31 maggio 2011

Tavole di Pasqua ... per Danita

Avevo promesso a Danita che avrei partecipato al suo contest, ed ero quasi pronta alla prima scadenza prefissata, ma poi, nonostante un mese abbondante di prolungamento ed il famoso detto "chi ha tempo non aspetti tempo" mi  sono dedicata ad altro e, come spesso, speessissimo ahimè succede, mi sono "persa", ritrovandomi ad onorare la parola data proprio in extremis!
Ho approfittato della straordinaria giornata festosa di Pasqua per portare a Danita le tavole a cui ho avuto il piacere di sedere. Ero in vacanza all'Elba e forse, per la prima volta in vita mia, ci siamo ritrovati con amici sia a pranzo che a cena. 

A pranzo siamo stati ospiti di Mario e Susan, dove abbiamo goduto della piacevolissima giornata di sole (dopo tanta pioggerella del giorno prima) sulla terrazza blu meravigliosamente affacciata sul Golfo della Biodola, che tra poco potrò considerare "mia" per il lungo periodo di mare e relax che ancora fortunatamente riesco a concedere alla mia famiglia.
Susan aveva preparato una tavola bellissima, con una vecchia tovaglia bianca di lino della nonna, con una balza di pizzo tutto intorno. Piatti bianchi con fondine in vetro verde, calici per il vino ambra e verdi, tovaglioli gialli e verdi per rimanere in armonia. Io mi sono dedicata al centrotavola fiorito, adornando un sempice vassoio con una base di foglie di vite americana (parthenocissus tricuspidata) e fili di erba, sulle quali ho raggruppato un bouquet di fiori variopinti: glicine, nasturzi, violette, pitosforo, dermafoteca, roselline, lavanda stoechas. Quattro ovetti in ceramica dai teneri colori pastello completavano la decorazione. Come segnaposto, una foglie di vite con sopra una vivace un'unghia di strega fucsia (una specie di mesembryanthemum chiamato carpobrotus).

collage pranzo pasqua 2011

Il menu:

fresche bollicine italiane con
salamino, fave fresche e pecorino, noci macadamia
insalata di polpo e totani
gratin di zucca, taleggio e gorgonzola *
sformato di spinaci con funghetti
arrosto di capretto con patate
panna cotta con coulis di fragole *
colomba

 



A cena siamo stati ospiti di Paolo e Lella, nella grande casa di famiglia.
Tavola in lilla e più informale, con la tovaglia in tessuto non tessuto e tovaglioli abbinati.
Una colorata decorazione floreale al centro, composta in una bella ciotola d'argento: foglie di edera, pitosforo, mesembryanthemum, nasturzi, glicine, ortensie bianche, lavanda stoechas, dermafoteca, tre simpatici ovetti in coccio e quattro gardenie screziate del giardino  di casa, fantasioso tocco finale di Paolo.
Come segnaposto una foglia di vite americana e un'unghia di strega fucsia (una specie di mesembryanthemum chiamato carpobrotus).


Un menu più leggero, per non avere sonni agitati poi:

aperitivo di bollicine trevigiane con quadrotti di schiaccia e prosciutto crudo
tagliolini al limone *
costatine di maiale in agrodolce con soia e cipolle
panna cotta con coulis di fragole *
ovetti di cioccolato e figolli

aperitivo di bollicine

Dopocena, quattro chiacchiere allegre in compagnia
seduti davanti al fuoco scoppiettante del grande camino.

al caldo del camino in casa grande

 

* a presto le ricette sul blog

23 maggio 2011

Il Ventennale con le Tamerici - Ballarini, pentole e padelle


La settimana scorsa si è svolta la seconda serata degli incontri programmati dedicati ai festeggiamenti del Ventennale della Scuola di cucina delle Tamerici. E' un'iniziativa nata in casa Tamerici per presentare "in carne ed ossa" le Aziende con le quali collaborano, fino alla grande festa finale del 25 settembre 2011 quando chefs ed esperti si alterneranno e giocheranno con i prodotti per una roulette a sorpresa di prelibatezze.
Gli eventi sono gratuiti, d'obbligo la prenotazione, date e ogni info sul sito della Scuola.

Dopo il Consorzio Latteria Virgilio, ecco  Ballarini, azienda di Rivarolo Mantovano, nelle vicinanze, illustrata da Alessia, Gorni Silvestrini, responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne:



L’azienda nasce nel 1889 come piccolo laboratorio artigiano di utensili in metallo ad opera di Paolo Ballarini. Nel 1931 il catalogo dell'Azienda offre ben 2000 referenze tra stoviglie, utensili e pentolame. E’ degli anni ’60 la scelta strategica di far convergere l’azienda alla produzione delle sole pentole antiaderenti. Nel 1980 viene siglato l’accordo di licenza con la Du Pont per la fornitura del Teflon.
Dagli anni ’90 in poi Ballarini innova a più riprese il mercato delle pentole antiaderenti con un susseguirsi ritmico di novità: dalla linea Titanio, alla fortunata serie de Gli Speciali, dalle pentole per induzione Fenice alla collezione Il Rame, dal progetto gastronomico iLoveCooking al nuovo esclusivo dispositivo termico “Thermopoint” che permette un sensibile risparmio energetico e l’allungamento della vita dell’utensile antiaderente.
Oggi la Ballarini S.p.A. (con una forza lavoro di quasi 300 persone ed una produzione di circa 12 milioni di pezzi l'anno) è giunta alla quinta generazione di imprenditori ed è orientata alla creazione di valore attraverso una nuova cultura della qualità in cucina, consolidando l’ultracentenaria tradizione nel rispetto della qualità non solo di prodotto ma anche di tutela dall’ambiente.

pentole ballarini
l'incompresa quadra e le teglie lilla Lollipot (gentile omaggio) *,
la linea Salento in Keravis WhiteStone

* La storia delle pentole Lollipot è iniziata nel 2005 quando la Ballarini progetta la pentola ispirata al film di animazione Robots della 20th Century Fox a scopo benefico: l'intento, infatti, era quello di attrezzare le cucine di un ospedale pediatrico ad haiti, destinato a salvare 40.000 bambini l'anno, realizzato grazie a tante donazioni raccolte dalla Fondazione Francesca Rava (in azione anche col proprio blog),  che in Italia rappresenta l'organizzazione umanitaria internazionale N.P.H.
Nel maggio 2005 Lollipot entra nella Collezione permanente del design Italiano della Triennale di Milano.

Alessia spiega ed aiuta Gianfranco

Qualità innovativa nel rispetto della salute e dell'ambiente nella nuova linea Salento Keravis WhiteStone: l'antiaderente si (ri)veste di chiaro per un impatto visivo più salutare e modaiolo, garantendo però al contempo una qualità antiaderente eccezionale, non compromettendo le proprietà del rivestimento per i ripetuti lavaggi in lavastoviglie od un eventuale graffio, suggerendo sempre una sana e corretta alimentazione potendo eliminare olii e grassi, non subendo alterazioni anche a regimi termici elevati. 
Anche Eugenio Medagliani (titolare del più importante ed antico negozio di casalinghi e strumenti per cuochi professionisti a Milano), ne ha riconosciuto l'elevata qualità nella linea professionale da risorazione, definendo il Kerastone Profi White "il primo ed unico rivestimento chiaro a prova di utensile metallico, espressamente studiato per soddisfare le moderne esigenze del mondo della ristorazione" (qui tutto l'articolo).

Ahimè, brutte notizie per la  bianca ceramica (che in pratica è composta da particelle indurenti di vetro) in cui, credo, ci siamo caduti un po' tutti, forse anche per la massiccia campagna pubblicitaria degli ultimi tempi: pare, infatti, che NON vada lavata in lavastoviglie per non accorciarne  drasticamente i tempi di utilizzo, che sia molto meno resistente ai graffi durando 9 volte meno dell'antiaderente tradizionale, che abbia un ciclo di produzione molto più inquinante per l'aria ... come dire, l'abito non fa il monaco!

Tre semplici ricette utilizzando le padelle antiaderenti della linea Salento:

insalata con quadrotti frittata
insalata con quadrotti di frittata

orzotto verdure stracchino
orzotto con verdure e stracchino
(all'assaggio il sig. Ballarini tra mestoli e padelle)

coppa pesche con crema cannella
coppa di pesche con crema alla cannella

gustato e approvato
gustato ed approvato


Tamerici & Ballarini Community

I prossimi appuntamenti del Ventennale:
Non scordate di dare un'occhiata anche al calendario de incontri della Scuola di cucina, uno più goloso dell'altro, per alcuni c'è ancora posto!

15 maggio 2011

Pizza classica e di kamut - WHB # 283

Mi sono accorta che dopo aver postato le ricette della pizza, della pizza al fuoco e delle pizzette delle Simili, quella della pizza bassa e quella con la pasta madre (ancora ai tempi della mia frequenza più assidua su Cookaround), ed anche quella delle pizzette morbide, non ho mai postato la pizza classica che faccio da sempre, magari per sbadataggine o non dandole importanza. Ma tutte le ricette meritano attenzione, c'è sempre una virgola o un pizzico di non-so-che di diverso che le distingue ed il confronto in cucina è sempre motivo di più impegno e (forse!) miglioramenti futuri. :-)
Qualche giorno fa abbiamo sfornato due teglie di pizza doppiamente deliziose: da un lato perchè fatte in compagnia ( e si sa che l'impasto ci guadagna!), dall'altro perchè abbiamo provato due impasti diversi, accontentando il gusto soffice e quello più croccantello.
Ed ecco svelata la ricetta della pizza più semplice che faccio da sempre, l'aggiunta della semola rimacinata nell'impasto (su consiglio della mia cara amica Anna) le conferisce una consistenza unica, provare per credere!

pizza

Per una teglia di 30x40 cm. (4 o 6 persone):

350 g di farina 0 + 150 g di semola rimacinata *
250 g di acqua leggermente tiepida
25 g di lievito di birra **
20 g di olio extravergine di oliva
10 g di sale fino

salsa di pomodoro o pomodori pelati
mozzarella fresca tagliata a cubetti
basilico/origano
olio extravergine di oliva

* per la versione al Kamut usare 350/400 g di farina di kamut e 150/100 g di farina 0, probabilmente servirà un goccio di acqua in più

** 25 g di lievito di birra è la dose classica per 500 g di farina con una lievitazione standard di un'ora/un'ora e mezza, se si preferisce dimezzare la dose di lievito si dovrà programmare una lievitazione più lunga

- Sulla spianatoia fare la fontana con la farina,  versare al centro l'acqua, mettere il lievito e scioglierlo bene, aggiungere l'olio quindi iniziare ad impastare con un po' di farina.
- Aggiungere il sale ed impastare finchè l'impasto risulta ben omogeneo ed amalgamato, battendo l'impasto ogni tanto.
- Mettere l'impasto in una ciotola leggermente unta e lasciar riposare coperto in luogo riparato finchè raddoppia di volume (circa 1 ora e mezza).
- Mettere al centro della teglia qualche cucchiaio di olio (ma solo al centro altrimenti non riusciremo a fissare la pizza ai bordi, se unti la faranno scivolare via), trasferire la pasta sopra e senza lavorarla stenderla con la punta delle dita tirandola leggermente fino ai bordi (non abbiate paura che attacchi, in cottura l'olio si scalda e si uniformerà su tutta la superficie della  teglia).
- Condire con la salsa di pomodoro (se preferite i pelati, vanno sgocciolati bene e tagliati finemente col coltello), il sale, un filo d'olio, origano e basilico e lasciare riposare per 30 minuti.
- Cuocere in forno caldo a 220° per circa 15 minuti, aggiungere la mozzarella ben strizzata (sempre lasciata scolare tagliata) e rimettere in forno ancora pochi minuti finchè ben sciolta, abbassando la temperatura a 200°.


taglio pizza

pizza



Traditional Pizza & Kamut Pizza

We had a very nice day last week spending some hours together in the kitchen, playing with flour and yeast, baking wonderful and yummy grissini (breqd-sicks), no-knead buns, no-knead pizza style bites, no-knead focaccia and two different pizza: one traditional and one made with kamut flour.
I was very surprised to realize that, though already blogged about different pizza recipes (Simili sisters' pizza, pizza al fuoco and pizza snacksslim pizza  e also one with sourdough) I never got the chance to post about the simplest and easiest pizza I am used to bake since ever.
So thanks to my dear friends to give me the opportunity to bake together and blog the recipe as a reminder, in case somebody should have forgotten a little passage on the notebook!


pizza classica


For a  30x40 cm. baking pan (serving 4 or 6): 

350 g flour + 150 g remilled semolina *
250 g lukewarm water
25 g fresh yeast **
20 g extra-virgin olive oil 
10 g of salt 

diced mozzarella 
basil/oregano
extravirgin olive oil

* for Kamut pizza use 350/400 g kamut flour and 150/100 g flour

** 25 g yeast  is the classical amount to have 500 g flour leavening in an hour/an hour and a half, but if you prefer to use less yeast  you must schedule a longer rising time

- Pour flour on your working surface and make a well, pour in the water, dissolve yeast in the liquid, add oil and then begin to mix with a little flour. 
- Add salt and start kneading and beating till the mixture is amalgamated and homogeneous. 
- Put the dough in a lightly oiled bowl and let stand covered in a sheltered place until doubled (about 1 hour and a half). 
- Pour  some tablespoons of oil in the middle of the baking pan (but only in the middle, otherwise when you pull the dough to the edges you won't be able to fix it and will slip away), place the dough onto and spread it with your fingertips pulling to the edges (don't be afraid, I promise you, while baking the oil will spread all around!).
- Top with tomato sauce (if you prefer canned tomatoes, first drain and slice finely with the knife), salt, some tablespoons of oil, oregano and basil and let stand for 30 minutes. 
- Bake in hot oven at 220° for about 15 minutes, add squeezed mozzarella (and first let it drain in a colander already diced) and back in the oven for a few minutes until well dissolved but lowering the temperature to 200°.



This recipe is my personal entry to WHB # 283 hosted by
  Simona from Briciole
both for English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,

and to Brii for the Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

14 maggio 2011

Grandi impasti in compagnia


Ma cosa ha combinato Blogger? Si é messo in sciopero a tradimento e senza avvertire quando ero li  pronta per postare... forse invidioso di quello che aveva fatto Aruba poco tempo fa? Mah, prima o poi anche l'intero web si ribellerà a questo sovraffollamento e torneremo tutti a scrivere con carta, penna e calamaio ... !

L'altra mattina, voglia di stare tra amiche e di sporcarsi le mani con la magica polvere bianca.


 Padrone vincente il pane senza impasto, 
nella versione cazzotti, bocconcini pizzosi (un po' troppo abbronzati questo giro) e focaccia.

grissini stirati

Non è mancato il divertimento a più mani nello "stirare" i grissini.

pizza classica

A sorpresa due belle pizze, 
sofficiosa come da ricetta classica,  
più croccantella utilizzando la farina di kamut.
taglio pizza in velocità

corri, rotella, corri a gran velocità



ely-marianna-claudia-carmen-nico-ci

... e poi a tavola per gli assaggi con un buon bicchiere di chiaretto doc!

Alla prossima impastata!

10 maggio 2011

Il Ventennale con le Tamerici - Consorzio Latteria Virgilio

Si è svolta la settimana scorsa la  prima delle tante serate programmate dedicate ai festeggiamenti del Ventennale della Scuola di cucina delle Tamerici. Le serate saranno presenziate dalle Aziende con le quali le Tamerici collaborano, fino alla grande festa finale del 25 settembre 2011 quando chefs ed esperti si alterneranno e giocheranno con i prodotti per una roulette a sorpresa di prelibatezze.
Gli eventi sono gratuiti, d'obbligo la prenotazione, date e ogni info sul sito della Scuola.
La prima serata è stata inaugurata dal Consorzio Latteria Virgilio di Mantova, ufficialmente rappresentato da Beatrice Badalotti, responsabile Digital Marketing, Relazioni Esterne. Ecco la sua presentazione:

La storia del Consorzio Latteria Virgilio si intreccia sin dagli inizi dell’attività con la ricerca della qualità: negli anni Sessanta, infatti, 27 caseifici si uniscono in una struttura capace di lavorare le panne derivanti dalla produzione di Grana Padano e Parmigiano Reggiano secondo gli standard imposti dai regolamenti europei entrati in vigore in quel periodo.
All’epoca, l’allora Consorzio Latterie Sociali Mantovane fu in grado di valorizzare la materia prima delle cooperative secondo uno standard qualitativo elevato. Molti in quegli anni conoscevano l’azienda mantovana di viale della Favorita come “la Cremeria”.
Con il tempo, il numero delle cooperative associate aumentò notevolmente e all’attività casearia si affiancò anche quella di macellazione delle carni suine, dislocata nel macello di Bagnolo S. Vito (MN). Tale ramo dell'azienda è rafforzato dall'acquisizione di una quota di Brendolan Prosciutti Spa di Meledo di Sarego (Vi), quest'ultima leader nella stagionatura e commercializzazione dei prosciutti D.O.P. Parma, San Daniele, Veneto e Carpegna.
Oggi Virgilio è un grande consorzio, le latterie associate sono 80, con circa 2.000 allevamenti.
A Mantova confezioniamo latte UHT, burro, panna da cucina, panna da montare, un mascarpone di eccezionale cremosità e besciamella. Nello stabilimento di Mantova si trovano i magazzini di formaggi  D.O.P., Grana Padano e Parmigiano Reggiano, e i reparti in cui questi formaggi vengono porzionati  o grattugiati e poi confezionati.
Nel corso di un anno, Virgilio effettua circa 400.000 prove di laboratorio dalla materia prima al prodotto che viene commercializzato in Italia e all’Estero: una garanzia di massima attenzione e qualità.
Il controllo della filiera, le norme dettate dai disciplinari dei Consorzi del Grana Padano e del Parmigiano-Reggiano, la passione per la genuinità, il legame con il territorio, la volontà di valorizzare i prodotti della base sociale, fanno di Virgilio una grande azienda che lavora solo latte italiano. La selezione e certificazione  italiana delle materie prime rendono unico ogni prodotto Virgilio.


sono presenti insieme in questi giorni a TuttoFood a Milano 
(ed io non potrò essere presente, mannaggia!)



le foto della serata

mostarde e grana padano in bellavista

muffins al grana padano e zucchine

lasagna verde con asparagi, mascarpone, prosciutto di praga e provola

zabaione e gelatina al caffè con cucchiaino di frolla

testato gustato approvato
testato, gustato, approvato
... quel che resta del buffet dopo la calata dei barbari ...


I prossimi appuntamenti del ventennale:

Non scordate di dare un'occhiata anche al calendario dei prossimi incontri della Scuola di cucina, uno più goloso dell'altro, per alcuni c'è ancora posto!

8 maggio 2011

Salsa tzatziki ... o quasi - WHB # 282


Auguri a tutte le mamme del mondo!

alzatina di rose


Oggi è stata una bellissima giornata, a dire il vero sarei dovuta andare a Milano a godermi il TuttoFood, che iniza proprio oggi, ma, visto il bel tempo, ieri ci siamo messi a sistemare giardino e piscina, e oggi dovevamo proprio finire quello iniziato. Ma non tutto il male viene per nuocere, sono stata in costume e mi sono un pochino abbronzata (quanto mi piace il primo sole, non fa ancora caldissimo ed è un piacere sentirlo che ti scalda dentro!)
Ieri era il compleanno della mia cara amica Elena, ormai da qualche anno anche mia quasi vicina di casa, abitiamo veramente a due passi una dall'altra. Ma tra amiche abbiamo festeggiato qualche giorno prima, dopo la camminata che facciamo sempre insieme al nostro fedele istruttore di nordic (che spesso ci bacchetta per le troppe chiacchiere e ci "castiga" con salite così erte da ammutolirci di colpo). Dato che non potevo camminare per il mio ginocchio capriccioso (che però la risonanza ha rilevato non intaccato da qualcosa di grave, per fortuna) l'ho aiutata a preparare il brunch. e la tavola. Le ho preparato un colorato centrotavola con le rose del mio giardino, infilandole nella spugna bagnata sopra ad un'alzatina in ferro battuto: al centro le  rose rosso cardinale profumate, a seguire i boccioli delle gialle thea e le profumatissime Clair Matin rosa, tutto intorno a ghirlanda i grappoli gialli della vigorosa rampicante Banksia Luthea, ogni tanto qualche ramettino di ederina variegata e qualche rametto di pyracantha, che spezzava un pochino l'atmosfera rosea con i suoi fiorellini bianchi. Sotto l'alzatina una decorazione di edera con rami profumati fioriti di robinia (pseudoacacia). Sulla tovaglia petali di rose arancio (quelle ribacchiate al vicino, ma erano sfiorite). In cucina l'ho aiutata preparandole l'aperitivo (una delizia locale inaugurata da poco, a breve la ricetta!), una focaccia senza impasto, una pannacotta sprint con coulis di fragole (arriva anche lei a breve!) e i microdessert al cioccolato e questa deliziosa salsina (ormai conosciutissima) per accompagnare il pinzimonio di verdure.
Lo tzatziki è originario della Grecia e della Turchia, dove viene chiamato Cacik, ed è una salsa/condimento a base di yogurt e cetrioli. Non manca l'aglio (e la quantità dipende anche dal gusto  e/o sopportazione personale!) e di solito viene aromatizzato con menta fresca o aneto. In questa stagione a me piace sostituire la menta con l'erba cipollina e i suoi fiori, molto aromatici e saporiti, che danno anche un tono colorato piacevole e vedersi. Molto rinfrescante, è particolarmente indicata nella stagione calda che sta arrivando.


 tzatziki - whb282


Ingredienti:

un vasetto di yogurt greco, 200/250 g
uno o due cetrioli sbucciati
uno spicchio di aglio tritato
sale/pepe
qualche foglia di menta fresca
(o erba cipollina e qualche fiore)
olio extravergine di oliva


Grattugiare il cetriolo, salarlo e metterlo in un colino a scolare (più lo si lascia scolare meglio è).
Amalgamare tutti gli ingredienti, aggiustando di sale e pepe, tagliuzzando la menta o l'erba cipollina, spelucchiando i fiori di quest'ultima, condendo con un filo di olio e guarnendo con un fiore.
Mantenere al fresco in frigo ben sigillata fino al momento di servire.



erba cipollina in boccio





This recipe is my personal entry to WHB # 282 hosted by
Astrid from Paulchen's Foodblog for English edition,
Kris from Tutto a occhio for Italian edition,
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,

and to Brii for the Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!



Tzatziki


Today is Mother's Day in Italy and I'd like to send my best wishes to all Moms in the world!

alzatina di rose


A few days ago we celebrate Elena's birthday, one of my best friend. I helped her in the kitchen and decorating the table. For the occasion I made a colorful compositions with different roses from my garden: very fragrant red ones, delicate yellow thea and the sweet smelling pale pink Clair Matin, all around the little bunches of yellow Banksia Luthea. Some little sprigs of English Ivy and Pyracantha, which is in bloom now. At the bottom, English Ivy and Black Locust (Robinia pseudoacacia). On the table petals of orange roses all around.
Regarding the kitchen I baked a No-Knead Focaccia, served a fresh and sparkling Cocktail (very soon the recipe, it's a new entry!), made a quick Pannacotta with strawberry coulis and a little chocolate dessert (very soon these recipes as well!) and this fresh dip we all enjoyed so much.
Tzatziki is a very popular Greece and Turkey (where it is called Cacik) dip.
It's a sort of cold sauce/dressing made of yogurt and cucumbers. Garlic is never missed, and its amount depends on your personal taste and how much you can cohoperate with it!. It is usually flavored with fresh mint or dill. In this season I like to replace the mint with the chives and its flowers, very aromatic and flavorful, which also give a nice color tone to the sight. Very refreshing, it is especially suitable in Spring and Summer, when warm weather is finally arriving.

 
 tzatziki - whb282


You need:

 a small pot of greek yogurt, 200/250 g 
one or two cucumbers, peeled 
a clove of minced garlic 
salt and pepper 
a few leaves of fresh mint 
(or chives with a few flowers) 
extra virgin olive oil


Grate cucumber, season with salt and place in a colander to drain (the more you leave the better). 
Mix all ingredients and season with salt and pepper, add shredded mint or chives, even the pertals of chive's flowers, a drizzle of oil and garnished with a flower. Keep tightly closed in the refrigerator until ready to serve.


Questa ricetta partecipa all'Abbecedario della Comunità Europea per la Grecia ospitata da Resy.

2 maggio 2011

Weekend Herb Blogging # 281 - la raccolta


Eccoci alla raccolta finale del Weekend Herb Blogging # 281 da me ospitato questa settimana.


Tante belle ricettine con ingredienti di stagione,
zucchine, asparagi, trifoglio, bruscandoli e timo in bella vista,
un cappone "scappato" di galera ma subito riacciuffato
(per il bene della nostra comune golosità!),
una dolce ma superaromatica confettura di cipolle rosse,
e per concludere una delicata e tenera colombina pasquale
per augurare lunga vita felice insieme ai due rampolli reali
e un cammino splendente nell'alto dei cieli
al beato Santo fra i Santi, il più grande uomo fra gli uomini
(è stato un lungo weekend di gioia e serenità)

Buon Appetito!


Natalia di Gatti, fili e farina - Roma
Confit di cipolle rosse

Simona di Briciole - Northern California, Usa
Zucchine al pomodoro

la mia partecipazione
Figolli maltesi

Spero tanto che la raccolta sia stata di vostro gradimento ed abbiate apprezzato l'impegno dei nostri amici bloggers, un grazie ancora per la loro calorosa partecipazione, senza di loro tutto questo non sarebbe possibile, e se per errore non avessi incluso qualcuno per favore rimandatemi la mail e sarà mia premura aggiungervi subito!

La settimana prossima il Weekend Herb Blogging # 282 sarà ospitato da Kris di Tutto a occhio, se volete partecipare mandate la vostra ricetta a newkriss99@yahoo.it entro domenica 8 maggio ore 18.

Per chi avesse voglia di ospitare nel proprio blog un'edizione del Weekend herb Blogging non esiti a contattere Brigida con una mail a briiblog(@)gmail(.)com, includendo il nome del proprio blog e l'url, il proprio indirizzo e-mail, e la grandezza della foto richiesta.
Per gli appassionati, i probabili sostenitori o più semplicemente i curiosoni più golosoni qui potete trovare l'indice delle raccolte finite.

Arrivederci alla settimana prossima e W il Weekend Herb Blogging!

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