20 settembre 2010

5° World Bread Day - 16 Ottobre 2010


Zorra è molto lieta di annunciare il quinto World Bread Day che anche quest'anno si celebrerà il 16 Ottobre.

Quale migliore occasione per parlare e preparare il pane in occasione di questo giorno "panoso”? Tutti sono invitati a partecipare!

Il tema è libero: preparate un pane con o senza lievito, usate il lievito naturale, sperimentate nuovi tipi di farina, aggiungete dei semini ... spazio alla vostra fantasia!


Non avete mai preparato il pane prima d'ora? Bene, mettetevi alla prova! E' facile e quando avrete la vostra cucina inondata dal profumo del pane fresco non potrete più fare a meno del pane fatto in casa. La fantasia dà forfait e non sapete quale pane preparare? Non c'è bisogno di reinventare alcun pane. Potrete scegliere una ricetta dal WBD roundup'06, WBD roundup'07, WBD roundup'08, WBD roundup'09 oppure dal BBD archivio. In quest'ultimo caso non dimenticate di citare il blog che è stato fonte della vostra ispirazione.

Se non avete tempo per preparare il pane potrete acquistare il vostro preferito e raccontare tutto del pane e della panetteria che lo produce.

Zorra spera di poter vedere anche quest'anno un cesto enorme di pane proveniente da tutte le parti del mondo!
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Come partecipare:
siete pregati di leggere e seguire attentamente le istruzioni che seguono. L'invio dell'email e il link che fa riferimento al post originale sono requisiti fondamentali per poter partecipare; se uno dei due viene omesso il vostro post non apparirà nel roundup. Grazie per la comprensione.
  • Preparate o acquistate il pane, fate delle foto (se possibile) e pubblicate un post venerdì 16 Ottobre 2010 (il post può essere scritto anche in italiano).
  • Il post dovrà essere nuovo e dedicato unicamente a questo evento, quindi non potrà partecipare ad altri eventi promossi nel mondo dei food blog.
  • Compilare questo formulario e la propria ricetta verrà inserita nella raccolta finale.
  • Nel post aggiungete un link a questo post e possibilmente anche al roundup quando quest'ultimo sarà pubblicato.
  • Le ricette saranno accettate fino a sabato 17 Ottobre.
Zorra cercherà di pubblicare il post con la raccolta di tutte le ricette (incl. foto) entro la fine di Ottobre.

Se avete suggerimenti o domande non esitate a contattare personalmente Zorra a kochtopf(at)gmail(dot)com.
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Se volete potete voi stessi pubblicizzare l'evento ponendo il logo sul vostro blog includendo il codice che segue:

19 settembre 2010

Confettura di prugne e albicocche all'anice stellato - WHB # 251


Se non è di agrumi bisogna chiamarla confettura, e così la chiameremo, ma a me il termine marmellata piace molto di più e mi regala sensazioni più intense, quasi sentissi il cucchiaio pieno di profumi e sapori apppoggiarsi sulla lingua e delicatamente posare il suo contenuto zuccheerinosulle papille in attesa!
Questo abbinamento è nato più per necessità che per vera ispirazione, dato che avevo prugne e albicocche mature che imploravano pietà e col caldo dei passati giorni estivi si sarebbero rovinate in un baleno. L'aggiunta dell'anice stellato le regala un aroma delicato e quasi sensuale, se così si può dire.

prugne albicocche anice stellato

L'anice stellato o badiana (Illicium verum della famiglia delle Magnoliaceae/Illiciaceae) è un albero tropicale sempreverde, la cui altezza varia tra i 5-10 metri, e ricorda nel suo aspetto la Magnolia. Originario dell'Asia orientale (Cina, Nord del Vietnam, Giappone, Filippine, Giava) fu importato in Europa, attraverso la Russia, intorno al 1690 e perciò è anche detto anice di Siberia. I frutti, a forma di stella a 8 punte che raccolgono i semi, sono raccolti quando sono ancora verdi e dopo un periodo di essiccazione al sole diventano bruno-rossicci.
Viene utilizzato in cucina come spezia (fa parte anche del misto "5 spezie" indiano, composto da anice stellato, cannella, chiodi di garofano, finocchio e pepe sichuan in parti uguali) ed industrialmente per la produzione di diversi liquori fra cui la Sambuca e il Pastis (aperitivo alcolico francese all'aroma di anice).
E' indicato nel trattamento dei disturbi gastro-intestinali (dispepsia, meteorismo, aerofagia, flatulenza), come calmante per la tosse, nei sintomi da raffreddamento , come aiuto benefico per i problemi di alitosi (in questo caso non è necessario preparare una tisana, basta semplicemente succhiare il frutto di badiana, infatti l'anice stellato è anche conosciuto come caramella di badiana). Favorisce la montata lattea. Ha anche proprietà antitarmiche, messo negli armadi (pestato e raccolto in sacchettini di garza, ma io lo metto direttamente anche così negli angoli) tiene lontano gli insetti dai capi in lana e dal legno.

prugne albicocche anice stellato

Ingredienti, così come è nata:

Kg. 1,150 tra prugne rosse, prugne Stanley e albicocche
(all'incirca un terzo per tipo di frutta)
200 g di zucchero Mascobado
600 g di zucchero semolato
3 anice stellato

- Lavare e snocciolare la frutta. Dal momento che ai miei figli non piace trovare la frutta a grossi pezzi nelle marmellate, ho dato una leggera frullata.
- Aggiungere gli zuccheri e le bacche di anice stellato, portare a bollore e cuocere a fiamma vivace per circa 10 minuti. Spegnere e lasciare riposare tutta la notte.
- Far riprendere il bollore, cuocere a fiamma vivace una mezzoretta circa, o fino a consistenza desiderata.
- Invasare e sterilizzare per circa 10/15 minuti dal bollore.
- Meglio usare un tegame antiaderente basso e largo, meglio se di alluminio esternamente che è un buon trasmettitore di calore, oppure l'apposita bassine à confiture (io l'ho acquistata anni fa e mi trovo molto bene), l'acqua in eccesso evaporerà in fretta e permetterà una cottura più veloce e salutare.
- Qui altri consigli preziosi per la buona riuscita di marmellate e confetture, ma anche nel numero di settembre di "A Tavola" c'è un articolo specifico a riguardo, a pag. 104.

Ricordo a tutti che c'è ancora tempo fino al 24 ottobre per spedire la propria ricetta
per il concorso "Crea un prodotto per le Tamerici"!



This recipe is my personal entry to WHB # 251 hosted by Anna from Anna's Cool Finds
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
WHB Rules

Plum and Apricot Jam with Star Anise

Last month I was plenty of ripe plums and apricots, and what better than preserving!
I tried to add somestar anise, and the result was very pleasant, a nice delicate flavor, I should say quite pretty sensual!

prugne albicocche anice stellato

Star anise or badian (Illicium verum belonging to Magnoliaceae/Illiciaceae family) is a tropical evergreen tree, about 5/10 meters tall, and recalling the great Magnolia. It has originated in East Asia (China, North Vietnam, Japan, Philippines, Java) and was imported into Europe around 1690 coming across Russia, therefore is also called Siberian Anise. The fruits, eight-pointed star shaped to collect the seeds, are harvested when still green and after a period of drying in the sun they turn into reddish-brown. Star anise is used as a spice (it's one ingredient of the Indian mix "five spices" with cinnamon, cloves, fennel and Sichuan pepper in equal parts) and in industrial production of various spirits including Sambuca and Pastis (French anise flavored aperitif).
It is used to treat gastrointestinal disorders (dyspepsia, flatulence, aerophagia, flatulence) as well as sedative for cough, in cold symptoms, as beneficial help to problems of bad breath (in this case it is not necessary to prepare a tea, simply suck the fruit, in fact star anise is also known as badian candy). It promotes lactogenesis. It is a valid help to keep away moths, just put in lockers (crushed and collected in gauze bags, but even directly in the corners of wardrobes) and insects will be kept away from wool garments and wood.

prugne albicocche anice stellato

Ingredients:

1.150 kg red plums, Stanley prunes and apricots
(about one third each type of fruit)
200 g sugar Mascobado
600 g caster sugar
3 star anise

- Wash and stone fruit. Since my children do not like to find large pieces of fruit in jams, I gave a mix in the blender.
- Add sugar and star anise, bring to boil and cook over high heat for about 10 minutes. Turn off and let stand overnight.
- Bring to boil again, cook over high heat about half an hour, or until desired consistency.
- Pour into clean jars, close with lids and sterilize for about 10/15 minutes from boiling water.
- Better to use a wide nonstick pan, preferably with aluminum exterior because it's a good heat conductor, or the appropriate bassine à confiture (I bought it some years ago and it works perfectly), excess water will evaporate quickly and will allow a quicker and healthier cooking.

18 settembre 2010

A pink lake for Pink Saturday

Un lago così rosa non l'avevo mai visto prima!
Tramonto del 13 settembre 2010 - ore 19.30

lago rosa a san vigilio

an unespected and surprisingly pink lake last Monday
sunset at 7.30 pm

amazing colors

tramonto rosa

cielo al tramonto

pink sky and pink clouds
reflecting into the lake

tramonto  rosa

tramonto  rosa intenso

Happy Pink Saturday!

12 settembre 2010

Kir Royal - WHB # 250 - ... e la scuola bussò ...


... eh sì, ci risiamo di nuovo! Domani inizia per la maggior parte degli studenti italiani un altro anno di scuola ... sembra ieri che era appena finito, tre mesi sono volati, l'estate ha fatto i suoi capricci e ora sembra voler accompagnare i ragazzi, col suo bel sole caldo, in questi primi giorni di rientro scolastico! Tra poco ci rimarrano solo dei bei ricordi dell'estate appena trascorsa, la macchina scolastica e lavorativa si rimetterà in moto alacremente e tutto rientrerà nella routine quotidiana, ognuno dedito ai propri doveri e compiti.
E allora un brindisi per questo nuovo inizio, che possa essere un anno laborioso ma sereno per i nostri ragazzi, e propiziatorio e pieno di soddisfazioni per i loro genitori!
Sincronizziamo gli orologi e mi raccomando ... guai a chi non sente la sveglia domattina!


La Crème de Cassis è una specialità della Borgogna ed è un liquore dolce di ribes nero aromatizzato. E' composto dalla distillazione di ribes neri in alcool raffinato, con zucchero aggiunto successivamente (per legge almeno il 40%). La sua qualità dipende dalla varietà di frutta utilizzata, nonché dal numero di bacche e dal lungo processo di distillazione. La "Crème de Cassis de Bourgogne" ha ottenuto la "denominazione francese di origine controllata" già dal 1997 per garantire queste proprietà.

tavola

Qualsiasi cocktail fatto con vino e Cassis si chiama Kir.
Ma per fare il Kir Royal occore Crème de Cassis, 1 o 2 cucchiai per bicchiere, e Champagne.
Versare il Cassis nel flute o nella coppa da champagne, aggiungere lo Champagne e servire immediatamente.

La dose di Cassis rispetto al vino è molto personale. La ricetta ufficiale del Kir Royal prevede un terzo di Cassis e due terzi di Champagne, ma poterbbe essere un pochino troppo forte per alcuni, quindi a propria discrezione per trovare il giusto equilibrio tra gusto, dolcezza e gradazione alcolica.
Molto pittoresca la storia di questa bevanda: il Kir prende il nome da Cannon Félix Kir, sacerdote ed eroe della resistenza francese durante la Seconda Guerra Mondiale, e sindaco di Digione dal 1945 al 1968. Egli era molto affezionato al vino bianco locale mescolato con la crema di Cassis (il liquore di ribes nero). Questa sua grande passione è stata poi attribuita a varie cause:
- Il suo desiderio di promuovere i prodotti local.
- Il fatto che il vino locale fosse spesso un po' acido, per cui la dolcezza del liquore ne compensava il gusto.
- Il suo personale piacere nel bere.
Qualunque fosse la ragione, il Kir divenne presto l'aperitivo ai ricevimenti ufficiali e raggiunse una fama sempre più crescente. Prima di tutto questo, la bevanda era conosciuta semplicemente come "vin blanc cassis". Tuttavia, durante questo periodo, divenne più conosciuto come Kir, il termine che è ora di uso comune in tutta la Francia e nel mondo. La bevanda sicuramente fece un gran bene a Canon Kir, che quando morì nel 1968 aveva ben 90 anni! Una curiosità: il ribes nero, a pari peso, contiene circa sette volte più vitamina C delle arance, gran parte della quale è preservata all'interno della Crème de Cassis. 

Questa ricetta va anche all'Abbecedario Culinario della Comunità Europea, creato dalla mente fervida e inarrestabile della Trattoria MuVarA, per la regione Francia, ospitata da Elena dello Zibaldone Culinario.





This recipe is my personal entry to WHB # 250 
hosted by Graziana from Erbe in Cucina (Cooking with Herbs)
Thanks again to Haalo who manages greatfully all events,
Thanks again to Kalyn for her successfull idea!
WHB Rules



Kir Royal

Well, I've been missing WHB for a long time, my vacation lasted very much this year, we had a marvellous time in Elba and then in Filicudi, one of Aeolian Islands.
But now school is back again, tomorrow will be the first day for most Italian students and soon Summer will be just a lovely memory (although sun is still shining and temperatures are pretty hot during the day).
So, what better than a sparkling wish to all children ready for school and to their parents, to work hard and constantly, to get strenght from each other, to be patient and cheerful, to have serene days to come!

picture from wikipedia

Crème de Cassis, a specialty of Burgundy, is a sweet blackcurrant flavored liqueur. It is made from blackcurrants crushed into refined alcohol, with sugar subsequently added (at least 40%). Its quality depends on the variety of fruit used as well as the number of berries and the long distillation process. The "Crème de Cassis de Bourgogne" has obtained the "French controlled designation of origin" since 1997 to certify these indications.

Let's toast all together!

kir royal

Any cocktail made with Cassis and wine is named Kir.

But to make Kir Royal you need Crème de Cassis, 1 or 2 tablespoons each glass, and Champagne. Pour the Cassis into a flute or champagne glass, add the Champagne and serve immediately.

The ratio of Cassis to wine depends on personal preference. The official recipe for Kir Royal calls for one-third Cassis and two-thirds Champagne, but you can easily fix your version in terms of taste, sweetness and alcohol contents.

Quite funny to read the history: Kir is named after Cannon Félix Kir, priest and hero of the French resistance during World War II, and mayor of Dijon from 1945 to 1968. He was very fond of the local white wine mixed with Creme de Cassis (blackcurrant liquor). This fondness has been variously attributed to:
- His desire to promote local products (which he certainly was known for).
- The fact that local wine was often somewhat acidic, so the sweetness of the liquor would pleasantly offset this.
- Or perhaps just because he liked to drink.
Whatever the reason, it became the official aperitif at town hall receptions and gained increasing fame. Prior to this point the drink was simply known as "vin blanc cassis" (which translates as white wine with creme de cassis). However, during this period, it became widely know as Kir, the term which is now commonly used with France and world-wide.
The drink certainly seemed to agree with Canon Kir, as he was well into his nineties when he died in 1968. One might mention that blackcurrants have approximately seven times as much vitamin C as oranges (for comparable weights), much of which is reputedly preserved within the Creme de Cassis.

1 settembre 2010

Pizza bassa - BBD # 33

Questo mese siamo tutti a casa di Adriana di Baking Powders per impastare qualcosa di "alcolico", senza limiti di grado e quantità, senza dover poi fare i conti con qualsivoglia etilometro!
Ho voluto provare per l'occasione la ricetta di una pizza bassa e friabile che avevo adocchiato su Cookaround ancora tempo fa, giusto per dare il cambio alla classica panosa e per avere un'alternativa a quella da cuocere nel forno a legna.
La ricetta è molto valida, se piace una pizza bassa e sottile, friabile ma allo stesso tempo morbidina: per una versione più croccantella basterà cuocerla qualche minuto in più.

pizza sottile-fetta

Ingredienti:

500 g di farina
4 gr di lievito di birra fresco, o la metà se secco
300 g di birra a temperatura ambiente
12 g di sale
25 g di strutto

salsa di pomodoro
mozzarella tritata e sgocciolata
basilico/origano
olio extravergine di oliva
sale
2 teglia da 25x40 circa

pizza sottile

- In una ciotola versare la farina, fare la fontana al centro e versarci la birra.
- Aggiungere il lievito e scioglierlo bene nel liquido quindi iniziare ad impastare con una forchetta.
- Aggiungere il sale e se necessario trasferire l'impasto sul piano di lavoro e impastare brevemente (solo un paio di minuti). Aggiungere anche lo strutto e impastare velocemente per un paio di minuti finchè ben amalgamato.
- Rimettere l'impasto nella ciotola leggermente unta e lasciar riposare coperto in luogo riparato finchè raddoppia di volume (circa 2 ore e mezza).
- Dividere l'impasto in due, stenderne uno alla volta molto sottile aiutandosi col matterello e trasferirlo nella teglia leggermente oliata.

pizza sottile-da cuocere

- Condire con la salsa di pomodoro, il sale, l'olio, origano e basilico e lasciare riposare per 40/50 minuti, non deve raddoppiare.
- Cuocere in forno caldo a 220° per circa 8/10 minuti, aggiungere la mozzarella ben strizzata e rimettere in forno qualche minuto finchè ben sciolta.

pizza sottile-tagliata


Slim Pizza


Adriana of Baking Powders is hosting BBD # 33 (a monthly baking event created by Zorra), asking for baking Breads with Booze: any limit to our imagination using an alcoholic liquid in the dough, in a filling, in a glaze or decoration.
Some time ago I read about this pizza recipe in Cookaround forum, and I was attracted because it's very thin and slim like the ones you can eat in Pizzeria. But it's homemade and baked in a kitchen oven!
Well, it was really pleasent and delicious, very crumbly but smooth, all my boys approved the recipe and have already requested a new baking! If you like it a little more crispy just bake a few minutes more.

pizza sottile-fetta- bbd 33

You need:

500 g flour
4 g fresh yeast, or 2 g if dry
300 g beer at room temperature
12 g salt
25 g lard

tomato sauce
mozzarella, chopped and drained
basil/oregano
extra virgin olive oil
salt

2 pans about 25x40 each

pizza sottile-cotta

- Pour the flour in a bowl , make a well in the center and pour beer in it.
- Add yeast and dissolve well and then begin to mix with a fork.
- Add salt and and transfer the dough on the working surface if necessary and knead shortly (only a couple of minutes). Add lard too and knead quickly for a couple of minutes until well amagalmated.
- Put the dough in a lightly greased bowl and let rest covered in a warm place until doubled(about 2 ½ hours).
- Divide the dough in half, roll each out very thin helping with a rolling pin and transfer it into a lightly oiled pan .
- Season with tomato sauce, salt, oil, oregano and some fresh basil leaves and let rest for 40/50 minutes, it won't not double.
- Bake at 220° for about 8/10 minutes, add mozzarella and put again in oven a few minutes until melted.

pizza sottile - bbd 33

This recipe also goes to Susan's weekly YeastSpotting.
YeastSpotting Round up 9.3.10

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