Quiche agli asparagi, piselli e fave

Già, potevo chiamarla semplicemente torta salata, ma noi italiani siamo spesso e volentieri esterofili puri e tutto ciò che si può chiamare con un nome straniero lo facciamo prepotentemente assimilare al nostro lessico abituale :-)

E poi, diciamolo, in cucina i francesismi sono molto più soavi e pare rendano meglio gusto e sapore della pietanza, o no?

Wikipedia poi dice che  la parola quiche deriva dal tedesco kuchen, che vuol dire torta ... senza ombra di dubbio in francese suona più dolce ed attira di più anche il palato!

Comunque sia, amo molto le torte salate, sono facili e veloci da fare, regalano il vantagio di poter essere preparate in anticipo e, cosa molto importante, permettono di ripulire il frigo da quegli avanzi che magari son pochi per fare una cosa, ma messi insieme ne danno una più buona. Poi, però, resta sempre la probabilità di non riuscire a ripetere la stessa torta mai più, perchè la combinazione di avanzi di quel momento difficilmente si ripeterà :-).

Quindi, non esistono ricette prestabilite per le torte salate in casa mia, variano a seconda di quello che offrono frigo e dispensa (qualsiasi culetto di formaggio che non vuole nessuno, se becco quello che si mangia sempre il cuore della fetta lo faccio a pezzettini, è un ottimo alleato!).

E anche la pasta brisé può saltuariamente variare, a seconda delle farine disponibili, o se magari la voglio più saporita del solito, aggiungendo al suo impasto un cucchiaio di grana o pecorino, o croccantella o a pois, aggiungendo un cucchiaio di semi di sesamo (leggermente tostati in padella) o papavero.

 

Questa torta salata è stata il nostro pranzo/merenda al banchetto sui Navigli a fine aprile  per presentare il libro i-Kitchen (vi ricordo che è disponibile on-line qui); in ricordo di quella bella (beh, all'inizio piovosissima :-) giornata capitanata dall'inarrestabile Patrizia, la ri-porto ancor più volentieri al suo contest Oggi pranzo fuori, ma come partecipazione amichevole fuori concorso, non avendo letto bene le regole non mi ero accorta che si dovevano preparare un paio di pietanze.

Dopo una fettazza di una torta così saporita, solo tante buone ciliegie, magari di quelle appena raccolte dal contadino dietro casa :-).

 

Per una tortiera da 26 cm:

200 g di farina 0 (o mista a piacere)
100 g di burro freddo a pezzettini
60/70 g di acqua fredda

Impastare velocemente gli ingredienti insieme (anche nel robot), formare una palla, avvolgere nella pellicola e far riposare in frigo 30/40 minuti.

porro/scalogno

una gamba di sedano

piselli freschi *

olio extravergine di oliva

dado vegetale fatto in casa 

una manciata di fave fresche o surgelate

una decina di asparagi verdi

2 o 3 uova

mezzo bicchiere di panna o latte o panna acida

un paio di cucchiai di grana o emmenthal o pecorino grattugiati

sale/pepe

* 1 kg di piselli con buccia rendono circa 500 g di piselli sgranati

 

-  Piselli: tritare lo scalogno ed il sedano, affettare il porro e mettere a soffriggere in un goccio di olio. Far appassire le verdure aggiungendo un goccio di acqua. Aggiungere i piselli, far insaporire ed allungare con un paio di mestoli di brodo fatto facendo bollire qualche buccia di pisello in acqua. Insaporire con mezzo/un cucchiaino di dado. Cuocere a fiamma bassa e con coperchio finchè i piselli sono teneri (se necessario aggiungere ancora brodo). Solitamente ne faccio una bella quantità in modo che ne avanzino come contorno per il giorno dopo, per la quiche ne occoreranno un paio di mestoli.

- Fave: sgranare e sbollentare in acqua leggermente salata, raffreddarle subito in acqua ghiacciata e sbucciarle facendole scivolare tra le dita.

- Asparagi: pelare i gambi con un pelapatate, tagliarli a pezzetti lasciando le punte più lunghe e sbollentarli in acqua leggermente salata per qualche minuto, raffreddare subito in acqua ghiacciata.

-  Riunire le verdure così preparate in una padella con un filo di olio e far insaporire tra di loro (tenere da parte qualche punta di asparagi per decorazione), salare e pepare se necessario, poi lasciar freddare.

- In una ciotola sbattere le uova, unire la panna e il formaggio ed amalgamare bene.

- Stendere la pasta (tra due fogli di carta forno si lavora meglio) di qualche centimetro più larga della teglia (precedentemente foderata con carta forno), adagiarla sulla teglia (vanno bene anche quelle monouso in alluminio), bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta o l'apposito attrezzino, distribuire le verdure sul fondo e versare sopra il mix di uova. Decorare con le punte di asparagi. Rigirare il bordo eccedente fromando una specie di cordoncino, eventualmente fare delle piccole incisioni con la lama del coltello.

- Infornare a 180/190° finche ben cotta e dorata (circa 30/40 minuti).

- Può essere mangiata fredda (io l'avevo fatta la sera prima) o leggermente riscaldata.