17 maggio 2008

Cortella si lancia nell'editoria

La storica tipografia guidata da Antonio apre ai libri

«Cortella a Verona è, forse, la tipografia più conosciuta». Lo dice con orgoglio Antonio Cortella, 83 anni portati magnificamente, presidente dell’omonima tipografia veronese.
La storia. La storia di Cortella inizia nel 1919 quando Ugo, zio di Antonio, apre in via Stella 15. Pochi anni dopo entra nella società Giulio, il padre di Antonio. E a 17 anni, appena conseguito il diploma alle scuole magistrali, Antonio capisce che quella sarebbe stata la sua vita «non tanto per la guerra, quanto perché quel lavoro era un'arte». La grafica intesa non come mestier, ma come arte.
«Adesso è cambiato tutto. I computer hanno stravolto completamente la maniera di intendere la grafica» prosegue il decano dei tipografi veronesi. «Basta un programmino e tutti possono diventare grafici. Ai nostri tempi c'era la passione, c'era quell'arte di presentare al cliente un lavoro fatto con certosina pazienza che sfociava in una qualità di altissimo livello. Non che non la si possa ottenere col computer, ma è un’altra cosa. E poi oggi pochi chiedono la qualità».
Le sedi. Antonio Cortella ricorda i tempi di via Marconi dove, dopo via Stella, la tipografia Cortella si trasferisce: «Avevamo bisogno di più spazio. Era il 1942, proprio nei giorni in cui io sono entrato in azienda». Nel 1967 il passaggio nell'attuale sede di lungadige Galtarossa, «quella che ci ha fatto fare il salto definitivo di qualità. E abbiamo continuato nel solco della nostra tradizione, restando sempre al passo con i tempi».
L’arrivo del computer. «Dalle linotype siamo passati ai computer» continua Antonio Cortella, «dalle macchine da stampa a due colori a quelle modernissime di adesso che arrivano anche a dieci. Perché la tecnologia e il progresso sono fondamentali nella storia di una azienda come la nostra. Senza perdere di vista quella che dicevo prima: la qualità. Che alla fine paga sempre. Esempio sono le elezioni appena passate. Noi siamo i referenti per il Poligrafico dello Stato da oltre 15 anni per la stampa delle schede e degli elenchi che si trovano nelle sezioni elettorali di Verona e provincia».
Le nuove generazioni. Oggi Antonio è affiancato dal figlio Martino, laureato in Economia, quale direttore commerciale e amministrativo. L’azienda ha trenta dipendenti. Schiere di tipografi sono passati da Cortella, «come dei figli», ai quali ha insegnato l'arte della grafica, con passione».
«In tutti questi anni abbiamo visto cambiare Verona moltissime volte, diventare una città moderna in tutti i sensi» continua Cortella. Sono contento che in azienda ci siano mio figlio ed i miei nipoti a portare avanti la tradizione di famiglia, perché il mercato è spietato. E molte volte nell'arco della nostra storia lo abbiamo anticipato. Tanto per citarne una: la novità assoluta dei moduli continui, una vera rivoluzione all'epoca».
Il futuro. Verona con la sua tradizione grafica era praticamente la capitale di questa arte. Non serve fare nomi, li conosciamo tutti. «E poi» conclude Antonio Cortella, «adesso abbiamo una nuova scommessa: alla fine dello scorso anno abbiamo pubblicato un libro…". Cortella si sta trasferendo nell'editoria. Con tutta la sua storia e la sua passione.

pubblicato da L.S., L'Arena del 15.05.2008

7 commenti:

Simo ha detto...

Evviva il nonno!!!
Complimentissimi e...continuate così!!!!
Bacioni

Anonimo ha detto...

caspiterina...complimentissimi!!!!
ale :))

Claudia ha detto...

Complimenti davvero!!

Cindystar ha detto...

Grazie, ragazze, a mio suocero ancora luccicano gli occhi quando parla della sua "bottega"...

emilia ha detto...

Complimenti, davvero complimenti !

Anonimo ha detto...

Gentile Signor Cortella,io sono il figlio di Cortella Olga che e' mancata il 9/2/2009.
Puo' immaginare con quale piacere io mi rivolga a Lei che ha lostesso cognome della mia povere mamma.
Aveva 84 anni, Suo Papa' (mio nonno) era di Massa Carrara e faceva le scarpe a mano.
Caro Signore se riconosce una parvenza di origini affini La prego mi risponda,solo per sapere che questo cognome c'e' e che vive e che vivra'.
Tanti cari saluti.
Giuseppe Fornaciari
via Tubino, 10/20
16035 Rapallo (ge)

e-mail giuseppe_fornaciari@libero.it

Cindystar ha detto...

Giuseppe, ho già girato il messaggio a mio marito.

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