13 dicembre 2008

Una casetta illuminata per S. Lucia!


E' arrivata Santa Lucia!!!

Come ogni anno, puntualmente, senza ritardi o amare sorprese, La Santa è arrivata silenziosa nella notte, portandodolci e doni per tutti!
Ieri sera le abbiamo preparato nel suo piatto come sempre un pochino di latte e qualche pezzo di pane per l'asinello, un mandarino per lei...e abbiamo lasciato sul tavolo in veranda, come lucina accesa nel buio della notte per non scordarsi di passare di qui, questa casetta illuminata, che avevamo fatto per l'occasione nei giorni scorsi.
Sarà perfetta, con qualche ramodi pino e qualche bacca rossa (la mia pyracanta in giardino mi sta regalando una "baccatura" eccezionale!) come delizioso centrotavola o angolo luce su una credenza.
Serve della semplice pasta sfoglia, meglio comprata per non sciupare quella buona fatta in casa, e dello zucchero a velo (facoltativo).


Stendere la pasta sfoglia e ricavare 4 quadrati di 12cm. di lato, saranno le pareti della casetta.
Praticare 4 piccoli fori in prossimità degli angoli (ci passeranno poi i nastrini) e al centro di ogni quadrato ritagliare una sagoma a tema natalizio usando i tagliabiscotti.
Ricavare altri 2 rettangoli di 14x10cm, saranno il tetto e praticare i 4 fori ai lati di ciascuna tegola.
Cuocere le sfoglie a 200° per circa 10/15 minuti finchè dorano e farle poi raffreddare.
Legare le pareti ttra loro coi nastrini e per ultimo aggiungere anche il tetto, prima legando le due tegole tra loro e poi unendolo alla casetta, il tutto con delicatezza per non rompere la sfoglia.
Mettere la casetta su un vassoio (meglio metallico) o un piatto, inserire una candelina al centro, addobbare con rami di pino e bacche rosse.
Se piace, si può aggiungere una spolverata di zucchero a velo sul tetto per simulare l'effetto neve.
Volendo una casetta più sostanziosa, si può usare la pasta frolla, bianca o al cioccolato, oppure della pasta brisé.
Volendo essere ancora più artistici, si può decorare la casetta di biscotto con glassa bianca.


Questa ricetta partecipa alla raccolta di Jelly "Un regalo dalla cucina"



Da Turismo Verona:

S. Lucia è una delle tradizioni veronesi più antiche, sentite e partecipate.
Si dice che le spoglie della santa siracusana, protettrice degli occhi, siano passate da Verona nel loro viaggio verso la Germania intorno al X sec. Ciò spiega anche perchè il culto della santa sia molto diffuso nel nord Europa. Secondo un’altra ipotesi, il culto di Santa Lucia deriverebbe dal periodo di dominio della Serenissima su Verona. Venezia infatti, già nel 1204, fa trasportare le spoglie della santa nella città lagunare.
A Verona però, il culto assume caratteristiche peculiari e si colora di folklore e tradizioni locali.
Dal secolo scorso si è sviluppata, per l’occasione la tradizionale grande fiera, che ancora oggi si tiene nei tre giorni precedenti il 13 dicembre, in una Piazza Brà riempita dai “bancheti de Santa Lussia”, ricchi di giocattoli, articolo da regalo, abbigliamento e dolci di ogni tipo.
A coronamento della festa la grandissima archiscultura di Renato Olivieri: una stella di Natale illuminata che parte dall’invaso dell’Arena e si tuffa luminosa, in piazza Bra’ ed invita a visitare l’ormai tradizionale appuntamento con la Rassegna Internazionale di Presepi nell’arte e nella tradizione, ogni anno sempre nuova, quest'anno nel loro XXV° anno di rappresentazione.


La leggenda racconta…
Secondo la leggenda veronese, intorno al XIII sec., in città, in particolare tra i bimbi, era scoppiata una terribile ed incurabile epidemia di “male agli occhi”.
La popolazione decise allora di chiedere la grazia a S. Lucia, con un pellegrinaggio a piedi scalzi e senza mantello, fino alla chiesa di S. Agnese, dedicata anche alla martire siracusana, posta dove oggi c’è la sede del Comune: Palazzo Barbieri. Il freddo spaventava i bambini che non avevano nessuna intenzione di partecipare al pellegrinaggio.
Allora i genitori promisero loro che, se avessero ubbidito, la Santa avrebbe fatto trovare, al loro ritorno, tanti doni. I bambini accettarono e l’epidemia si esaurì.
Da questo momento è rimasta la tradizione di portare in chiesa i bambini, per la benedizione degli occhi, il 13 dicembre e ancora oggi, la notte del 12 dicembre, i bambini aspettano l’arrivo di S. Lucia che porta loro gli attesi regali a bordo di un asinello volante.
Si lascia un piatto sul tavolo con del cibo con cui ristorare sia lei che l’asinello prima di andare a dormire. In questa sera i bambini vanno a letto presto e chiudono gli occhi, nel timore che la Santa, trovandoli ancora svegli, li accechi con la cenere.
La mattina dopo, Lucia fa trovare loro il piatto colmo di dolci, fra cui le immancabili “pastefrolle di S. Lucia”, di varia forma (stella, cavallino, cuore…), nonché l'altrettanto immancabile "ghiaia dell'Adige".
Le formine delle frolle scacciano il male e sono di buon auspicio.


Santa Lùssia con la scuffia,
porta conse e scapa via;
se la mama la te crìa,
Santa Lùssia, portela via!

Santa Lucia con la cuffia,
porta le pastafrolle e scappa via;
se la mamma ti sgrida,
Santa Lucia, portala via!

“I l’à fati su de note,
co le asse e col martel
co le tòle mese rote
piturade da cortel,
co ‘na tenda trata sora
co i lumeti trati là
l’è così che salta fora
i bancheti de la Bra!”

Berto Barbarani, cantore della Verona del passato

Tradizioni, storia e approfondimenti su:
www.eventiarenaverona.it
www.carasantalucia.it
www.associazionesantalucia.it

13 commenti:

Manuela e Silvia ha detto...

Questa casetta di pasta sfoglia è davvero perfetta!!
bacioni

chiara ha detto...

ciao!!mi ha incuriosito il tuo titolo ed eccomi qui...
che meraviglia, la casetta illuminata è stupenda, una magnifica realizzazione, molto molto suggestiva!
complimenti

Simo ha detto...

Che meraviglia di casetta!!!!!!!!!
Auguri...auguri...auguri...Felicissima S.Lucia!!!!!!!!!!
Un bacio

Mela ha detto...

Che bello legere che non sono la sola a darmi da fare ai fornelli per il giorno di Santa Lucia...
La tua casetta è bellissima!
Io stasera ho organizzato una cena,ho preparato una cena con ingredienti tradizionali di questa festa, dall'antipasto al dolce.
Da noi a Palermo la tradizine è molto diversa, se ti va di leggere il mio racconto, io l'ho scritto qui
http://melazenzero.blogspot.com/2008/12/santa-lucia-13-dicembre-le-arancine.html
Le ricette di stasera invece sono tutte sotto la data di oggi, con le foto.

nightfairy ha detto...

E' troppo bella!!!

Antonella ha detto...

Che bella Cì!!!
Ora ho capito perchè è una festa solo vostra ;o)
Bacioni e ancora auguri!!!

Cindystar ha detto...

Grazie, ragazze!
Penso proprio che lascerò questa casetta come centrotavola al pranzo di Natale sulla tavola dei bambini.

Mela,ho letto le vostre tradizioni palermitane, hoimparato una cosa nuova...ma non riesco a lasciarti un commento sul post...boh, riproverò più tardi!

Buona domenica!!!

Jelly ha detto...

Ciao. Ti ho inserito in extremis nella mai raccolta.
Che bella questa casetta!

Cindystar ha detto...

Grazie, Jelly, gentilissima!
Un bacio!

Anonimo ha detto...

stupenda!
ale/pinco

Cindystar ha detto...

Grazie, Ale, bacio grandissimo!

Anonimo ha detto...

E' bellissima!!!

Cindystar ha detto...

Grazie, Tiz, passato un buon Natale?
Un augurio per un 2009 ancora più frizzante!
Bacio festoso!

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