A scuola di legumi
Interessante corso quello dell'altra sera tenuto da Gianfranco alle Tamerici.
Protagonisti i legumi, questa volta rivisitati dallo chef di casa in molteplici varianti, anche se la zuppa (o la solita minestra?) resta sempre il classsico per eccellenza!
Una scorribanda di ceci, fagioli, lenticchie, fave: ho scoperto e assaggiato per la prima volta le cicerchie, fino ad oggi a me sconosciute.
Dei legumi fanno anche parte la soia, i lupini, i piselli e ... le arachidi! ... chi l'avrebbe mai detto?
Una volta erano detti la carne dei poveri per l'alta percentuale di proteine che contengono, ed abbinati ai cereali formano un piatto perfetto dal punto di vista nutrizionale perchè i due alimenti si compensano.
Protagonisti i legumi, questa volta rivisitati dallo chef di casa in molteplici varianti, anche se la zuppa (o la solita minestra?) resta sempre il classsico per eccellenza!
Una scorribanda di ceci, fagioli, lenticchie, fave: ho scoperto e assaggiato per la prima volta le cicerchie, fino ad oggi a me sconosciute.
Dei legumi fanno anche parte la soia, i lupini, i piselli e ... le arachidi! ... chi l'avrebbe mai detto?
Una volta erano detti la carne dei poveri per l'alta percentuale di proteine che contengono, ed abbinati ai cereali formano un piatto perfetto dal punto di vista nutrizionale perchè i due alimenti si compensano.
- Le fave si sono trasformate in gnocchi, conditi con catalogna, pane croccante e pinoli.
- Le lenticchie hanno fatto da base ad uno sformato ripieno di zucca, accompagnato da una fonduta di stracchino.
- La più classica crema di borlotti è stata vivacizzata dai pacchettini croccanti di gamberi freschi e spinaci.
- I ceci hanno sposato la ricciola in una torta che si può rendere fresca, colorata ed estiva accompagnandola con una dadolata di pomodorini e basilico.
- Le cicerchie sono finite in zuppa in compagnia di polpettine mignon di maiale (fatte da me, una ad una!).
- I ceci sono stati strettamente e gallettamente abbracciati da carciofi freschi spadellati e presentati su un letto di indivia brasata.
- Ancora lenticchie, questa volta in insalata tiepida con finocchio, radicchio rosso e speck (servita a cena ai miei ospiti per accompagnare un filettone alla brace).
Consigli per la preparazione: tutti i legumi secchi (ad eccezione delle lenticchie mignon) vanno lasciati in ammollo per 8/12 ore nel doppio del loro volume di acqua a temperatura ambiente.
Si aggiunge un pizzico di sale solo per i ceci.
Vanno poi risciacquati più volte e vanno gettati quelli saliti in superficie (perchè bucati).
Si cuociono in pentola, a fiamma bassissima (devono solo sobbollire piano piano), nel doppio del loro volume di acqua fredda, aggiungendo un mazzetto di odori (aglio, rosmarino, salvia, alloro, timo) legato o avvolto in una garzetta.
Si sala a fine cottura.
- Le lenticchie hanno fatto da base ad uno sformato ripieno di zucca, accompagnato da una fonduta di stracchino.
- La più classica crema di borlotti è stata vivacizzata dai pacchettini croccanti di gamberi freschi e spinaci.
- I ceci hanno sposato la ricciola in una torta che si può rendere fresca, colorata ed estiva accompagnandola con una dadolata di pomodorini e basilico.
- Le cicerchie sono finite in zuppa in compagnia di polpettine mignon di maiale (fatte da me, una ad una!).
- I ceci sono stati strettamente e gallettamente abbracciati da carciofi freschi spadellati e presentati su un letto di indivia brasata.
- Ancora lenticchie, questa volta in insalata tiepida con finocchio, radicchio rosso e speck (servita a cena ai miei ospiti per accompagnare un filettone alla brace).
Consigli per la preparazione: tutti i legumi secchi (ad eccezione delle lenticchie mignon) vanno lasciati in ammollo per 8/12 ore nel doppio del loro volume di acqua a temperatura ambiente.
Si aggiunge un pizzico di sale solo per i ceci.
Vanno poi risciacquati più volte e vanno gettati quelli saliti in superficie (perchè bucati).
Si cuociono in pentola, a fiamma bassissima (devono solo sobbollire piano piano), nel doppio del loro volume di acqua fredda, aggiungendo un mazzetto di odori (aglio, rosmarino, salvia, alloro, timo) legato o avvolto in una garzetta.
Si sala a fine cottura.
8 commenti:
Grazie mille delle info!!!
A presto
Gialla
Grazie, Gialla, mi fa sempre piacere condividere!
Buonissima giornata a te!
Ti prego, ti prego, ti prego: la ricetta delle fave trasformate in gnocchi!!!!!
è una vita che non mangio le cicerchie, non è facile trovarle...
Ti prego, ti prego, ti prego: la ricetta delle fave trasformate in gnocchi!!!!!
è una vita che non mangio le cicerchie, non è facile trovarle...
nozioni interessanti.... io ad esempio faccio spesso una zuppa mista (lenticchie, farro, orzo, piselli spezzati ecc...) ma non la metto in ammollo... è sbagliato quindi...?
i ceci li faccio spessisimo (la bimba ne va matta...) ma ora seguirò le tue info... salare a fine cottura...buttare quelli venuti a galla!!!...
grazie cara!!
Katiuscia
Ciao! Prima di tutto voglio farti i complimenti per il tuo blog che è FANTASTICO! Grazie mille della informazione che condividi con noi, valiossisima, e poi è un piacere vedere le foto stupende che metti! Super utile ed interessante questo delle legumini. Io sono una inamorata di loro. Abito a Trieste però sono argentina, be! italo-argentina e nel mio blog lo faccio vedere con piacere. Argentina è un incrocio di culture e quindi trovi una gastronomia più che sorprendente con influenze aborigini. Adoro la cucina italiana (e nella nostra c'è ne molto di lei).
E un vero piacere entrare nelle tue ricette! Un abraccio da Trieste. Sil.
Bellissima esperienza...e sono contenta che hai scoperto le cicerchie...io ricordo quando andavo da bambina con il nonno a raccoglierle....bellissimi ricordi!! Sai che non sapevo degli arachidi?? grazie delle dritte...ciaooooo
Furfecchia, arriverà presto perchè li voglio provare pure io! ... al molino dove vado io sono appena arrivate le cicerchie, la prossima volta che vado le prendo e poi garò anche la zuppetta!
Katiuscia, non credo tu sbagli, ci sono in commercio delle zuppe secche pronte da mettere in padella come riporta la confezione.
Ciao Cocinera de Trieste!
Piacere di averti conosciuta e allargo anche io i miei orizzonti!
Lady Cocca, neanche io sapevo delle arachidi, non si finisce mai di imparare, vero? ... ti porti dietro un bel ricordo del nonno, magari fosse ancora così!
Baci leguminosi!
Posta un commento
grazie della visita e gentilmente firma sempre i tuoi commenti!
thanks for passing by and please sign up your comments!