30 agosto 2007

Caipirinha di Ale

Un omaggio alla mia amica Ale... che la pubblicò su un forum di cucina nel maggio del 2006.
Direttamente da come scrisse:



Ingredienti:

cachaca (si pronuncia casciassa più o meno)
lime (si pronuncia laim nè più nè meno)
zucchero
ghiaccio

Dopo aver lavato il lime tagliarne le estremità (perchè sono amare), dividerlo in due o più parti e schiacciarlo nel bicchiere con l'apposito attrezzo che non so come si chiama (quello nero).
Aggiungere un paio di cucchiaini di zucchero (x me 4 o 5, una fucilata di calorie) e il ghiaccio spaccato in mille pezzettini (questa del ghiaccio è la versione da barista; io ci schiaffo i cubetti così come mamma li ha fatti).
Irrorare con la cachaca (la tradizione vuole che si conti in inglese precedendo i numeri dalla parola "bubble" per fare i conti con le bolle che si creano nella bottiglia capovolta; insomma...io mi faccio 'du bubble e non conto un bel niente!), girare a centrifuga coprendo con la mano il bicchiere in modo che non decolli nulla.
Pensate che la cachaca ha una gradazione alcoolica di 38°...


Cosa aggiungere?...buona cachaca a tutti!!!

29 agosto 2007

Tonno "Chez Martin"

Un pesce buono, gustoso e particolarmente corposo, che non richiede noiosi disliscamenti, in una preparazione facile e veloce da farsi al momento.


INGREDIENTI:

tranci di filetto di tonno fresco
olio extravergine di oliva
qualche rametto di rosmarino
sale/pepe
pistacchi tritati (facoltativi)
Stravecchio Branca (o brandy o cognac)*



In una padella scaldare abbondante olio e qualche rametto di rosmarino.
Adagiarvi il filetto e arrostire un paio di minuti.

Dare una leggera spruzzata di Stravecchio avendo l’accortezza di posizionare subito il coperchio per evitare fastidiosi schizzi di olio.

Cuocere pochissimi minuti, rigirare il filetto, ancora una spruzzatina di liquore e terminare la cottura anche in questo lato. Salare e pepare.

Servire dopo averlo leggermente cosparso di pistacchi tritati, se piacciono.

I minuti di cottura dipendono dalla grandezza e spessore dei tranci: il massimo è riuscire a trovare il giusto equilibrio tra una bella arrostita esterna e una carne al sangue interna.

*Una convenzione italo - francese ( 1 Gennaio 1950 ) stabilisce che il termine " Brandy " si usa solo per i distillati di vino fatti in Italia. Il termine usato in Francia è invece " Cognac " .

Chocolate Muffins by Nigella

Goduriosi e libidinosi...Nigella se ne intende proprio di cioccolato!!!
I muffins sono una miscela di un composto secco con uno umido...sono di una semplicità estrema...non occorrono robot, solo una mescolata a mano anche perchè...l'impasto grumoso rende i muffins più soffici!!!...parola di Nigella!


INGREDIENTI:


250g. di farina
2 cucchiaini di lievito per dolci
mezzo cucchiaino di bicarbonato
180g. di zucchero
2 cucchiai di cacao amaro
150g. di gocce di cioccolato


250g. di latte

90g. di olio di semi
1 uovo
1 cucchiaino di vaniglia liquida



Mettere in una ciotola gli ingredienti secchi e dare una mescolata.
In un'altra ciotola sbattere velocemente gli ingredienti umidi (latte, olio, uovo, vaniglia).

Aggiungere i liquidi al secco e dare una mescolata vigorosa.

Con l'aiuto di un mestolino, potrebbe andar bene anche la paletta per il gelato, riempire gli appositi stampini. Cuocere in forno caldo a 200° per circa 20 minuti.
Con questa dose vengono 25 muffins.

Ed eccoli appena sfornati...difficile resistergli, vero?

Astice alla Catalana


Di solito si dice "Aragosta alla Catalana"... ma anche gli astici non sfigurano in questo piatto!





INGREDIENTI:

astici freschi
olio extravergine di oliva
una cipolla, meglio se di Tropea
pomodori ben maturi
sale/pepe


Questi astici erano 1,8kg. e hanno servito un antipasto per 6/8 persone.
Tagliare i pomodori e la cipolla a fette. Se il sapore troppo forte della cipolla disturba, si può mettere in ammollo in acqua leggermente tiepida con un goccio di aceto per 10/15 minuti.

Tagliare gli elastici che chiudono le chele grandi degli astici: per farlo con più tranquillità (dal momento che sono vivi e vivaci...) strofinare le punte delle antenne con le dita in modo da "tranquillizzare" il crostaceo (potrebbe pinzarvi e farvi male...).
Questo astice voleva scappare via...

Con gesto deciso immergere gli astici uno per volta in acqua bollente, avendo l’accortezza di chiudere subito col coperchio la pentola dopo ogni astice immerso per evitare che con la coda sbatacchino fuori acqua bollente!
Far riprendere il bollore e cuocere per 5/8 minuti, dipende dalla grandezza del crostaceo.

Scolare e far raffreddare leggermente.
Tagliare il carapace del corpo ed estrarre tutta la polpa, aiutandosi con le apposite pinze (o anche il trinciapollo). Metterle in una ciotola, unire la cipolla e i pomodori, olio, sale e pepe e mescolare bene. Per insaporire aprire la testa dei crostacei ed estrarne il liquido che farà parte del condimento.

Disporre con garbo sul piatto da portata le teste, la polpa condita e le chele grandi, irrorare col sugo e servire.
E’ buonissima anche tiepida.


Questa ricetta partecipa alla raccolta della Spagna, ospitata da Francesca di  Burro e Zucchero per l'Abbecedario della Comunità Europea.

 

28 agosto 2007

Strawberry Frozen Daiquiri

Un Daiquiri con frutta fresca, in questo caso fragole mature.
Il “frozen”, che non è né granita né liquido, richiede un buon frullatore per lavorare bene gli ingredienti variando la velocità: prima bassa, poi alta e infine bassa ancora. Solo così, con il passaggio finale a bassa velocità, si riesce ad ottenere la consistenza ideale, senza grosse bolle d’aria che provocherebbero l’immediato liquefarsi del ghiaccio nel bicchiere. La giusta quantità di ghiaccio raddoppierà il volume degli ingredienti messi nel frullatore.
La scelta della frutta è molto ampia, l’importante è sceglierla matura e possibilmente di stagione. Ci si può sbizzarrire anche con banane, pesche, melone, frutti di bosco, frutto della passione, papaia, mango e albicocche.
Il bicchiere giusto per questo drink è la coppa margarita, che raccoglie il liquefarsi della preparazione nell’ampolla inferiore; con le cannucce si beve la parte liquida alternandola a quella semisolida apprezzando le due diverse consistenze.

Per la sua consistenza quasi ghiacciata e per la presenza della frutta, il “frozen” può benissimo sostituire un più classico sorbetto o rinfrescare il palato tra un fritto e l’altro.

Si può anche optare per un’insolita versione con caffè zuccherato o cioccolata già raffreddati in frigorifero.

I “frozen” sono nati in America, per dare la possibilità a tutti gli amanti di aperitivi e cocktails di poter bissare a piacere senza che testa e gambe ne risentissero…Oggi sono molto richiesti proprio per la loro particolare consistenza di granita cremosa alla frutta, esaltata dal rum (il miglior distillato che meglio si sposa con ogni tipo di frutta) e per il basso grado alcolico.

6/10 rum bianco*
3/10 sciroppo di fragola
1/10 succo di limone o lime
fragole mature
ghiaccio


Frullare bene tutti gli ingredienti e poi versare in una coppa margarita.

*Il rum è una bevanda alcolica ottenuta dalla distillazione della melassa della canna da zucchero. Il suo nome pare derivi da 'rumbo', abbreviazione da rumbowling o rumbullion, voci popolari riferite forse ai rumori delle caldaie di distillazione (da 'rumble'= gorgogliare e 'boil',in francese 'bouillir'= bollire); o più semplicemente, rum potrebbe essere l’abbreviazione che i monaci usavano per 'saccharum' (Saccharum officinarum: nome scientifico della canna da zucchero).

Ripe strawberries for a Daiquiri with fresh fruit.
The "frozen", which is neither liquid or granita, requires a good blender to work well all ingredients by varying the speed: first low, then high and then low again. Only then, with the final step at low speed, it is possible to get the perfect consistency, without large air bubbles that would cause the immediate melting in the glass. The right amount of ice will double the volume of the ingredients put in the blender.
The choice of fruit is very large, but you ought to prefer seasonal ripe fruits. Bananas, peaches, melons, berries, passion fruit, papaya, mango and apricots, it's all up to you.
The right glass for this drink is the margarita cup, which collects the liquid preparation in the lower side, using the straws to drink alternatively liquid and semi-solid to appreciate the two different textures.

The presence of fruit and the frozen texture make the Daiquiri a perfect substitute of the classic sorbet or can refresh the palate in long and epicurean buffets.
You can also try an unusual version with sweetened coffee or chocolate already cooled in the refrigerator.

The "frozen" are born in America, for giving all the lovers of aperitifs and cocktails to repeated at will without head and legs would suffer ... Today they are much in demand because of their particular texture of granita creamy fruit, enhanced by rum (the best lspirit that goes with any type of fruit) and the low alcohol content.

27 agosto 2007

Meduse ...a Bardolino!



No, Volpi...gnanca la pissina la va ben...lè piena de meduse pure ela!

Bimbi in piscina

Gin Tonic


E’ un long drink conosciutissimo, bevuto in tutto il mondo, buono e semplice da realizzare.
Perfetto in qualsiasi momento, anche come aperitivo.
Si serve preferibilmente nel tumbler, bicchiere cilindrico, alto o basso, usato appunto per medium e long drink (è piuttosto capiente e può contenere molto ghiaccio).

Ingredienti per ogni bicchiere:
 
3 o 4/10 di gin
7 o 6/10 di acqua tonica
fettine di limone o lime 
ghiaccio 
 



Direttamente nel tumbler mettere 3 o 4 cubetti di ghiaccio, il gin e allungare con calma con acqua tonica senza creare troppe bollicine. Inserire una fettina di limone e mescolare.

Io ormai vado a occhio per le dosi...E conservo la bottiglia del gin in freezer, per un effetto ancora più glaciale...e, cosa più importante, il primo sorso deve essere alquanto GENEROSO!!!

Il gin tonic non ha una storia particolare alle spalle.
E’ nato in Inghilterra dove lo si serviva nelle serate di gala per ammorbidire il gusto troppo secco del gin. Anche per le signore di classe, raffinate nei gusti, il gin era il distillato preferito, ma sempre con correzione di tonica per ingentilirne il suo gusto troppo secco.

Il gin è un liquore forte e chiaro, incolore che viene prodotto dalla distillazione di cereali quali grano, frumento e orzo: vengono altresì aggiunte bacche di ginepro (da qui il nome del liquore) per profumarlo e insaporirlo.

Il mio preferito è il Bombay (da usare in abbinata col lime), che nel suo processo di distillazione include altre erbe e spezie da tutto il mondo: mandorle e limoni dalla Spagna, corteccia di Cassia, bacche Cabeb da Java, radice di giaggiolo e bacche di ginepro dall'Italia, liquirizia dalla Cina, coriandolo dal Marocco, angelica e grani del Paradiso dall'Africa Occidentale, conferendo al liquore un aroma particolare.

25 agosto 2007

Conservando in compagnia

L'altro giorno sono stata a Civezzano, Tn, e con Ale abbiamo passato un allegro pomeriggio insieme alle prese con 22kg. di pomodori belli, rossi, maturi al punto giusto e che ci siamo equamente divisi...per fare una fiammante conserva di pomodoro!

Ultima occhiata alla postazione di lavoro...i bimby sono già pronti e accesi ... sistematina ai capelli ... pronti via!!!

Presissime nel lavoro come due vere professioniste ... non volava una mosca...

Sorriso compiaciuto al fotografo...grazie Tito!

Ale invasa..io capovolgo...sintonia perfetta!

... e la gattina Birba prontamente e furbamente accovacciata sulla coperta calda che racchiude i preziosi vasi di conserva!!!

E una volta a casa ho continuato la mega produzione facendomi aiutare nel lavagggio e taglio dei pomodori da Mamo e Tito...!!!

21 agosto 2007

Frollini di frutta secca

Da un’idea di Gianfranco della scuola di cucina Le Tamerici, dei simpatici stuzzichini per l’aperitivo.

INGREDIENTI:

200g di burro morbido
75g di uova
7g di sale
40g di grana
250g di farina
20g di acqua

5g di lievito di birra
frutta secca per decorare


Montare il burro, unire le uova e poi il resto degli ingredienti.

Formare con la sac-à-poche i biscotti sulla teglia del forno
e decorare con la frutta secca a piacere.
Ho usato mandorle e pistacchi tritati.

Cuocere in forno a 180° per 10/12 minuti.

Si conservano in un vaso di vetro o in una scatola di latta ben chiusi.
Sono un’idea simpatica da sgranocchiare.

La prossima volta proverò a farli mettendo la frutta secca tritata nell’impasto e decorando con mezzo pistacchio o mezza mandorla sopra, perché il trito tende a staccarsi dai biscottini.
E mi deciderò a comprare delle bocchette per le sac-à-poche usa e getta in modo da farli anche belli esteticamente…

19 agosto 2007

Pan Marino


Un pane al profumo di rosmarino, perfetto sia con arrosti e carni alla griglia che con insalate di pollo.
Bello anche da vedere, adatto come centrotavola in una tavola rustica.


INGREDIENTI

Per il lievitino:

150g. di farina di forza
15g. di lievito di birra - 85g. di acqua


Amalgamare bene il tutto e far raddoppiare.

Per l’impasto:

300g. di farina di forza
175g. di acqua o latte
(usando l’acqua viene più colorato, più rosso bruno)
2 cucchiai rasi di rosmarino tritato
2 cucchiai di olio di oliva
2 cucchiaini di sale fino
sale grosso marino

Sciogliere il lievitino impastando a velocità bassa
nella ciotola impastatrice,
aggiungendo l'olio e l’acqua (o il latte) a filo.
Aggiungere poco alla volta la farina,
il rosmarino e per ultimo il sale fino.

Oppure fare la fontana, metterci l'acqua e l'olio,
scioglierci il lievitino, aggiungere il rosmarino,
prendere un pò di farina, aggiungere il sale e unire il resto della farina.
Impastare per 5/10 minuti,
poi rovesciare sulla spianatoia e battere per 5/8 minuti.
Deve risultare un impasto bello morbido ma elastico.



Mettere in una ciotola unta,
coprire e far lievitare circa 90 minuti,
deve raddoppiare (con questo caldo è bastata un'ora).



Sgonfiare l’impasto nella ciotola con un pugno deciso nel centro, rovesciare sulla spianatoia e arrotolare senza lavorare se si dà la forma a filone. 
Altrimenti arrotolare leggermente e poi dare la forma a palla. 
Far lievitare coperto (meglio se già sulla teglia del forno) per 40/50 minuti, 
questa volta non deve raddoppiare.


Incidere con una lametta un asterisco a sei punti sulla superficie 
e porre un po’ di sale grosso nei tagli.


Infornare a 220° per 10 minuti,
poi ridurre il calore a 190/200° per 15 minuti,
quindi mettere direttamente sulla griglia del forno per altri 15/20 minuti abbassando la temperatura a 170/180°.
Se fatto a filone è più facile da cuocere;
i tagli andranno fatti diagonalmente.

Questa versione con il lievitino dà più sostegno 
ma nello stesso tempo leggerezza al pane, 
altrimenti si può sempre considerare la preparazione diretta.



INGREDIENTI:

450g. di farina di forza
15g. di lievito di birra
130g. di acqua
130g. di latte
2 cucchiai rasi di rosmarino tritato
2 cucchiai di olio di oliva
2 cucchiaini di sale fino
sale grosso marino

In una ciotola sciogliere il lievito con quasi tutta l’acqua, poi unire il latte, l’olio e il rosmarino.
Aggiungere un terzo della farina e unire il sale fino, poi la rimanente farina.
Controllare la densità ed eventualmente unire il resto dell’acqua.
Rovesciare sulla spianatoia e lavorare battendo per 8/10 minuti, l’impasto deve risultare molto morbido ma elastico. Mettere in una ciotola unta, coprire e far lievitare per circa 90 minuti, deve raddoppiare.
Sgonfiare l’impasto nella ciotola con un pugno nel centro deciso nel centro, rovesciare sulla spianatoia e arrotolare senza lavorare se si dà la forma a filone. Altrimenti arrotolare leggermente e poi dare la forma a palla. Far lievitare coperto (meglio se già sulla teglia del forno) per 40/50 minuti, questa volta non deve raddoppiare.
Incidere con una lametta un asterisco a sei punte sulla superficie e porre del sale grosso nei tagli.
Infornare a 220° per 10 minuti, poi ridurre il calore a 190/200° per 15 minuti, quindi mettere direttamente sulla griglia del forno per altri 15/20 minuti abbassando la temperatura a 170/180°.
Se fatto a filone è più facile da cuocere; i tagli andranno fatti diagonalmente.

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