17 dicembre 2020
15 dicembre 2020
Caramello di Paul De Bondt
Un'unica avvertenza: non è assolutamente difficile da fare, ma richiede una certa accortezza perché si maneggia lo zucchero bollente, che potrebbe provocare gravi ustioni. Viso sempre lontano dalla pentola.
Nel frattempo portare a bollore la panna.
Quando tutto lo zucchero è sciolto e il caramello comincia a fare la schiumetta e bollicine via via più grandi, togliere dal fuoco e aggiungere la noce di burro, sempre mescolando.
Sempre via dal fuoco aggiungere a più riprese la panna calda, facendo attenzione che quando la si verserà gonfierà subito e potrebbe trasbordare, mescolando sempre.
A questo punto unire anche il sale (quantità a piacere, dipende da quanto dolce/salato piace), dare un’altra mescolata e il caramello è pronto.
Come consiglia De Bondt, questo è un ottimo caramello sempre pronto (si può riscaldare per ammorbidirlo) per accompagnare dolci, mousse, gelati, frutta padellata o fresca. Al bisogno si può aromatizzare a proprio gusto con liquori e aromi preferiti (per esempio succo d’arancia).
1000 g zucchero + 1000 g panna (650 g liquido+350 g grasso) = caramello base
1000 g zucchero + 650 g acqua (sempre calda) = caramello liquido
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TAG conserve dolci, dolci, paul de bondt
12 dicembre 2020
Biscotti alle 5 spezie
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8 dicembre 2020
Le pizzette del fornaio, quelle di una volta :-)
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27 novembre 2020
Choco Biscotti - Cantuccini al cioccolato
Poteva questa Community venirne meno? Certo che no, e per l'occasione ha indetto uno Swap natalizio biscottoso, reale per chi aveva voglia di mettere subito le mani in pasta e tenersi incrociati che poste e corrieri non perdessero il prezioso pacchetto, virtuale per chi (come la sottoscritta) non voleva correre rischi e ha optato per questa scelta, biscottando e impacchettando comunque.
A me sono stati assegnati questi biscotti, praticamente un cantuccino al cioccolato, arricchito con pistacchi e cranberries.
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19 novembre 2020
Cari e adorati Scones
Piccoli panini, direi bocconcini, di origine scozzese a lievitazione rapida, serviti tradizionalmente durante la pausa del tè pomeridiano. Chiamato appunto Cream Tea, la forma più semplice dell'Afternoon Tea, il rito culinario e di life-style britannico per eccellenza, quando insieme al tè vengono serviti accompagnati da clotted cream e confettura rossa, solitamente di fragole o lamponi. La clotted cream è una panna molto soda e rappresa, prodotta unicamente in 2 regioni del Sud-ovest dell'Inghilterra, il Devon e la Cornovaglia. Si ottiene lasciando riposare il latte apena munto in recipienti bassi e larghi vicino a una fonte di calore per anche un paio di giorni: in questo modo tutta la panna affiorerà in uno strato denso e semisolido.
Clotted cream (noi possiamo accontentarci di mascarpone o semplice panna semimontata) sotto o sopra la confettura? Due sono le scuole di pensiero: nel Devon la mettono sotto (Devon Cream Tea), in Cornovaglia sopra (Cornish Cream Tea). La regina Elisabetta la mette sotto :-)
Come tutte le ricette di tradizione, ne esistono diverse interpretazioni, tutte buone e valide. E che si assomigliano negli ingredienti: chi usa il latticello nell'impasto (una volta si usava appunto quello scartato dalla produzione della clotted cream), chi lo yogurt (come questi casalinghi di Susan), chi semplice latte o panna (quelli serviti a Downton Abbey), chi ci mette l'uovo nell'impasto, come quelli offerti nei Garden Tea Parties della regina Elisabetta.
Il nome Scone ha origini incerte, anche se l'Oxford English Dictionary ne riporta la prima menzione risalente al 1513. Potrebbe derivare da un nome simile di un pane olandese o tedesco o da un termine gaelico scozzese. Esiste anche la città di Scone in Scozia, antica capitale di quel paese, dove i Re scozzesi venivano incoronati sulla Stone of Destiny (o Stone of Scone e ora denominata Coronation Stone), una pietra sulla quale sedevano al momento dell'incoronazione. Fu trasportata a Londra e sistemata sotto al trono delle incoronazioni da Edoardo I nel 1296, dove anche la regina Elisabetta si è accomodata nel giorno della sua proclamazione. Dopo varie peripezie, è stata ufficialmente restituita agli Scozzesi nel 1996 ed attualmente custodita nel castello di Edimburgo.
Ultima curiosità: come si pronuncia scone? con la o larga o più chiusa? dipende sempre dalla provenienza regionale e non a caso esiste una versione rimata per capirne la differenza :-)
Dopo aver seguito la diretta IG pochi giorni fa di Marina Minelli, royal expert, con Sasha Carnevali (la trovate sul canale IGTV di Marina), qui è scoppiata la scones mania, ripetuti spesso e volentieri in questi pomeriggi (ma anche colazioni) novembrini che richiamano volentieri una bella tazza di tè fumante da gustare in compagnia :-)
Tips&Tricks
- usare burro freddo da frigo o ancora meglio congelato e poi grattugiato sulla farina con la grattugia a fori grossi o congelato già a cubetti
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16 ottobre 2020
Pane senza impasto alla zucca, pancetta e cipolla caramellata
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26 settembre 2020
World Bread Day - Giornata Mondiale del Pane 2020
Lo sapevate? Uno studio del 2013 condotto da ricercatori giapponesi ha dimostrato che il cortisolo, l'ormone dello stress nel sangue, diminuisce quando si tocca qualcosa di morbido e caldo, come un impasto.
- Preparare un pane, scattare una foto e pubblicare la ricetta venerdì 16 ottobre 2020. Non prima e non dopo questa data e solo una preparazione per blog, per favore.
- La ricetta deve essere un nuovo post appositamente scritto per questo evento e non può essere inserito in altri eventi/contest.
- E' obbligatorio il link nel post all'annuncio ufficiale di Zorra.
- E' obbligatorio compilare il modulo di partecipazione (sarà online dal 14 ottobre nel post di Zorra e in questo) per avere la ricetta aggiunta nella raccolta finale.
- I moduli di adesione saranno accettati solo fino al 17 ottobre.
- Il post può essere scritto in qualsiasi lingua, purchè nel blog sia indicato un traduttore (ad esempio, Google translate).
- La raccolta finale sarà pubblicata da Zorra a fine ottobre.
- Utilizzare #wbd2020 #worldbreadday #worldbreadday2020 sui social media; taggare @zorrakochtopf su Instagram e @zorra.kochtopf su Facebook, in modo che Zorra sia agevolata nel rintracciare le partecipazioni.
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21 settembre 2020
Curzùl alle ortiche
E nascono così i Curzùl alle ortiche, tradizionalmente conditi con scalogno e pancetta.
Per la sfoglia:
* 70 g di ortiche in sostituzione di un uovo
** non avevo pancetta in casa, ho usato speck
Versare la farina e le ortiche (ben asciutte) in un frullatore e frullare fino a quando si ottiene una farina verde omogenea. Mescolarla con tre quarti della semola ed impastare a mano (o con l'impastatrice) finchè risulta un impasto ben amalgamato, aggiungendo ancora un po' di semola se necessario. Formare una palla e lasciare riposare coperto per almeno mezz'ora.
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18 luglio 2020
Red Rice dei Gullah-Gee Chee per MTC-Taste the World
Interessante anche la storia di questo riso, che pare abbia come padre il Jollof Rice, un riso speziato al pomodoro, che è riuscito ad innescare una Guerra dei Risi tra il fronte Ghanese e quello Nigeriano. leggete l'articolo (completo di ricetta) e capirete perché :-)
Jolly Rice che ci porta anche alla versione senegalese, la Thieboudienne: ancora una volta una storia avvincente, trascritta dalla penna arguta di Alessandra, per questa preparazione diventata il piatto nazionale del Senegal. Per gli impavidi, l'articolo è ovviamente completo di ricetta.
E non poteva concludersi questa carrellata di storia culinaria sudista senza raccontare la Jambalaya, la cugina ricca del Red Rice, cucinata superbamente per noi da Greta (di cui c'è da fidarsi a occhi chiusi). L'articolo è molto sostanzioso e particolareggiato, sembra quasi di sentire i profumi delle spezie e il friccicorio dei peperoni scaturire da ogni sillaba che si legge. Consiglio spassionato: leggetelo e provate, almeno una volta, la ricetta allegata ;-)
Ricetta tratta da Jubilee di Toni Tipton- Martin - qui la videoricetta realizzata da Alessandra
Per 3/4 persone:
20 g di burro
mezza cipolla rossa tritata
uno spicchio d’aglio tritato
una tazza di riso a grano lungo (225 g)
180 g di passata di pomodoro
un cucchiaino di zucchero
un cucchiaino di sale
mezzo cucchiaino di pepe nero macinato al momento
una foglia di alloro
2 tazze di brodo di pollo o acqua (450 ml)
rametti di timo fresco
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