IN TAVOLA - ON THE TABLE

31 marzo 2008

Spezzatino di wurstel

Quando non ho voglia di cucinare, quando le idee faticano ad esplodere, quando ho voglia di tutto e di niente, ecco un piatto abbastanza veloce e che riesce a risolvere il problema della cena: imitare uno spezzatino coi wurstel!
La miglior cosa da abbinarci è una bella polentina, istantanea per chi ha pochissimo tempo, messa sul paiolo fai-da-te che è una soddisfazione unica: non per niente me ne sono fatta regalare un altro per quando siamo in tanti!!!

Ingredienti per lo spezzatino:

wurstel
piselli
cipolla/scalogno/porro
salsa di pomodoro
sale/pepe
olio extravergine di oliva
carote e patate, facoltative

Fare un semplice soffritto con la cipolla o il porro o lo scalogno. Aggiungere i piselli, far insaporire e poi allungare con la salsa di pomodoro, salare e pepare (io uso il dado) e portare a cottura.
A piacere aggiungere anche delle carote e delle patate a pezzetti, leggermente sbollentate si si vuole fare prima.
A quasi cottura ultimata, il tempo di far restringere la salsa e cuocere i piselli se congelati, aggiungere anche i wurstel a fette, e lasciar insaporire per 5 minuti.

Servire poi su un letto di polenta, alla quale si possono aggiungere, quasi a fine cottura, dei ritagli di formaggi.

26 marzo 2008

Crema di piselli con bocconcini di pesce


INGREDIENTI:

mezza cipolla
200g di patate
500g di piselli
60g di pancetta affumicata
basilico
sale/pepe
olio extravergine di oliva
500g di filetti di pesce (trota, merluzzo, persico)
2 albumi
100g di farina
vino bianco
sale/pepe/noce moscata
olio per friggere

Mettere la cipolla tritata e la pancetta a soffriggere in poco olio, aggiungere i piselli, le patate a cubetti, salare e pepare, allungare con del brodo vegetale e far cuocere un'oretta (volendo ottimizzare anche in pentola a pressione).
Passare poi nel mixer per ottenere una crema densa..aggiungendo poi alla crema dei piselli lessati per guarnire e del basilico tagliato a julienne.
Fare la pastella: con la frusta amalgamare la farina con un pò di vino bianco finchè ben cremosa, salare/pepare e aggiungere un pizzico di noce moscata, incorporare gli albumi a neve delicatamente, mettere in frigo a riposare almeno mezzora (si può fare comodamente una o due prima). Passare i filetti nella pastella e friggerli nell'olio bollente.
Servire la crema di piselli tiepida, guarnita con basilico a julienne e qualche pisello lessato, insieme ai bocconcini di pesce.
Volendo dare una nota di colore si può aggiungere del peperone rosso tagliato a julienne o a cubetti.

24 marzo 2008

Insalata tiepida di primavera

Un piatto tutto fare, sempre un'idea di Paola dal suo menu coi sapori e profumi dell'orto.
Io l'ho servito come secondo al nostro pranzo di Pasqua, ma potrebbe risolvere il problema dell'antipasto in un menu di pesce o arricchire un buffet di sfiziosità.

INGREDIENTI:

4 zucchine
1 piccolo mazzo di aspargi verdi fini
400g di patate
300g di taccole o fagiolini
mezza cipolla
250g di salmone fresco
sale/pepe
olio extravergine di oliva
aneto o finocchietto


Scottare separatamente le verdure in acqua salata, le patate e le zucchine a cubetti, ripassarle in acqua gelata e scolarle.

Farle rosolare brevemente in padella con un goccio di olio.
Nel frattempo rosolare la cipolla e aggiungerci il salmone, saltandolo per alcuni minuti.

Comporre le verdure sul piatto di portata, adagiarci sopra il salmone, un filo di olio crudo a piacere e dell'aneto o finocchietto per guarnire.

Gnocchi di semolino con verdure primavera

Versione primaverile di Paola dei classici gnocchi di semolino, questa volta conditi con un sugo di verdi verdure primaverili. Devo dire che sono quasi meglio il giorno dopo riscaldati, perfetti quindi nell'organizzazione anticipata di buffets.

Ingredienti:

180g di semolino
750g di latte
100g di emmental
20g di burro
3 tuorli
sale/pepe/noce moscata
100g di fave
200g di piselli
300g di asparagi verdi fini
200g di pancetta affumicata a fettine
50g di olive nere, facoltative



In una casseruola portare a bollore il latte, versarci il semolino a pioggia, mescolare bene con la frusta, unire il burro, sale/pepe/noce moscata e cuocere per 5 minuti, facendo attenzione che non si attacchi. Unire poi i formaggi, i tuorli quando il composto si è un po' raffreddato, quindi ungere una pirofila, versarlo e livellarlo con una spatola bagnata.
Lessare fave e piselli in acqua salata, scottare gli asparagi tagliati precedentemente a rondelle.
In una padella rosolare la pancetta tagliata, metterne qualche pezzetto da parte per guarnire, unire le verdure e saltarle qualche minuto che si insaporiscano.
Versare questo ragù sul semolino, guarnire con qualche pezzetto di pancetta, qualche piccolo fiocco di burro e gratinare in forno, coperto con stagnola, a 200° per 10 minuti.

Carina e simpatica l'idea di servirli in ciotoline monoporzione, oltre ad essere più pratica per porzionarli.

Questa ricetta partecipa alla raccolta di Tatiana:

Insalata di ananas


Un'idea veramente speciale di Gianfranco.
Un abbinamento curioso e delicato ma molto piacevole.
Sicuramente sarà un must per le cene estive!


Pochi ingredienti e nessuna difficoltà:


Ananas fresco maturo
Sedano bianco
Sale e pepe
Olio extravergine di oliva






Pulire l'ananas e tagliarlo a cubetti.
Pulire il sedano e tagliarlo a rondelle.
Unire in una ciotola, condire con sale e pepe e del buon olio extravergine di oliva.
Tutto qua.


Io l'ho servita con spiedini di emmental ed asiago, ma gli accostamenti possono variare, spazio alla fantasia!

23 marzo 2008

Buona Pasqua!


Esce saltando da un ovetto
un grazioso coniglietto
con il musetto un pò sporcato
di un delizioso cioccolato
e saltando qua e là
Buona Pasqua vi dirà

Un caro augurio
per una felice e serena Pasqua

22 marzo 2008

Frollini di Pasqua

La versione pasquale dei miei frollini preferiti.

La ricetta è sempre quella di Nilla:

400g. di farina
130g. di zucchero, meglio se a velo
1 uovo e 1 tuorlo
200g. di burro freddo da frigo
mezza bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale fino

Impastare velocemente tutto nel bimby/robot, fare la palla e lasciar riposare mezzora in frigo.Tirare la sfoglia, ritagliare i biscotti e cuocere a 180° per 8/10 minuti, finchè diventano dorati.

Soggetti pasquali per gli stampi: ho fatto i coniglietti, ma potrebbero essere campane, galline e pulcini.
Una volta freddi, intingere le orecchie, le zampine e la coda nel cioccolato sciolto a bagnomaria.
Lasciare asciugare bene su una gratella.

Cena per il babbo

L'altra sera abbiamo festeggiato il nostro caro babbo: non abbiamo mai fatto grandi cose o grandi festeggiamenti, ma quest'anno, forse complice già l'inizio delle vacanze pasquali, ho avuto un pò più di tempo "allargato" e la gioia di avere quasi tutta la famiglia insieme.Così mi sono messa all'opera finb dal primo pomeriggio, facendomi aiutare dove possibile.Il tempo freddoloso ci ha permesso di accendere il camino, che aiuta sempre a creare un'atmosfera più intima e accogliente. Ho voluto poi inaugurare la tovaglia nuova che avevo preparato per Pasqua: scampolo a peso del mitico Raponi di Milano!




Come centrotavola, una ciambella di focaccia con l'impasto della Colomba in volo. Come segnaposto, un vasetto con due rametti di forsizia del giardino, qualche ago di pino e due foglie di violette.

Salatini di pasta sfoglia con crudo e asiago, e cannoncini di indivia, crudo e grana.

Insalata rossa e quindi riso sedano e patate: un avanzo del giorno prima, rispadellato e rimantecato, con l'aggiunta di fettine di pancetta abbrustolita ha cambiato aspetto ed è stato apprezzato.

Carpaccio alla Jamie, questa volta di maiale e finocchi gratinati.

Fragole con biscottini al cocco, con aggiunta di mandorle e nocciole tritate, e fragole con panna per i più goduriosi!

E poi, una signora Colomba, con la quale abbiamo brindato anche all'inizio delle vacanze di Pasqua!

21 marzo 2008

E' primavera!

Quest'anno il 20 marzo i raggi del sole colpiscono perpendicolarmente l’equatore (il sole è allo zenit sull’Equatore) illuminando tutto il globo allo stesso modo: è l’equinozio di primavera, cioè il giorno in cui il dì e la notte hanno la stessa durata, che segna la fine dell'inverno e l'inizio di questa stagione.
Ecco il racconto di Chiara, una personale riflessione sulla stagione del risveglio.

"Primavera" si dice quando ci si riferisce alla prima stagione dell'anno, compresa tra il 21 Marzo e il 21 Giugno, dunque tra l'equinozio di Primavera e il solstizio d'Estate. E' lecito chiedersi perché viene definita la "prima" stagione dell'anno, se inizia solo a Marzo? E per comprenderne il senso è indispensabile andare un po' al di là delle convenzioni alle quali siamo abituati, ampliando la nostra concezione del tempo, ed accorgendoci che in realtà le manifestazioni che la vita intorno e dentro di noi ci offre in Primavera, parlano sempre di un inizio, di una nascita o una rinascita, di un fiorire e uno sbocciare di qualcosa di nuovo, di fresco, di tenero e vivo, e in questo è più semplice comprendere perché venga definita la "prima-vera-stagione" di un intero anno. Per cui è illuminante ancora una volta cogliere come le sensazioni che si muovono internamente e a livello fisico siano molto più centrate e chiare di ciò che le convenzioni sociali e storiche determinano.
Oltre a questo, la nostra riflessione può proseguire osservando come il termine "Primavera" venga utilizzato anche per indicare la giovinezza, considerata, ancora una volta per convenzione, l'età più bella della vita, o per riferirsi al nome di alcune piante erbacee appartenenti alla famiglia delle primule, cosiddette proprio perché fioriscono in Primavera.
Dunque Primavera, bella stagione, giovinezza e fioritura sono termini strettamente collegati e usati spessi l'uno come sinonimo degli altri.
Su un piano spirituale ed evolutivo che senso assume l'equinozio di Primavera? Come mai lo attendiamo e prepariamo con tanta cura ed attenzione, dedicandovi anche cinque giorni di dieta depurativa? Perché è utile depurarci proprio a cavallo di questo periodo dell'anno?
Se con ascolto prestiamo attenzione al susseguirsi delle stagioni, prima di tutto a livello individuale, cioè dentro di noi, e poi in riferimento a tutto il pianeta, ci accorgiamo di come l'autunno e l'inverno preparino tutte le forme di vita ad entrare in uno spazio di oscurità, di umidità e di introspezione, uno spazio dunque più femminile, dove i semi penetrano, si nutrono e vengono custoditi, fino al momento in cui l'ambiente e l'Universo intero è pronto a riceverli come fiori e frutti. La Terra dunque custodisce ed alimenta questi semi, e l'energia si muove nell'oscurità, nell'umidità e nella profondità, in attesa che ogni forma di vita sia pronta a ricevere ed accogliere all'esterno. Ciò che accade sulla Terra dunque riproduce un vero e proprio concepimento, ed una gestazione nella stagione autunnale ed invernale, per provvedere alla nascita con l'arrivo della Primavera, e questo rende ancora più chiaro ciò che in precedenza abbiamo definito come la prima-stagione e la giovinezza.
In Primavera, in maniera più o meno graduale, i semi sbocciano e fino all'estate si trasformano in frutti prima acerbi e poi maturi, che a loro volta produrranno nuovi semi, per nuovi concepimenti, proseguendo in maniera ciclica l'evoluzione della Vita.
Detto questo ci si chiariscono i dubbi inerenti il senso della dieta depurativa, accorgendoci di come sia indispensabile ripulire lo spazio dove nuovi fiori sbocceranno, proprio come quando alla nascita di un bambino l'intera famiglia e la casa che ospiterà il nascituro si riorganizzano e si ristrutturano in maniera armonica per accogliere la nuova vita.
Ad un livello più ampio, le domande lecite per ogni Ricercatore recitano: "Quali sono i semi che ho piantato e nutrito nelle precedenti stagioni, per i quali posso oggi raccogliere i fiori e in futuro i frutti?", "Dopo aver ripulito il mio spazio quali profumi porterà la mia fioritura?", "Quanto ho atteso nel tempo questi fiori e questi frutti? Ho forse piantato dei semi che poi ho dimenticato di nutrire?", "Per cosa mi trovo alla mia prima-stagione o alla giovinezza?", e così via.
Ancora una volta vediamo come il Ricercatore possa utilizzare tutto ciò che accade fuori e dentro di sé per porsi domande che segnino il percorso di consapevolezza, e permettano di raccogliere ciò che si è seminato in questa e in altre stagioni, ampliando la dimensione del tempo, riconoscendosi Anime in cammino, che in questo momento ben preciso raccolgono i fiori e i frutti maturi di ciò che nel tempo hanno nutrito nell'Oscurità e poi portato allo splendore della Luce, contribuendo all'Evoluzione della Vita in ogni sua forma.

www.italiadonna.it

20 marzo 2008

Insalata rossa

Un anticipo di estate!
Una bella insalata fresca e colorata, che mette allegria solo a vederla.
Accompagnata da simpatiche e profumate uova ripiene.

Grazie a Paola per questo simpatico accostamento di sapori e profumi!


INGREDIENTI:

4 carote
700g. di pomodori ramati sodi
2 peperoni rossi
capperi, meglio se sottolio (facoltativi)
origano
sale/pepe
olio extravergine di oliva
tante foglie di basilico
succo di limone
5 uova sode
150g di piselli lessati
aceto rosso

Tagliare le carote per il lungo a strisce sottili e scottarle in acqua salata.
Scottare i pomodori in acqua, pelarli, scolarli bene, quando freddi tagliarli a fette eliminando la parte centrale e i semi.
Tagliare a metà i peperoni e pulirli, passarli pochi minuti sotto al grill del forno, metterli in un sacchetto, lasciarli riposare e spellarli, quindi tagliarli a fettine.
Mettere tutto in una ciotola, aggiungere i capperi, l'origano, salare e pepare, condire con un filo di olio e dare una mescolata.
Fare un'emulsione con 20 foglie di basilico, un pò di succo di limone e olio, disporre l'insalata sul piatto da portata e irrorarla con la salsa.

Saltare in padella i piselli con olio, sale e pepe, e basilico.
Svuotare le uova dai tuorli, riunirli in un frullatore, aggiungere i piselli, una spruzzata di aceto rosso, un goccio di olio, ancora basilico se piace e frullare.
Riempire le uova con questa salsa e servirle con l'insalata.

19 marzo 2008

Festa del papà

Un papà alla finestra

Ormai la notte è fonda.
Ho la camicia celeste

e sto nel vento leggero

della finestra aperta.


I miei bambini dormono
e il pensiero se ne va lontano.

Penso di camminare lungo il mare

e di tenerli per mano.


Guardo nel cielo buio
e ho voglia che venga il giorno

con tutti i bambini intorno,

con i bambini che fanno chiasso,
uno stupendo fracasso.


Il mio pensiero vola
a colpi di gioia

e sono così contento

che mi addormento nel vento.


Pinin Carpi


AUGURI BABBO!

La Festa del Papà ricorre il 19 Marzo in concomitanza con la Festa di San Giuseppe, che nella tradizione popolare oltre a proteggere i poveri, gli orfani e le ragazze nubili, in virtù della sua professione, è anche il protettore dei falegnami, che da sempre sono i principali promotori della sua festa.
Pare che l'usanza ci pervenga dagli Stati Uniti e fu celebrata la prima volta intorno ai primi anni del 1900, quando una giovane donna decise di dedicare un giorno speciale a suo padre.
Agli inizi la festa del papà ricorreva nel mese di giugno, in corrispondenza del compleanno del Signor Smart alla quale fu dedicata, poi solamente quando giunse anche in Italia si decise che sarebbe stato più adatta festeggiarla il giorno della Festa di San Giuseppe.
In principio nacque come festa nazionale, ma in seguito è stata abrogata anche se continua ad essere un'occasione per le famiglie, e sopratutto per i bambini, di festeggiare i loro amati padri. La festa del 19 marzo è caratterizzata inoltre da due tipiche manifestazioni, che si ritrovano un po' in tutte le regioni d'Italia: i falò e le zeppole. Poiché la celebrazione di San Giuseppe coincide con la fine dell'inverno, si è sovrapposta ai riti di purificazione agraria, effettuati nel passato pagano.
In quest'occasione, infatti, si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze. Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni lo scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San Giuseppe. Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole, le famose frittelle, che pur variando nella ricetta da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.

18 marzo 2008

Colomba in volo - BBD # 8

Un'insolita colomba salata, perfetta come centrotavola per il pranzo pasquale o per la scampagnata del giorno di Pasquetta.

INGREDIENTI:

500g di farina
150g di patate lessate fredde
50g di olio
80g di latte
80g di acqua
100g di provola affumicata
100g di prosciutto cotto
2 cucchiaini di sale
1 uovo
2 peperoncini rossi, facoltativi
35g di lievito di birra
7/8 pomodori ciliegini
qualche cappero, qualche oliva nera

Sciogliere il lievito con il latte e l'acqua tiepidi. Impastare quindi con farina, patate passate o schiacciate con la forchetta, sale, uovo. Lavorare e battere fino ad ottenere un impasto morbido ma elastico, unire quindi il prosciutto tritato e la scamorza a dadini, e i peperoncini tritati.
Mettere in una ciotola unta e lasciare lievitare un'ora.
Dividere la pasta in due parti, una leggermente più grande: con la piccola formare una specie di ovale, con la grande una campana, che andrà messa perpendicolare all'ovale.
Piegare la punta per formare la testa, torcere la base per formare la coda.

Con i rebbi di una forchetta fare dei segni sul bordo della coda, pennellare con olio e guarnire con i pomodori (incastrandoli bene nella pasta), olive (una grande per l'occhio) e capperi.

Far lievitare ancora per 30/40 minuti.
Attenzione che non deve oltrepassare la lievitazione altrimenti poi in cottura si spampana tutta.
Infornare a 200° per i primi 15 minuti, poi abbassare a 180° per altri 20/30 minuti. Se si colora troppo, coprire con stagnola.
In alternativa si può fare la classica ciambella, incastonandoci delle uova crude.

Questa ricetta partecipa al Bread Baking Day #8 di Susan.

17 marzo 2008

Ciambelline di Pasqua

Buona Pasqua fin dal mattino!
Fragranti ciambelline da gustare a colazione o a merenda.
Ogni ciambellina un caro pensiero a Nonna Luciana che me le ha insegnate tanti anni fa in montagna.

Ingredienti per 120 ciambelline circa:
1kg. di farina 00
400gr. di zucchero
4 uova intere e 3 tuorli
200gr. di burro
1 bustina di lievito per dolci
(o 15gr. di ammoniaca sciolti in un cucchiaio di latte)
la buccia grattuggiata di un limone o arancia e mezzo
Lavorare le uova con lo zucchero, quindi aggiungere la farina setacciata e poi il burro sciolto ma non cotto, il pizzico di sale e il lievito. Impastare bene, viene come una pasta frolla.
Formare prima i rotolini e poi chiuderli a ciambella e infornare per 10/12 minuti a 180° finchè sono belle dorate. Fare raffreddare bene e conservare in un vaso a chiusura ermetica o in una scatola di latta.

Se piace, si può aggiungere all'impasto due cucchiai di anisetta o di sambuca.

16 marzo 2008

Il pane costa troppo, il 5% lo fa in casa


di Cristina Latessa

ROMA - Mentre il pane schizza alle stelle e ammicca come un gioiello nei vetri dei fornai, gli italiani riscoprono l'arte del pane fatto in casa e un buon 5% si prepara da solo fumanti pagnotte e panini, ottenendo un riparmio fino all'80% sul prodotto acquistato. "Gli aumenti dei prezzi hanno fatto riscoprire l'arte artigianale: a fare il pane in casa ci guadagna il portafoglio, il gusto e il piacere di vivere meglio l'intimità della casa" - osserva Paolo Landi, segretario generale dell' Adiconsum. Il pane fatto in caso comporta "evidenti risparmi", secondo quanto sottolinea il sito 'QuiRisparmio.net' che fa un po' di conti sulla spesa per il pane in un anno di una famiglia italiana media di 4 persone.

Presupponendo che la famiglia consumi un chilo di pane da 3 euro al giorno, nell'arco di un anno arriva a spendere oltre mille euro. 350 chili di pane fatto in casa con le specifiche macchinette, arrivano invece a costare una settantina di euro. E questo conteggiando nei costi di produzione anche l'energia elettrica che ha un'incidenza non da poco. Va ricordato che a temperatura ambiente il pane si può conservare per due-tre giorni, mentre se riposto in frigorifero ancora intero e all'interno di un sacchetto di carta può conservarsi per circa una settimana; in alternativa si può congelarlo e riutilizzarlo al momento anche per qualche mese.

"Fare il pane in casa è anche un modo per spezzare un cartello di prezzi che si è ormai instaurato con il progressivo diminuire dei consumi di pane - aggiunge Landi - Sarebbe anche il caso che i giovani approfittassero della liberalizzazione di forni e panifici avviata da Bersani e cominciassero a offrire prodotti a prezzi convenienti, invece che tre euro al chilo magari un euro e mezzo. Ci sarebbe comunque un margine di guadagno rilevante".

Anche negli Stati Uniti il pane fatto in casa si sta facendo largo, considerato che i consumatori si devono difendere da un prezzo schizzato del 6% negli ultimi mesi. L'azienda di farine e attrezzature da forno King Arthur Flour ha fatto qualche conto sui risparmi assicurati dalla produzione in casa della pagnotta: se al forno ha un prezzo che varia dai 3 ai 5 dollari, a casa costa circa 60 cents, tra acqua, farina, lievito e costo dell'energia elettrica. Un prezzo certamente vantaggioso e che non ha caso - ha osservato l'azienda - ha portato negli ultimi anni a un crescente acquisto di macchine per il pane.

www.ansa.it

Io non ho la macchina del pane, ma ho il bimby, il ken e tanta voglia di impastare, sfornare e degustare!!!
W anche il BBD!!!

15 marzo 2008

Biscottini al cocco

Ricettina facile facile che mi ha insegnato la Simo e che gentilmente mi ha dato il permesso di postarla. Un'ottima alternativa per riciclare quegli albumi di uovo che eternamente gironzolano per il rigo in cerca di una giusta sistemazione!
Anche se non si dovrebbe fare...ottimi da sgranocchiare davanti alla tele!

INGREDIENTI:

2 albumi
100g di zucchero
100g di farina di cocco



Iniziare a frullare gli albumi come per farli a neve e aggiungere lo zucchero a cucchiaiate, poi aggiungere anche la farina di cocco (nel ken, tutto a vel. 3/4)
Quando il composto sarà ben amalgamato, con un cucchiaino o la sac-à-poche disporre delle piccole quantità sulla placca del forno (rivestita di carta forno) ben distanziate.
Cuocere a 150° per 10 minuti, devono dorare appena. Aspettare un attimo prima di spostarli, perchè ancora molli da caldi.

Ottimi aggiungendo anche mandorle e nocciole tritate all'impasto.

Fagioli all'uccelletto

Un classico della cucina toscana: semplice e gustoso.
Ottimo per accompagnare carni e formaggi.

INGREDIENTI:

fagioli cannellini*
cipolla o scalogno
aglio e foglie di salvia fresca
olio extravergine di oliva
sale/pepe
pelati o salsa di pomodoro

* ho usato 2 scatole di cannellini scolati e sciacquati bene
* si possono usare quelli secchi cuocendoli in abbondante acqua (dopo averli messi in ammollo una notte) e facendoli riposare ulteriormente nel loro brodo di cottura

L'ideale sarebbe poter cuocere questa preparazione in un pentolino di coccio.

Fare un soffritto con la cipolla e un paio di foglie di salvia.
Aggiungere i pelati o la salsa di pomodoro e un paio di spicchi di aglio e far restringere.
Quindi unire i fagioli, un altro paio di foglie di salvia, salare e pepare, e terminare la cottura per altri 10 minuti.
Servire con un filo di olio a crudo, la mia nonna faceva sempre così.
Per renderli più gustosi, si può aggiungere al soffritto un trito di pancetta, o una salsiccetta nel sugo mentre cuociono.


Curiosità da http://www.piattitoscani.it/:

Sul perché poi si chiamino all'uccelletto (mai all'uccelletta), diverse le ipotesi. Ai tempi, quando Berta filava, il padrone del podere era proprietario "de li uomini e de le bestie" che vivevano sul suo terreno e nelle bestie non c'erano considerate soltanto quelle allevate ma tutte, anche gli animali selvatici, per cui la caccia era "res domini fundi" cioè destinata solo al padrone, quindi il contadino non poteva nemmeno pensare agli uccelletti. Il bisogno aguzza l'ingegno ed allora si pensò di cucinare i fagioli né più né meno come si sarebbero cucinati gli uccelli qualora ne avessimo. La salvia, l'olio d'oliva, l'aglio e poca cipolla; un leggero soffritto, quindi i fagioli (gli uccelletti) e poi un po' di salsa di pomodoro arricchita di poco zenzero, sale e pepe a piacere, ed eccoti il nostro piatto già pronto. Ricordo, ed è sempre bene sottolinearlo, che i fagioli debbono essere già precotti, già bolliti. L'etimo di questo piatto può essere quanto ripetono nell’aretino: fagioli all'uccelletto ma scappato in quanto nel piatto manca proprio l’uccelletto. I fagioli cucinati in tal modo vengono spesso serviti con le salsicce, che faremo prima crogiare nel fondo su descritto, quindi arricchite di salsa di pomodoro e poi arriveranno i fagioli che come vi ho detto debbono essere già bolliti... Si tratta delle squisite "salsicce e fagioli", dette anche "salsicce all'uccelletto" dove rimangano, naturalmente sottintesi i fagioli. Con i "fagioli all'uccelletto" si accompagnano: lo "stiracchio", la "scottiglia", lo "spezzatino" ecc. praticamente ogni "umido" insieme alle consorelle "patate all'ortolana" che sono praticamente di famiglia con quelle dette "alla fattoressa".

14 marzo 2008

Torta russa di Verona della nonna Pina

Un classico della produzione dolciaria veronese, qui in ricetta originale tradizionale casalinga della nonna Pina, su gentile concessione della nipote Elena.
Un urrah fragoroso per Nonna Pina, la sua torta è fantastica!!!
La mia foto un pò meno...e mannaggia a me, si è leggermente abbassata al centro!


INGREDIENTI:

7 cucchiai di farina
7 cucchiai di zucchero
150g di burro sciolto
200g di amaretti secchi, meglio i piccolini Vicenzi
1 fiala di aroma di mandorle*
100g di mandorle macinate fini
1 bustina scarsa di lievito per dolci
3 uova
1 rotolo di pasta sfoglia**
tortiera a cerniera da 24 cm.

*non l'avevo, ho seguito il consiglio di Thea e ho messo un cucchiaio di Amaretto liquore
**ho usato quella home made, 300g. circa

Tritare le mandorle con 2 cucchiai di zucchero, aggiungere lo zucchero restante, gli amaretti tritati, il burro sciolto, le uova, l'aroma, la farina e il lievito e amalgamare bene col cucchiaio.
Tirare la pasta sfoglia in modo da poterla inserire nella teglia (con carta forno) e che sbordi almeno 3 centimetri.
Riempire col composto e ripiegare il bordo della sfoglia verso l'interno sistemando l'arricciatura.
Cuocere in forno caldo a 180° per 40/50 minuti (fare la prova stecchino), avendo l'accortezza di non aprire il forno nella prima mezzora. se colora troppo, coprire con alluminio.

13 marzo 2008

Colombine

E' qualche anno che a Pasqua faccio queste colombine, insolita versione di Nilla, e devo dire che sono sempre ben apprezzate. Confezionate sono un'ottima idea regalo, facile e veloce da preparare. In sacchetto trasparente per alimenti e sigillate bene durano anche 3 giorni.


INGREDIENTI:

200g. di farina 00

100g. di frumina*

250g. di zucchero

80g. di olio di semi di mais

6 uova medie

la scorza di un limone o di un’arancia

1 bustina di lievito per dolci

gocce di cioccolato a piacere (facoltative)

cioccolato fondente, al latte e bianco (circa 70g ognuno)

granella di zucchero o codine colorate per guarnire

9 stampini di carta per colombine da 100g


*per chi ha problemi si può sostituire con la maizena o la fecola


Mettere nel boccale lo zucchero, la scorza dell’agrume scelto, le uova, l’olio e portare lentamente da vel. 1 a vel. 9 per 1 minuto.

Aggiungere quindi la farina, la frumina e il lievito e impastare 1 minuto a vel. 7.


Aggiungere le gocce di cioccolato e mescolare 20 secondi a vel. 1.

Riempire 9 stampini di carta per colombine.

Cuocere in forno caldo a 170/180° per 20 minuti circa, fare la prova stecchino.
Se si colorano troppo coprire con carta stagnola.Non chiedetemi perchè la prima centrale si è abbassata.
Lasciare raffreddare su una gratella.
Nel frattempo sciogliere separatamente le cioccolate
a bagnomaria, con una puntina di burro.

Aspettare un attimo che la cioccolata si raffreddi appena (altrimenti troppo liquida cola da tutte le parti della colombina...) e poi ricoprire le colombine e spargerci sopra la granella. Lasciare solidificare.

Con questa dose si possono fare tre colombe negli stampi da 350g., oppure una grande nello stampo da chilo, andranno allungati un pò i tempi di cottura, sui 30/35 minuti per quella grande.

12 marzo 2008

Cucinare insieme!


Un lungo e tranquillo weekend per preparare insieme
delle mitiche sorelle Simili!

Appuntamento su Cook
da venerdì 14 marzo 2008
alle ore 14.30

11 marzo 2008

BBD - Bread Baking Day


Il BBD è l'appuntamento mensile per le appassionate di panificazione!

Questa iniziativa di Zorra nasce con lo scopo e la voglia di condividere insieme ricette ed esperienze nella preparazione del più antico e naturale cibo dell'uomo.

Ogni mese verrà proposto un tema diverso, questa volta tocca a Susan che ha suggerito "Pani di festa".


Info su come partecipare qui.


Grazie, Silvia, per avermelo fatto conoscere!