E' sempre un piacere andare al Molino Bertolini di Caprino, ogni volta è una nuova scoperta e un nuovo imparare.
Anna e Mauro, sempre disponibilissimi e cortesi, amano raccontare delle loro farine e dei loro prodotti, dove li vanno a prendere anche personalmente, quando è meglio utilizzarli e per quali preparazioni. Io mi diverto a fare da cavia, sia per me che per loro, cucino e poi porto gli assaggi per un giudizio critico...oppure facciamo scambi equi e solidali: farine particolari per pani sempre nuovi che belli fumanti gli arrivano poi sul bancone avvolti in un canovaccio per non perderne la fragranza...
sali naturali e puri (l'altro giorno Anna me ne ha dato uno nuovo nuovo, bellissimo!, ma ne parlerò più avanti) per una cucina sempre più attenta, semi, legumi, polverine magiche...come questo caffè d'orzo, che Mauro è andato a prendere direttamente nelle colline parmensi, coltivato ancora con grande cura e maestria dall'Azienda Agricola di Claudio Grossi.
Unito alla farina dello stesso cereale, macinata a pietra al momento, diventa una squisita torta rustica d'altri tempi, ne esalta il profumo e l'aroma. Essendo un cereale privo di glutine, è perfetta per i soggetti celiaci.
Abbinata a una crema pasticcera, naturale o aromatizzata al caffè, diventa un dessert raffinato.
Ingredienti:
7 uova
200g di burro
300g di zucchero
300g di farina di orzo
3 cucchiai di orzo finissimo tostato
1 bustina di lievito
Montare il burro con lo zucchero, aggiungere poi i tuorli uno alla volta fino ad ottenere una bella crema.
Aggiungere la farina e l'orzo tostato, amalgamare bene e alla fine unire gli albumi montati a neve fermissima e il lievito. Cuocere in forno caldo a 200°per 40/45 minuti.
Spolverizzare di zucchero a velo quando fredda.
Per il giorno di S. Lucia le ho fatte a forma di stella negli stampi di carta piccoli, quelli da 100/130g di impasto l'uno.
Mi sono venute fuori 7 stelle che ho regalato ad amici semplicemente impacchettate in un sacchettino trasparente e nastrino oro.
Ho seguito la ricetta accorciando il tempo di cottura di 10/15 minuti.
L'Orzo Antico dell'Az. Agricola Grossi è una cultivar di antica varietà a seme nudo grande, progenitore, discendente dall'orzo selvatico (Hordeum Spontaneum), precoce distico, originario dell'Asia Occidentale e Mesopotamia. Era coltivato anticamente dai Romani come cibo speciale per i gladiatori (venivano chiamati Hordeari), cioè mangiatori di orzo (e secondo me, l'inquadratura nel film "Il Gladiatore" di Massimo Decimo Meridio che cammina in un campo di spighe toccandoloe con le mani potrebbe proprio riferirsi a un campo di orzo!).
Selezionato nel 1923 dal Prof. Strampelli per uso surrogato al caffè, è riconosciuto per le sue proprietà benefiche che lo rendono unico da genotipi di orzi nudi a bassa resa di produzione ma ad alto valore organolettico e nutrizionale, con sapori e aromi intensi sulle molteplici ricette antiche in cui viene largamente usato: pane, pasta, biscotti, torte, gelati, cioccolata e specialmente per il Caffè d'orzo, bevanda macrobiotica.
Dalle analisi testate in laboratorio E' un cereale in totale assenza di glutine, quindi utile alla salute umana apportandone benefici, grazie anche alla particolarità dei suoi componenti attivi: le cariossidi di orzo antico contengono un'elevata quantità di proteine, il 15,1% contro un valore medio del 9%*.
Contiene anche un elevato contenuto di minerali: potassio, magnesio, fosforo e ferro (53ppm pari a 5 volte il contenuto medio), è quindi altamente nutriente e digeribile, cosa che lo rende prezioso nell'alimentazione di persone deboli, convalescenti, anziani e bambini. Il decotto di orzo è conosciuto come la
tisana di Ippocrate. E' un ottimo regolatore intestinale, emolliente nei casi di infiammazioni intestinali.
A questo proposito posso aggiungere che ai miei piccoi, allattati artificialmente e quini tendenti ad essere stitici, usavo aggiungere i fiocchi di orzo al latte del biberon per aiutare a mantenere più "fresco" e libero l'intestino.
E' coltivato sulle colline parmensi nella valle del Piantone, terre salmastre ricche di calcio e micro elementi naturali perchè emerse anticamente dal mare, dove il chicco di orzo antico trova tutte le sue proprietà che lo rendono speciale.
* non è indicato, però, per le persone che soffrono di celiachia conclamata (vedi commenti)
Orzi Antichi - Az. Agr. Grossi Claudio
Lesignano Dè Bagni (Parma)
S. Maria del Piano - Via Piantone, 6
cell. 338 9224734
Questa ricetta partecipa al WHB # 162 ospitato da Chriesi di Almond Corner
This recipe participates to WHB # 162 hosted Chriesi of Almond Corner
she is now the great manager for WHB,
from Kalyn's great idea!
Barley Cake
7 eggs
200g butter
300g sugar
300g barley flour
3 tablespoon "barley coffee powder" (finely roasted barley grains)
2 teaspoons baking powder
Whip butter and sugar together, then add yolks one at a a time to have a soft cream.
Add flour and "coffee" powder, mix together, add carefully whipped whites of eggs and baking powder. Bake in oven at 200° for 40/45 minutes.
Fantastic with a vanilla cream aside.
Spread icing sugar on top when cake is cold.
Nice present idea, cooking the cake in tiny star shaped paper tin (mine are for 100/130g of pastry each).
I baked 7 stars, with the same recipe, adjusting cooking time to 25/30 minutes.
Domestic barley descends from wild barley, called Hordeum Spontaneum.
It comes from Occidental Asia and Mesopotamia.
Ancient Romans cultivated it as "special food" for Gladiators, in fact they were called "Hordeari" that means barley eaters (and I bet that in the movie "The Gladiator" when Maximo dies and walks in a cereal field touching spikes with his hands that is barley!). This because barley has a very high protein percentage, more than 15% (normal value is 9%).
It is not a gluten free cereal therefore not permitted to people with coeliac desease or gluten allergies (see comments below).
It contains a high percentage of minerals: potassium, magnesium, phosphorum and iron, it is highly nourishing and digestible, ideal for children, convalescent and elder people.Round up WHB # 162