27 febbraio 2014

Punč - Punch


Ancora qualche giorno di villeggiatura in Repubblica Ceca,  ospiti di Alessandra, per l'Abbecedario della Comunità Europea.
Ancora una ricetta dal libro Le migliori ricette della cucina Ceca di Harald Salfellner - ed. Vitalis, che mi sono portata a casa dalla mia recente visita a Praga.
Siamo in inverno, e a Praga fa ancora freddo. Nei chioschi in giro per le piazze e le vie del centro si vendono i dolci e caratteristici Trdlo, da abbinare a un buon bicchiere di caldo vin brulé o, per i più impavidi, di un più forte punch: un immediato sollievo per le membra intirizzite dalle temperature rigide e severe ... e d'incanto il freddo svanisce e la stanchezza scompare!
A piacere si può usare rum bianco o scuro, questo ultimo influenzerà il colore più ambrato del punch.



punč-punch



Ingredienti:

4 dl di acqua
500 g di zucchero
3 limoni
un'arancia
4 dl di rum

Mettere acqua e zucchero in una casseruola e portare a bollore, mescolando continuamente, finchè lo zucchero è ben sciolto ed inizia quasi a filare.
Nel frattempo spremere i limoni e l'arancia, aggiungerli allo sciroppo di zucchero bollente.
Togliere dal fuoco ed aggiungere anche il rum.
Mescolare vigorosamente e servire ben caldo.
Si può conservare in bottiglie ben sigillate o in frigo, scaldandolo al bisogno, ma senza farlo bollire.



Punč - Orange Punch


It's wintertime, and still cold. When I was in Prague a few days ago, kiosks in the city squares and streets sell popular sweet Trdlo, combined with a glass of hot mulled wine or, for the more intrepid, a stronger punch: an immediate relief for the cold temperatures … feeling better also the fatigue disappears! 
At your pleasure you can use white or dark rum, the last giving a more golden color to the drink.



punč-punch



You need:

4 dl water
500 g sugar
3 lemons
an orange
4 dl rum


Put sugar and water in a saucepan and bring to a boil, stirring constantly, until the sugar is completely melted.
Meanwhile, squeeze lemons and the orange, then add the juice to the boiling sugar syrup.
Remove from fire andcombine with the rum.
Stir vigorously and serve hot.
It can be stored in well-sealed bottles or in the fridge:warm it up  when needed, but do not boil again.









This recipe is my personal entry to WHB #422
hosted by  Cristina di La cucina di Cristina
both for English and Italian edition.
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
to Bri for Italian edition.
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

25 febbraio 2014

Black & White Wednesday - Week # 118


Sreevalli of Ammaji Recipes is hosting BWW this week,   
please send your entyries to valli.sunil AT gmail DOT com


Making Orange Punch,
following a Czech recipe.

making orange punch



Next week I will be hosting the event,
but there is always a free place for anyone to come in!








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22 febbraio 2014

Lomnické suchary - Le gallette di Lomnice - Lomnice Biscuits


Un biscotto tradizionale ceco, prodotto da abili pasticceri e fornai nella citta di Lomnice, nel nord della Repubblica Ceca, distretto di Semily, sin da prima del 1800.
Da portare di corsa ad Alessandra per la raccolta  dell'Abbecedario della Comunità Europea, ancora in tour nella Repubblica Ceca fino al prossimo 2 marzo.

Molto caratteristici e tradizionali, la denominazione Lomnické suchary è stata registrata come denominazione di origine nella Repubblica Ceca nel 2003, e poco più tardi nel 2007 questi biscotti hanno ricevuto l'Indicazione Geografica Protetta (IGP) dell'Unione Europea, che assicura che il prodotto è realizzato solo in una particolare area geografica, garantendo così la sua unicità ai clienti.
Nel 1810, c'erano 20 piccoli produttori di biscotti registrati ia Lomnice. Il più famoso e il più grande di loro era la pasticceria di pasticcere Michal Jina e dei suoi figli Antonín e Josef. La popolarità e la fama dei loro biscotti si diffuse ben presto al di fuori dei confini della Boemia, raggiungendo l'Austria e l'Ungheria, così come altri paesi europei, arrivando persino negli Stati Uniti.
Questi biscotti hanno vinto il Grand Prix al World Expo del 1927. Nel 1948 tutte le fonti di produzione furono nazionalizzate. Si ritornò ad una società privata solo nel 1989, acquisita dalla Nestlé, che terminò però la produzione nel 1994.
Un anno dopo, la produzione dei questi tradizionali biscotti fu rilanciata dalla società Vekos. Poco dopo, molti altri produttori si unirono riuscendo così a fondare nel 2005 l'Associazione dei Produttori di Biscotti di Lomnice, con lo scopo di conservare sia le ricette autentiche e tradizionali che le procedure di produzione e il marchio. I biscotti sono cotti due volte, ricoperti di zucchero a velo prima della seconda cottura, che li rende anche facilmente distinguibili dai biscotti normali (da Discover CZ).

Volutamente non ho cosparso i biscotti di zucchero a velo per mantenerli neutri e quindi poterne usufruire anche come snack salato, con formaggi, salumi o verdure.
Si conservano a lungo in una scatola ermetica.
Ricetta dal libro Le migliori ricette della cucina Ceca di Harald Salfellner - ed. Vitalis.


lomnické suchary-gallette di lomnice



Ingredienti:

250 g di farina 0
250 g di farina di farro
125 ml di latte tiepido
10 g di lievito di birra
un pizzico di zucchero di canna
100 g di burro morbido
3 tuorli
un pizzico di sale
buccia grattugiata di un limone
noce moscata grattugiata *
semi di finocchio in polvere *

* la quantità a piacere, solitamente mezza noce moscata e un quarto di cucchiaino di finocchio



 lomnické suchary-gallette di lomnice


Sciogliere il lievito nel latte tiepido con lo zucchero.
Mescolare le farine nella ciotola ed iniziare ad impastare aggiungendo il latte a filo, poi i tuorli leggermente sbattuti, il sale, gli aromi ed il burro. Lavorare bene fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico.
Formare una palla e lasciare lievitare in ciotola coperta per circa un'ora.
Sgonfiare la pasta, dividerla a metà e formare due filoncini di circa 4 cm. di diametro.
Metterli sulla teglia da forno ricoperta di carta forno e lasciare lievitare coperti per almeno 30 minuti (anche un'ora se possibile).
Infornare a 200° e cuocere circa 25 minuti (eventualmente coprire con stagnola se si colorano troppo).
Lasciare riposare i filoni fino al giorno dopo, quindi tagliarli a fette spesse un dito e biscottare in forno a 120° per circa 30 minuti.
Spolverare le fette ancora calde con zucchero a velo, se piacciono dolci.
Altrimenti conservarle così neutre, in una scatola di latta durano a lungo e potranno essere consumate sia con alimenti dolci che salati.




 Queste fette biscottate partecipano anche alla raccolta Panissimo, creata da Barbara di Bread & Companatico e Sandra di Indovina chi viene a cena?, ospitata questo mese da Sandra.






Lomnické suchary - Lomnice Biscuits



Something crunchy for Bread Baking Day # 65, the great monthly event created by Zorra 7 years ago, hosted this month by Eva.
Something traditional Czech for the Culinary ABC of the European Community, hosted this month by Alessandra. Lomnice is a town in the Northern region of Czech Republic, in Semily district. They are very old, probably produced since before 1800. Because of the unique character of these cookies, the name Lomnické suchary was registered as a protected designation of origin in the Czech Republic in 2003 and in 2007 they gained a trademark of the European Union. You can read the story here.
And something good and simple for our breakfasts and snacks.
Three in one and that's it, no difficulties, great result.
I love them because they are neutral, neither sugary or salted, so you can have them with anything you like more.



lomnické suchary-gallette di lomnice



You need:

250 g all -purpose flour
250 g spelt
125 ml warm milk
10 g fresh yeast 
(or 4 g dried one)
a pinch of brown sugar
100 g soft butter
3 egg yolks
a pinch of salt
grated zest of one lemon
fresh grated nutmeg *
fennel seed powder *

* at your pleasure, usually half nutmeg and a quarter tsp of fennel



 lomnické suchary-gallette di lomnice


Dissolve yeast in warm milk with sugar.
Mix the flours into a bowl and begin to knead adding milk little by little, then the egg yolks, salt, spices and butter. Knead until the dough is homogeneous and elastic.
Shape into a ball and let rise in a bowl (covere) for about an hour.
Deflate the dough and halve it, then shape into two loaves of about 4 cm. diameter.
Place them on a baking sheet lined with parchment paper and let rise covered for at least 30 minutes ( up to an hour if possible).
Bake at 200° for 25 minutes (cover with aluminium foil if they get too golden).
Let stand the loaves until the following day, then cut into slices (a finger thick) and bake again in the oven at 120° for about 30 minutes.
Sprinkle the slices still hot with powdered sugar, if you like them sweet.
But you can keep them neutral, in a tin box they will last for long and can be served both with sweet or savory foods.




This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting.

18 febbraio 2014

Black & White Wednesday - Week # 117


Satsuki of Stregatto Cuciniero is hosting BWW this week,   
please send your entyries to ponyochan7  AT gmail DOT com


Just back from a short trip in Prague,
a couple of places where we had lovely dinners:


just off Charles Bridge

U tří zlatých hvězd

U tří zlatých hvězd
(Three Golden Stars)



one of the oldest and more traditional brewery in town

U Fleků

U Fleků 










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16 febbraio 2014

Bramboráky - Frittelle di patate - Potato Pancakes


L'Abbecedario della Comunità Europea è arrivato in Repubblica Ceca, dove siamo ospiti di Alessandra, e io sono appena tornata da una gita nata così per caso e semi improvvisata a Praga.
E pensare che questa città non era affatto nei miei posti preferiti da visitare, anzi, non mi attirava proprio per niente, ed invece ne sono rimasta totalmente affascinata.
Ma il racconto di quello che mi ha lustrato gli occhi sarà nel prossimo post, questo è dedicato ad una ricetta che ha stregato il nostro palato-
I bramboráky sono delle frittelle di patate, aromatizzate con aglio e cumino, presenti in tutti i menu (quasi) di birrerie e ristoranti di cucina tipica locale.
Sono deliziose e sfiziose, difficile da resistere al loro assaggio!
Assomigliano ai Boxty irlandesi, ed usando una padellina antiaderente da blinis sarà facilissimo farli e si userà anche meno condimento per friggerli.
La ricetta viene dal libro Le migliori ricette della cucina Ceca di Harald Salfellner - ed. Vitalis, edito in ceco, italiano, inglese, francese e tedesco, che mi sono comprata prima di ritornare a casa.
Tra parentesi le mie piccole modifiche (meno aglio e meno cumino per i miei uomini e niente ciccioli).


Dobrou chuť
(buon appetito) 


bramboráky-frittelle di patate



Per 25 frittelle:

un kilo di patate
120 ml di latte tiepido
120 g di farina
3 uova intere
100 g di lardo
40 g di ciccioli (non messi)
4 spicchi di aglio tritati (solo due)
2 cucchiaini di cumino in polvere (mezzo)
3 cucchiaini di maggiorana (prezzemolo abbondante)
olio extravergine di oliva


bramboráky-frittelle di patate



Sbucciare le patate, lavarle e grattugiarle a scaglie grandi.
Trasferirle in una ciotola e coprirle con il latte tiepido.
Aggiungere la farina, le uova e il lardo spezzettato e mescolare bene il composto.
Aromatizzare con l'aglio, il cumino ed il prezzemolo.
Aggiungere il sale solo al momento di friggere le frittelle, altrimenti le patate rilasceranno troppa acqua.
Friggere le frittelle in un dito di olio caldo, versando uno o due cucchiai per frittella, 4 minuti circa per parte, finchè ben dorate.
Oppure, per avere frittelle più regolari, usare la pentola antiaderente dei blinis: mettere in ogni incavo mezzo cucchiaino di olio e versare un cucchiaio abbondante di composto, lasciare dorare bene e formare la crosticina prima di rigirarle.
Con questa dose vengono 25 frittelle.




Bramboráky - Potato Pancakes


I was in Prague last week for a few days and could not resist to order  bramboráky in each typical restaurant we had lunch or dinner.
They are are a sort of potato fritters, spiced with cumin and garlic, very common in all beer pubs too.
They can be compared to Irish Boxty and they are very easy to do, especially if you use a non-stick blinis pan (will use less oil to fry as well).
In brackets my variations, just a little less cumin and garlic for my family and no greaves.


bramboráky-frittelle di patate


Serving 25 pancakes:

a kilo potatoes
120 ml warm milk
120 g all-purpose flour
3 eggs
100 g lard (or bacon)
40 g greaves (not added)
4 cloves of garlic, minced (only two)
2 tps cumin powder (only half)
3 tps marjoram (abundant parsley)
extra virgin olive oil


 bramboráky-frittelle di patate


Peel potatoes, wash and grate coarsely.
Transfer into a bowl and cover with warm milk.
Add flour, eggs and crumbled lard and stir the mixture well.
Season with garlic, cumin and parsley.
Add salt just a few seconds before frying the pancakes, otherwise the potatoes will release too much water.
Fry the pancakes in about an inch of hot oil, pouring one or two tablespoons per pancake, about 4 minutes per side, until golden.
If you would like to have more regular pancakes, use a nonstick blinis pan: put in each cavity half a teaspoon of oil and pour an abudant spoonful of the mixture, let brown well and form a nice crust before you turn them.





This recipe is my personal entry to WHB #420
hosted by Bri from Briggishome
both for English and Italian edition.
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10 febbraio 2014

Black & White Wednesday - Week # 116



Lynne of Cafe Lynnylu is hosting BWW this week,   
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It's a special edition this week,
Valentine's gonna be next Friday, 14th,
so you are welcome to participate with any hearty thing related to.

Rules & Host line-up has just been updated here.


Hearts on the table

hearts in the kitchen










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8 febbraio 2014

Croccantini al cioccolato - Crunchy Chocolate Bars - WHB # 419


Un dolcetto facilissimo e ghiottissimo.
Durerebbe anche a lungo se ben conservato e se non ci fossero sempre mani in agguato ad afferrarne un pezzetto.
Potrebbe diventare una merenda cioccolatosa alternativa, preparando in anticipo tanti pacchettini avvolti nella stagnola.
L'ho fatto e rifatto, regalato ed apprezzato.
Come si nota dalle foto, meglio tritare la frutta secca a coltello. Frullandole, anche poco, con un mixer c'è il rischio che si sbriciolino troppo, mentre è più carino vedere in superficie i pezzettini dei diversi frutti (e nel primo croccante mi ero sbagliata ed avevo messo tutte le bacche di goji all'interno del composto cioccolatoso).
Ha fatto la sua ottima figura durante le scorse feste natalizie, ma credo verrà spesso ripetuto in occasione di incontri amichevoli e/o festeggiamenti familiari.
Ricetta da Sale&Pepe Living di dicembre 2013.



croccantini al cioccolato



Ingredienti:

200 g di biscotti secchi
100 g di pistacchi
120 g di nocciole tostate
30 g di bacche di goji
200 g di cioccolato fondente 70%
100 g di cioccolato al latte
60 g di burro
120 g di sciroppo d'acero
teglia 20x20 cm.


croccantini al cioccolato



Tritare a coltello nocciole e pistacchi, separatamente.
La prima volta li ho fatti nel Bimby, ma vengono troppo sbriciolati (si può vedere nelle foto), personalmente preferisco che siano a pezzettini più consistenti, specie nello strato che poi ricopre il croccante, aderiscono anche meglio.
In una ciotolina mescolare un cucchiaio di pistacchi, due di nocciole e un terzo delle bacche di goji, e tenere da parte.
Nel frattempo, sciogliere a bagnomaria i cioccolati con il burro e lo sciroppo d'acero. Mescolare spesso e quando si è formata una bella crema togliere dal fuoco e unire la frutta secca e i biscotti, precedentemente sbriciolati i con le mani.
Foderare la teglia con carta forno e versare il composto cioccolatoso. Livellarlo bene poi cospargere la frutta secca tenuta da parte, schiacciando bene con il dorso di un cucchiaio o con un batticarne (preferisco mettere un pezzetto di carta forno tra il batticarne e il croccante), in modo che la frutta secca si attacchi bene al composto.
Lasciare raffreddare il croccante in frigorifero per almeno mezza giornata prima di tagliarlo a quadrotti o a bastoncini.
Si conserva in frigorifero in una scatola di latta foderata di carta forno.



croccantini al cioccolato




Crunchy Chocolate Bars


A funny easy dessert.
It was one of the favorite during the past Christmas season, but will definetely become a must in our future family and/or friends' gatherings.
It could be also an alternative school snack for children, each piece wrapped in aluminium foi.
As you can see the difference in the photos, it's better to chop the dried fruit with a knife. It's a little risky to use a blender as they can crumble too much, while it is nice to see the different colored pieces of fruit on the top (besides, in the first cake I was wrong and put all goji berries in the chocolate mix).




croccantini al cioccolato


You need:


 200 g biscuits
100 g pistachios
120 g roasted hazelnuts
30 g goji berries
200 g dark chocolate 70%
100 g milk chocolate
60 g butter
120 g maple syrup
20x20 cm. pan 


croccantini al cioccolato


Chop hazelnuts and pistachios, separately: better with a knife, though a little longer they will look naturally crushed, you can see the difference in the pictures, the first time I used a blender but they got too crumbled.
In a small bowl, mix a tablespoon of pistachios, hazelnuts and two third of goji berries, keep aside.
Meanwhile, melt the chocolate in a double boiler with butter and maple syrup. Stir often and when it comes to a smooth cream, remove from heat and add dried fruit and biscuits, previously crushed by hand.
Line the pan with parchment paper and pour into the choco mixture. Level it well then sprinkle with the remained dried fruit, press well with the back of a spoon or a meat tenderizer (I prefer to put a piece of parchement paper between the cake and the meat tenderizer), so that the nuts will perfectly stick to the compound.
Allow to cool in the refrigerator at least half a day before cutting into squares or sticks.
Store in the refrigerator in a tin/airtighted box lined with parchment paper.





This recipe is my personal entry to WHB #419
hosted by Terry from Crumpets & Co
both for English and Italian edition.
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6 febbraio 2014

Ricette austriache per l'Abbecedario Culinario


L'Abbecedario della Comunità Europea è stazionario ancora in Austria per qualche giorno,  dove la nostra ambasciatrice Rosa Maria ci ha accolto con una sorprendente e golosa Sacher, me ce ne vorrebbe una fettina proprio ora mentre scrivo!
In Austria ci sono passata molte volte, sulla strada per la Germania.
Per noi è veramente vicina, in nenche un paio di ore siamo già al confine del Brennero.
Ma io la sento più vicina, quasi di casa, per quel poco di sangue austriaco che ancora mi scorre nelle vene: i miei bisnonni materni, infatti, erano di origine austriaca.
Molti anni fa, non ero ancora sposata, ho trascorso dei giorni indimenticabili a casa di amici in una grande fattoria a Sankt Johann in Tirol, nel distretto di Kitzbühel, con una grande stube teatro di grandi mangiate e bevute dopo lunghe discese ardite (ma non certo la Streif per me :-).
E poi non potrò dimenticare il primo lungo weekend da novelli sposi trascorso a Bad Gastein, nel  Salisburghese, per festeggiare un Capodanno insolito. Questa fascinosa località si trova nel Parco Nazionale degli Alti Tauri e colpisce per l'eleganza che offre alla vista, coi suoi magnifici palazzi in stile Belle Epoque, dove par quasi di ritornare indietro nel tempo. Inoltre offre la possibilità di relax e riposo assoluto, godendo delle sue acque termali, sia nei bagni privati degli hotel che nelle Felsentherme, le caratteristiche terme scavate nella roccia: se chiudo gli occhi sento ancora il gorgoglio dell'acqua, il calore e il vapore che ti avvolgono, il  buio della notte intorno, e qualche faliva di neve che cade birichina sulle ciglia.
E per i più mondani in cerca di fortuna, c'è sempre la porta aperta dell'affascinante ed irresistibile Casinò  nel Grand Hotel de l'Europe.

Ecco alcune ricette austriache, testate ed approvate.

Le ricette sono sia in italiano che in inglese.  
Recipes are both in Italian and English.


I Kranz
Kranz

I Kranz sono delle brioche ricche e profumate ideali per la colazione e la merenda. Saranno una piacevole e deliziosa compagnia per il più profumato tè pomeridiano.
Di solito realizzato con diversi strati alternati di pasta brioche e pasta sfoglia.
Questa ricetta delle Simili è semplificata in quanto non prevede lo strato di pasta sfoglia, ma usa solo una pasta brioche sfogliata.


kranz



Il Danubio
Danubio

E' interessante leggere la storia del Danubio, con le varie teorie sulla sua origine, ed essendo leggermente di parte per qul poco di sangue austriaco che mi scorre nelle vene, mi viene più propenso pensare che venne ideato dalla zia materna, austriaca per l'appunto, del grande Mario (Nicola) Scaturchio.


danubiuo fiorito



Purea di mele
Mashed Apples


Non è propiamente un puré nel vero senso della parola, non è propiamente una salsa non avendone la giusta consistenza, ma è un insolito accompagnamento per carni, specialmente quelle di maiale, che rinfresca il palato e pulisce la bocca da sapori forti o grassi, come per esempio salsicce & co. Ma sarà perfetto anche con il più tradizionale tacchino delle feste o con l'arrosto della domenica.
L'utilizzo della cipolla rossa, meglio se di Tropea, gli conferisce questo bel colore rosato, quasi raro nelle preparazioni salate. Facile e veloce, si conserva in frigo per qualche giorno, io lo preferisco servito appena tiepido o meglio a temperatura ambiente.


puré di mele




Zuppa di cavolo rosso
Red cabbag soup


Un ortaggio molto usato nella cucina austriaca.
Deliziosa e facilissima da fare, al contrario, forse, del suo colore poco invitante, se non inquietante per certi versi ...  ma per me fascinoso e molto trendy, così viola, cupo e intenso!
Ma prima di giudicare sarebbe meglio provarla, sono sicura sarà una piacevole sorpresa per tutti.


zuppa cavolo rosso



Insalata di cavolo cappuccio
Cabbag Salad


Un contorno semplicissimo, che mi piace molto, e che anche nelle nostre regioni Altoatesine non manca mai nei ristoranti e nei buffet degli alberghi, un classico evergreen! 



Insalata di cavolo cappuccio




Il Gulasch
Gulasch


La cucina austriaca risente molto dell'influenza ungherese per certe preparazioni, come il Gulasch. Infatti il suo nome completo in ungherese è  Gulyás-leves, che letteralmente significa "zuppa del mandriano", infatti questi ultimi erano soliti cuocere questo spezzatino (ma in origine era più brodoso, quasi una zuoppa) di manzo in un grande paiolo posto sopra ad un grande fuoco di legna all'aperto.
Ingredienti principali, oltre a della buona carne, sono le cipolle, in quantità quasi esagerata (vado sempre ad occhio, ma per avere un'idea per un pezzo da kilo di carne uso 5 o 6 cipolle dorate di grandezza media), e la paprika, sia dolce che piccante (poi ognuno modererà le quantità in base al gusto personale), spezia che uso spesso ottenuta dalla macinazione del peperone fatto seccare precedentemente.






4 febbraio 2014

Black & White Wednesday - Week # 115


Siri of Cooking with Siri  is hosting BWW this week, 
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Rules & Host line-up has just been updated here.




Onions in a vintage basket


onions















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Black & White Wednesday - rules & host line-up 2014


Well, a full year has gone since I have been nominated new administrator of Black & White Wednesday, the weekly culinary event launched by Susan in July 2011, showing anything related to food your eyes can catch in a b/w picture. 
It represents a significant inheritance to me from a dear friend and I am very happy the event is going on and followed regularly and with interest, including new participants some time.
I would like to thank all of you who always find a little time for it, without your great pictures we could not enjoy amazing galleries each week.


new bww logo 


Rules are simple and unchanged, except a little restriction about the number of pictures you can send:
- Your clicks have to be  anything of a culinary nature or show anything related to food: an ingredient, a kitchentool, something in your kitchen or in a restaurant,  anything about food preparation/presentation/consumption, whatever your eyes can catch as a food speach.
- You can shoot either in b/w mode or in color, then process in b/w. You can use any effect you like but keeping the image in a monochrome/grayscale, with Sepia and Cyanotype tones allowed. No color details allowed.
- Approximate sizes of your pictures shoud be portrait/500 wide & 700 long - landscape/700 wide & 500 long - or 600 square.
- No need of a recipe, nor a story nor a location (but they are welcome if you like), simply a title for the picture is required.
- You have to post your photograph/s within the Tuesday of the week going on, so the hostess will be ready to blog about the Gallery on Wednesday (but latecomers might be accepted to the hostess' discretion). For those who use Twitter, Susan created a hashtag (#BWFood) to make it easier to find related conversations.
- You can blog about how many pictures you like, but only two of them will be accepted for the gallery, at your choice or the hostess.
- You have to mention Black and White Wednesday in your post and link to this announcement and to the hostess' blog. Use of the logo is optional.
-  We also have a group on Flickr if you'd like to join and share your pics.

Nota bene: 
Just a little note to keep this event always interesting and amusing (and pretty alive :-), please read my words as a friendly suggestion, not a mere strict twit.
We had some delay in posting a couple of galleries some time ago, due to unexpected problems that might happen to anybody (and straightaway accepted, of course :-).
But I suppose we are all longing for the scheduled Wednesday Gallery to come and in respect of all participants it should be going up on time.
Hosting is voluntary, but the event will eventually die if not kept up with all our forces :-).
So, should anybody for any reason not be in time for the Gallery, please be so kind to send entries to me or any another volunteer, I am sure somebody would be happy to help out too.
For any doubt don't hesitate to e-mail me.

There are always hosting weeks available.  
Please contact me at casacortella AT tin DOT it  if you are interested in presenting a gallery.


Host line-up Fall/Winter 2014


Week # 141 September 3 - Susan of The Well-Seasoned Cook - thewellseasonedcook AT yahoo DOT com

Week # 142 September 10 - Cinzia of Cindystar - casacortella AT tin DOT it

Week # 143 September 17 -  Lynne of Cafe Lynnylu - lynnylu AT gmail DOT com

Week # 144 September 24  - Simona of Briciole - simosite AT mac DOT com

Week # 145 October 1 - Cinzia of Cindystar - casacortella AT tin DOT it

Week # 146 October 8 - Cinzia of Cindystar - casacortella AT tin DOT it

Week # 147 October 15 -  Sreevalli of Ammaji Recipes - valli.sunil AT gmail DOT com

Week # 148 October 22 - Cinzia of Cindystar - casacortella AT tin DOT it

Week # 149 October 29 - Hallowen Edition - Lynne of Cafe Lynnylu - lynnylu AT gmail DOT com



Week # 150 November  5 - celebrating 150 weeks together!
Cinzia of Cindystar - casacortella AT tin DOT it


BWW is turning biweekly


Week # 151 November 19 - Sanhita of Pocket full of Spices - pocketfullofspices AT gmail DOT com

Week # 152 December 3 - Aparna  of Stories from the Mahe Coast - fortheloveoffoood AT gmail DOT com

Week # 153 December 17 - Christmas Edition - Lynne of Cafe Lynnylu - lynnylu AT gmail DOT com



Black & White Wednesday will take a break for Winter holidays.

Will be back on Week # 154 January 7th, 2015.



Host line-up from Jan to Jul 2014


Week # 111 January 8 - Lynne of Cafe Lynnylu - lynnylu AT gmail DOT com

Week # 112 January 15 - Sanhita of Pocket full of Spices - pocketfullofspices AT gmail DOT com

Week # 113 January 22 - Susan of The Well-Seasoned Cook - thewellseasonedcook AT yahoo DOT com

Week # 114 January 29 -  Simona of Briciole - simosite AT mac DOT com

Week # 115 February 5 - - Siri of Cooking with Siri - info DOT siri AT gmail DOT com


Week # 116 February 12 - Valentine's edition - Lynne of Cafe Lynnylu - lynnylu AT gmail DOT com

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1 febbraio 2014

Panettoncini alle arachidi


 English recipe here


Sul numero speciale del Meglio di Sale&Pepe di dicembre, dedicato ai regali golosi da preparare per le festività (ed è ormai cosa nota ch mi piace da morire il trittico fare/incartare/regalare, solitamente seguito dall'hashtag #maquantomepiace) era pubblicata questa ricetta che mi incuriosiva molto: mi intrigava l'uso delle arachidi nell'impasto e poi era così carina l'idea di mini panettoni da servire o usare come segnaposto su una tavola festiva.
Perfetta per partecipare al mio evento panoso preferito, il BBD#64, che richiedeva un pane in qualche modo più proteico e ricco; deliziosa per una merenda insolita, farcendo i piccoli panini con la cibaria preferita, ideale per una colazione più sprintosa e/o un più ricco e fantasioso brunch domenicale.
Come dire testata e approvata!



panettoncini arachidi-peanut buns



Per 22/24 panettoncini:

500 g di farina 0
150 g di arachidi salate
250 ml di latte (anche vegetale) tiepido
10 g di lievito di birra
1 uovo intero
2 tuorli
75 g di burro morbido a pezzetti
50 g di zucchero di canna
5 g di sale

per la glassa:

50 g di arachidi salate tritate
2 albumi
25 g di parmigiano grattugiato


facendo panttoncini arachidi


Sciogliere il lievito nel latte.
Tritare grossolanamente le arachidi ed unirle alla farina.
In una ciotola iniziare ad impastare con una forchetta la farina con le arachidi insieme al latte versato a filo, unendo poi l'uovo e il tuorlo leggermente sbattuti.
Unire lo zucchero e il sale e trasferire sulla spianatoia, continuando a lavorare e a battere ed aggiungendo anche il burro, finchè l'impasto sarà elastico ed omogeneo.
Si può fare tranquillamente in un'impastatrice.
Formare una palla e lasciare riposare coperta per mezzora.
Dividere l'impasto in tante palline del peso di 50 g circa l'una (ne verranno poco più di 20) e sistemarle su una teglia da forno ricoperta di carta forno ben distanziate tra loro (cresceranno anche in cottura), lasciandole poi lievitare coperte fino al raddoppio (anche un paio di ore).
Se si mettono in una teglia da muffins (per precauzione oliare leggermente ogni stampino) verranno più carini con la forma a panettoncino.
Preparare la glassa, mescolando bene insieme tutti gli ingredienti.
Usando una sacca da pasticceria (ma anche un cucchiaino e un dito per spargerla) distribuire un pochino di glassa su ogni panino.
Infornare a 220° (abbassando a 200° dopo un paio di minuti) per circa 15/20 minuti, attenzione alla cottura che non scuriscano toppo, eventualmente coprire con un foglio di alluminio e cuocere qualche minuto in meno.


panettoncini arachidi-peanut buns 





 Questi panettoncini partecipano anche alla raccolta Panissimo, creata da Barbara di Bread & Companatico e Sandra di Indovina chi viene a cena?, ospitata questo mese da Sandra.

Peanut Panettone Buns - BBD # 64


 la ricetta in italiano qui


Ninive has been hosting BBD#64, asking to bake a bread, sweet, savoury or neutral, and enrich it with protein source in whatever way we would have liked to experiment.
I found this recipe on an Italian food magazine, a special edition about gourmet homemade gifts, and this bread cought my attention at first glance.
The result was over my expectations, can't say if it's more savoury or sweet, just an incredible mix of both. The shape is very cute and could be used as placeholders on a festive table.
Definetely a lovely bread to enjoy at breakfast, with the right incentive help to face any work or duties of our long busy days.


panettoncini arachidi-peanut buns



You need:


500 g all-purpose flour
150 g salted peanuts
250 ml lukewarm milk
10 g fresh yeast
1 egg
2 egg yolks
75 g soft butter into small pieces
50 g sugar cane
5 g salt

for the glaze:

50 g finely chopped salted peanuts
2 egg whites
25 g grated Parmesan cheese


facendo panttoncini arachidi



Dissolve the yeast in the milk.
Coarsely chop the peanuts and add them to the flour.
In a bowl begin to knead the flour with peanuts along with the mix milk/yeast little by little using a fork, then add the egg and egg yolks, lightly beaten .
Combine sugar and salt, and transfer to the working surface, add the butter too, and knead and beat until the dough is elastic, smooth and homogeneous.
All this work can be easily in a stand mixer.
Shape the dough into a ball and let rest covered for half an hour.
Divide the dough into little balls weighing approximately 50 g each and place them on a baking sheet lined with parchment paper; leave enough space between them as they will grow in cooking too, then cover and let rise until doubled (even a couple of hours).
It will be nicer using a baking muffin mold tin (slightly oiled), they will get the typical panettone shape.
Prepare the glaze by mixing all the ingredients together.
Use a pastry bag (but I went with a spoon and a finger to spread) to distribute a little bit of frosting on each bun.
Bake at 220° for a couple of minutes then low to 200° for about 15/20 minutes, pay attention to cooking time,  if they get golden too much and/or too fast, cover with aluminum foil and bake a few minutes less.



panettoncini arachidi-peanut buns





This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting.

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