Tempura giapponese
English recipe here
Ed eccoci arrivati in Giappone, la terra del Sol Levante (l'idiogramma di Giappone vuol proprio dire origine del sole), quarta tappa del Tour Culinario Finale di Joan.
Cosa dire del Giappone? ... poco o niente, perchè non lo conosco affatto, e non mi ha mai attratto spasmodicamente. Ricordo solo:
- quello che si è studiato a scuola (e sono solo ricordi brutti e cattivi, come i conflitti e le battaglie atroci della II Guerra Mondiale, culminate con l'esplosione delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki),
- il culto delle arti marziali (beh, da teenager ho fatto judo per qualche anno, e mi piaceva anche, dovrei trovare le foto da qualche parte per ricordare che ganza ero! ... solo che nella mia scuola ero l'unica femmina e combattere coi maschi era veramente duro ... sarà allora che mi sono fatta le ossa per afrontare e dirigere la mia famiglia sui generis ora?),
- le leggende dei guerrieri samurai,
- l'ikebana, l'arte tutta particolare di disporre i fiori,
- i bonsai, che per altro trovo siano una forzatura illecita verso madre natura,
- le favole romanzate sulle geishe, infatti una delle poche cose giapponesi che mi piacciono è proprio il film "Memorie di una Geisha", di cui mi sono ripromessa di leggere anche il libro prima o poi.
Banale, vero? ... ma a pelle non ho feeling con questo paese e questa cultura, non riesco a sintonizzarmi sulla stessa lunghezza d'onda, non riesco a confrontarmi con la loro pazienza, la loro leggerezza e tranquillità, la loro calma in ogni dove e in ogni cosa, il senso minimale nell'arredo e nei decori ... oppure, al contrario, la frenesia tecnologica della vita odierna!
Il Giappone, di certo, non è ancora nel mio programma le-cose-che-devo/mi piacerebbe-assolutamente-vedere, ma magari, facendo questo giro virtuale con Joan, avrò modo di ricredermi un pochino ed apprezzare maggiormente lo spirito segreto del Sol levante!
Ho optato, quindi, per una ricetta che non fosse troppo Japan (anche perchè non ho nessuna attrezzatura di cucina, a parte un wok e alcuni mestoli e bastoncini in bamboo, e nessuna stoviglia in stile) e che non mi facesse comprare ingredienti strani che poi sarebbero rimasti in dispensa ad ammuffire. La tempura si è rivelata un ottimo compromesso, e poi il fritto in famiglia piace (ed una delle nostre ricette familiari più popolari è proprio il fritto all'Italiana, magari un giorno lo posterò), so dilettarmi abbastanza facilmente con la padella di olio bollente, un bel foulard in testa per ripararsi dal noioso profumino, una bella lampe berger accesa e tutto è pronto, sento già l'olio che sfrigola!
Cosa dire del Giappone? ... poco o niente, perchè non lo conosco affatto, e non mi ha mai attratto spasmodicamente. Ricordo solo:
- quello che si è studiato a scuola (e sono solo ricordi brutti e cattivi, come i conflitti e le battaglie atroci della II Guerra Mondiale, culminate con l'esplosione delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki),
- il culto delle arti marziali (beh, da teenager ho fatto judo per qualche anno, e mi piaceva anche, dovrei trovare le foto da qualche parte per ricordare che ganza ero! ... solo che nella mia scuola ero l'unica femmina e combattere coi maschi era veramente duro ... sarà allora che mi sono fatta le ossa per afrontare e dirigere la mia famiglia sui generis ora?),
- le leggende dei guerrieri samurai,
- l'ikebana, l'arte tutta particolare di disporre i fiori,
- i bonsai, che per altro trovo siano una forzatura illecita verso madre natura,
- le favole romanzate sulle geishe, infatti una delle poche cose giapponesi che mi piacciono è proprio il film "Memorie di una Geisha", di cui mi sono ripromessa di leggere anche il libro prima o poi.
Banale, vero? ... ma a pelle non ho feeling con questo paese e questa cultura, non riesco a sintonizzarmi sulla stessa lunghezza d'onda, non riesco a confrontarmi con la loro pazienza, la loro leggerezza e tranquillità, la loro calma in ogni dove e in ogni cosa, il senso minimale nell'arredo e nei decori ... oppure, al contrario, la frenesia tecnologica della vita odierna!
Il Giappone, di certo, non è ancora nel mio programma le-cose-che-devo/mi piacerebbe-assolutamente-vedere, ma magari, facendo questo giro virtuale con Joan, avrò modo di ricredermi un pochino ed apprezzare maggiormente lo spirito segreto del Sol levante!
Ho optato, quindi, per una ricetta che non fosse troppo Japan (anche perchè non ho nessuna attrezzatura di cucina, a parte un wok e alcuni mestoli e bastoncini in bamboo, e nessuna stoviglia in stile) e che non mi facesse comprare ingredienti strani che poi sarebbero rimasti in dispensa ad ammuffire. La tempura si è rivelata un ottimo compromesso, e poi il fritto in famiglia piace (ed una delle nostre ricette familiari più popolari è proprio il fritto all'Italiana, magari un giorno lo posterò), so dilettarmi abbastanza facilmente con la padella di olio bollente, un bel foulard in testa per ripararsi dal noioso profumino, una bella lampe berger accesa e tutto è pronto, sento già l'olio che sfrigola!
tempura di verdure come un idiogramma giapponese
La Tempura è un piatto tradizionale della cucina giapponese, o meglio è un modo di cucinare verdure e pesce avvolti da una pastella e poi fritti in olio bollente.
Non è originario del Giappone, pare sia stato importato nel paese dai primi missionari cristiani portoghesi che ci approdarono nel 1500. Al tempo era un'antica usanza cristiana osservare una specie di digiuno culinario all'inizio di ogni nuova stagione, chiamata le Quattro Tempora. Erano tre giorni di preghiera e di pasti frugali, la carne era severamente vietata. I monaci si concedevano così un leggero fritto di verdure e pesce per placare la fame. I giapponesi appresero in fretta la tecnica e la fecero loro, rendendola ancora più leggera e croccante, diventandone ben presto dei maestri eccezionali.
Perchè la frittura risulti ottimale, croccante e leggera, ci sono delle piccole accortezze da seguire:
- la pastella deve essere molto fredda, quindi meglio aggiungere qualche cubetto di ghiaccio, ed inoltre mantenere la bacinella della pastella a bagnomaria su una ciotola più grande con acqua e ghiaccio,
- meglio usare acqua frizzante, sempre fredda, è proprio la contrapposizione delle temperature (olio caldo e cibo freddo) a favorire l'immediata espansione e rigonfiamento della pastella, diventando così subito croccante,
- friggere in olio abbondante sui 170/180°, immergendo pochi pezzi alla volta (altrimenti troppi abbassano notevolmente la temperatura dell'olio) che come cadono sul fondo devono subito ritornare a galla (questo è anche un indice che l'olio è a temperatura giusta),
- non mescolare troppo la farina, meglio se restano dei grumi, altrimenti si sveglia l'amico/nemico glutine che rende poi la frittura più ciungosa, oppure usare farina di riso che non contiene glutine,
- meglio usare olio di semi, i più indicati per un sapore orientale sono quello di soia o di sesamo,
- non fare pezzi troppo grandi da friggere, le verdure più dure meglio tagliarle a julienne, perchè la frittura deve essere breve, si possono leggermenete infarinare prima di passarle nella pastella.
Si possono friggere quasi tutti i tipi di ortaggi, pesce e molluschi, i più comuni sono scampi, gamberi, totani, granchi, anguille.
tempura di gamberoni al cioccolato amaro
Un'insolita tempura di gamberi e scampi dello chef Matia Barciulli:
fare una pastella con 3/4 di farina di riso e 1/4 di cacao amaro in polvere
servire su una vellutata di zucca
S A Y O N A R A
joan sarà via tutta la settimana prossima,
ci si rivede in Thailandia fra 10 giorni!
Japan Round up
Questa ricetta partecipa all'Abbecedario Culinario Mondiale per la tappa in Giappone ospitata da Sabrina.
10 commenti:
Ciao, adoro la tempura, in un ristorante Jap a Trieste la fanno che sembra una nuvola leggera e delicata, gnammm! Bravissima, io ho fatto il post ma purtroppo sono fuori tempo, beh sarà per la prossima volta.. (credevo che wednesday fosse giovedì, che somara che sono ^^). Buona serata Kris
la tempura è deliziosa, io non sono assolutamente capace a friggere, ma la trovo divina. Bravissima
questo post è davvero ben scritto e molto utile, la tempura con il cioccolato amaro è un ottima idea, mi salvo il tuo post immedietamente ^_^
Ti dirò,anche io la penso come te..e sinceramente anche riguardo al cibo,anche se questo sembra così stuzzicante! Un bacione C
che meraviglia questa tempura davvero utile e interessante...tra l'altro devo anche chiederti notizie dei pirottini x cupcake che vai in giro distribuendo! vd anto! hai un link? baci
ciao Cinzia, il Tempura nn è mica facile..non ci sarà tutto questo feeling con la cucina giappo ma te la 'cavi' alla grande...ps: foulard e lamp berger sono una grande dritta. Per il mio compleanno ne ho ricevuta una per regalo: è arrivato il momento di provarla! un bacio
mmmm che delizia!!!E i gamberoni al cioccolato amaro mi tentano da impazzire!!!questa tempura potrebbe fare la mia felicità seduta stante *.*
Smac ;P
Kri, grazie, anche se la mia non è proprio perfetta, ma con l'esperienza forse si farà! Sono contenta che sei riuscita a partecipare anche tu, questo giro c'è più tempo per la Tailandia, dai che sarà un piacevolissimo viaggio se fatto insieme!
Colombina, abbiamo tutti un po' di timore riguardo all'olio bollente, ma provando (magari ci si può aiutare con un termometro le prime volte) poi ci si fa l'occhio e tutto viene più facile!
Erica, grazie!
Silvietta,davvero concordi su tutto,bonsai compreso? ... magari mi inimicherò molti giardinieri ma sinceramente la penso così, e ovvio che sono felice se c'è qualcun'altro a darmi man forte! Smack!
Sulemaniche, mi era arrivata voce che qualcuno cercava quei bellissimi pirottini ... ! ... li prendo in un ingrosso di robe di carta/plastica, ci sono in due misure, ma la misura piccola si trova anche nei negozi plurimix (che credo vendano anche on-line). Se interessano le due misure ci si può sentire per mail e vedere di fare un punto di raccolta/distribuzione da qualcuna.
Acky, grazie, non potrei mai fare a meno del foulard o della mitica cuffia da bagno (e lo/la impongo anche alle amiche quando cuciniamo insieme!)e della stramitica lampe, ti hanno fatto un regalo magnifico, provala e non l'abbondonerai più!
Zebretta, accomodati che l'olio già frigge in padella!
Buonissima settimana!
Grazie di aver lasciato il tuo contributo!
Grazie a te, Sabrina, per l'ospitalità! ;-)
Posta un commento
grazie della visita e gentilmente firma sempre i tuoi commenti!
thanks for passing by and please sign up your comments!