Castagnole di Ricotta
Siamo entrati nella settimana carnevalesca per eccellenza.
Anche se ancora non sarà possibile assistere a festeggiamenti per le strade e nelle piazze, a casa nostra possiamo deliziarci con tutte le varietà di dolci fritti che accompagnano queste ricorrenze.
Ci sono già da tempo altre ricette sul blog dedicate a questo balzano periodo dell'anno (e non solo): nella sezione Dolci Fritti se ne possono trovare anche provenienti da altri paesi, come Vietnam, Nigeria, Filippine e Tirolo. I miei preferiti restano gli intramontabili Galani della zia Pupa (come li chiamate voi? lattughe, cenci, frappe, bugie, chiacchiere, grostoli, ...) e i Frati (o come dir si voglia bomboloni, ciambelle fritte, donuts, zeppole), questi ultimi spesso e volentieri nostra merenda domenicale preferita :-)
L'altro giorno, scorrendo la home di FB, mi sono imbattuta in questa ricetta di Anna Maria delle Fave, che le ha presentate molto carinamente infilzate in spiedini di legno lunghi. Avevo tutto in casa e quindi... letto e fritto :-))
Ingredienti per 30/32 pezzi:
220 g di farina 0
6 cucchiai di zucchero
2 uova
la buccia grattugiata di un limone non trattato
la buccia grattugiata di un'arancia non trattata
125 g di ricotta di pecora
mezza bustina di lievito per dolci
mezzo bicchierino di liquore
olio per friggere *
zucchero semolato fine o a velo
Usare un liquore a piacere: Sambuca, Mistrà, Rum o Strega saranno perfetti.
Impastare velocemente tutti gli ingredienti aiutandosi con una frusta.
Con un cucchiaino formare delle palline e friggerle in olio profondo, facendo ben attenzione a non farle colorire troppo per dare modo all'impasto interno di cuocere uniformemente. In alternativa, si può trasferire l'impasto in una tasca da pasticceria, tagliando la parte finale con una forbice; si farà poi cadere l'impasto direttamente nell'olio bollente, tagliando via via i pezzetti con una forbice o un coltello.
Scolare su carta assorbente. Spolverare poi con zucchero a velo o semolato fino.
Ho usato una ricotta vaccina di affioramento, questa della Sabelli. Essendo molto compatta, ho dovuto aggiungere all'impasto un po' di latte.
Ho usato il Rum, ma sicuramente con una Sambuca/Mistrà il gusto ci guadagna.
* Per friggere consiglio l'olio di arachidi che ha un elevato punto di fumo; io mi trovo bene col Frienn, un olio di semi di girasole ad alto contenuto di acido oleico (trovo anche che faccia meno puzza). Aggiungere 1 o 2 gocce di Olio 31 all'olio di frittura per avere meno odore fastidioso di fritto in casa, giuro che non si sente assolutamente nelle pietanze fritte!
Preferisco cuocere 5/6 castagnole per volta in olio profondo e in un pentolino piccolo (il mio diametro interno 16 cm), si userà così meno grasso che avrà anche una superficie di evaporazione ridotta = meno puzza :-))
Consiglio di tenere l'olio a una temperatura costante di 170/175° al massimo perchè se l'olio è troppo caldo le castagnole si scuriscono troppo in fretta, rimanendo crude all'interno. Ho calcolato che ci vogliono anche 3 minuti di cottura per ogni gruppo di 6 castagnole.
Per riuscire ad ottenere una pallina il più rotonda possibile e non avendo un dosatore da gelato della giusta misura (il mio è gigante!), prendere col cucchiaino la dose necessaria e con l'indice della mano opposta farla scivolare d'un colpo nell'olio.
Prima di passarle nello zucchero semolato fine, lo Zefiro, con la forbice taglio tutti i bitorzolini sporgenti.
Il fritto è buono cotto e mangiato, si sa. Ma se avanzano, si possono rigenerare velocemente nel microonde per 20 secondi o in forno o in una toastiera.
Buone castagnole a tutti!
P.s.: finestre aperte, incensi accesi, cappe al massimo, lampe berger al profumo preferito, un pentolino con bucce di agrumi e spezie a sobbollire, tutto aiuta per evitare che l'odore di fritto ristagni dentro casa ;-) ma non dimenticate le 2 gocce di Olio 31, provare per credere :-)
Nessun commento:
Posta un commento
grazie della visita e gentilmente firma sempre i tuoi commenti!
thanks for passing by and please sign up your comments!