticamente a Roma, capitale e città eterna come si suole definire, in onore alla grandiosità del  suo Impero che fu uno dei primi ad imporsi per la vastità e l'importanza che ricopriva, testimonianze del passaggio romano sono infatti tangibili in tutta Europa, in Africa settentrionale ed in Medio Oriente.
Con le temperature notevolmente scese nei giorni scorsi mi è venuta voglia di riaccendere il forno e riproporre una ricetta così tanto in voga negli anni '80 (un po' come la pasta alla vodka e salmone:-) e che facevo spesso anche ai bocia quando erano piccoli, c'era poco  da masticare e la cena scivolava giù che era un piacere :-).
Si chiamano gnocchi alla romana ma ho letto in rete che pare non abbiano nulla a che vedere con la cucina romana, addirittura non compaiono in nessun menu tipico locale. Anzi, pare siano di origini settentrionale, lombarda o piemontese, quando qualcuno li cucinò per degli ospiti romani in visita nel Regno di Piemonte; ma c'è chi sostiene che questo nome derivi invece dalla loro origine rumena ... comunque sia, sono facili da fare e deliziosi da gustare, e non potevano mancare nelle ricette dell'Abbecedario!


  gnocchi alla romana  


Per 6/8 persone:

1 litro di latte
250 g di semolino
2 uova
un pezzetto di burro
pizzico di sale
parmigiano grattugiato
uno spolvero di pan grattato
noce moscata o pepe (facoltativi)


gnocchi alla romana


In una casseruola capiente mettere il latte, un pizzico di sale e una noce di burro e portare a bollore.
Abbassare la fiamma e versare il semolino a pioggia, mescolando con una frusta.
Cuocere 8/10 minuti, mescolando ogni tanto con la frusta e facendo attenzione che la crema non attacchi sul fondo, tenderà ad ispessirsi molto.
Togliere dal fuoco, dare una grattatina di noce moscata (o pepe se piace) ed aggiungere le uova, una alla volta, aggiungendo il secondo quando il primo è stato assorbito bene. Mescolare velocemente con una spatola, le uova devono amalgamarsi e non diventare stracciatella.
Solitamente metto 2 uova intere piccole, se sono grandi optare per un uovo intero e un tuorlo.
Versare la crema su un piano di marmo leggermente inumidito (basta bagnarsi il palmo della mano con acqua fredda e passarlo sul marmo), oppure su una spianatoia di legno inumidita od anche una grande teglia da forno inumidita. Livellare bene all'altezza di un centimetro con una spatola da dolci inumidita, oppure con il palmo della mano inumidito (se resistete al caldo dell'impasto :-) oppure anche appoggiando un foglio di carta forno spianando poi con un matterello. Lasciare raffreddare.
Con un bicchiere non molto grande ritagliare dei dischetti, bagnando ogni tanto il bordo del bicchiere in acqua fredda.


 facendo gnocchi alla romana
Oppure con un coltello tagliare delle strisce e poi dei quadratini o rettangoli, sempre bagnando la lama del coltello, oppure più semplicemente con un cucchiaio/ino raccogliere il composto a cucchiaiate. Disporre i pezzetti di semolino in una pirofila leggermente imburrata (e se piace leggermente spolverata di pan grattato) cercando di sovrapporli uno con l'altro.
Guarnire con fiocchetti di burro, una spolverata di parmigiano e di pan grattato, per avere una bella crosticina croccante.

A  questo punto si possono anche non cuocere subito e conservare in frigo per un paio di giorni sigillati con pellicola. Basterà poi metterli in forno caldo al momento dell'utilizzo. Si possono anche congelare, si mettono in forno congelati e si allunga leggermente il tempo di cottura.
Cuocere in forno a 180/200° per circa 20/30 minuti, dipende dalla grandezza della teglia, comunque finchè belli dorati. Servire subito.
Qualcuno li mangia con una leggera spolverata di zucchero appena usciti dal forno.

Una variante primaverile per farne quasi un piatto unico:  Gnocchi di semolino con verdure primavera.

 gnocchi alla romana

15 settembre 2009

La Carbonara di Peppe


Ma quanto freddo sta facendo in questi giorni?
Acqua, vento, cielo grigio grigissimo, lago ancora di più con onde spumeggianti e arrabbiate!
Ci sono ancora un sacco di turisti, stamane li vedevo tutti imbaccuccati e infreddoliti in coda per prendere il bus e fare il giro del lago, mi sentivo quasi in colpa per la loro vacanza così tristemente amareggiata da questo tempo bizzarro: pensavano di venire nel bel paese del sole e invece sembra quasi di essere noi a casa loro nel freddoloso Nord!
Vabbè, le previsioni prevedono schiarite fra qualche giorno e sicuramente l'aria si scalderà ancora, non può essere che l'autunno sia arrivato così bruscamente all'improvviso!
Intanto mi riscaldo e mi conforto sfogliando le foto di questa bella e lunga estate, anche quest'anno trascorsa nel mio piccolo paradiso elbano. Quest'anno un pochino più lunga perchè sono riuscita a fare anche una piccola appendice ai primi di Settembre! Ci siamo divertiti, riposati, abbronzati, i ragazzi hanno pescato alla grande, quasi ogni giorno era pesce fresco (ma nel vero senso della parola!) nei nostri piatti. E siamo stati bene con ci ari amici che ogni anno ritroviamo con gioia e serenità. Tra questi, Peppe e Maria Grazia di Roma, affezionatissimi al Forno da ben oltre 40 anni! Chissà ... forse un giorno riuscirò anch'io a raggiungere questo traguardo?
Dopo il sugo alle melanzane, Peppe ci ha deliziato e insegnato questa sua versione personale della Carbonara. Probabilmente gli chefs più rigorosi non saranno d'accordo e potrebbero sentire qualche brivido nella schiena leggendo gli ingredienti (cipolla ... vino bianco ...?!) ma ogni propria interpretazione è lecita e questa di Peppe è semplicemente deliziosa! Provare per credere!

carbonara peppe



Ingredienti per 4 persone:

pancetta affumicata a cubetti (Peppe consiglia la Montorsi), 2 confezioni
2 tuorli (1 tuorlo ogni 2 persone)
abbondante parmigiano grattugiato
350/400 g di spaghetti (Peppe consiglia quelli rigati Agnesi)
mezza cipolla tagliata a fette sottili
mezzo bicchiere di vino bianco
olio extravergine di oliva

- Mettere la pancetta a sfrigolare in una casseruola con un pochino di olio.
- Dopo qualche minuto aggiungere la cipolla, amalgamare bene per un paio di minuti quindi sfumare col vino bianco. Lasciare cuocere 5 minuti o finchè la cipolla sarà trasparente e quasi sciolta.
- Nel frattempo portare l'acqua della pasta a bollore, salarla e buttare gli spaghetti.
- Prendere un pomodoro e ... posizionare i minuti di cottura della pasta!

pomodoro

- In una grande ciotola amalgamare i tuorli con il parmigiano e poi diluire la salsa con uno e due cucchiai di acqua di cottura.
- Versare la pasta al dente nella ciotola, condire bene con la salsa di uova aggiungendo alla fine anche la pancetta e il suo sughino rimescolando con cura.
- Servire ancora fumante e ... buon appetito! ... la proposito, l'ultima forchettata è sempre la migliore, non è vero?

carbonara peppe



Questa ricetta va a Garbuglio che ospita la regione Lazio per l'Abbecedario Culinario organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA.
 

Peppe's Carbonara

Here we are, Summer seems to be definetely gone ... weather has changed quickly in these last days here in Italy, it's terribly and awfully raining and freezing, only 12/15°, too cold for September! There are still lots of tourists on Garda Lake, mostly from Germany, but they are not enjoying their time and the landscape as it should be: the lake is deeply grey with big waves, the sky a whole huge heavy cloud the same color as the lake, everybody is wearing long sleeves, trenches, rain jackets ... it's quite a North England vision, not an Italian panorama!
Hope everything will be better by the end of the week, weather forecast are encouraging and sun should shine again above us!
So ... what better than follow Zorra's suggestion and find something lovely and delicious to bring you back to your favorite summer place and cheer up your moods?

pescato
Catch of the day

I was very lucky this year, spent as usual half June and all July in my little paradise and then ... a week more at the beginning of September! The weather was super, sea water still warm, kids happy and very busy in fishing (we could eat real fresh fish every day!), still dear friends to stay with. Maria Grazia and Peppe live in Rome, but they have been spending all their vacations here since 1969. I sometimes wonder how this place was so long ago! Now they have retired, and are lucky they have time to stay in Forno all Summer through, from May to October. I hope I could say the same one day!

forno
Forno - Elba Island

One of my husband's favorite dish is Peppe's Carbonara and every single forkful of it is a dear thought to our lunches together on their flowered terrace overlooking the sea! His recipe is a little bit different from traditional Carbonara (onion and wine are not so common in the original), maybe classic or stringent chefs could not agree, but we do love it and think it's one of the best Carbonara in the world!

Serving 4:

diced bacon (Peppe suggests
Montorsi), 2 packs
2 yolks (a yolk every 2 serving)
grated Parmesan

350/400 g spaghetti
half onion cut into thin sliceshalf glass of white wine
extra virgin olive oil

carbonara peppe


- Fry bacon in a pan with a little oil for a few minutes.
- Then add the onion, mix well and cook a few minutes. Add white wine and cook until the onion is transparent and almost melted, about 5 minutes or so.
- In the meantime bring water to boil, add salt and toss spaghetti.
- Now it's time for a red ripe tomato ... and set pasta cooking time!

pomodoro

- In a large bowl mix the yolks with parmesan and dilute with one or two tablespoons of cooking water.
- Pour the pasta "al dente" into the bowl, season well with the egg sauce adding bacon at last.
- Serve immediately and ... Bon appetit!

carbonara peppe


io&peppe&m.grazia
Peppe & Maria Grazia

9 marzo 2009

Carbonara di zucchine


Pasta is Italy. Spaghetti are more than pasta, more than Italy.
And when you like to have a typical Italian summer taste on your table you are definetely in need og a pig plate of this!
It's with my great pleasure that I bring to Maryann (of Finding la dolce vita) and Marie's (of Proud Italian Cook) Festa Italiana a large bowl of one of our favourite spaghetti: Zucchini Carbonara.





For 2 servings:


3/4 zucchini
1 egg and 1 yolk
grated parmesan
(or pecorino romano cheese)
250g. spaghetti or linguine
extravirgin olive oil
basil
salt/pepper







Finely slice zucchini and fry them in a large pan with some oil. Add salt and pepper and fresh basil. Meanwhile beat eggs in a bowl and mix with cheese, you can add a little milk or cream to have a softer batter.
Cook spaghetti in salted boiling water "al dente" (one minute less), strain and pour into zucchini and mix well, on low fire. Take the pan off the fire, add the mixture of eggs and cheese and mix carefully and quickly, eggs don't have to cook and get scrambled but softly amalgamate, in case add a little of hot cooking water.


 



Quando ci prende la nostalgia dell'estate, del caldo, del mare, delle vacanze, questo spaghetto ci conforta molto e ci fa rivivere i suoi profumi e sapori. Ed è per questo che con mio grande piacere lo porto alla grande Festa Italiana organizzata da Maryann e Marie, per donare loro un po' dei nostri profumi e del nostro bel sole!

Ingredienti per 2 persone:

3/4 zucchine
1 uovo intero e 1 tuorlo
parmigiano grattugiato(o pecorino romano)
250g. di spaghetti o linguine
olio extravergine di oliva
basilico fresco
sale/pepe
In una padella larga soffriggere le zucchine in abbondante olio, salare e pepare e aggiungere qualche foglia di basilico. Nel frattempo sbattere le uova col formaggio quasi ad ottenere una pastella, si può aggiungere un goccio di latte o panna per farla più cremosa. Cuocere gli spaghetti al dente, versarli nella padella delle zucchine e mescolare bene a fuoco basso. Tirare via la padella dal fuoco e aggiungere la pastella di uovo e formaggio, mescolando con cura e velocemente gli spaghetti: l'uovo non deve cuocere e diventare strapazzato, ma amalgamarsi cremosamente con la pasta, in caso aggiungere un goccio di acqua di cottura.


Questa ricetta va a Garbuglio che ospita la regione Lazio per l'Abbecedario Culinario organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA.





1 febbraio 2009

Stracciatella in brodo

Un ricordo della mia infanzia...tramandato da mamma in mamma, la facevo spesso anch'io ai miei bambini, e la mangiava anche la mia mamma da piccola, quando purtroppo in tempo di guerra gli alimenti scarseggiavano e ci si affidava spesso a quello che la campagna ti offriva. Il brodo non mancava mai, di semplici verdure o più ricco con l'aggiunta di ossa o qualche inaspettato pezzo di carne; le galline, anche se non sempre continuative, davano le uova; il formaggio era più pecorino che nobile grana, e qualche volta sostituito in gran parte da briciole di pane vecchio. Ma la consistenza di questa minestrina era ed è tuttora inviadiabile, un caldo pasto perfetto nelle fredde serate invernali (oggi nevica...e arriverà nei nostri piatti bello fumante!), la carotina del brodo tagliata a mezzelune che sembra un fiore galleggiante.




Ingredienti:


brodo di carne o di verdure
(in alternativa anche fatto col dado casalingo)
un uovo a persona
grana grattuggiato

In una ciotola sbattere bene le uova aggiungendo anche il grana.
Versare il composto nel brodo bollente, rimescolando con la frusta subito per evitare che l'uovo si appalli, lasciar sobbollire un paio di minuti e la stracciatella è pronta.



Questa ricetta partecipa all'Abbecedario Culinario, organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA, per la regione Lazio ospitata da  Garbuglio.


Questa ricetta paertecipa alla raccolta/concorso di Precisina:

22 settembre 2008

Vacanza settembrina

Ancora qualche giorno di vacanza rubacchiato a inizio mese per finire in bellezza prima di riordinare le idee e mettersi in riga per l'inizio della scuola e la ripresa di tutte le attività.


Qualche giorno ancora spiensierato con tanto sole e tanto caldo, da ricordare poi con malinconica invidia nelle lunghe e fredde giornate invernali...sono partita coi miei due bocia più piccoli alla volta di Forte dei Marmi, località a me cara e che mi ha sempre affascinato per la sua aria un po' retrò di vacanza d'altri tempi...



Tito è riuscito come sempre a corrompere qualcuno e farsi prestare una lenza...aguglia presa, aguglia subito pappata!


Ho proseguito poi per Roma, dove siamo stati ospiti della cara Anto, pochi giornati volati troppo in fretta, ma intensissimi e divertentissimi, con impegni culinari, di shopping ed anche estetici!

Serata godereccia all'AcinoBrillo alla Garbatella con tutta l'allegra brigata di Cook!








E la mattina dopo appuntamento imperdibile ancora alla Garbatella per le riprese sul set dei "Cesaroni"!!!




Una giornata trascorsa al mare a ricaricarci e rinfrescarci con un po' di brezza marina...





...per poi, una volta a casa, ritornare nella benamata cucina!


Il riposo dopo la faticata...capello trattato compreso!


Ed è arrivato anche il momento di salutarsi...ancora un caffè insieme e poi...arrivederci alla prossima!!!

Grazie, Anto, meravigliosa ospite, meravigliosa amica! Smack!!!

18 febbraio 2008

Roma by bus

Un modo divertente e simpatico per godere di una veduta generale di Roma è fare il giro col bus turistico. Partendo dalla Stazione Termini, in circa due ore si possono ammirare le principali piazze e monumenti di Roma. Il servizio, attivo dalle 8 alle 20 tutti i giorni festivi compresi, permette di poter scendere e risalire a qualsiasi fermata, in modo da lasciar tempo ai visitatori di effettuare escursioni e visite nei luoghi preferiti.
Un sistema audioguida in 8 lingue permette di seguire la descrizione dei luoghi di maggior interesse.
Per ulteriori info: http://www.trambusopen.com/

Noi l'abbiamo fatto venerdì scorso, complice una bellissima, ma freddissima, giornata di sole.

Si inizia percorrendo Via Nazionale per arrivare al palazzo del Quirinale.

Si costeggia poi il Foro Romano per arrivare al Colosseo.

Si passa oltre il Circo Massimo, Piazza Bocca della Verità,

e il Teatro Marcello per arrivare al Campidoglio.

Si ammira poi Piazza Venezia con l'Altare della Patria e la statua dell'imperatore Traiano.

Si prosegue per tutto Corso Vittorio Emanuele II e attraversando il ponte omonimo, con ospite dormiente, purtroppo, si può ammirare Castel sant'Angelo.

Quindi si prosegue per Via della Conciliazione arrivando finalmente in Piazza san Pietro!
Qui siamo scesi e abbiamo ammirato la grande piazza e l'incredibile colonnato.

C'è un punto preciso della piazza da dove è possibile ammirare il perfetto allineamento delle colonne, che trae in inganno: pare ce ne sia una sola fila, e invece sono tre!!!
Dopo una lauta pastasciutta in una trattoria adiacente, ci siamo incamminati verso Campo de' Fiori, imbattendoci in questo simpatico vicoletto.

Eccoci in Campo de' Fiori, con la statua di Giordano Bruno nel mezzo.

Un caratteristico locale e una magnifica casetta d'angolo. Anto chiede informazioni a un gentil operatore ecologico per arrivare alla meta prefissata...
...Josephine Bakery!!!

In posa con Valentina Gigli, maestra pasticcera, dopo una chiacchierata e un assaggio di Chocolate Fudge Cake!
...anche questa è Roma!

Risalendo verso Corso Vittorio Emanuele II non potevamo non soffermarci a Piazza Navona.

Piazza popolata da pittoreschi personaggi d'epoca: Tutankamon e un pistolero del West!

Un allegro complessino, Mamo e Tito alla Fontana del Nettuno.

Un palazzo con grende terrazza affacciata sulla piazza e una via portafortuna.

Ripreso il nostro bus, passando davanti al Palazzaccio, ora sede del palazzo di Giustizia, si attraversa Ponte Cavour, si prosegue sul Lungotevere affiancando l'Ara Pacis, per arrivare a Piazza del Popolo, attraversare vie laterali fino a Palazzo Madama, imboccando Via del Tritone dove siamo scesi ancora per ammirare la Fontana di Trevi.

Il classico lancio della monetina, io e le mie adorabili hostess di terra, Anto e Nita.

Camminata per caratteristiche viuzze del centro fino ad arrivare a Piazza di Spagna, ormai al tramonto, con le prime luci che si accendevano. Tito era un continuo su è giù per la scalinata, ha contato non so quanti gradini!
Il bus ci ha poi ricondotti poi alla stazione, facendoci fare un tuffo nel passato nella "Dolce Vita" attraversando Via Veneto.
Grazie Anto e Nita, per questa piccolo ma intenso tour romano!


Ammazzete se faceva freddo...e chi se lo scorda?

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