IN TAVOLA - ON THE TABLE

9 novembre 2013

Kissel - Budino di frutta estone - Estonian Fruit Pudding


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Ricettina facile facile per la tappa in Estonia, ospiti di Lynne, dell'Abbecedario della Comunità Europea.

Un dolcetto semplice e fresco, si possono usare i frutti rossi preferiti: fragole, lamponi, mirtilli, more, ciliegie, o fare anche un mix dei preferiti.
Si può aromatizzare a piacere e servire in semplicità, oppure con dei ciuffi di panna montata, con delle meringhette o dei piccoli savoiardi.

Il Kissel è una specie di budino di frutta, molto popolare come dessert. Si compone di succo di frutta zuccherato, addensato con amido di mais o fecola di patate, e talvolta si aggiunge anche del vino rosso o frutta fresca o secca.
Può essere servito sia caldo che freddo, anche insieme a una crema di formaggio fresco zuccherata o un budino di semolino. Può essere anche servito con i pancakes o col gelato. Se fatto più morbido, usando meno amido, può essere bevuto - così è molto popolare in Russia.
Il suo nome deriva da una parola slava che significa aspro, e deve le sue origini ad una vecchia preparazione slava molto simile fatta da cereali (il più usato era l'avena) dove mancava, però, la dolcezza delle varianti moderne . Nel Manoscritto Nestoriano russo si racconta di come il kissel salvò una città del X secolo, assediata dai nomadi Peceneghi nel 997 (ed è la prima menzione ufficiale di questo dolce). Quando il cibo in città cominciò a scarseggiare dando inizio ad una carestia, la gente della città seguì il consiglio di un vecchio, che disse loro di fare il kissel dai resti dei cereali e una bevanda dolce dall'ultimo idromele che potevano trovare. Poi  riempirono un contenitore di legno con il kissel, e un altro con la bevanda di idromele, e li misero nelle buche scavate nel terreno, costruendo due pozzi falsi sopra. Quando gli ambasciatori Peceneghiani entrarono in città, videro come i russi prendevano il cibo da quei pozzi; anche agli stessi Peceneghi furono offerti il kissel e la bevanda di idromele. Impressionati da quello spettacolo e dalla piacevole degustazione, i Peceneghi deciso di togliere l'assedio e andarsene, pensando che i russi venivano nutriti misteriosamente  dalla terra stessa (da wikipedia).

Ricetta originale qui

kissel ai lamponi-raspberry kissel



Per 4/6 persone:

250 g di lamponi
circa 500 g di acqua
2 cucchiai di zucchero di canna *
2 o 3 cucchiai di maizena
un pizzico di sale
qualche goccia di succo di limone

* poco più o meno a proprio gusto


Mettere l'acqua in una casseruola insieme a una decina di lamponi. 
Far bollire lentamente per un paio di minuti, poi passare al setaccio, schiacciando bene i lamponi, recuperando il succo e la polpa fina senza semi all'esterno del setaccio.
Mescolare lo zucchero con l'amido ed unirli al succo recuperato, mescolando bene per evitare grumi.
Riportare sul fuoco e cuocere a fiamma bassa per 3 minuti, mescolando sempre.
Aggiungere qualche goccia di succo di limone e i lamponi, mescolare delicatamente e distribuire nelle coppette.
Riporre in frigo e lasciare solidificare almeno 3 ore.



Kissel


A simple and cool dessert, you can any red fruits: strawberries, raspberries, blueberries, blackberries, cherries, or a mix of your favorites.
It can be flavored at your pleasure and serve as it is, or with a little whipped cream, or meringues or ladyfingers.


Kissel or kisel is a fruit soup, popular as a dessert. It consists of sweetened juice, thickened with arrowroot, cornstarch or potato starch, and sometimes red wine or fresh or dried fruits are added. It is similar to the Danish rødgrød or German Rote Grütze.
Kissel can be served either hot or cold, also together with sweetened quark or semolina pudding. Kissel can also be served on pancakes or with ice cream. If the kissel is made using less thickening starch, it can be drunk — this is common in Russia.
Its name is derived from a Slavic word meaning sour, after a similar old Slavic dish which was made from grain (most commonly oats) and lacked the sweetness of the modern variants. In the Russian Primary Chronicle there is a story of how kissel saved a 10th-century city, besieged by nomadic Pechenegs in 997 (the first mention of this type of dessert). When the food in the city became scarce and a hunger started, the people of the city followed an advice of one old man, who told them to make kissel from the remnants of grain, and a sweet drink from the last mead they could find. Then they filled a wooden container with the kissel, and another one with the mead drink, put those containers into the holes in the ground and made up two fake wells over them. When the Pechenegian ambassadors came into the city, they saw how the Russians took the food from those wells, and the Pechenegs even were allowed to taste the sweet kissel dessert and mead beverage. Impressed by that show and degustation, Pechenegs decided to lift the siege and to go away, having concluded that the Russians were mysteriously fed from the earth itself (from wikipedia).


Original recipe here

kissel ai lamponi-raspberry kissel



Serving 4 or 6:

250 g raspberries
about 500 g water
2 tablespoons brown sugar *
2 or 3 tablespoons cornstarch
a pinch of salt
a few drops of lemon juice

* more or less at your pleasure


Put water in a saucepan along with ten raspberries.
Simmer for a few minutes, then pass through a sieve, pressing well the raspberries, recovering the juice and unseeded pulp outside of the fine sieve.
Mix sugar with starch and add to the fruit juice, stirring well to avoid lumps.
Bring back to the hob and cook over low heat for 3 minutes, stirring constantly.
Add a few drops of lemon juice and fresh raspberries, mix gently and pour into cups.
Refrigerate and allow to set at least 3 hours.






This recipe is my personal entry to WHB #409
hosted by Carla Emilia from Un'Arbanella di Basilico
both for English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

3 commenti:

Stefania Oliveri ha detto...

Facilee senza glutine :)

Lynne Daley ha detto...

A beautiful fruit soup and an interesting story of how food and drink saved from occupation! Thanks for your contribution to Estonia.

Cindystar ha detto...

Stefania, vero, quindi adattabilissimo per te/voi, e ogni giorno un gusto ed un aroma diverso! ;-)

Lynne, I was quite more intrigued from the story than the dessert actually :-)
Have another little recipe for you, be aware! :-)

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