Omelette nel sacchetto e torta al cioccolato in tazza
Oggi è una giornata particolare,
dalle 18 si può aderire
all'iniziativa di Caterpillar
"M'illumino di meno"
Ce lo ricorda anche Evelyne:
da 5 anni a questa parte Cirri e Solibello (i conduttori) lanciano questa iniziativa di sensibilizzazione alla riduzione dei consumi, con l'invito ad attuare delle buone pratiche (di seguito troverete il loro decalogo) ma anche con un'azione simbolica da fare il 13 febbraio dalle 18 in poi, questo perché "loro" (o chi per loro) misureranno il calo di consumo energetico in quella frazione di tempo (!), tutto questo viene gestito con una carica di simpatia unica, per cui è impossibile non aderire. Ogni anno aderiscono singole persone, scuole, comuni, etc... con le più svariate iniziative (dalla cena al lume di candela allo spegnimento dell'illuminazione di un monumento, etc. etc.) e ogni anno sono sempre di più le persone che aderiscono.
che per l'occasione ha lanciato questa simpatica raccolta di ricette a risparmio energetico.
Ecco che mi è tornato alla mente un divertente e pratico modo di prepararsi una buona e soffice omelette provato un paio di anni fa:
Ecco che mi è tornato alla mente un divertente e pratico modo di prepararsi una buona e soffice omelette provato un paio di anni fa:
... e si può fare sfruttando l'acqua dove intanto bolle la pasta!
Bastano un paio di uova, sale, un pochino di grana grattuggiato e un sacchetto per alimenti, meglio se con la chiusura ermetica, tipo Ziplock: si mettono le uova nel sacchetto, sale, pepe e grana, un pochino di prezzemolo per dare un tocco di colore e sapore, si chiude bene il sacchetto facendo uscire bene l'aria, si stropiccia con le mani per sbattere le uova, si mette nell'acqua che bolle per circa 10 minuti, si apre e si serve nel piatto, con una bella spolverata di noce moscata. Si può aromatizzare l'omelette a piacere, farcendola anche con avanzi di verdure o salumi.
E se dopo pasta e omelette ci venisse voglia di un dolcino... magari cioccolatoso?
Niente di più facile e veloce, anzi, sprintosissimo e risparmioso, di una piccolo tortino in tazza!
L'idea è della mia amica Anne, che simpaticamente ci illustra come fare:
- imburrare o oliare leggermente una bella tazza/mug
- metterci dentro 4 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di cacao amaro, 2 cucchiai di granella di nocciole e mescolare bene
- aggiungere un uovo, 4 cucchiai di olio di semi e 2 cucchiai di latte, mescolare bene
- mettere nel microonde a potenza massima per circa 2,30 minuti e vedrete che gonfia!
Dal momento che non tutti i microonde sono uguali, dopo due minuti controllare (attenzione che la tazza potrebbe scottare!), verificare con la lama del coltello se è cotto, deve uscire asciutta, altrimenti dare ancora 30 secondi. Io ho preferito dividere la dose della tazza in due bicchierini Galej dell'Ikea.
E voilà...la vostra dolcezza cioccolatosa è pronta, giusto il tempo che si raffreddi un minuto per poi affondarci il cucchiaino golosamente (scusate la foto, ma con la luce artificiale è un disastro... domani provvedo a farne una migliore!). Perfetta se abbinata con un pochino di panna montata lucida col frustino a mano, oppure con del gelato fiordilatte.
E sempre in tema di risparmio energetico/ecologico/biologico naturale consiglio vivamente il detersivo naturale per piatti e lavastoviglie, le palline per lavatrice Robby Wash, il dado fatto in casa e la nutella casalinga!
M'illumino di meno - il ricettario
La posta della Olga:
"E tutte quelle luci che hanno illuminato la Bra per le feste?"
«Ieri il Comune, smorsàndo l'Arena e gli altri monumenti per qualche ora» scrive la Olga «ci ha dimostrato come si può risparmiare la luce. Fino a poco tempo fa, in occasione delle feste di Natale, lasciando impissàte per più di un mese milioni di lampadine ornamentali, ci aveva invece dimostrato come si può sperperarla. Adesso ci aspettiamo che il sindaco ci dica quale dei due opposti insegnamenti dobbiamo seguire perché semo un po' in confusiòn e, come noi, penso tutti i cittadini».
«Quando, ancora ai primi di dicembre, abbiamo visto tutte quelle lampadine che rampegàvano sui Portoni della Bra e sul Municipio e che le se coréa drio sulla parte alta della facciata della Gran Guardia e che, come s-ciàpi de useléti luminosi, affollavano i rami degli alberi di corso Porta Nova, abbiamo pensato che la luce, da cara che era, fosse diventata a bon marcà o addirittura gratis ("É calà el petrolio" ha commentato il mio Gino)».
«E allora anche noialtri nelle nostre case, sui balconi e nei parchi condominiali abbiamo impissàto tutto quello che si poteva impissàre: c'è stato chi invece di un albero di Natale ne ha fatti due e con lampadine da cento candele al posto delle solite lampadinette microscopiche attaccate a un roéio de fili e c'è stato chi, come l'oste Oreste, ha illuminato il baretto come il Titanic al viaggio inaugurale. Insomma, sull'esempio del Comune, abbiamo sperperato».
«Adesso però, sul nuovo esempio del Comune, dovremmo smorsàre anche le lampadine di casa, andando al cesso con la candela in man o, dopo aver strapegàto su par le scale la bicicletta, far luce con la dinamo andando avanti e indrìo per il corridoio e dandoci il turno ai pedali quando o io o il mio Gino dobbiamo andare al cesso: uno el pedàla o, meio ancora, el gira la rua con la man e l'altro el fa quel ch'el deve far. L'idea della bicicletta (sempre che la luce non sia diventata gratis come ci era stato fatto capire in dicembre) ci è venuta vedendo i ciclisti degli Amici della bicicletta girare ieri sera intorno all'Arena spenta con i fanài impissàti per dimostrare che pedalando si risolve tutto».
«Il mio Gino sta già pensando a una lavatrice a pedài con due rue ai lati che, senza tocàr par tèra, girino collegate a una dinamo. Lo stesso sarà per il lampadario della sala: quando ci sono ospiti a pranzo, uno el pedàla con 'na specie de barachìn da moléta e i altri i màgna. E così per lo scaldabagno, il fon, la macchinetta dei tost, il frullatore eccetera. Volendo, il pedalatore di turno, potrà indossare la màia e el casco de Marzio Bruseghìn».
di Silvino Gnzato, dall'Arena del 14.02.2009
M'illumino di meno - il ricettario
La posta della Olga:
"E tutte quelle luci che hanno illuminato la Bra per le feste?"
«Ieri il Comune, smorsàndo l'Arena e gli altri monumenti per qualche ora» scrive la Olga «ci ha dimostrato come si può risparmiare la luce. Fino a poco tempo fa, in occasione delle feste di Natale, lasciando impissàte per più di un mese milioni di lampadine ornamentali, ci aveva invece dimostrato come si può sperperarla. Adesso ci aspettiamo che il sindaco ci dica quale dei due opposti insegnamenti dobbiamo seguire perché semo un po' in confusiòn e, come noi, penso tutti i cittadini».
«Quando, ancora ai primi di dicembre, abbiamo visto tutte quelle lampadine che rampegàvano sui Portoni della Bra e sul Municipio e che le se coréa drio sulla parte alta della facciata della Gran Guardia e che, come s-ciàpi de useléti luminosi, affollavano i rami degli alberi di corso Porta Nova, abbiamo pensato che la luce, da cara che era, fosse diventata a bon marcà o addirittura gratis ("É calà el petrolio" ha commentato il mio Gino)».
«E allora anche noialtri nelle nostre case, sui balconi e nei parchi condominiali abbiamo impissàto tutto quello che si poteva impissàre: c'è stato chi invece di un albero di Natale ne ha fatti due e con lampadine da cento candele al posto delle solite lampadinette microscopiche attaccate a un roéio de fili e c'è stato chi, come l'oste Oreste, ha illuminato il baretto come il Titanic al viaggio inaugurale. Insomma, sull'esempio del Comune, abbiamo sperperato».
«Adesso però, sul nuovo esempio del Comune, dovremmo smorsàre anche le lampadine di casa, andando al cesso con la candela in man o, dopo aver strapegàto su par le scale la bicicletta, far luce con la dinamo andando avanti e indrìo per il corridoio e dandoci il turno ai pedali quando o io o il mio Gino dobbiamo andare al cesso: uno el pedàla o, meio ancora, el gira la rua con la man e l'altro el fa quel ch'el deve far. L'idea della bicicletta (sempre che la luce non sia diventata gratis come ci era stato fatto capire in dicembre) ci è venuta vedendo i ciclisti degli Amici della bicicletta girare ieri sera intorno all'Arena spenta con i fanài impissàti per dimostrare che pedalando si risolve tutto».
«Il mio Gino sta già pensando a una lavatrice a pedài con due rue ai lati che, senza tocàr par tèra, girino collegate a una dinamo. Lo stesso sarà per il lampadario della sala: quando ci sono ospiti a pranzo, uno el pedàla con 'na specie de barachìn da moléta e i altri i màgna. E così per lo scaldabagno, il fon, la macchinetta dei tost, il frullatore eccetera. Volendo, il pedalatore di turno, potrà indossare la màia e el casco de Marzio Bruseghìn».
di Silvino Gnzato, dall'Arena del 14.02.2009
14 commenti:
interessante questo metodo per fare l'omelette, la torta nella tazza è forte la feci io alcune settimane fa ,...baci!
le omelette sono particolarissime!!!
ma... il sacchetto di plastica nell'acqua bollente non si squaglia? Oddio solo a me è venuta questa domanda!?!? :P
Buonissime e sofficissime le omelette!
Tranqui, Raidne, se sono sacchetti per alimenti resistono al calore.
Ricordiamoci stasera....illuminiamoci di meno!
grazie!! mai visto prima, assolutamente da provare!
Grazie ! J'adore aussi l'idée de l'omelette dans un sac ziploc ! Incroyable :) Cela ne t'ennuie pas si je reprends moi aussi la video sur mon blog ? bisous
Grazie a te, Evelyne, per averci illuminato di meno!
Anne, tu peux faire ce que tu veux!
Bisous et...a demain avec la chanson d'amour plus belle!
Merci Cindy :)
Ottima l'iniziativa del risparmio energetico!!!! e ottime le tue idee di omelette e dolce in tazza!! un salutone...
Hi Cindy! The egg in the bag is very interesting. I wonder if it tastes ok? I wonder if it would taste like plastic. But it looks easy.
all the best,
Maryann xox
Geniali!!!
Proverò al più presto ;o)
Buonanotte....o buongiorno?? :D
P.s.: indovina nella verifica parola che ho trovato????
MAGNA! :D :D :D
Un salutone anche a te, Claudia!
Maryann, it tastes ok, dont' worry, no plastic at all,it is also very soft. Use food plastic bags.
Hugs and have a nice Sunday!
Anto...mo' nun c'è scampo...dovemo magna'!!!
Buonissima domenica!
mai visto l' omelette nel sacchetto, è da provare assolutamente! Grazie, Cindy! :-)
Elle...non si finisce mai di imparare, vero?...e anche...non sanno piùcosa inventarsi!
Buonissima giornata!
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