Tajine di frutti passiti con glassa al miele
Siamo alla frutta!
Ma non in senso sconsolato, tutt'altro :-))
Siamo arrivati al 14esimo appuntamento della raccolta del Menu Lib(e)ro, nata da un'idea di Marta, con la progettazione di Aiu' e un'entusiasmante partecipazione delle nostre amiche + 1: ancora insieme per un altro progetto, un altro gioco, un'altra scusa per provare e condividere nuove ricette, tutte prese dai libri delle nostre libreria culinarie.
E questa nuova portata è dedicata appunto a Fantasia di frutta e ci accoglie alla sua tavola Resy, offrendoci le sue deliziose e dolcissime Mele meringate al forno.
Per me una ricetta semplice ma di grande impatto scenografico, presa dal libro che Bruno Barbieri dedica ai Tajine, questi bellissimi contenitori in terracotta usati dalle popolazioni nordafricane per le loro pietanze.
Tajine è un termine di origine berbera e farebbe riferimento a una pietanza di carne in umido, tipica della cucina nordafricana (in particolare marocchina) che prende il nome dal caratteristico piatto in cui viene cotto.Il piatto tradizionalmente è fatto interamente di terracotta, spesso smaltata o decorata, ed è composto da due parti: una parte inferiore piatta e circolare con i bordi bassi, ed una parte conica superiore che viene appoggiata sul piatto durante la cottura (una derivazione della lekanis greca).La forma del coperchio è pensata per facilitare il ritorno della condensa verso il basso e presenta sulla sommità un pomello che ne facilita la presa. La parte inferiore viene usata per servire il piatto in tavola.
Il tajine viene tradizionalmente cotto sulle braci ardenti lasciando uno spazio adeguato tra i carboni e il tajine stesso per evitare che la temperatura aumenti troppo rapidamente. Vengono utilizzati grandi mattoni di carbone, soprattutto per la loro capacità di rimanere caldi per ore. Altri metodi prevedono l'uso di un tajine in forno o su un fornello a gas o elettrico, con il calore molto basso necessario a mantenere lo stufato a fuoco lento. Un diffusore do calore, un utensile circolare posto tra il tajine e la fiamma, viene solitamente utilizzato per distribuire uniformemente il calore. Di recente sono stati costruiti piatti con il fondo di metallo, in grado di sopportare le alte temperature e la fiamma dei moderni fornelli a gas. La cottura avviene comunque sempre a fuoco basso, lentamente, affinché la carne risulti tenera e aromatizzata. Molti tajine in ceramica sono sia oggetti decorativi che recipienti di cottura funzionali; tuttavia alcuni sono destinati esclusivamente all'uso come piatti da portata decorativi (da wikipedia).
Ingredienti per 4 persone:
8 albicocche secche
4 datteri Medjoul
4 fichi freschi
4 fette di ananas disidratata
1 pera William, non sbucciata e tagliata in quarti
1 pesca a pasta gialla, non sbucciata e tagliata a pezzi (omessa)
4 prugne rosse fresche
1 manciata di uva sultanina (jumbo)
3 cucchiai di miele millefiori
200 g di frutta secca mista
(noci, nocciole, pistacchi, pinoli e mandorle)
100 g di zucchero semolato
200 g di acqua
un pizzico di acido citrico
(acquistabile in farmacia)
fiori commestibili
(petali di rosa, gelsomino, sambuco)
In una casseruola a fondo pesante unire l'acqua e lo zucchero e portare a ebollizione; spegnere la fiamma, far raffreddare lo sciroppo e versare i petali dei fiori, a piacere, conservandone alcuni per la guarnizione finale.
Lasciare macerare per 48 ore, filtrare e aggiungere un pizzico di acido citrico (evita il proliferare di muffe che potrebbero crearsi dopo un periodo di infusione con materiale vegetale).
Nella base del tajine, unire tutta la frutta, versare lo sciroppo preparato e il miele. Coprire con il coperchio e cuocere a fuoco dolcissimo per crca 6/7 minuti: la frutta dovrà risultare morbida e glassata.
Appena prima di servire guarnire la frutta con i petali dei fiori rimasti. Accompagnare, a piacere, con gelato alla vaniglia Bourbon.
Secondo me si potrebbe aromatizzare lo sciroppo con un liquore preferito, unendolo quando lo sciroppo è ancora caldo e dealcolizzandolo dandogli fuoco (con attenzione :-)).
Secondo me si potrebbe aromatizzare lo sciroppo con un liquore preferito, unendolo quando lo sciroppo è ancora caldo e dealcolizzandolo dandogli fuoco (con attenzione :-)).
Questa ricetta partecipa alla nuova raccolta Menu Lib(e)ro organizzata da Aiù.
2 commenti:
Bellissima ricetta, mi sembra di sentire i profumi ed i sapori di quei paesi e poi la tajine ha un suo fascino particolare. Grazie Cinzia :-*
Grazie a te, Resy, per l'ospitalità! :-)
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