31 luglio 2009

Tanti auguri a ... e la Schiacciunta del Poggio

io&lella

... alla mia carissima amicissima Lella!

Che tu possa trascorrere una fresca e rilassante vacanza in montagna!
Quest'anno non dimenticare di mettere in valigia una bella Schiacciunta del Poggio.

schiacciunta carlo

Questa è la ricetta di Carlo del Poggio:


200 g farina
100 g zucchero
100 g strutto
1 uovo
un pizzico di sale
un pizzico di bicarbonato
80 g mandorle tostate pelate tritate grossolanamente

Impastare insieme farina, zucchero, strutto, sale, bicarbonato come per una frolla, facendo tante "briciole" con la punta delle dita o i rebbi di una forchetta. Aggiungere l'uovo e quando ben amalgamato anche le mandorle. Disporre l'impasto in una teglia bassa di alluminio usa e getta del diametro di 28 cm. allargandolo e schiacciandolo bene con le dita e infornare a 160/170° per 45 minuti. Tirare fuori dal forno, lasciare leggermente intiepidire e cospargere la torta di zucchero semolato.
Una volta a Poggio era consuetudine decorare la superficie della schiacciunta imprimendovi dei cerchietti con un ditale o con la fede del matrimonio.
Ottima servita con Aleatico dell'Elba.


Questa ricetta partecipa per la regione Toscana all'Abbecedario Culinario, organizzato dalla Trattoria Muvara.


A crispy cake from Poggio, a lovely ancient village in Elba.

200 g flour
100 g sugar
100 g lard
1 egg
a pinch of salt
a pinch of baking soda
80 g coarsely chopped blanched almonds

Mix flour, sugar, lard, salt, baking soda as a pastry, making many "crumbs" with the tips of your fingers or tines of a fork. Add egg and when well mixed add almonds. Place the dough in a low edges pan, better an aluminum disposable one (diameter 28 cm.), widening and flattening well with fingers. Bake at 160/170 ° for 45 minutes. Take out of the oven, let cool slightly and sprinkle with sugar on top.
Once in Poggio they used to decorate the surface of the cake imprinting circles with a thimble or the marriage faith.

27 luglio 2009

July Daring Bakers' Challenge - Milan Cookies


The July Daring Bakers' challenge was hosted by Nicole at
Sweet Tooth. She chose Chocolate Covered Marshmallow Cookies and Milan Cookies from pastry chef Gale Gand of the Food Network.


We could either do both recipes or just choose one. As I am still on vacation I baked Milan Cookies first and will try Marshmallows once back home.

milan biscuits

Recipe courtesy Gale Gand, from
Food Network


Prep Time: 20 min
Inactive Prep Time: 0 min
Cook Time: 1 hr 0 min
Serves: about 3 dozen cookies

• 12 tablespoons (170grams/ 6 oz) unsalted butter, softened
• 2 1/2 cups (312.5 grams/ 11.02 oz) powdered sugar
• 7/8 cup egg whites (from about 6 eggs)
• 2 tablespoons vanilla extract
• 2 tablespoons lemon extract
• 1 1/2 cups (187.5grams/ 6.61 oz) all purpose flour
• Cookie filling, recipe follows

Cookie filling:
• 1/2 cup heavy cream
• 8 ounces semisweet chocolate, chopped
• 1 orange, zested

1. In a mixer with paddle attachment cream the butter and the sugar.
2. Add the egg whites gradually and then mix in the vanilla and lemon extracts.
3. Add the flour and mix until just well mixed.
4. With a small (1/4-inch) plain tip, pipe 1-inch sections of batter onto a parchment-lined sheet pan, spacing them 2 inches apart as they spread.
5. Bake in a preheated 350 degree oven for 10 minutes or until light golden brown around the edges. Let cool on the pan.
6. While waiting for the cookies to cool, in a small saucepan over medium flame, scald cream.
7. Pour hot cream over chocolate in a bowl, whisk to melt chocolate, add zest and blend well.
8. Set aside to cool (the mixture will thicken as it cools).
9. Spread a thin amount of the filling onto the flat side of a cookie while the filling is still soft and press the flat side of a second cookie on top.
10. Repeat with the remainder of the cookies.

My considerations: I am still on vacation and so a little bit in trouble cooking without my oven.
I left the dough to rest in the refrigerator before pouring small amounts on baking paper because it seemed to me too fluid for the sac-à-poche (anyway I didn't have). My cookies did not come perfectly crispy (must they?), but surprisingly their consistency has improved the next day, probably the filling of chocolate has softened the texture. Taste very good. I will try to bake them again once back home and certainly (I hope!) they will be better. I think that using special silicone molds you could also reach the perfect arrangements in the shape (my were all merrily roundy irregular). The chocolate filling was abundant.


Biscotti di Milano
Per gentile cortesia di Gale Gand di Food Network


• 170 g burro morbido
• 310 g zucchero
• 6 albumi d'uovo
• 2 cucchiai di estratto di vaniglia
• 2 cucchiai di estratto di limone
• 200 g farina 00

Ripieno:
• 1/2 tazza di panna
• 200 g cioccolato fondente tritato
• buccia d'arancia

milan biscuits

1. In un mixer fare una crema soffice con il burro e lo zucchero.
2. Aggiungere gli albumi, uno alla volta, e poi gli estratti di limone e vaniglia.
3. Aggiungere la farina ed amalgamare bene.
4. Con una sac-à-poche, versare strisce di impasto su carta forno, lasciandole ben distanziate perchè tenderanno ad allargarsi in cottura .
5. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 10 minuti o fino a quando i bordi inizieranno ad essere ben dorati. Lasciare raffreddare nella teglia.
6. Nel frattempo preparare il ripieno mettendo la panna a scaldare sul fuoco.
7. Versare la crema calda sul cioccolato in una ciotola, amalgamare bene con una frusta per fondere il cioccolato, aggiungendo anche la buccia di arancia.
8. Mettere da parte a raffreddare un pochino (il composto si addenserà).
9. Spalmare una sottile quantità di ripieno sul lato piatto di un biscotto, e mentre il ripieno è ancora morbido premere sopra la parte piatta di un secondo biscotto.
10. Ripetere con tutti i biscotti.

Le mie considerazioni: sono ancora al mare e quindi leggermente in difficoltà per la cottura senza il mio forno.
Ho lasciato riposare l'impasto in frigo prima di metterlo a cucchiaiate piccole su carta forno perchè mi sembrava troppo liquido per la sac-à-poche (che comunque non avevo). Non so esattamente come sono gli originali, ho pensato dovessero essere tipo linque di gatto visti gli ingredienti. Non mi sono venuti perfettamente croccanti, ma nettamente la loro consistenza è migliorata il giorno dopo, probabilmente il ripieno di cioccolata li ha ammorbiditi. Gusto ottimo. Li riproverò a casa e sicuramente verranno meglio. Usando degli appositi stampi in silicone si potrebbe raggiungere anche la prefezione nella forma (i miei erano tutti allegramente e rotondamente irregolari!). Il ripieno di cioccolata era abbondante, diminuirei leggermente le dosi.

milan biscuits

26 luglio 2009

Pasta fredda con pesto estivo, tonno e pomodorini - WHB # 193


E' stata una serata piacevole l'altra sera a casa di Simona, solo ragazze per una cenetta spensierata in terrazza, con tante ciacole suppportate da un buon vinello fresco. Aveva fatto un ventaccio di libeccio o maestrale (ancora non ho imparato bene la rosa dei venti, ma mi applicherò!) tutto il giorno, noioso e insopportabile, che sembrava precludere la buona riuscita della serata: certo avremmo mangiato dentro, ma non sarebbe stata la stessa cosa! Invece, verso sera, l'aria si è chietata, il mare si è calmato, il tramonto è arrivato silenzioso e rasserenante in tutto il suo splendore. E noi ne abbiamo potuto godere al massimo, brindando felici ai nostri giorni di vacanza con un frizzante Bellini in mano! Abbiamo poi iniziato con questa deliziosa pasta fredda che raccoglie tutti i sapori più caratteristici dell'estate.

cena simona

cena simona

Ingredienti:

350 g pasta corta
150g tonno in scatola
10/15 pomodori ciliegini tagliati a spicchi
50 g olive nere denocciolate
50 g pomodori secchi sott'olio
30 g capperi
basilico, prezzemolo, origano
olio extravergine di oliva
sale/pepe

pasta fredda estiva

Preparare un pesto sminuzzando a coltello o nel mortaio olive, pomodori secchi, capperi (se sono quelli sotto sale ben sciacquati) e aromi. Mettere in una ciotola e condire con qualche cucchiaio di olio. Sminuzzare il tonno.
Cuocere la pasta al dente, condirla con il pesto, aggiungere il tonno e lasciare intiepidire. Quindi aggiungere i ciliegini e ancora un filo di olio.
Un piccolo consiglio per la pasta fredda: non sciacquarla mai sotto l'acqua fredda corrente, perchè diventa "scivolosa", perde amido e consistenza. Meglio scolarla, metterla su un vassoio, condirla con dell'olio extravergine e girarla di tanto in tanto per raffreddarla velocemente, poi condirla a piacere. Non servirla mai fredda di frigo, ma a temperatura ambiente per esaltare profumi e sapori.
Dodo mi ha consigliato di tagliare i ciliegini più piccoli la prossima volta, come si usa per le bruschette.


Questa ricetta partecipa al WHB # 193 ospitato da Haalo from Cook (almost) Anything
This recipe participates to WHB # 193 hosted by Haalo from Cook (almost) Anything
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
WHB Rules

Pasta with Summer Pesto, Tuna and Cherry Tomatoes

A very lovely dinner we had last night at Simona's terrace: only girls, so many chatters and a cool white wine to refresh and shut our mouths for a while! We had a tedious and unbearable wind all day long, it seemed to preclude our evening: of course we could have eaten inside, but it would not be the same! But luckily late in the afternoon the air calmed down, the sea stopped muttering and layed quiet, and we could enjoy a wonderful sunset from the terrace! We started toasting to our happy holidays with a sparkling Bellini! Then Simona served a fresh delicious pasta which collects all peculiars summer flavors.

pasta fredda estiva

Serving 6:

350 g short pasta
150g canned tuna
10/15 cherry tomatoes cut into 4
50 g pitted black olives
50 g dried tomatoes in oil
30g capers
basil, parsley, oregano
extra virgin olive oil
salt/pepper

Make a pesto in the mortar or finely chop with a knife: olives, dried tomatoes, capers (if you use salted ones please rinse very well) and aromatic herbs. Put in a bowl and season with some tablespoons of oil. Chop tuna.
Cook pasta "al dente", pour in the bowl with pesto, amalgaamate, add tuna and let cool. Then add cherry tomatoes and a little bit of oil if necessary.
A little tip for cool pasta: never rinse cooked pasta with cold water to have it cool and ready to eat, because it will become "slippery" and will lose texture, just drain it, pour in a large dish, season with extravirgin oil, amalgamate and let cool at room temperature, mixing and spreading it with a tablespoon some time to cool faster, then add your sauce. Do not ever serve it cold just out of the fridge, but let rest at room temperature to enhance aromas and flavors.
My son Dodo has suggested me to cut cherries tomatoes much smaller next time, as you do for bruschette.

Round up WHB # 193

19 luglio 2009

Bavarese allo yogurt e basilico con salsa rossa - WHB # 192

Avevo già provato questo fresco dolce l'anno scorso quando avevo trascorso qualche giorno di vacanza insieme ad Anto. Sinceramente avevamo trovato qualche difficoltà a riprodurlo tale e quale a quello fotografato nella rivista, il basilico non aveva dato l'effetto sperato soprattutto nel colore che così squillante non era. Ma si sa (e anni fa me ne aveva dato conferma un'amica food-stylist) che i cibi fotografati per le riviste sono quasi sempre "truccati e ritoccati", un po' come le modelle ..., colorati e lucidati perchè rendano bene, resi tanto immangiabili da stravaganti alchimie chimiche quanto irresistibili agli occhi e al palato che verrebbe voglia di accartocciare la pagina e mettersela in bocca!

io&anto

Però ci era piaciuto l'accostamento, per me era la prima volta che usavo un ingrediente di solito pensato per il salato nel dolce, anche se avevo già apprezzato la marmellata di fragole al basilico (quest'anno poi mi sto sbizzarrendo di più apprezzandolo anche in cocktail e aperitivo).
Ho cercato di non cadere nella tentazione del colorante (anche se il verde pisello della foto della rivista sarà sempre irraggiungibile!) e ho provato ad usare la tecnica imparata da Matia Barciulli per estrarre la clorofilla dalle foglie aromatiche verdi, lui l'avevo fatto per la menta.
Personalmente diminuirei leggermente la parte della crema al basilico riducendola a un terzo invece della metà prevista, in modo che il suo sapore più forte non copra del tutto la delicatezza del dolce.



Ingredienti:

250 g latte
250 g yogurt bianco intero
250 g panna montata
15 g gelatina in fogli
30 g zucchero
50/60 foglie di basilico
300 g fragole o prugne
80/100 g zucchero a velo

Ammollare la gelatina in acqua fredda per 5 minuti.
Scaldare il latte con lo zucchero, aggiungere la gelatina ben strizzata, sciogliere bene e raffreddare. Aggiungere poi lo yogurt e la panna montata (meno 3 cucchiai quando ancora liquida che servirà per frullare il basilico) molto delicatamente facendo attenzione che la crema non smonti.
Dividere il composto a metà: metterne una nello stampo* e passare subito in freezer qualche minuto a solidificare. Nell'altra metà aggiungere il basilico** frullato nei 3 cucchiai di panna messi da parte, versare sulla crema bianca e riporre in frigo qualche ora.
Salsa di accompagnamento: frullare la frutta (meno qualche frutto che servirà per decorazione) con lo zucchero.
Servire la bavarese capovolta sul piatto da portata accompagnata dalla salsina e da qualche frutto brinato nello zucchero.

* si può usare uno stampo unico da plumcake rivestito di pellicola, oppure stampini individuali da crème caramel, o meglio ancora picchioli bicchieri in vetro trasparenti che faranno risaltare il bel tricolore del dolce (in questo caso meglio mettere la crema al basilico sul fondo del bicchiere, poi la crema bianca e per finire la salsa rossa).

** per estrarre più clorofilla possibile dalle foglie di basilico, sbollentarle in acqua bollente poi passarle subito in acqua fredda e ghiaccio. Strizzarle, ma non troppo, e frullarle con un ingrediente grasso capace di attirare la clorofilla (olio, sciroppo di zucchero, panna), poi passare al colino.




Questa ricetta partecipa al WHB # 192 ospitato da Lynne di Cafe Lynnylu
This recipe participates to WHB # 192 hosted by Lynne from Cafe Lynnylu
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WHB Rules

Yogurt and basil cream dessert with red sauce


I had already tried this cool dessert last year when I spent a few days of vacation with Anto. Frankly, we found it a little difficult to have the same dessert shown on the magazine, the basil effect was not as expected, its color was not that brilliant. But we all know (and years ago a food-stylist friend of mine did confirm) that food on magazines is always "made up and retouched", colored and polished, made as much inedible by extravagant chemical alchemies as much irresistible to the eyes and the palate that you would want to curl the page and put in your mouth!
But we liked the combination, for me it was the first time that I used such ingredient in a sweet, although I had already appreciated strawberry jam with basil (and in this period I love basil so much to have successfull trials in cocktail and aperitif).
I tried not to fall into the temptation of the dye to get the best color, I tried to use Matia Barciulli's* technique to extract the chlorophyll from green aromatic leaves (he had done for mint).
I would personally slightly decrease the basil cream reducing to one third rather than half expected, its stronger flavor might cover the lightness of the dessert.

* Matia Barciulli, chef at Osteria di Passignano and on TV Program "La prova del cuoco", I was lucky to follow his kitchen classes at Tamerici last Spring.


You need:

250 g milk
250 g white yogurt
250 g whipped cream
15 g gelatin sheets
30 g sugar
50/60 basil leaves

300 g strawberries or red plums
80/100 g icing sugar

Soak gelatin in cold water for 5 minutes.
Heat milk with sugar, squeeze gelatine well and dissolve in it and cool. Then add yogurt and whipped cream (less 3 tablespoons of liquid cream to blend basil with) very gently.
Halve the mixture: pour a half into the mold and place it in the freezer a few minutes to solidify. Add basil to the other half ** (blended in a mixer with 3 tablespoons of cream aside), pour on white cream and store in refrigerator until hardened.
Fruit dip: whip fruit with sugar leavining some fruits for decoration.
Overturn the cream on a dessert plate and serve with the fruit sauce and some frosted fruits.

* you can use a single plumcake mold wrapped with plastic film, or individual crème caramel molds , or better small transparent glasses that will show all different colors (in this case better to put the basil cream on the bottom of the glass , then the white cream and the red sauce on top).

** for more chlorophyll from the basil leaves, just soak them in boiling water a few seconds, then pass them immediately in cold water and ice. Squeeze, but not too much, and whip with a fat ingredient capable of extracting the chlorophyll (oil, sugar syrup, cream), then sieve.

Round up WHB # 192

15 luglio 2009

Ciliegie balsamiche

Ho voluto provare ad abbinare le ciliegie alle cose salate, rendendole aromatiche e stuzzicanti.
L'esperimento è piaciuto e non solo nell'abbinamento salumi/formaggi/arrosti ma anche sul gelato!

ciliegie balsamiche


Ingredienti:

500g di ciliegie
250g di zucchero
mezzo bicchiere di aceto balsamico
un paio di foglie di alloro
qualche grano di pepe nero
un paio di chiodi di garofano, facoltativi

ciliegie balsamiche

Mettere le ciliegie ben lavate e pulite e senza picciolo in una bacinella con lo zucchero e gli aromi e lasciare riposare almeno un paio di ore. Metterle poi sul fuoco, far sciogliere bene lo zucchero e cuocere una decina di minuti. Scolare le ciliegie e metterle da parte, rimettere il sughino sul fuoco, aggiungere l'aceto balsamico e cuocere a fuoco medio basso pochi minuti fino alla giusta consistenza. Invasare e lasciare riposare almeno un paio di giorni prima di consumare. Volendo conservarle per l'inverno, invasare e sterilizzare in pentola per 15 minuti.

ciliegie balsamiche

Questa ricetta partecipa alla raccolta di Giulia "Ma com'è rossa la ciliegia!"


Balsamic Cherries

I made an experiment, combining cherries with salty things, making them aromatic and appetizing.
The experiment has been a success, and these balsamic cherries are good with cheese, ham, roasted meat ... but they will surprise you also on ice-cream!

ciliegie balsamiche

You need:

500g cherries
250g sugar
balsamic vinegar, about half glass
a couple of laurel leaves
some grains of black pepper
a couple of cloves, optional

Wash cherries and put them without stalk in a bowl with sugar and flavorings and leave to rest at least a couple of hours. Then on fire and melt sugar, cooking about ten minutes. Drain cherries and put them aside, replace the sauce on fire, add balsamic vinegar and cook on medium heat a few minutes until you get the right consistency. Pour ina glass jar and let stand a couple of days before eating to have all flavourings well amalgamated. If you like to preserve for the winter, just sterilize 15 minutes in a large boiling pan.

12 luglio 2009

Basito, aperitivo al basilico - WHB # 191

Lo chiamano Basito, l'aperitivo al basilico che prende spunto dal classico Mojito.
In questa caraffa è diventato analcolico, per accontentare in un colpo solo piccoli e grandi in una calda domenica di sole al mare. Agli indomabili alcolisti nulla vieta di aggiungere un bel rinforzo generoso di buon rum bianco!

basito

Ingredienti:

3 lime
un bel ciuffo di basilico
5 cucchiai di zucchero di canna
una bottiglia di Sprite fredda
ghiaccio
cannucce

Tagliare i lime a cubetti, spezzettare a mano il basilico, aggiungere lo zucchero e schiacciare bene col pestello. Mettere in una caraffa (o direttamente nei tumbler), aggiungere il ghiaccio e la Sprite. Servire subito decorando a piacere i bicchieri con fettine di lime e foglie di basilico.



Questa ricetta partecipa al WHB # 191 ospitato da Cheryl from Gluten Free Goodness
This recipe participates to WHB # 191 hosted by Cheryl from Gluten Free Goodness
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
Let me introduce you to Basito, an aromatic drink that sounds like Mojito but replacing mint with basil.
here below mixed in a jug in an alcoholic version, to satisfy everybody in a warm sunny Sunday on the beach.To the ones who can't do it without any spirit, just add a generous reinforcement of superior white rum!

basito

You need:

3 limes
basil leaves
5 tablespoons of sugar cane
a bottle of cold Sprite
ice cubes
straws

basito

Cut limes into cubes, chopped basil, add sugar and crush well with the pestle. Pour all in a jug (or in single glasses), add ice cubes and Sprite. Serve in tumblers garnishing with slices of lime and basil leaves.

Round up WHB # 191

8 luglio 2009

Una pecora da adottare

L’idea è venuta a Roberto Grattone e Agata Marchesotti, proprietari del Caseificio e Agriturismo Vallenostra a Mongiardino Ligure in provincia di Alessandria, che ha lanciato un’iniziativa che ha immediatamente riscosso un grande successo: l’adozione a distanza di una pecora. Così come avviene per i bambini, ma negli ultimi anni anche per alberi o monumenti. Quelle di Roberto e Agata, però, non sono delle semplici pecore, ma sono quelle che producono il Montébore, antichissimo formaggio della provincia di Alessandria la cui produzione però era stata interrotta dopo la II guerra mondiale. Alla Vallenostra hanno ripreso a farlo, unico posto al mondo. Ecco quindi che le pecorelle che producono il Montébore possono essere adottate, così che chi ama questo prodotto di nicchia può seguirne le fasi passo dopo passo.

Adottare una pecora è semplicissimo, basta andare sul sito del Caseificio e compilare l’apposita schermata indicando i propri dati e versando 100 euro. Con questo contributo il genitore adottivo riceverà una scheda dall’animale di cui si sta prendendo cura.

Roberto e Agata hanno proprio pensato a tutto, anche al raduno in cui avviene “l’incontro”. Una volta l’anno, nel giorno della festa del Montébore – si legge nel sito – le famiglie adottive (singole persone, interi nuclei familiari, gruppi di amici o associazioni) possono incontrare ciascuno la pecora adottata e vedere di persona come si produce il loro famoso formaggio, che è presidio Slow Food.

Oggi (5 luglio, ma si ripete il 12 e il 19) ci sarà la festa del Montébore del 2009 e si svolgerà a Sezzella, frazione di Grondona (Al). Anche quest’anno i genitori potranno fotografare la loro prole adottiva, prendere la quota di formaggio che ciascuna pecorella ha prodotto ma soprattutto si porteranno a casa il “boccolo”. Si tratta di un pezzettino della lana del loro animale che potranno conservare come ricordo della giornata (tagliarlo non provoca alcun dolore).

L’iniziativa della Vallenostra sull’adozione a distanza delle pecore ha suscitato talmente tanto interesse da superare i confini nazionali, così che la televisione pubblica tedesca, la ARD1, ne ha realizzato un documentario. Di Roberto Grattone e del Montébore si è occupata anche la ABC, facendoli conoscere negli Stati Uniti. La tv di Stato americana, in uno speciale sui prodotti caseari italiani, ha raccolto la sua dichiarazione sul glorioso passato del Montébore. “Questo formaggio lo mangiava Leonardo da Vinci. Era tra gli ingredienti del banchetto di nozze tra Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Sforza, che noi sappiamo frequentavano Leonardo”. La produzione del Montébore è cessata dopo la seconda guerra mondiale, quando le valli si sono spopolate e le tradizioni contadine sono state abbandonate. Solo nel 1999 Maurizio Fava, del presidio locale Slow Food, ha rintracciato Carolina Bracco, ultima depositaria della tecnica tradizionale, e ha ricominciato a produrre questo formaggio. Lo hanno seguito Roberto Grattone e Agata Marchesotti, che sono diventati ambasciatori del Montébore nel mondo. Oggi la cooperativa “Vallenostra” è l’unica produttrice al mondo del Presidio Slow Food Montèbore.

Adottare le pecore a distanza, per noi italiani, è una novità assoluta. Non è così invece per la Gran Bretagna, paese pioniere in questo genere di iniziative. Oltremanica esistono numerosi siti internet specializzati. Su www.adopt-a-pet-sheep.com l’adozione di una pecorella o di un agnello può diventare un originale regalo di Natale o di San Valentino. Al genitore adottivo viene inviato un biglietto con gli auguri natalizi o d’amore.

di Simona Verazzo, da Libero 05.07.2009
Foto da Storie di pascolo vagante

5 luglio 2009

Pesca Tabacchiera - WHB # 190

pesche tabacchiera


Ne avevo parlato già dua anni fa qui, quando per la prima volta le assaggiai.
Sono le pesche Saturnine o Tabacchiere, assai particolari, dalla forma schiacciata e dal profumo estremamente intenso. Sono immediatamente riconoscibili appunto per a loro forma, tanto schiacciata da sembrare una tabacchiera, per questo sono anche così soprannominate. Sono pesche di taglia medio/piccola, con un piccolo nocciolo all'interno e possono essere sia a pasta gialla o bianca, io le ho mangiate a polpa bianca. La polpa è estremamente morbida e dolce, intensamente profumata. Oltre ad essere ottimi frutti da tavola, queste pesche sono utilizzate nell'industria dolciaria e per la produzione di gelati e granite. Io le aggiungerò a giorni nel Rumtopf. Sono perfette anche per fare uno specialissimo Bellini !
Una zona di buona produzione è quella intorno all'Etna, dove persiste un habitat ideale per questa coltura (terreni ben drenati, abbondanza di acqua e notevole escursione termica garantiscono un prodotto di qualità superiore), anche se ora si sta espandendo in altre regioni (ne ho viste anche importate dalla Spagna!)
Sono veramente una prelibatezza che merita di essere conosciuta ed apprezzata!
Questa particolare pesca è diventata anche Presidio Slow Food.

tatin pesche

Slow Food promuove il diritto al piacere, a tavola e non solo. Slow Food studia, difende e divulga le tradizioni agricole ed enogastronomiche di ogni angolo del mondo, per consegnare il piacere di oggi alle generazioni future.
Per saperne di più: www.presidislowfood.it e www.fondazioneslowfood.it.


Stasera per dessert ho preparato una versione veloce e semplificata della classica Tarte Tatin accompagnata da un freschissimo Daiquiri alla pesca.

Per 7 tartellette occorre: un rotolo di pasta sfoglia, un po' di burro, pesche (io ho usato le tabacchiera ma qualsiasi tipo va bene), zucchero di canna.

Sciogliere il burro e con un pennello ungere gli stampini, ricoprirli con un paio di cucchiaini di zucchero eliminando l'eccesso. Ricoprire con uno strato di pesche sbucciate affettate, anche con buccia, e sigillare con un disco di pasta sfoglia. Riporre in frigo per 20 minuti quindi cuocere a 200° per 10/15 minuti finchè ben dorate. Togliere dal forno, aspettare qualche minuto che si intiepidiscano e rovesciare sul piattino da dessert.

tatin pesche

Per il Daiquiri alla pesca seguire le stesse indicazioni di quello alla fragola, sostituendo la frutta e il succo.

peach daiquiri

tatin pesche


Questa ricetta partecipa al WHB # 190 ospitato da Laurie from Mediterranean Cooking in Alaska
This recipe participates to WHB # 190 hosted by Laurie from Mediterranean Cooking in Alaska
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!

I saw them for the first time 2 years ago.
Saturnino peaches or literally known as "tabacchiere" (snuffbox) are very special, has a flattened shape and very intense aroma. You can immediately recognize because of their shape so crushed like a snuffbox. These peaches come in medium or small size, with a small core insiede, can be either yellow or white. The flesh is very soft and sweet, intensely fragrant. They are excellent as table fruits, and often used in confectionery and for the production of ice cream and granitas. I will add some in a few days in Rumtopf. And they are ideal to have a delicious sparkling Bellini!
The original production area is around Mount Etna, an ideal habitat for this crop (well-drained soil, plenty of water and considerable fluctuations in temperature ensure a higher quality product), but they are growing them in other regions (I saw some imported from Spain too!)
They are truly a delicacy that deserves to be known and appreciated!
This peculiar peach has also become a Slow Food Presidia.
Slow Food Foundation's mission is to defend food biodiversity, safeguard the environment and the land, endorse sustainable agriculture, protect small producers and theri communities, promote the gastronomic traditions of the whole world: www.slowfoodfoundation.com.

Mini Tatin with Saturnino Peaches

Tonight for dessert we had a sort of quick and easy Tarte Tatin, accompanied by a fresh peach Daiquiri.

Serving 7 tartellettes: a roll of puff pastry, a little butter, peaches (I used Tabacchiere but any type is allright), sugar cane.

Melt the butter and grease the molds with a brush , cover with a couple of teaspoons of sugar tand remove the excess. Put a layer of sliced peaches in each mold and seal with a disc of puff pastry. Place in the fridge for 20 minutes then bake at 200° about 10/15 minutes until golden. Remove from oven, wait a few minutes to cool and overthrow on the dessert plate.

tatin pesche


Peach Daiquiri
(see also Strawberry D.)

6/10 white rum
3/10 peach syrup
1/10 lemon or lime juice
ripe chopped peaches
ice cubes

peach daiquiri

Blend all ingredients and pour into a margarita glass.

WHB # 190 Round up

Tanti auguri a ... e la Torta Moresco

... alla dolcissima Debora,
che si sta preparando alla grande
ad abbracciare e ricoprire di baci
la sua piccola Noemi!

io&deb
Per te oggi a colazione un buon bicchiere di latte fresco e una fetta di Torta Moresco!

torta moresco


Torta Moresco

Dal ricettario di Nilla, una semplice e facile torta al cioccolato, da gustare al naturale per una sana colazione oppure da accompagnare più golosamente con del gelato alla vaniglia, con della crema al mascarpone oppure guarnendo la fetta con qualche goccia di liquore all'arancia ghiacciato (provato l'altra sera con Tina, sluuuuurp!).

Ingredienti:

100g. di burro
100g. di cioccolato fondente al 70%
200g. di zucchero
200g. di latte
300g. di farina 00
3 uova
1 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

Tritare il cioccolato a vel.Turbo per un minuto. Aggiungere tutti gli altri ingredienti: 1 min. vel.6.
versare in una tortiera di 26cm. di diametro ricoperta di carta forno o imburrata ed infarinata e cuocere in forno caldo a 160° per 40/45 minuti.
Far rafreddare e servire cosparsa di zucchero a velo.

4 luglio 2009

Tanti auguri a ... e la torta della Pina


... alla cara Anto per i suoi primi 40!!!

io&anto

Mille di questi giorni e gran baldoria stasera!!!

Ma prima un bel caffè insieme e una fetta di torta della Pina, un semplice e dolce pensiero per partire ogni mattina per ancora altrettanti 40 anni e più col piede giusto!

torta della pina


Assomiglia molto alla torta sabbiosa ma in questa si sostituisce il burro con l'olio di mais.
E' una torta che si presta molto anche ad essere farcita con una buona marmellata fatta in casa, con una crema pasticcera o al mascarpone, con una crema al cioccolato o nutella.
Per una crosticina ancora più goduriosa si può spargere dello zucchero sopra l'impasto prima di infornare.

Ingredienti:

300g. di zucchero
250g. di fecola
50g. di farina 00
100g. di olio di mais
4 uova
un pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
mezzo bicchiere scarso di grappa, cognac o brandy

Nel boccale zucchero e uova: 3 min. vel.5.
Unire olio, fecola, farina, sale: 1 min. vel. 5, versando anche il lievito negli ultimi 10 secondi. Versare in una tortiera del diametro di 26cm. rivestita di carta forno (o imburrata e infarinata) e cuocere a 160° per 40/45 minuti.

1 luglio 2009

Pizzette "on the beach" - BBD # 21 - 2nd Years Anniversary

Regine di ogni buffet, aperitivo, party, happy hour, festa di bambini: queste pizzette delle Simili sono più delicate della classica pizza per la presenza del burro e dello zucchero. Si possono tranquillamente congelare, al momento dell'uso basterà scongelarle a temperatura ambiente per 2/3 ore e poi ripassarle qualche minuto in forno caldo, saranno come appena sfornate!

pizzette simili



Ingredienti:

500 g di farina
250 g di acqua
25 g di lievito
40 g di burro morbido
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaino di sale

salsa di pomodoro, circa 350g
mozzarella tritata e scolata, circa 350g
olio extravergine di oliva
origano

Fare la fontana, al centro sciogliere il lievito con l'acqua, raccogliere un po' di farina, unire anche il sale, l'olio, lo zucchero e il burro. Impastare con la restante farina senza lavorare troppo a lungo. Fare una palla, coprirla con una ciotola e lasciarla riposare per 40/50 minuti.
Nel Bimby: acqua, lievito, olio, burro e zucchero, 30' vel. 4 40°. Unire la farina e il sale e impastare 1 min. vel. 6 e 1 minuto Spiga.

Senza rilavorare la pasta, tirare una sfoglia di circa 3mm di spessore e ritagliare le pizzette della forma desiderata: tonde con un coppapasta o un bicchiere infarinato, quadrate o a losanga con l'aiuto di una rotella (in questo modo non si avranno sprechi di pasta; comunque i ritagli si possono unire per formare pizzette "stravaganti"). Con la punta delle dita premere nel centro delle pizzette affossandole leggermente, mettere il pomodoro e un pizzico di sale. Infornare a 200° per 5 minuti. Togliere dal forno, aggiungere un cucchiaino di mozzarella su ognuna, una spolverata di origano e qualche goccia di olio e infornare di nuovo per altri 4/5 minuti.


Per queste altre pizzettine si usa lo stesso impasto delle focaccine, facendo però lievitare la pasta prima di formarle e aggiungendo un pomodorino ciliegino come guarnizione.

pizzette bimby


Ingredienti:

300g. di farina 0
300g. di mozzarella
25g. di lievito di birra
10g.di zucchero
10g. di sale fino
20/25 pomodorini ciliegia
origano

Nel Bimby: mettere tutti gli ingredienti nel boccale e impastare a vel. 6 per un minuto, quindi Spiga per un minuto ancora. Se occorre aggiungere 30/50g. di acqua (dipende dalla consistenza della mozzarella). L'impasto deve risultare morbido ma non appiccicoso.
Nel Ken: sciogliere il lievito con lo zucchero in un goccio di acqua, aggiungere la farina e la mozzarella tritata fina fina precedentemente, per ultimo il sale. Se occorre aggiungere ancora un goccio di acqua. L'impasto deve risultare morbido ma non appiccicoso.

Lasciare riposare in una ciotola unta e coperta per un'oretta circa. Nel frattempo lavare ed asciugare bene i pomodorini e tagliarli a metà. Prendere dei pezzi di impasto, formare dei rotoli e tagliarli a pezzetti (come per gli gnocchi). Appiattire ogni pezzetto di impasto, metterci un pomodorino, avvolgere e stringere bene i lembi della pasta intorno (altrimenti in cottura tendono ad aprirsi e il pomodorino scivola via). Cospargere di origano, un pizzico di sale e infornare a 180/200° per 10/15 minuti.

L'altro giorno era nuvoloso e ci siamo coccolati così tra amici in spiaggia con un bell'aperitivo di pizzette e Cocktail alla frutta profumato al basilico: questa sì che è vacanza!

Pizzette "on the beach"

pizzette on the beach

It's BBD's 2 Years Anniversary and Zorra has invited us to a gorgeous Pizza Party! I am looking forward to see how many pizza we'll be able to eat this time, sure it will be a gorgeous worldwide buffet!
The other day was quite cloudy here in Elba so we decided to comfort us and had a mini party with pizzette and a refreshing Fruit Basil Cocktail: that's real life, for sure!


Pizza snacks (or mini pizzas) are the favorites in every buffet, happy hour, children-party, and these are more delicate due to the the butter and sugar in the dough (Simili Sisters docet!). You can easily freeze them, then defrost at room temperature for 2 / 3 hours and warm some minutes in hot oven, they will be as good as just made!

pizzette simili



You need:

500g. plain flour
250g. water
25g. yeast
40g. soft butter
1 tablespoon sugar
1 tablespoon extravirgin olive oil
1 teaspoon salt

tomato sauce, about 350g
drained and finely chopped mozzarella, about 350g
extravirgin olive oil
oregano

Melt yeast with water, mix with a little flour, add salt, oil, sugar and butter. Mix and knead all with remaining flour without working for too long. Shape in a ball, cover with a bowl and leave to rest about 40/50 minutes.
Without working the dough, roll at about 3mm thick and cut out the pizzas in the desired shape: round with a floured glass, square with a wheel (in this way you will not have dough leftovers; however, cuttings can combine to form "extravagant" shaped pizzas). Press the center of each pizza with your fingertips, put tomato inside and a pinch of salt. Bake at 200° for 5 minutes. Remove from oven, add a teaspoon of mozzarella on each, a sprinkling of oregano and a few drops of oil and bake again for other 4 / 5 minutes.


These pizzas uses the same dough as these little buns, a funny soft dough with mozzarella inside, but enriched with a shining cherry tomato on top.


You need:

300g. flour 0
300g. mozzarella
25g. yeast
30/50g. water if necessary
10g. sugar
10g. salt
20/25 cherry tomatoes
oregano

In Thermomix: put all ingredients in the blender and mix vel. 6 for one or two minutes. If you need add water (depending on mozzarella's texture). The dough should be soft but not sticky.
In the kneader: dissolve yeast and sugar in a little water, add flour and finely chopped mozzarella, salt at last. If you need add a little more water. The dough should be soft but not sticky.

Let the dough rest about an hour in an oiled covered bowl. Meanwhile wash and dry cherry tomatoes and halve them. With a little dough make a roll and cut it in pieces (like making gnocchi). Enlarge each piece of dough, put half tomato inside and wrap well pulling the edges of the dough around (otherwise they will open in oven and tomatoes slip away). Sprinkle with oregano, a pinch of salt and bake at 180/200° about 10/15 minutes.

pizzette simili

This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting.

BBD # 21 - 2nd Years Anniversary Round Up

YeastSpotting 7.3.09

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