Il Nadalin - BBD # 45
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Ed eccoci arrivati all'inizio del nuovo anno, che qualcuno vuol farci pesare come l'ultimo della nostra vita terrena ... ma se anche fosse, che ci possiamo/vogliamo fare? Godiamocelo così come viene, augurandoci magari che possa essere almeno un pochino meno ingarbugliato di quello passato, senza fare tanti programmi a lungo termine, o l'eterna e lunga lista dei buoni propositi così poi difficili da mantenere :-) ... viviamo in semplicità e correttezza, cercando di essere un buon esempio per i nostri figli e le persone che ci circondano, con la certezza che ogni matttina (e sera) quando in bagno ci laviamo i denti e siamo a tu per tu con la nostra immagine riflessa (senza possibilità di scampo e sotterfugi :-), possiamo sempre vedere una persona serena e soddisfatta, in pace con se stessa e ... il resto del mondo (o quasi :-).
Ieri sera abbiamo trascorso una piacevole serata in compagnia di amici, con ottimo cibo, bollicine sfarzose, chiacchiere allegre, il lago più bello e limpido che mai, una luna arancione di sghimbescio che sembrava facesse l'occhiolino dalle nuvole, fuochi e botti allo scadere della mezzanotte che rimbalzavano non solo da un paese all'altro ma da casa in casa, una festa comune quasi a scandire la felicità che questo turbolento 2011 fosse finalmente finito!
E dopo aver brindato (ed ammirato anche il nostro piccolo show pirotecnico che Michele ci aveva riservato :-) ci siamo dedicati ai dolci, fra i quali anche la mia prima prova del Nadalin.
Il Nadalin (in dialetto vorrebbe dire piccolo Natale) è un classico dolce natalizio veronese, lo si trova in vendita in moltissime panetterie e pasticcerie artigianali. Si mormora che sia il progenitore del più famoso Pandoro. Più basso e meno lievitato, è comunque a forma di stella a 8 punte e generalmente cosparso di pinoli, lo si può trovare al naturale o con uvetta e canditi. La sua vera origine lascia spazio a leggende fantasiose: potrebbe essere nato alla fine del '200, quando i nobili Della Scala furono insigniti a Signori di Verona e celebrare così la loro investitura in occasione del Natale, ma si racconta anche che l'idea fosse nata ad un soldato di ventura appartenente alle centurie dei Lanzichenecchi che, preso dalla nostalgia, si consolò con ingredienti di fortuna trasformandoli in un dolce a forma di stella.
Fra le ricette presenti in rete, ho trovato questa ricetta di Emanuela su Cookaround che ho seguito perchè mi sembrava facile e abbastanza veloce (ne parlano anche di una con 4 riimpasti e 3 giorni di lavorazione ma non avevo materialmente il tempo, anche se mi piacerebbe provare) e poi perchè anche lei è di Verona, quindi, quale migliore ambasciatrice?
Ed in attesa che faccia gli occhi dolci abbastanza da sciogliere gli animi (ed aprire i loro ricettari) a due cari amici fornai locali (ma fra poco, a feste finite, potrei anche avere successo :-), vi lascio con questa versione che mi ha quasi soddisfatto appieno, purtroppo li ho cotti quel pelino in più che la crosta non è rimasta propriamente soffice, e probabilmente era necessaria un'ulteriore lievitazione perchè sento un pochino il gusto del lievito ... ma forse sono io ad essere troppo esigente?
Per la biga:
100 g di farina 00 *
40 g di lievito di birra
80 g di acqua
* non avevo altra farina in casa, ma sarebbe meglio usare per questa preparazione una farina di forza
Amalgamare bene gli ingredienti insieme e lasciar riposare mezzora o poco più in luogo caldo.
Impasto:
700 g di farina 00 (meglio se di forza)
100 g di burro morbido
100 g di zucchero
3 uova intere
1 tuorlo
20 gr di miele (1 cucchiaio)
un pizzico di sale
aromi preferiti: vaniglia o buccia di limone/arancio o rhum
200 g circa di latte tiepido
uvetta e canditi, facoltativi *
Per la glassa:
albume
nocciole, mandorle, pinoli
zucchero semolato
* l'uvetta va ammollata in acqua tiepida e poi strizzata e tamponata con scottex (io la tengo in un vasetto con la grappa così è sempre pronta all'uso), i canditi si possono tritare se non piace la loro consistenza sotto i denti
- Nella ciotola dell'impastatrice mettere la farina e lo zucchero, iniziare ad impastare a velocità bassa aggiungendo il latte a filo, poi gli aromi scelti, le uova sbattute, il burro, il miele, la biga poca alla volta ed alla fine il sale.
- Lavorare bene a velocità media finchè l'impasto si incorda bene al gancio. Trasferire sul piano di lavoro e battere e menare l'impasto qualce minuto a mano.
- Trasferire in una ciotola capiente, coprire con pellicola e lasciare riposare tutta notte a temperatura ambiente, ma non in un luogo caldissimo (l'ho lasciato in dispensa dove non ho il riscaldamento ma è comunque un ambiente sui 18°).
- La mattina seguente dividere l'impasto: a metà per due dolci da circa 750 g, oppure in 3 per dolci da 500 g (si possono fare anche altri divisioni e più piccoli da regalare). Fare una palla con ogni pezzo di impasto e disporla su una teglia da forno ricoperta di carta forno, coprire a campana e lasciare lievitare quasi un'ora in ambiente caldo. Con un bisturi o una lametta tagliente (quella da barba) fare 2 profonde incisioni verticali ed altre 2 orizzontali perpendicolari alle prime in modo da dividere la palla in 9 piccoli settori. Poi con delicatezza tirare verso l'esterno le 8 parti esterne per dare al dolce una forma a stella (volendo evitare questo passaggio si può mettere l'impasto direttamente nello stampo di carta a forma di stella, mai veri Nadalin artigianali sono fatti formando la stella a mano).
- Lasciare lievitare a campana ancora mezzora (io non l'ho fatto ma penso sarebbe stato meglio) quindi pennellare delicatamente a superficie con l'albume sbattuto e cospargere con mandorle/nocciole tritate e pinoli e un paio di cucchiai di zucchero.
- Infornare a 180° per circa 20/25/30 minuti, dipende dalla grandezza dei dolci (m,entre il forno si scalda lasciare un pentolino con acqua in modo da umidificare l'ambiente, poi toglierlo quando si inforna o a metà cottura). Se colorano troppo in fretta coprire con dell'alluminio.
- Appena usciti dal forno cospargere abbondantemente di zucchero a velo. L'accompagnamento più classico con della crema di mascarpone.
Questa è la mia partecipazione al BBD # 45 da me ospitato questo mese
... c'è ancora tempo fino alla mezzanotte per partecipare!
(ma io sono buona ed accetterò anche qualche ritardatario :-)
... l'ultimo tramonto del 2011!
3 commenti:
che immagini meravigliose....sia del nadalin che del lago incantato...buon anno Cy, che ti porti solo cose belle!
Non conoscevo questo dolce, ma deve essere proprio buono, coprattutto con la sua dose di crema al mascarpne... buon 2012!
Simo, altrettanto anche a te! ... e ... riusciremo a riincontrarci prima o poi?
Valeria, auguroni cari anche a te, ora la ripresa è proprio ufficiale! :-)
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