IN TAVOLA - ON THE TABLE

31 ottobre 2008

Halloween - Trick for Treats


Halloween è l'occasione giusta per mettere un po' di paura a chi fa veramente paura!
E allora terrorizzate i mostriciattoli vaganti sotto la finestra di casa vostra e rubate tutti i dolci dalle loro zucche.
Lanciate il vostro fedele ragno sulle teste delle povere vittime in modo da farle rimbalzare dalla paura e poi raccogliete tutte le ghiottonerie che verranno sparse in aria.
Per superare la prova dovrete raccogliere un numero minimo di dolci entro il tempo concesso.

Per giocare muovetevi con il MOUSE e lanciate il ragno con un CLICK.



Halloween per baby chefs: gatto nero


Ricettina di Gianfranco delle Tamerici, una pasta frolla al cacao per un bellissimo gatto nero, o per tanti biscottini ritagliati con le formine a tema e poi glassati con una glassa bianca o arancione.



Ingredienti:

250g. di farina 00
90g. di burro morbido

100g.di zucchero

10/20g.di cacao

2 cucchiai di latte

6g. di lievito per dolci (1 cucchiaino raso)
1 uovo intero

un paio di spaghetti per i baffi

Mescolare in una tazza l'uovo con lo zucchero fino ad ottenere una crema.
Unire il burro a piccoli pezzi sempre mescolando.
In un'altra tazza mescolare la farina, il cacao e il lievito, quindi unire un po' per volta i due composti, aggiungendo alla fine il latte.
Quando l'impasto sarà sodo trasferirlo sulla spianatoia e lavorarlo un pochino a mano formando poi un bigolotto.
Dividerlo in 3 o 4 parti uguali.
Ogni parte sarà un gatto: dividere ogni palla in due, una un po' più grande.
Con la più grande fare una palla per il corpo, lasciandone un pezzettino per la coda. Schiacciare leggermente la palla col palmo della mano, attaccare la coda.
Con la palla più piccola fare la testa, lasciandone una parte per le orecchie e il nasino, schiacciandola sempre leggermente col palmo della mano. Attaccare le orecchie e il nasino,con gli spaghetti fare i baffi e infilarli sotto al naso.
Cuocere a 180° per 15/20 minuti.

HAPPY HALLOWEEN!

Halloween per baby chefs: fantasmini volanti


Un'insolita forma volante perle classiche meringhe, dolcetto sempre apprezzato da tutti i bambini. Saranno squisite a merenda come accompagnamento a una bella cioccolata calda!



Ingredienti:
2 albumi
doppio del loro peso di zucchero

sbattitore elettrico

qualche piccolo pezzo di candito o uvetta o albicocca secca


Mettere gli albumi nello sbattitore e iniziare a montarli.
Aggiungere lo zucchero un po' alla volta e montare fino ad ottenere un composto denso e lucido.
Mettere una cucchiaiata di meringa su carta forno formando un cerchio. Fare un incavo nel mezzo col cucchiaino.
Spandere lateralmente la meringa in alto sia a destra che a sinistra per fare le ali, e poi allungare il corpo a punta verso il basso.
Con due pezzettini di canditi (o uvetta o albicocca secca) fare gli occhi.
Cuocere in forno a 100° per un'ora abbondante e lasciarle poi nel forno spento fino al mattino dopo.

HAPPY HALLOWEEN!

Halloween per baby chefs: ragni, serpenti, vermetti


Uno zoo da brivido: ragni, serpenti e vermi...una goduria farli, una super goduria mangiarli!




Ingredienti:


80g. di farina 00
50g. di burro

2 uova

125g. di acqua

mezzo cucchiaino di sale

una tavoletta di cioccolato al latte o fondente
codette o confettini colorati piccoli
una stringa di liquirizia, meglio se rossa

qualche chicco di uvetta sultanina

panna montata (va bene anche quella spray)
una siringa

una sac-à-poche con bocchetta piccola (oppure basta tagliare il sacchetto in punta)



Setacciare la farina nella ciotola.
Mettere acqua, sale e burro in u pentolino e scaldare sul fuoco finchè il burro è ben sciolto e il composto inizia a bollire.
Togliere il pentolino dal fuoco e versare la farina tutta in una volta.
Col mestolo di legno sbattere con forza il composto finchè si stacca dal pentolino, qui serve proprio l'aiuto della mamma! Lasciare raffreddare per qualche minuto.
Nel frattempo sbattere le uova bene in un'altra ciotola. Unirle al composto poco per volta mescolando bene finchè tutto liscio e lucido.
Prendere un po' di composto col cucchiaio e metterlo bello rotondo sulla teglia del forno (oppure si può fare anche questo con la sac-à-poche).

Mettere il resto del composto nella sac-à-poche e spremere le forme sulla teglia:

- rotonde come bigné per il corpo dei ragni
- come dei 7 girati a destra e a sinistra per le zampe dei ragni
- una specie di S per i serpenti
- delle virgole per i vermi

Cuocere in forno a 200° per 15/20/25 minuti a seconda della grandezza delle forme.
Metterle a raffreddare sulla gratella.
Sciogliere a bagnomaria un po' di cioccolato.

Ragno: tagliare a metà un bigné e farcirlo con la panna. Sistemare 4 zampe per parte e sigillare con un altro ciuffo di panna.
Fare gli occhi con due chicchi di uvetta.
Consiglio: meglio mettere l'ultimo ciuffo di panna e gli occhietti poco prima di servirli altrimenti smonta.
Ci siamo trovati bene a farcirli dentro con un pochino di cioccolato sciolto così raffreddandosi le zampe si attaccano bene, poi il ciuffetto di panna fuori.

Serpente: tagliare da un lato solo il serpente, farcirlo con un po' di panna, aggiungere la lingua biforcuta di liquerizia (tagliando nel mezzo un pezzetto di rondella per tre quarti della sua lunghezza), ricoprirlo col cioccolato, fare gli occhi con la panna e un chicco di uvetta (ma ho visto che è meglio mettere due zuccherini).

Verme: intingerlo nel cioccolato e ricoprirlo di confettini colorati/ granella di nocciole/zuccherini bianchi-
Su un piatto fare la ragnatela col cioccolato sciolto e messo in una siringa, adagiarci poi sopra gli animaletti.

HAPPY HALLOWEEN!

Halloween per baby chefs: pan di zucca


Ricettina di Gianfranco delle Tamerici, dei morbidi muffins alla zucca per la colazione o la merenda.



Ingredienti:

150g. di zucca lessata
45g. di zucchero

45g. di latte

40g. di burro morbido

140g. di farina di riso

3 amaretti sbriciolati

7g. di lievito per dolci (1 cucchiaino raso)

1 tuorlo

un pizzico di sale

4/5 stampini per muffins o 2/3 plum-cake piccoli o misti
In una ciotola schiacciare la zucca lessata con una forchetta, unire lo zucchero e mescolare. Aggiungere quindi il latte a filo, poi il burro a pezzetti e il tuorlo, sempre mescolando.
In un'altra ciotola mescolare la farina con il lievito e gli amaretti sbriciolati quindi unire i due composti e amalgamare bene.
Versare negli stampi da muffins o da plumcake (quest'ultimo eventualmente unto con olio di semi).
Cuocere in forno a 180° per 20/25minuti i muffins, 30/35 minuti il plumcake.
Una volta freddi si possono decorare con una ragnatela fatta di cioccolato sciolto a bagnomaria, aspirato con una siringa e disegnato poi sul dolcetto.

HAPPY HALLOWEEN!

Halloween per baby chefs: fantasmino birichino


Ecco un simpatico fantasmino, ideale anche come segnaposto per una cena a tema. I bambini si divertiranno un mondo a farlo!
L'idea originale di Gianfranco delle Tamerici prevedeva dischetti di pan di spagna "incollati" tra loro con marmellata (o nutella) al posto delle focaccine; per chi avesse poco tempo o niente voglia di accendere il forno può optare per questa soluzione, anche se la ricettina delle focaccine è proprio sfiziosa, sembrano dei piccoli scones!



Ingredienti:

225g. di farina 00
50g. di burro morbido

25g. di zucchero
120g. di latte
un pizzico di sale
1 cucchiaino raso di lievito per dolci

un paio di cucchiai di marmellata a piacere (oppure nutella)

un cucchiaio di formaggio cremoso
(oppure nutella)
100g di MMF o pasta di mandorle bianca
zucchero a velo
1 cucchiaino di cioccolato fuso

2 amaretti

2 chicci di caffè o 2 smarties o 2 caramelline nere tonde


Focaccine:

mettere la farina e il sale nella ciotola insieme al burro tagliato a pezzetti.
Sfregare tra i polpastrelli la farina e il burro fino ad ottenere tante bricioline, quindi aggiungere lo zucchero.
Unire poi il latte e mescolare bene col cucchiaio di legno finchè l'impasto diventa liscio. Lavorare il composto premendo e schiacciando con le mani per ottenere una pasta compatta, trasferendolo poi sulla spianatoia.
Col matterello stendere la pasta a 2cm. di spessore, con una formina infarinata a cerchio del diametro di 5/6cm. tagliare le focaccine e metterle sulla teglia del forno ricoperta di carta forno. Spennellarle col latte e cuocerle a 200° per 15 minuti circa, poi farle raffreddare sulla grata.

Fantasmino:

Sciogliere un pochino di cioccolato a bagnomaria, servirà per sigillare le varie parti insieme.
Tagliare due focaccine a metà, farcirle con un velo di formaggio e la marmellata (o con una crema fatta con la marmellata e il formaggio insieme, oppure con la nutella). Metterle una sopra l'altra attaccandole con un po' di cioccolato sciolto.
Mettere poi sopra due amaretti attaccandoli sempre col cioccolato sciolto.
Spolverizzare la spianatoia con lo zucchero a velo, stendere Il MMF o la pasta di mandorle formando un cerchio, non troppo fina altrimenti si buca.
Mettere il cerchio di MMf sopra alla torretta di panini come fosse un lenzuolo. Stringere leggermente appena sotto gli amaretti e posizionare i chicchi di caffè/smarties/caramelline al posto degli occhi.

HAPPY HALLOWEEN!

30 ottobre 2008

Gratin di zucca e verza

Adoro da sempre la zucca, mi piace la pianta, bella, maestosa, che si avviluppa attorcigliandosi a qualsiasi appiglio, espandendosi in altezza o in larghezza, con le sue foglie grandi e quasi pelose.
Appartiene alla grande famiglia delle Cucurbitacee, ne esistono molte varietà che si diversificano per colore, grandezza, forma: è forse il più grande ortaggio presente sulla terra.
La sua polpa dolciastra ma gustosa ben si adatta a preparazioni salate (come base per primi piatti o accompagnamento per secondi) che dolci, trasformandola in torte, frittelle, soufflé e gelatine.
Ha pochissime calorie, quindi è la benvenuta in regimi light, è lassativa e diuretica.
Le specie decorative sono ideali per creare colorati centrotavola o addobbi per davanzali, porte e finestre. Si possono intagliare, dipingere, decoupare, laccare, creando così simpatici portaoggetti, portacandele o piccole lanterne: in questi casi meglio lasciarle seccare appese a un filo in un ambiente arieggiato per un paio di mesi. Ideali per queste decorazioni sono quelle a bottiglia, panciute e dal collo allungato, chiamate così perchè una volta venivano tagliate a metà per il lungo formando così due mestoli che servivano ai contadini e agli osti per mescere il vino.

La zucca di Giardinaggio
Semi di zucca di Ingegnoli

Ho provato questo gratin, dove alla zucca si abbina un altro ortaggio tipico di questo periodo, la verza, e devo dire che il risultato mi ha proprio soddisfatto: binomio azzeccatissimo!
Per i più esigenti, ci potrebbe star bene anche dello speck o della pancetta leggermente abbrustoliti nel composto.



Ingredienti:

una piccola verza
400gr. di polpa di zucca pulita
150gr. di latte
100gr. di panna liquida
2 cucchiai di maizena
2 uova
25gr. di burro
4/5 cucchiai di grana grattugiato
sale/pepe
noce moscata
una tortiera di 24cm di diametro,meglio se a cerniera

Scottare per due minuti le foglie esterne della verza in acqua bollente salata, scolarle su un canovaccio e farle asciugare. Tagliare la verza rimasta a listarelle e scottarla in acqua bollente salata, scolarla estrizzarla. Portare a bollore il latte, aggiungere la polpa di zucca a dadini e cuocere per 10 minuti finchè la zucca intenerisce. Frullare il composto, aggiungerci la maizena sciolta nella panna, le uova sbattute, una grattata di noce moscata, salare e pepare.
Imburrare la teglia, foderarla con le foglie di verza, facendole sbordare leggermente.
Coprire la base alternando strati di crema di zucca, verza e grana, terminando con la zucca.
Cospargere ancora di grana, distribuire il burro a fiocchetti e cuocere in forno a 200°per 20 minuti.



Con questo piatto partecipo all’Halloween Party di Ross



Aperol Spritz

...e spritz sia! Credo che non ci sia un solo veneto a non averlo mai bevuto, e fin dalla primissima età, quando a tavola ai bambini che chiedevano di assaggiare il vino lo si dava lo "sprizzato" con acqua minerale! E' più di un aperitivo, è più di un raffinatissimo cocktail, è più di un ricercatissimo longdrink, lo spritz è un rituale, una sana abitudine consolidata nel tempo e sempre piacevole; inoltre, cosa di cui tener conto oggigiorno, poco costoso! In alcune cittadine già a metà mattina si vedono gli affezionati richiederlo ai banchi del bar invece del solito caffè, ora è diventato quasi un cult anche tra i giovani, complice anche la recente pubblicità dell'Aperol.
Le varianti possibili sono molte e personali: di base è composto da prosecco o vino bianco frizzante, Aperol o Campari e acqua minerale gassata/seltz/acqua tonica, ghiaccio a piacere e fettina di arancia sempre.
Perfetto da abbinare alle focaccine al formaggio.



Io lo faccio così:

1/3 di Prosecco ben freddo
1/3 di Aperol freddo
1/3 di Seltz o acqua minerale fredda
fettine di arancia
cubetti di ghiaccio

Curiosa l'origine del nome: c'è chi lo associa al tedesco "spritzen" (spruzzare) perchè i soldati dell'Impero Austriaco di stanza a Venezia solevano allungare il vino locale con l'acqua per mitigarne il grado alcolico: c'è chi sostiene, invece, che derivi dal nome di un vino austriaco.

Spritz da Wikipedia.

Questa ricetta partecipa alla raccolta per il Veneto dell'Abbecedario Culinario (organizzato dall'intraprendente Trattoria MuVarA).

From Wikipedia: The Spritz is a wine-based cocktail commonly served as an aperitif in northern Italy, especially in the Veneto region and surrounding areas. The drink is prepared with white wine or Prosecco wine, a dash of some bitter liqueur such as Aperol, Campari, Select or Cynar. The glass is then topped off with sparkling mineral water. It is usually served over ice in a lowball glass (or sometimes a martini glass) and garnished a slice of orange, or sometimes an olive, depending on the liqueur. The drink originated in Venice while it was part of the Austrian Empire, and is based on the Austrian Spritzer, a combination of equal parts white wine and water.

My Aperol Spritz:

1/3 chilled Prosecco
1/3 Aperol
1/3 soda water
sliced orange
ice cubes

Focaccine al formaggio

Un ospite all'ultimo minuto?
Ecco in quattro e quattr'otto un simpatico, facile e colorato aperitivo. Mentre l'Aperol Spritz resta in fresco nel frigo, impastiamo queste veloci focaccine che possono accompagnare bocconcini di prosciutto, speck, mortadella o salame, che possono essere consumate anche da sole aromatizzandole, a piacere, con salvia, rosmarino, origano aggiungendone un pizzico nell'impasto, che staranno in ottima compagnia con le olive.



Ingredienti:

250gr. di farina
50gr. di burro morbido
50gr. di formaggio olandese o emmenthal grattugiato
120gr. di latte
mezzo cucchiaino di sale scarso
1 bustina di lievito secco istantaneo
semi di papavero/sesamo/lino a piacere

Accendere il forno a 210°.
In una terrina mettere la farina, il sale e il burro e coi polpastrelli sfregare gli ingredienti tra loro in modo da avere un impasto che si sbriciola. Aggiungere il formaggio e quindi il latte amalgamando bene col cucchiaio di legno finchè il composto sarà liscio.
Quindi lavorare con le mani trasferendolo sulla spianatoia fino ad ottenere una pasta compatta.
Nel robot: mettere tutti gli ingredienti ed amalgamare per pochi minuti fino ad ottenre una pasta compatta che andrà leggermente lavorata sulla spianatoia.
Stendere la pasta a 2cm di spessore e con un tagliabiscotti rotondo* tagliare i dischetti.
Mettere le focaccine sulla placca rivestita di carta forno, spennellarle col latte, cospargerle o meno coi semini preferiti e cuocere per 15/20 minuti, fino a completa doratura.
Per farle tipo biscotti salati con le formine più disparate, stendere la pasta più fina e controllare la cottura.

*potrebbe anche essere a stella, a cuore, a fiore

29 ottobre 2008

Pane della mezzora

Così raccontano le Simili a proposito di questo pane:

“Questa è la ricetta di un pane americano con una tecnica di lavorazione e cottura assolutamente atipiche. Ricetta che è apparsa per la prima volta pubblicata per presentare una serie di attrezzature con accessori e caratteristiche particolari; a noi piace più pensare, a proposito di questo pane al racconto che ci hanno fatto e che ne giustificherebbe l’origine.
Dunque, siamo ai tempi dei pionieri e pare che, per un’improvvisa scorribanda degli indiani, quelli siano stati costretti a fuggire caricando sui carri poche cose, tra cui i forni non ancora scaldati e gli impasti del pane già fatti. Le loro donne si trovarono, così, nella necessità di escogitare il modo di cuocere ugualmente questo cibo così prezioso. Forse questa storia non corrisponde al vero, ma è così carina!
E’ un pane adatto soprattutto per panini imbottiti, ma se una domenica vi trovate, per esempio, sena pane e avete degli ospiti, sarà per voi una grande risorsa perché, dopo aver impiegato 15/20 minuti per fare l’impasto, l’unica cosa che vi rimane da fare è regolare un timer e girare la manopola del forno. Se lo trovate troppo dolce, potete calare la dose di zucchero, senza scendere però al di sotto di un cucchiaio poiché è necessario sostenere il lievito durante la fermentazione.”

Non posso che approvare, proprio di facile e veloce esecuzione, sembra il tipico pane da sandwich americano. Si mantiene per più giorni ben chiuso in un sacchetto, ideale perle merende a scuola dei ragazzi.



INGREDIENTI PER DUE PANI:

800g. di farina di forza
200g. di acqua
3 cucchiai di acqua
36g. di lievito di birra
200g. di latte
30g. di burro
2 cucchiai di zucchero
3 cucchiaini di sale



Sciogliere in una tazza il lievito e lo zucchero con i 3 cucchiai di acqua. Intiepidire il latte insieme al burro ed al sale, versare il tutto in una ciotola , unirci quasi tutta l'acqua, poi un terzo della farina e iniziare a battere, poi aggiungere il lievito sciolto con lo zucchero e la restante farina e battere e impastare. Deve risultare un impasto morbido; una volta ottenuta la giusta consistenza, regolando acqua e farina, trasferirlo sulla spianatoia e lavorarlo e batterlo per 5 minuti.

Nel ken: mettere il latte intiepidito insieme al burro e al sale, unire quasi tutta l’acqua, un terzo della farina e iniziare a impastare a vel. 2. Poi aggiungere il lievito sciolto nei 2 cucchiai di acqua con lo zucchero e la restante farina. Impastare per 10 minuti a vel. 2/3 regolando la consistenza dell’impasto aggiungendo acqua o farina secondo necessità. Deve risultare un impasto morbido.

Versarlo sul tagliere e batterlo per 4/5 minuti. Se fate la dose intera dividete pure l’impasto a metà per riuscire a batterlo meglio.

Prendere ogni palla di impasto e stenderla con le dita in una forma ovale.
Mettere l’ovale in verticale, iniziare ad arrotolare con il pollice (come per il pane pugliese arrotolare e schiacciare la pasta con i pollici e tutto il fianco sottostante delle due dita a gomiti ben aperti, nelle foto la piegatura fatta da Margherita) fino ad ottenere un corto filone.

Disporre il filone, a falda sotto, su una teglia infarinata che riporrete in forno freddo. Accendere il forno per un minuto, non ha importanza che temperatura, poi spegnetelo e lasciate riposare per 30 minuti. Quindi, senza aprire il forno, accendetelo di nuovo a 200° e fate cuocere per 45/50 minuti. Se dovesse colorire in fretta coprite il pane con stagnola. A metà cottura io l'ho messo sulla grata del forno.

28 ottobre 2008

Celebrating 3 Years of Weekend Herb Blogging!



Weekend Herb Blogging compie 3 anni!
Auguri e congratulazione a Kalyn, sua ideatrice e superviser in tutti questi anni.

Per l'occasione Kalyn ha indetto un grande concorso aperto a tutti, anche non-bloggers, votando sul suo blog con un commento esclusivamente in inglese al post del giorno:

- l'aromatica preferita da oggi martedì 28 ottobre
- la verdura preferita da domani mercoledì 29 ottobre
- il frutto preferito da dopodomani giovedì 30 ottobre

Le votazioni per le tre categorie si concluderanno sabato 1 novembre alle ore 05.00 ora italiana e i nomi dei vincitori saranno pubblicati nell'Edizione Speciale del terzo Anniversario del WHB il lunedì mattina seguente. Sarà valida un sola votazione per categoria, pena la cancellazione di tutti i voti espressi.



Inoltre, Kalyn sarà l'ospite d'onore per il terzo anniversario del WHB.
Il post con la ricetta, corredato da una foto 300x200, riportante i link a Kalyn's Kitchen e come oggetto il 3 Anniversario del WHB, dovrà essere spedito a kalynskitchen (at) comcast (dot) net entro le ore 23:00 di Domenica 2 novembre, ora italiana.

La nuova direzione del Weekend Herb Blogging passerà nelle mani di Haalo, o meglio nel suo blog Cook almost anything: congratulazioni, Haalo e buon lavoro!

Haalo avrà sempre pubblicato un post dove si potrà consultare l'ospite del WHB della settimana e un post con le regole fisse per partecipare.

Per ogni ulteriore precisazione la pagina di Kalyn con gli annunci è sempre a disposizione!



Buona fortuna a tutti!
Good luck to everybody!

La "fogassa" della nonna Maria

C'è un dolce ricorrente nella nostra casa, che ci lega fortemente a una persona eccezionale che purtroppo non c'è più, ma che sempre rimarrà viva nei nostri cuori e soprattutto in quello di Macs.
E' la nonna Maria, una persona semplice, di buon cuore e generosa, d'altri tempi, sempre allegra e canterina, sorridente e paziente anche nelle avversità più dure che la vita le ha riservato. Una nonna non di sangue, ma "adottiva", che però ha saputo circondarsi di tanto affetto quanto ne sapeva emanare lei dai suoi gesti e dalle sue parole. Macs ha trascorso gran parte della sua infanzia con lei e il nonno Silvio, la loro casetta a Poiano era diventato il suo regno, il rifugio per i suoi giochi preziosi che altrimenti i fratelli avrebbero rovinato, l'isola felice dove gioire delle cure affettuose e delle dedizioni particolari di due nonni speciali tutti per lui. Una torta semplice, dal sapore casalingo, che la nonna Maria aveva sempre pronta in casa, con la quale Macs faceva colazione e merenda quando stava da lei, e che ha imparato a fare fin da piccolissimo: la nonna lo metteva in ginocchio sulla sedia, un bel grembiule allacciato e si faceva aiutare dalle sue manine cicciotte a sbattere le uova, mescolare il composto e infornare, sempre allietati dalle canzoncine che immancabilmente lei intonava per il suo bocia.



Ingredienti:
4 uova
180g. di fecola
70g. di farina
120g.di burro morbido
200g.di zucchero
1 bustina di lievito per dolci
scorza grattugiata di limone

Montare i tuorli con lo zucchero (tenendone un cucchiaio da parte), aggiungere il burro morbido e la scorza di limone e ottenere una bella crema spumosa. Aggiungere quindi la farina e la fecola, meglio se setacciate, il lievito e per ultimi e delicatamente gli albumi montati a neve.
Trasferire in una tortiera di 26cm.di diametro, spolverizzare con il cucchiaio di zucchero tenuto a parte e cuocere a 180° per circa 45/50 minuti.

Ed ecco "la fogassa" in tutto il suo splendore, adornata di tante candeline per il compleanno del nonno Silvio, fatta da lui stesso per l'occasione!





Cin cin a te, nonna Maria,
sarai sempre con noi,
impariamo da te ad essere
allegri e sorridenti alla vita
con gioia ed umiltà!


Questa ricetta partecipa alla raccolta "Il sapore della Nonna" di Mara



Questa ricetta partecipa alla raccolta "La ricetta del cuore"di Laura



26 ottobre 2008

Pane siciliano al sesamo - la mafalda



English version here

E' un pane molto profumato dato dall'uso della semola di grano duro e soprattutto dal sesamo.
E' molto indicato con insalate e formaggi. Io l'ho trovato squisito abbinato anche al pesce.




Ingredienti:

350 gr. semola rimacinata di grano duro
150 gr. farina 0
300 gr. acqua circa
20 gr. lievito di birra
10 gr. sale
2 cucchiai olio extravergine di oliva
1 cucchiaino raso di malto d'orzo

semi di sesamo



Impastare tutti gli ingredienti in una ciotola battendo fino ad ottenere un impasto non troppo morbido, rovesciare sul tagliere e lavorare ancora battendo per 10 minuti.
Non mettere tutta l'acqua subito, ma usare quella che chiama l'impasto.
Nel Ken: mettere le farine e iniziare a impastare con un po' di acqua dove avremo sciolto i llievito, quindi aggiungere olio e malto, per ultimo il sale, acqua a filo quanta ne richiama l'impasto. Impastare finchè l'impasto si incorda bene al gancio. Quindi trasferire sulla spianatoia e battere e menare per 5 minuti.
Nel Bimby: acqua (non tutta), olio, malto e lievito, 30 sec. vel. 3 40°. Unire le farine e il sale e impastare 2 minuti vel. 6, quindi 1 minuto e mezzo Spiga. Trasferire sulla spianatoia e battere e menare per 5 minuti.
Mettere il tutto in una ciotola unta di olio e fare riposare per circa un'ora, fino al raddoppio.
Rovesciare sul tavolo l'impasto e lavorarlo nuovamente, poi dividerlo a metà e formare dei filoni lunghi e sottili, circa 80 cm. Con ogni rotolo formare una serpentina, arrivare fino alla fine del rotolo, sollevare l'ultimo tratto, passare sula serpentina stessa e fissare l'estremità. Questa pezzatura si chiama Mafalda.
Pennellare con acqua e appoggiarlo sui semi di sesamo stesi in un vassoio.
Disporre le forme sulla teglia e far lievitare ancora per circa un'ora e mezza.
Infornare quindi a 210° per 15 minuti, poi abbassare a 190°-200° per altri 10 minuti, infine appoggiare i pezzi sulla grata e cuocere per altri 15-20 minuti.



Dal settimanale informativo della Federazione Italiana Panificatori, Panificatori-Pasticceri e Affini " L'Arte Bianca", un articolo di Rosanna Iacovino apparso il 21.06.2004:

Questa settimana iniziamo un percorso alla scoperta dei pani e dei dolci palermitani. Per iniziare abbiamo scelto il pane più simbolo della città di Palermo, la mafalda. È un pane molto antico che caratterizza la storia della panificazione palermitana e siciliana in genere. La mafalda è tra i pani più comuni e più venduti soprattutto nei quartieri e nelle zone più popolari. Palermo è il capoluogo della Sicilia e quinta città d’Italia, posta al centro del Mediterraneo, culla delle più antiche civiltà. È stata da sempre crocevia di culture fra Oriente e Occidente. Luogo strategico di transito, scalo privilegiato di traffici mercantili e commerciali, approdo di popoli di razze, lingue e religioni diverse, Palermo ha affascinato visitatori e stranieri per la sua felicissima posizione, la mitezza del clima e la bellezza dei luoghi. Anche per questo, innumerevoli sono state, nei secoli, le dominazioni subite. Non sono molte, nel mondo, le città che, come Palermo, hanno conservato tante testimonianze della cultura dei conquistatori: dai Romani ai Bizantini, dagli Arabi ai Normanni, dagli Svevi ai Francesi agli Spagnoli, tutti hanno lasciato l’inconfondibile traccia della loro permanenza. Quasi sempre si tratta di testimonianze di straordinario valore, in quanto la confluenza di forme e stili, dal Nord Europa all’Africa, dal Medioevo al Barocco, ha spesso dato vita a originalissime creazioni artistiche, architettoniche e decorative. Ed è questa l’altra particolarità di Palermo: nonostante la commistione di culture, la città ha conservato la sua identità. Un’identità di città capitale che in ogni tempo ha saputo coniugare il meglio delle altre genti con la propria vocazione di libertà.
Le origini di Palermo si fanno risalire tra l’VIII e il VII secolo a.C., all’epoca della colonizzazione dei Fenici. Ma, in precedenza, il sito – posto ai margini di una vasta e fertile conca abbondante d’acqua – era stato frequentato dai Sicani (provenienti dal sud Italia o, forse, dalla Spagna) nel terzo millennio avanti Cristo, dai Cretesi nella seconda metà del secondo millennio, dagli Elimi (provenienti, secondo la tradizione, dalla distrutta di Troia) intorno al XII secolo a.C. e dai Greci nell’VIII secolo. Il nome è, appunto, greco e vuol dire “tutto porto”, dovuto alla facilità d’accesso dal mare. Ringraziamo il Presidente dell’Associazione di Palermo, Antonio Buscemi, per averci gentilmente e tempestivamente fornito la ricetta del pane mafalda e le informazioni necessarie.

La mafalda

1 kg. di farina 00
25gr.di lievito di birra
15gr.di sale
acqua quanto basta


Impastare tutti gli ingredienti dosando l’acqua in modo che la pasta finale risulti non troppo molle. Realizzare quindi delle pezzature da 200 grammi ciascuna stendendo la pasta per circa 1 metro e una larghezza di 5-6 cm. Questa lunga striscia di pasta va ripiegata su se stessa a formare il disegno di una scala ripiegando la pasta per quattro volte su se stessa e la parte che avanza va posata sulla parte superiore del pane. Cospargere il pane di sesamo in questo modo: bagnarsi le mani e poggiarle su del sesamo e poi passarle sul pane in modo che il sesamo rimanga attaccato alla pasta. Far lievitare per circa 1 ora e infornare a 225°-230° e cuocere per 20 minuti.

25 ottobre 2008

Torta al cioccolato con mele e semi di papavero - WHB # 155

Questa settimana ho voglia di partecipare al WHB # 155 ospitato da Laurie con un dolce fantastico, un misto di libidine cioccolatosa resa ancora più particolare dalla presenza dei semi di papavero che danno a questo dolce una consistenza unica e insolita, e un sapore croccantoso incredibile.
Adoro i semi in generale, li uso volentieri in cucina, specialmente come guarnizione a pani e dolci. Questa ricetta di Marble, da quando l'ho provata, è entrata tra le mie preferite.
Oggi abbiamo anche festeggiato il compleanno del nostro caro nonno Silvio, quale occasione migliore per fare festa con questa torta e spegnerci le candeline? E' talmente piaciuta che poi se ne è portato a casa un bel pezzo!




INGREDIENTI:

200 gr semi di papavero
160 gr burro
140 gr zucchero a velo vanigliato
160 gr cioccolata fondente
5 uova
2 mele
1/2 bustina di lievito per dolci
1 cucchiaio raso di farina

Mettere il cioccolato a sciogliere a bagnomaria.
Montare il burro morbido con lo zucchero a velo finchè diventa una bella crema quindi aggiungere i tuorli uno alla volta. Aggiungere il cioccolato sciolto ma non caldo continuando a montare la crema.
Aggiungere la farina e il lievito e per ultimo i semi di papavero.
Montare le chiare a neve e unirle delicatamente al composto. Versare in una tortiera del diametro di 24cm. ricoperta di carta forno leggermente bagnata e strizzata, disporre a raggiera le due mele affettate e infornare a 200° per 10 minuti, poi abbassare la temperatura a 180° per circa un'ora.
E' normale che la torta si abbassi leggermente mentre raffredda, senza però danneggiarne sapore e consistenza.





Tanti auguri nonno Silvio!




Questa ricetta partecipa al WHB #155 ospitato da Laurie, grazie all'idea iniziale di Kalyn.
This recipe participate to WHB #155 hosted by Laurie, thanks to Kalyn's invitation.



CHOCOLATE POPPY SEEDS CAKE WITH APPLES

This week I choose poppy seeds as my favourite for Weekend Herb Blogging #155 hosted by Laurie. I love them very much, eaten in salad, spread over breads and sweet pastries.
And now, inside a fantastic chocolate cake, giving particular taste and texture.
You'd better try and believe it!
Today was 82nd birthday of our dear Grandpa Silvio: he enjoied very much the cake!


INGREDIENTS:

200gr poppy seeds
160gr softened butter
140gr icing sugar
160gr bitter chocolate
1 tablespoon flour

5 eggs
2 apples
1 teaspoon baking powder


Melt chocolate in a bain-marie pot.
Whip soft butter with icing sugar up to a soft cream, then add yolks one at a time.
Add melted chocolate, but not hot, while whipping the cream.
Add flour and baking powder and eventually poppy seeds.
Whip whites of eggs and carefully mix them with cake pastry.
Pour it in a 24cm. round pie dish covered with baking paper, put over sliced apples and bake at 200° for 10 minutes, then at 180° for about an hour.


Round up WHB # 155



See you next week at Kalyn's for 3rd WHB Anniversary!!!

Cucinare insieme!




Domani 26 ottobre
alle ore 15

per la prima volta
baby-chefs in cucina

appuntamento su Cook!

24 ottobre 2008

Insalata di zucchine light

Troppo facile, troppo buona, very light!
Zucchine fresche, leggermente condite, che mantengono inalterati tutto il loro sapore e la loro croccantezza. Faranno bella figura tra gli antipasti, magari arrotolate su degli stecchini, come pure sul carrello dei contorni. Accompagnate da un bel piatto di bresaola saranno un pranzo o cena ideale in tutte le diete!
Grazie a Marco, futuro (forse!) suocero di Macs che gliele ha fatte conoscere ed apprezzare!




INGREDIENTI:


zucchine sode e compatte
grana grattugiato
sale/pepe
olio extravergine di oliva
aceto bianco



Affettare finemente le zucchine per il lungo, disporle su un vassoio a più strati, condendo ogni strato con un filo di olio, un goccio di aceto, un pizzico di sale, una macinatina di pepe, una spolveratina di grana. Lasciare marinare qualche minuto.


Questa ricetta partecipa all'iniziativa "Raccolta di ricette light" di Manu.


Tanti auguri a...

...alla carissima Isa!!!


Un mondo di bene gioioso e felice come il tuo sorriso!

23 ottobre 2008

Dolcetto o scherzetto?




Domenica scorsa pomeriggio allegro e divertente per 40 bambini ospiti di Gianfranco alle Tamerici che con grande abilità e maestria è riuscito a coinvolgerli pazientemente nella preparazione di dolci manicaretti spiritosi. Volevo travestirmi da strega per tenere a freno i più bizzarri ma devo dire che non ce n'è stato bisogno, senza genitori i piccoli sembrano trasformarsi ed essere più diligenti, attenti alle spiegazioni per ricordarsi poi le sequenze da eseguire, veloci, impazienti e gioiosi con le mani in pasta!
Con i grembiulini e i cappellini tutti colorati sponsorizzati dalla Ballarini sembrava di essere in un bosco incantato, con tanti folletti al lavoro in un chiacchierio brulicante: Dina, Daniela e io a turno tra i loro tavoli per la distribuzione degli ingredienti, un piccolo aiuto, una controllatina agli impasti.
Magico e corroborante è stato il pit-stop a metà pomeriggio con Coca Cola e Chupa Chupa!!!


Tutti presenti al cospetto di Gianfranco, Dina e Daniela!
Prima regola: grembiule allacciato e di corsa a lavarsi le mani!


Attentissimi alla spiegazione e dimostrazione della ricetta,
guai a perdere una singola parola!


E poi...tutti al lavoro!
Che bello sporcarsi di burro, farina e cioccolato!


Sono arrivati i genitori!
Ognuno ritorna a casa orgoglioso col proprio vassoio di leccornie:

pan di zucca
tortina smorfiosa
gatto nero
fantasmino girellino


Prossimo appuntamento:
domenica 15 febbraio 2009

Carnevale in cucina!